Gran Premio di Gran Bretagna 1977

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Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna 1977
Gran Premio d'Europa 1977
290º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 10 di 17 del Campionato 1977
Data 16 luglio 1977
Nome ufficiale XXX John Player British Grand Prix
Luogo Silverstone
Percorso 4,719 km
Distanza 68 giri, 320,892 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito James Hunt
McLaren-Ford Cosworth in 1'18"490 McLaren-Ford Cosworth in 1'19"600
(nel giro 48)
Podio
1. Bandiera del Regno Unito James Hunt
McLaren-Ford Cosworth
2. Bandiera dell'Austria Niki Lauda
Ferrari
3. Bandiera della Svezia Gunnar Nilsson
Lotus-Ford Cosworth

Il Gran Premio di Gran Bretagna 1977 è stata la decima prova della stagione 1977 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa sabato 16 luglio 1977 sul Circuito di Silverstone. La gara è stata vinta dal britannico James Hunt, su McLaren-Ford Cosworth. Ha preceduto sul traguardo l'austriaco Niki Lauda su Ferrari e lo svedese Gunnar Nilsson su Lotus-Ford Cosworth. La gara fu anche valida come Gran Premio d'Europa. Nelle prequalifiche il pilota britannico David Purley fu vittima di un grave incidente.

L'organizzazione venne premiata col Race Promoters' Trophy, per il miglior gran premio della stagione. Fu la prima volta per il gran premio britannico.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppi futuri[modifica | modifica wikitesto]

Bernie Ecclestone, patron della Brabham, propose la creazione di un nuovo campionato riservato solamente a vetture spinte dal motore Ford Cosworth, con potenza limitata a 370 cavalli. Il campionato, con gare disputate in Europa, si sarebbe basato su dieci prove.[1] Visto l'altro numero di piloti iscritti nelle ultime gare il pilota belga Jacky Ickx propose l'istituzione di una sorta di mondiale di Formula 1 "A" coi piloti più esperti e un mondiale "B", con prove per lo più europee, riservato ai piloti che aspiravano all'entrata nel mondiale, e con un sistema di promozioni e retrocessioni fra le due categorie.[2]

Arturo Merzario annunciò la volontà di far debuttare una propria vettura nel Gran Premio d'Italia. Merzario affermò di sperare di ottenere un propulsore dall'Alfa Romeo, che già riforniva la Brabham.[3] Walter Wolf, proprietario della scuderia omonima, dichiarò la volontà di costruirsi un motore in proprio in futuro, per non dover attendere la fornitura della Cosworth. Il tipo di motore sarebbe stato sovralimentato.[4]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Nella solita alternanza tra autodromi britannico fu il turno del Circuito di Silverstone nell'ospitare il gran premio nazionale, per la sedicesima volta nella storia del mondiale di Formula 1.

La gara vide l'esordio effettivo per la Renault. La casa transalpina, che non aveva mai preso parte a nessun gran premio di F1, ma aveva partecipato negli anni cinquanta a delle edizioni della 24 Ore di Le Mans, presentò il modello RS01. Era spinto, per la prima volta per una vettura di Formula 1, da un motore turbo V6, da 1.500 cm³. I motori sovralimentati era ammessi da sempre in Formula 1 ma non erano stati utilizzati da molto tempo (gli ultimi risalivano agli anni cinquanta ed erano sovralimentati da un compressore), in quanto si considerava troppo sfavorevole il rapporto di cilindrata ammessa, rispetto a quanto concesso ai motori a pressione atmosferica. L'altra novità sulla vettura francese fu l'esordio degli pneumatici radiali forniti dalla Michelin. Il gommista transalpino, anch'esso all'esordio nella Formula 1, aveva ottenuto ottimi risultati sia nelle gare di durata, con vittorie alla 24 Ore di Le Mans, che nel Motomondiale (nel 1976 aveva vinto il titolo in 125cc, 250cc, 350cc e 500cc).

Vi fu anche l'unica apparizione nel mondiale per la McGuire, un costruttore britannico, che utilizzava una Williams FW04 modificata e denominata McGuire BM1.

La McLaren fornì il modello M26 anche a Jochen Mass, mentre utilizzò il più desueto M23 quale terza vettura ufficiale, affidata a Gilles Villeneuve. La Wolf impiegò nuovamente la WR1.

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Furono ben 42 i piloti iscritti al Gran Premio di Gran Bretagna. Si iscrisse Derek Bell con una Penske della scuderia Hexagone of Highgate. Il britannico aveva già disputato 16 gran premi, e mancava dal Gran Premio del Canada 1974, corso con una Surtees. La vettura però venne considerata non conforme e così il britannico non poté prendere parte alle prequalifiche.

Tornò a essere iscritto anche Tony Trimmer che, abbandonata la Maki con cui aveva tentato di qualificarsi a più riprese tra il 1975 e il 1976, provò questa volta con una Surtees privata del team Melchester Racing.

