The Velvet Rope World Tour

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The Velvet Rope World Tour
Janet durante il Velvet Rope Tour a Milano
Tour di Janet Jackson
AlbumThe Velvet Rope
InizioBandiera dei Paesi Bassi Rotterdam
16 aprile 1998
FineBandiera degli Stati Uniti Honolulu
30 gennaio 1999
Tappe6
Spettacoli
Cronologia dei tour di Janet Jackson
Janet. World Tour
(1993/1995)
All for You Tour
(2001/2002)

Il The Velvet Rope World Tour (conosciuto anche come The Velvet Rope Tour) è il terzo tour mondiale della cantante statunitense Janet Jackson, per la promozione dell'album in studio The Velvet Rope. Il tour partì il 16 aprile 1998 da Rotterdam, Paesi Bassi e si concluse a Honolulu, Hawaii il 30 gennaio del 1999 dopo aver visitato Europa, Africa, Oceania e Asia.[1]

Si tratta della prima e unica tournée della cantante che abbia toccato l'Italia. L'unica tappa italiana si tenne il 5 maggio 1998 a Milano al Forum di Assago.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Annuncio[modifica | modifica wikitesto]

Janet Jackson nel 1998

Il tour venne annunciato dalla cantante nel marzo del 1998 durante una conferenza stampa a New York alla presenza del sindaco Rudolph Giuliani e del generale dell'esercito degli Stati Uniti in pensione Colin Powell dove si impegnò a donare una parte dei proventi all'associazione di beneficenza ai giovani di Powell "America's Promise" dichiarando:[1]

«Vorrei solo dire a tutti i bambini che si sentono molto soli che non sono soli. Ci sono persone che se ne prendono cura ed è per questo che siamo tutti qui oggi, e insieme possiamo fare la differenza.»

Janet Jackson discusse poi con MTV News di come i temi per adulti del suo nuovo album sarebbero stati mostrati dal vivo, ma non si spinse a raccontare quanto fosse esplicita la nuova esibizione sul palcoscenico o quale potesse essere la scaletta, dicendo soltanto:[1]

«Beh, a volte [lo spettacolo] sarà abbastanza maturo, faremo sicuramente Rope Burn e penso che sia tutto ciò che posso dire.»

Concetto e ispirazione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Jackson l'intero concetto del tour è comparso improvvisamente nella sua testa mentre era a Parigi per la presentazione dell'album, alla fine del 1997. L'idea delle corde di velluto che separano le persone l'una dall'altra e da sé stesse c'era già, così come diversi riferimenti al teatro degli anni Venti e Trenta.[2]

Con alcuni momenti allegri, altri più seri e altri ancora più sexy, Janet Jackson mostrò al pubblico un riflesso della sua vita in quel momento, considerata da alcuni un periodo oscuro. Le scenografie e l'illuminazione scenica riecheggiavano l'ispirazione che Janet prendeva dal teatro. In un'intervista per MTV la cantante dichiarò che queste furono progettate per dare l'impressione di un'illuminazione a candele, come in un teatro antico. All'inizio dello spettacolo la cantante usciva da un libro, una metafora sull'apertura dei contenuti della sua vita, dei suoi sentimenti e delle sue fantasie più particolari.[2]

Messa in scena[modifica | modifica wikitesto]

Tina Landon, coreografa e sua amica di lunga data, si occupò delle coreografie. Condividendo la direzione creativa della Jackson, la Landon creò una messa in scena molto più complessa e sensuale rispetto a quella del precedente Janet. World Tour. La direzione musicale fu gestita da Rex Salas, e il palcoscenico e i video furono realizzati da Mark Fisher, che aveva lavorato in passato con grandi nomi come Pink Floyd, U2 e The Rolling Stones.[2] Il tecnico delle luci LeRoy Bennett e il programmatore Gary Westcott impostarono un'illuminazione adatta ad uno spettacolo soprattutto di danza.[3] Tutti i costumi di Janet furono disegnati da David Cardona. Molti dei nove cambi d'abito avevano uno stile androgino.[4]

