Jean-Claude Killy

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jean-Claude Killy
Jean-Claude Killy ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Altezza 178 cm
Peso 75 kg
Sci alpino
Specialità Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Squadra CS Val-d'Isère
Termine carriera 1968
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 3 0 0
Mondiali 6 0 0

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo 2 trofei
Coppa del Mondo - Discesa 1 trofeo
Coppa del Mondo - Gigante 2 trofei
Coppa del Mondo - Slalom 1 trofeo

Per maggiori dettagli vedi qui

Automobilismo
Termine carriera 1970
 

Jean-Claude Killy (Saint-Cloud, 30 agosto 1943) è un dirigente sportivo, ex sciatore alpino, ex pilota automobilistico ed ex attore cinematografico francese.

Dal 1966 al 1968 dominò lo sci alpino maschile. Nel 1966 divenne campione del mondo nella discesa libera e nella combinata. Successivamente vinse la classifica generale di Coppa del Mondo nel 1967 e nel 1968 e quattro Coppe del Mondo di specialità; è stato il primo sciatore a vincere in tutte le discipline in Coppa del Mondo, e l'unico ad aver vinto sei volte consecutive in Coppa del Mondo, impresa che gli riuscì due volte. Sempre nel 1968 divenne il secondo sciatore, dopo Toni Sailer, a conquistare tre medaglie d'oro nella stessa edizione delle Olimpiadi: vi riuscì a Grenoble 1968, vincendo slalom speciale, slalom gigante e discesa libera.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 1964-1966[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Saint-Cloud presso Parigi ma cresciuto a Val-d'Isère, Killy salì sugli sci per la prima volta a tre anni; a quindici entrò a far parte della nazionale francese. In occasione della sua prima partecipazione ai Giochi olimpici, Innsbruck 1964, fu indebolito dai postumi di malanni contratti durante il servizio militare in Algeria[1][2]; si classificò 42º nella discesa libera, 5º nello slalom gigante e non concluse lo slalom speciale.

Due anni dopo prese parte alla sua unica rassegna iridata in carriera: a Portillo 1966 vinse la medaglia d'oro nella discesa libera e nella combinata, mentre nello slalom gigante si classificò al 5º posto.

Stagioni 1967-1972[modifica | modifica wikitesto]

Killy in gara nella discesa libera dei X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968

Nel 1967 partecipò alla prima edizione della Coppa del Mondo: nella gara inaugurale, lo slalom speciale di Berchtesgaden del 5 gennaio, fu 5º; già il giorno dopo ottenne il primo podio (3º) e successivamente infilò due serie di sei vittorie consecutive (la prima il 9 gennaio ad Adelboden) e chiuse la stagione con dodici vittorie su diciassette gare in programma, aggiudicandosi sia la coppa di cristallo assoluta, il trofeo assegnato al vincitore della classifica generale, sia tutte le Coppe di specialità (nella discesa libera, nello slalom gigante e nello slalom speciale). Tra i suoi successi stagionali spiccarono quelli in alcune classiche dello sci alpino, come le discese libere della Streif di Kitzbühel e della Lauberhorn di Wengen, gli slalom giganti della Loipl di Berchtesgaden e della Chuenisbärgli di Adelboden e gli slalom speciali della Ganslern di Kitzbühel e della 3-Tre di Madonna di Campiglio.

Nel 1968 bissò i successi nelle classifiche della Coppa del Mondo assoluta e in quella di slalom gigante, grazie anche a tre vittorie e sette podi complessivi. Ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968 vinse la medaglia d'oro in tutte e tre le specialità in programma (discesa libera, slalom gigante e slalom speciale - gare valide anche ai fini iridati) e anche nella combinata, disputata nel contesto olimpico, ma valida soltanto per i Mondiali. Al termine della stagione, a venticinque anni, si ritirò dalle competizioni sciistiche ufficiali, ma in seguito divenne campione del mondo di sci professionistico nel 1972[1].

Carriera automobilistica[modifica | modifica wikitesto]

Killy su una Porsche 911 al Nürburgring nel 1968

Killy ha avuto una breve carriera da corridore automobilistico, tra il 1967 e il 1970. È inoltre pilota di elicottero e pratica snowboard, ciclismo e corsa a piedi[senza fonte].

