Patrick Russel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Patrick Russel
Patrick Russel nel 1970
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Sci alpino
Specialità Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Termine carriera 1972
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 0 2 0

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo - Slalom 2 trofei
Coppa del Mondo - Gigante 1 trofeo

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Patrick Russel (22 dicembre 1946) è un ex sciatore alpino francese, vincitore di due medaglie iridate e di tre Coppe del Mondo di specialità.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 1968-1969[modifica | modifica wikitesto]

Specialista delle gare tecniche originario di Chamonix, Russel debuttò in campo internazionale in occasione del Critérium de la première neige 1967, il 14 dicembre a Val-d'Isère in slalom gigante (21º)[1]; in Coppa del Mondo esordì il 24 febbraio 1968 a Oslo nella medesima specialità (9º) e il giorno seguente conquistò il primo successo, nonché primo podio, nella stessa località in slalom speciale. Vinse quindi anche lo slalom speciale della Vitranc Cup, il 1º marzo a Kranjska Gora, e alla fine di quella stagione 1967-1968 risultò 3º nella classifica della Coppa del Mondo di slalom speciale.

Nella stagione 1968-1969 conquistò 5 podi in Coppa del Mondo, con 2 vittorie tra le quali quella nello slalom speciale della Ganslern di Kitzbühel il 19 gennaio, e si aggiudicò la sua prima Coppa del Mondo di slalom speciale a pari merito con i connazionali Jean-Noël Augert e Alain Penz e con l'austriaco Alfred Matt.

Stagione 1970[modifica | modifica wikitesto]

Anche nella stagione 1969-1970 vinse la Coppa del Mondo di slalom speciale, nuovamente a pari merito con Penz; i suoi podi stagionali furono 12 con 6 vittorie (tra le quali quelle nello slalom speciale della Männlichen/Jungfrau di Wengen, l'11 gennaio, e nuovamente in quello della Ganslern di Kitzbühel, il 18 gennaio) e si piazzò 2º sia nella classifica generale (a 3 punti dal vincitore, l'austriaco Karl Schranz) sia in quella della Coppa del Mondo di slalom gigante (a pari merito con lo svizzero Dumeng Giovanoli, sopravanzati entrambi dall'italiano Gustav Thöni di 5 punti).

Nella stessa stagione venne convocato per i Mondiali di Val Gardena 1970, sua unica presenza iridata, e onorò la partecipazione vincendo due medaglie d'argento, nello slalom speciale[2] e nella combinata; si classificò inoltre 43º nella discesa libera e 8º nello slalom gigante[3]. Sempre nel 1970 si aggiudicò anche la combinata dell'Hahnenkamm di Kitzbühel (17-18 gennaio)[4], non valida ai fini della Coppa del Mondo.

Stagioni 1971-1972[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1970-1971 realizzò i suoi risultati migliori in slalom gigante e ciò gli permise di conquistare la Coppa del Mondo anche in questa specialità (a pari merito con Thöni), mentre nella classifica generale fu 3º; i suoi podi stagionali furono 8 con 3 vittorie (tra le quali quella nello slalom gigante della Chuenisbärgli di Adelboden, il 18 gennaio, e quella nello slalom speciale di Mont-Sainte-Anne del 14 febbraio, l'ultima della sua carriera). Il 13 marzo 1971 a Åre salì per l'ultima volta sul podio nel circuito giungendo 3º in slalom speciale alle spalle dell'austriaco David Zwilling e del tedesco occidentale Sepp Heckelmiller; sempre nel 1971 si aggiudicò anche la combinata dell'Arlberg-Kandahar disputata a Crans-Montana e Mürren (5-7 febbraio)[5], non valida ai fini della Coppa del Mondo.

Il 9 gennaio 1972 con il 6º posto nello slalom speciale di Coppa del Mondo disputato a Berchtesgaden concluse la sua ultima gara: il giorno successivo infatti cadde al termine della prima manche della prova di slalom gigante, fratturandosi una gamba[6]. Dopo un lungo e difficile recupero avrebbe voluto tornare alle competizioni ma, poiché partecipò alla contestazione contro i responsabili tecnici della nazionale francese assieme ad altri atleti di primo piano della squadra maschile, il direttore tecnico Georges Joubert e la Federazione sciistica della Francia reagirono mettendoli fuori squadra[7]. Non prese parte a rassegne olimpiche.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
25 febbraio 1968 Oslo Bandiera della Norvegia Norvegia SL
1º marzo 1968 Kranjska Gora Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia SL
19 gennaio 1969 Kitzbühel Bandiera dell'Austria Austria SL
9 febbraio 1969 Åre Bandiera della Svezia Svezia SL
20 dicembre 1969 Lienz Bandiera dell'Austria Austria GS
11 gennaio 1970 Wengen Bandiera della Svizzera Svizzera SL
18 gennaio 1970 Kitzbühel Bandiera dell'Austria Austria SL
25 gennaio 1970 Megève Bandiera della Francia Francia SL
8 marzo 1970 Heavenly Valley Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti GS
15 marzo 1970 Voss Bandiera della Norvegia Norvegia SL
17 dicembre 1970 Val-d'Isère Bandiera della Francia Francia GS
18 gennaio 1971 Adelboden Bandiera della Svizzera Svizzera GS
14 febbraio 1971 Mont-Sainte-Anne Bandiera del Canada Canada SL

Legenda:
GS = slalom gigante
SL = slalom speciale

Campionati francesi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 ori (slalom gigante, slalom speciale nel 1971)[senza fonte]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Podi in Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Stagione/Specialità Slalom gigante Slalom speciale Podi totali
1968 2 2
1969 2 3 5
1970 2 2 1 4 2 1 12
1971 2 2 1 1 2 8
1972 0
Totale 4 4 2 9 2 6 27
10 17

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 12-15.12.1967. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 9 novembre 2023.
  2. ^ a b Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  3. ^ (EN) 07-15.02.1970. Val Gardena, Italy, su alpineskiworld.net. URL consultato il 9 novembre 2023.
  4. ^ (EN) 18.01.70. Kitzbuehel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 9 novembre 2023.
  5. ^ (EN) 04-07.02.71. Muerren & Crans/Montana, su alpineskiworld.net. URL consultato il 9 novembre 2023.
  6. ^ (EN) 10.01.1972. Bertchesgaden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 9 novembre 2023.
  7. ^ Paolo De Chiesa, I miei campioni: Patrick Russel [collegamento interrotto], in Sito ufficiale dei XX Giochi olimpici invernali, 21 giugno 2004. URL consultato l'11 dicembre 2010.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]