Partenza del tour[modifica | modifica wikitesto]

Il tour iniziò in Europa, a Rotterdam, Paesi Bassi, nell'aprile 1998. La popstar era innamorata del luogo, dove era passata durante il tour promozionale dell'album, e decise pertanto di far partire il tour da lì. In diverse interviste, la cantante dichiarò che iniziare in Europa fu la decisione migliore dal momento che la reazione del pubblico e le prestazioni dell'album in generale erano migliori rispetto a quelle degli Stati Uniti.[2]

Gruppi spalla[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli artisti che suonavano in apertura durante la parte americana del tour figuravano gli allora esordienti Usher e la band N'Sync con un giovanissimo Justin Timberlake, mentre gli Another Level erano gli artisti designati ad aprire i concerti per la parte europea.[2]

Lo spettacolo[modifica | modifica wikitesto]

Janet Jackson esegue il "whimsical medley" al Forum di Assago a Milano il 5 maggio 1998

I concerti iniziavano col palco completamente coperto da un enorme sipario di velluto, che veniva poi alzato rivelando un gigantesco libro sul palco dal titolo "The Velvet Rope", che veniva aperto da una ballerina rivelando due schermi giganti al LED, che mostravano immagini astratte. Improvvisamente, accompagnati da una fragorosa esplosione, gli schermi si dividevano in due parti lasciando entrare in scena la cantante vestita di nero con un grosso cilindro sulla testa, che tra fumo e luci iniziava a intonare The Velvet Rope accompagnata da numerosi ballerini. Seguivano in successione If, suo grande successo, e You, brano dell'ultimo album, entrambe accompagnate da coreografie elaborate. Era poi il turno delle lente Let's Wait Awhile ed Again, accompagnate solo da una chitarra.[5]

Dopo un medley di tracce dell'album Control toccava al segmento soprannominato "whimsical medley" ("medley bizzarro"), eseguito in maniera simile anche nel precedente tour.[2][5][6]

Seguiva Alright, che si rifaceva alle atmosfere anni Trenta/Quaranta del relativo videoclip. Nel segmento successivo, Janet si faceva più sexy, sceglieva uno spettatore e lo portava sul palco, lo legava ad una sedia e ballava sensualmente davanti a lui il pezzo Rope Burn accompagnata da due ballerine. Dopo alcuni successi come Black Cat e Rhythm Nation, su una coreografia militare coi nunchaku, il concerto si concludeva con la canzone di maggiore successo tra quelle recenti, Together Again.[2][5][6]

La rivista Rolling Stone descrisse con entusiasmo la messa in scena:

«Mescolando parti uguali di Arancia Meccanica, Mummenschantz, Lewis Carroll e [il programma musicale statunitense] Solid Gold la trentaduenne Jackson ha incorniciato il concerto come una fiaba guidata dalla lussuria, completa di un gigantesco libro di racconti contenente un enorme schermo video, che ha aperto e ha chiuso lo spettacolo. Per quanto riguarda una combinazione di colori coerente, beh, immaginate un'esplosione ben illuminata nello stabilimento di Crayola.[5]»

Home video[modifica | modifica wikitesto]

Il concerto tenutosi al Madison Square Garden di New York l'11 ottobre 1998 fu registrato e pubblicato con il titolo The Velvet Rope Tour - Live in Concert. Riscontrò un buon successo di vendite diventando Disco di platino, ma anche di ascolti quando fu messo in onda su HBO, totalizzando oltre 15 milioni di telespettatori.[2][7]