Carriera cinematografica[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a essere apparso nei panni di se stesso in numerosi documentari, serie televisive e film tra il 1966 e il 2005, Killy fu anche protagonista in un film di finzione statunitense: Grande slalom per una rapina (Snow Job), uscito nel 1972 e diretto da George Englund.

Carriera dirigenziale[modifica | modifica wikitesto]

Membro del Comitato esecutivo alpino della Federazione Internazionale Sci dal 1974 al 1994[senza fonte], Killy è stato co-presidente del comitato organizzatore dei XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992 (in Francia) e presidente della Amaury Sport Organisation, la società editrice de L'Équipe e organizzatrice del Tour de France, della Parigi-Roubaix e della Parigi-Dakar, dal 1992 al 2001.

Dal 1995 è membro del Comitato Olimpico Internazionale[2][3]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Killy nel 2011

Sci alpino[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

  • 3 medaglie, valide anche ai fini dei Mondiali:
    • 3 ori (discesa libera, slalom gigante, slalom speciale a Grenoble 1968)

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

  • 3 medaglie, oltre a quelle conquistate in sede olimpica:

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]
Data Località Paese Specialità
9 gennaio 1967 Adelboden Bandiera della Svizzera Svizzera GS
14 gennaio 1967 Wengen Bandiera della Svizzera Svizzera DH
15 gennaio 1967 Wengen Bandiera della Svizzera Svizzera SL
21 gennaio 1967 Kitzbühel Bandiera dell'Austria Austria DH
22 gennaio 1967 Kitzbühel Bandiera dell'Austria Austria SL
27 gennaio 1967 Megève Bandiera della Francia Francia DH
3 marzo 1967 Sestriere Bandiera dell'Italia Italia DH
10 marzo 1967 Franconia Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti DH
11 marzo 1967 Franconia Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti SL
12 marzo 1967 Franconia Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
19 marzo 1967 Vail Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
25 marzo 1967 Jackson Hole Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
8 gennaio 1968 Adelboden Bandiera della Svizzera Svizzera GS
10 marzo 1968 Méribel Bandiera della Francia Francia GS
23 marzo 1968 Rossland Bandiera del Canada Canada SL

Legenda:
DH = discesa libera
GS = slalom gigante

SL = slalom speciale

Campionati francesi[modifica | modifica wikitesto]

Automobilismo[modifica | modifica wikitesto]

Targa Florio[modifica | modifica wikitesto]

  • Due partecipazioni: 1967 (7º, vincitore della categoria Gran Turismo su Porsche 911), 1969 (ritirato)[4]

1000 km di Monza[modifica | modifica wikitesto]

  • Secondo nella categoria Gran Turismo 1968[5]

ritirato nel 1969.

1000 km del Nürburgring[modifica | modifica wikitesto]

  • Terzo nella categoria Gran Turismo 1968[6]

24 Ore di Le Mans 1969[modifica | modifica wikitesto]

  • Una partecipazione: 1969 (17º, ritirato)[7]

Onorificenze e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine olimpico - nastrino per uniforme ordinaria

Al comprensorio sciistico di Tignes-Val-d'Isère è stato dato il nome di Espace Killy ("Spazio Killy") in suo onore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Paolo De Chiesa, I miei campioni: Jean-Claude Killy [collegamento interrotto], in Sito ufficiale dei XX Giochi olimpici invernali, 23 maggio 2003. URL consultato l'11 dicembre 2010.
  2. ^ a b (EN) Killy's killer instinct, in BBC Sport, 11 gennaio 2002. URL consultato il 5 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2016).
  3. ^ a b Scheda Sports-reference, su sports-reference.com. URL consultato il 5 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2009).
  4. ^ Classifiche sul sito ufficiale della manifestazione, su targaflorio.info. URL consultato il 5 luglio 2010.
  5. ^ (EN) Monza 1000 Kilometres, su racingsportscars.com, RacingSportsCars. URL consultato il 17 gennaio 2023 (archiviato il 7 aprile 2022).
  6. ^ (EN) Nürburgring 1000 Kilometres, su racingsportscars.com, RacingSportsCars. URL consultato il 17 gennaio 2023 (archiviato il 20 maggio 2017).
  7. ^ (FR) "Le Mans 1969" sul sito ufficiale della manifestazione, su les24heures.fr. URL consultato il 5 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN79028682 · ISNI (EN0000 0000 7829 6164 · LCCN (ENn50082109 · GND (DE122198883 · BNF (FRcb11909747m (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n50082109