Gli spettacoli di Glasgow e Manchester furono anch'essi ripresi e successivamente alcuni spezzoni furono inclusi nel videoclip della canzone You, pubblicato a metà settembre, quando il tour stava attraversando il Nord America.[2]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Lo spettacolo ebbe critiche entusiaste. La rivista Jet Magazine scrisse: «Il suo spettacolo è una grande produzione teatrale che ricorda ai suoi fan una stravaganza musicale in stile Broadway».[2] Rolling Stone dichiarò: «Il glamour in stile Las Vegas ha prevalso sulla sostanza musicale quando Janet Jackson ha dato il via al suo Velvet Rope World Tour con uno spettacolo incredibile che ha messo in scena abbastanza effetti speciali da rendere il film Armageddon simile a A spasso con Daisy» e aggiunse: «L'instancabile Jackson ha cantato ventisei successi, più di venti numeri di ballo, nove cambi d'abito, quattro (quasi ridicoli) set elaborati, pirotecnica costante [...] in due ore e mezzo di pura beatitudine da divertimento estivo. La sua voce e il suo gioco di gambe possono risentire se confrontate a quelle di suo fratello maggiore Michael, ma il "Re del pop" ha uno sfidante familiare legittimo quando si tratta di pura spettacolarità».[5]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

The Velvet Rope Tour fu nominato per quattro Emmy Awards nel 1999 e ne vinse uno per "Notevole direzione tecnica di uno speciale foto/video".[8] Lo stesso anno vinse anche due NAACP Image Awards come "Notevole programma/speciale di varietà" e "Notevole performance in un programma/speciale di varietà".[9]

Scaletta[modifica | modifica wikitesto]

  1. Video Introduction
  2. Velvet Rope
  3. If
  4. You
  5. Every Time (solo nell'ultima tappa di Tokyo)
  6. Medley: Let's Wait Awhile/Again
  7. Control Medley: Control/The Pleasure Principle/What Have You Done for Me Lately/Nasty
  8. Throb
  9. Whimsical Medley: Escapade/When I Think of You/Miss You Much/Runaway/Whoops Now (solo nel tour europeo)/Love Will Never Do (Without You)
  10. Alright
  11. I Get Lonely
  12. Any Time, Any Place (Instrumental Interlude)
  13. Rope Burn
  14. Black Cat
  15. What About
  16. Rhythm Nation
  17. Special
  18. That's the Way Love Goes
  19. Got 'til It's Gone
  20. Go Deep
  21. Together Again

Date concerti[modifica | modifica wikitesto]

Data Città Stato Luogo
Europa
16 aprile 1998 Rotterdam Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Ahoy Rotterdam
17 aprile 1998
19 aprile 1998 Gand Bandiera del Belgio Belgio Flanders Expo
29 aprile 1998 Parigi Bandiera della Francia Francia Parigi-Bercy
1º maggio 1998 Monaco di Baviera Bandiera della Germania Germania Olympiahalle
3 maggio 1998 Vienna Bandiera dell'Austria Austria Wiener Stadthalle
5 maggio 1998 Milano Bandiera dell'Italia Italia Forum di Assago
7 maggio 1998 Stoccarda Bandiera della Germania Germania Hanns-Martin-Schleyer-Halle
8 maggio 1998 Francoforte Festhalle Frankfurt
9 maggio 1998 Lipsia Messehalle
11 maggio 1998 Copenaghen Bandiera della Danimarca Danimarca Forum Copenhagen
13 maggio 1998 Turku Bandiera della Finlandia Finlandia Elysée Arena
15 maggio 1998 Oslo Bandiera della Norvegia Norvegia Oslo Spektrum
16 maggio 1998 Stoccolma Bandiera della Svezia Svezia Stockholm Globe Arena
17 maggio 1998 Göteborg Scandinavium
19 maggio 1998 Berlino Bandiera della Germania Germania Velodrom
20 maggio 1998 Dortmund Westfalenhallen
22 maggio 1998 Zurigo Bandiera della Svizzera Svizzera Hallenstadion
24 maggio 1998 Tolone Bandiera della Francia Francia Le Zénith
26 maggio 1998 Lione Halle Tony Garnier
27 maggio 1998 Gand Bandiera del Belgio Belgio Flanders Expo
29 maggio 1998 Birmingham Bandiera del Regno Unito Regno Unito NEC Arena
30 maggio 1998 Newcastle upon Tyne Telewest Arena
31 maggio 1998 Manchester Manchester Evening News Arena
3 giugno 1998 Glasgow SECC
4 giugno 1998 Sheffield Sheffield Arena
6 giugno 1998 Londra Wembley Arena
7 giugno 1998
9 giugno 1998 Arnhem Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Gelredome
11 giugno 1998 Amburgo Bandiera della Germania Germania Alsterdorfer Sporthalle
12 giugno 1998
16 giugno 1998 Parigi Bandiera della Francia Francia Palais Omnisports de Paris-Bercy
17 giugno 1998 Londra Bandiera del Regno Unito Regno Unito Wembley Arena
Nord America
9 luglio 1998 Washington Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America MCI Center
11 luglio 1998 Cleveland Gund Arena
12 luglio 1998 Cincinnati The Crown
14 luglio 1998 Grand Rapids Van Andel Arena
15 luglio 1998 Moline MARK of the Quad Cities
17 luglio 1998 Detroit Joe Louis Arena
18 luglio 1998
22 luglio 1998 Camden Blockbuster Sony E-Center
24 luglio 1998 Rosemont Rosemont Horizon
25 luglio 1998
28 luglio 1998 Milwaukee Bradley Center
29 luglio 1998 Minneapolis Target Center
31 luglio 1998 Maryland Heights Riverport Amphitheatre
1º agosto 1998 Kansas City Kemper Arena
3 agosto 1998 Denver McNichols Sports Arena
5 agosto 1998 West Valley City E Center
8 agosto 1998 Vancouver Bandiera del Canada Canada General Motors Place
11 agosto 1998 Portland Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America Rose Garden Arena
13 agosto 1998 Oakland The Arena in Oakland
14 agosto 1998 Sacramento ARCO Arena
16 agosto 1998 Mountain View Shoreline Amphitheatre
20 agosto 1998 Inglewood Great Western Forum
23 agosto 1998 Anaheim Arrowhead Pond
24 agosto 1998 Fresno Selland Arena
26 agosto 1998 Phoenix America West Arena
28 agosto 1998 San Diego San Diego Sports Arena
29 agosto 1998 Las Vegas MGM Grand Garden Arena
3 settembre 1998 Greenville BI-LO Center
4 settembre 1998 Charlotte Blockbuster Pavilion
5 settembre 1998 Nashville Nashville Arena
7 settembre 1998 Dallas Starplex Amphitheatre
9 settembre 1998 San Antonio Alamodome
11 settembre 1998 West Palm Beach Coral Sky Amphitheater
12 settembre 1998 Tampa Ice Palace
15 settembre 1998 Orlando Orlando Arena
16 settembre 1998 Atlanta Lakewood Amphitheatre
18 settembre 1998 Boston FleetCenter
19 settembre 1998 Atlantic City Mark G. Etess Arena
21 settembre 1998 Bristow Nissan Pavilion
22 settembre 1998 Pittsburgh Starlake Amphitheater
24 settembre 1998 Columbus Polaris Amphitheater
26 settembre 1998 Rochester Blue Cross Arena
27 settembre 1998 Ottawa Bandiera del Canada Canada Corel Centre
29 settembre 1998 Toronto SkyDome
30 settembre 1998 Montréal Molson Centre
2 ottobre 1998 Worcester Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America Worcester Centrum
4 ottobre 1998 Hartford Hartford Civic Center
5 ottobre 1998 University Park Bryce Jordan Center
6 ottobre 1998 East Rutherford Continental Airlines Arena
10 ottobre 1998 New York Madison Square Garden
11 ottobre 1998
14 ottobre 1998 Baltimora Baltimore Arena
16 ottobre 1998 Rosemont Rosemont Horizon
18 ottobre 1998 Auburn Hills The Palace of Auburn Hills
20 ottobre 1998 Raleigh Walnut Creek Amphitheatre
21 ottobre 1998 Virginia Beach GTE Virginia Beach Amphitheater
25 ottobre 1998 Atlantic City Mark G. Etess Arena
27 ottobre 1998 Memphis Pyramid Arena
28 ottobre 1998 New Orleans Louisiana Superdome
30 ottobre 1998 Houston C.W. Mitchell Pavilion
31 ottobre 1998
Africa
14 novembre 1998 Città del Capo Bandiera del Sudafrica Sudafrica Green Point Stadium
19 novembre 1998 Durban Kings Park Stadium
21 novembre 1998 Johannesburg Ellis Park Stadium
Oceania
27 novembre 1998 Christchurch Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda WestpacTrust Centre
28 novembre 1998
30 novembre 1998 Wellington Queens Wharf Events Centre
1 dicembre 1998
3 dicembre 1998
5 dicembre 1998 Auckland Ericsson Stadium
7 dicembre 1998 Brisbane Bandiera dell'Australia Australia Brisbane Entertainment Centre
9 dicembre 1998 Sydney Sydney Entertainment Centre
10 dicembre 1998 Newcastle Newcastle Entertainment Centre
12 dicembre 1998 Sydney Sydney Entertainment Centre
13 dicembre 1998 Perth Perth Entertainment Centre
14 dicembre 1998
15 dicembre 1998 Melbourne Melbourne Park
17 dicembre 1998
20 dicembre 1998 Adelaide Adelaide Entertainment Centre
Asia
12 gennaio 1999 Tokyo Bandiera del Giappone Giappone Nippon Budokan
13 gennaio 1999
14 gennaio 1999
16 gennaio 1999 Osaka Osaka-jō Hall
17 gennaio 1999
19 gennaio 1999
20 gennaio 1999
21 gennaio 1999 Nagoya Nagoya Rainbow Hall
23 gennaio 1999 Hamamatsu Hamamatsu Arena
25 gennaio 1999 Tokyo Nippon Budokan
26 gennaio 1999
Nord America
30 gennaio 1999 Honolulu Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America Aloha Stadium

Personale[modifica | modifica wikitesto]

Band[modifica | modifica wikitesto]

  • Direttore artistico e musicale: Rex Salas
  • Batteria: Lil John Roberts
  • Tastiere: Rex Salas e Darrel Smith
  • Percussioni: Terry Santiel
  • Chitarra: David Barry
  • Basso: Sam Sims
  • Coristi: Stacy Campbell e Rebecca Valadez

Ballerini[modifica | modifica wikitesto]

  • Tina Landon (anche coreografa)
  • Kelly Konno
  • Gil Duldulao
  • Michael Andrews
  • Tyce Diorio
  • Teresa Espinosa
  • Shawnette Heard
  • Nikki Pantenburg
  • Robert Vinson

Vari[modifica | modifica wikitesto]

  • Direttore creativo: René Elizondo Jr
  • Palcoscenico e video: Mark Fisher
  • Tecnico delle luci: LeRoy Bennett
  • Programmatore luci: Gary Westcott
  • Costumi: David Cardona

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) MTV News Staff, Janet Jackson gets serious for new tour, su MTV News, 13 marzo 1998.
  2. ^ a b c d e f g h i j (EN) The tour, su The Velvet Rope 20th anniversary | Janet.br, 2017. URL consultato il 2 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2019).
  3. ^ Throwback: 25 years of Janet Jackson, su Live Design, 15 ottobre 2015.
  4. ^ The 14 best Janet Jackson outfits on stage, su Vivid Seats, 23 giugno 2015.
  5. ^ a b c d e (EN) Sean Daly, Live report: Janet Jackson, su Rolling Stone, 10 luglio 1998.
  6. ^ a b (EN) MTV ultrasound - weekend in England - The Velvet Rope Tour 1998 [collegamento interrotto], su Vimeo.
  7. ^ Janet: The Velvet Rope, 11 ottobre 1998.
  8. ^ https://twitter.com/janetfanz/status/642792174267047936
  9. ^ https://www.imdb.com/title/tt0270816/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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