Vi fu l'esordio assoluto nel mondiale per il canadese Gilles Villeneuve, sulla terza McLaren ufficiale, per l'inglese Andy Sutcliffe su una March del team RAM e per l'australiano, Brian McGuire, con la vettura che portava il suo nome. L'ultimo canadese, prima di Villeneuve, a prendere parte a un gran premio del mondiale era stato Eppie Wietzes nel gran premio di casa del 1974.

Un altro pilota australiano, Vern Schuppan, sostituì Larry Perkins e Patrick Tambay alla Surtees. Schuppan mancava dal Gran Premio di Svezia 1975, corso per la Hill. Tambay trovò un ingaggio alla Theodore Racing, che utilizzava una Ensign. Tra i team privati si rivide la British Formula 1 Racing Team che portò Brian Henton, mentre Bernard de Dryver, pur iscritto, non prese parte alle prove. Diedero forfait, tra gli iscritti, anche Héctor Rebaque, David Prophet, Boy Hayje e Harald Ertl, che aveva rotto il contratto con la Hesketh.[5][6]

Guy Edwards, che nel 1976 aveva corso diversi gran premi con la Hesketh, prese il posto di Conny Andersson alla BRM.

Nei test effettuati nelle settimane precedenti il gran premio il miglior tempo fu fatto segnare da Mario Andretti su Lotus-Ford Cosworth in 1'18"54, che rappresentò anche il nuovo record della pista. Jody Scheckter fu protagonista di uno spettacolare incidente, senza conseguenze fisiche per lui.[7]

Prequalifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

A causa dell'elevato numero di iscritti, e per evitare di respingere alcune iscrizioni (come era avvenuto nel gran premio precedente), si decise di fare effettuare delle prequalifiche al mercoledì, un giorno prima dell'inizio delle qualifiche. L'unica volta nella quale si erano tenute delle prequalifiche nella storia del mondiale era stato nel Gran Premio del Sudafrica 1965, anche se in quella occasione erano solo 28 i piloti che si erano presentati per il gran premio.

A queste prequalifiche vennero fatti partecipare i 13 piloti che non facevano parte delle scuderia legate alla Formula One Constructors Association, assieme a Gilles Villeneuve. Venne stabilito che i migliori cinque fossero autorizzati a prendere parte alle qualifiche.[5]

Le prequalifiche furono effettuate in due sessioni e furono caratterizzate da due incidenti: Mikko Kozarowitsky (pilota della RAM) demolì la sua vettura in un'uscita, senza però danni fisici rilevanti al pilota; David Purley, a causa del blocco dell'acceleratore della sua LEC, tagliò interamente la curva Becketts e passò da 170 a 0 km/h in settanta centimetri: una decelerazione vicina ai 180 g, che gli costò diverse fratture e parecchi mesi di degenza. I soccorritori dovettero impiegare un quarto d'ora per liberare il pilota dalle lamiere della sua monoposto.[6]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di prequalifica[8] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Status
1 40 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'19"48 PQ
2 23 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'19"55 PQ
3 34 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth 1'19"63 PQ
4 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'19"72 PQ
5 38 Bandiera del Regno Unito Brian Henton Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'19"82 PQ
NPQ 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'19"86 PQ[9]
NPQ 27 Bandiera del Belgio Patrick Nève Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'19"97 PQ[9]
NPQ 36 Bandiera della Spagna Emilio de Villota Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'20"38 PQ[10]
NPQ 31 Bandiera del Regno Unito David Purley Bandiera del Regno Unito LEC-Ford Cosworth 1'20"63 NPQ
NPQ 33 Bandiera del Regno Unito Andy Sutcliffe Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'21"93 NPQ
NPQ 35 Bandiera del Regno Unito Guy Edwards Bandiera del Regno Unito BRM 1'22"62 NPQ
NPQ 44 Bandiera del Regno Unito Tony Trimmer Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'22"80 NPQ
NPQ 45 Bandiera dell'Australia Brian McGuire Bandiera del Regno Unito McGuire-Ford Cosworth 1'23"76 NPQ
NPQ 32 Bandiera della Finlandia Mikko Kozarowitsky Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'25"16 NPQ

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

A seguito dell'assenza di Ertl però erano solo 22 le vetture legate all'associazione dei costruttori che, assieme ai cinque piloti ammessi dalle prequalifiche, portava a 27 il numero dei piloti ammessi alle qualifiche. Per tale ragione vennero riammessi Arturo Merzario e Patrick Nève. Si riammise, dalla seconda sessione del giovedì, anche Emilio de Villota, al fine di raggiungere il numero di 30 piloti partecipanti alle prove per la determinazione della griglia di partenza.[5]

Nella giornata del giovedì fu il pilota inglese James Hunt a far segnare il miglior tempo in 1'18"49. Precedette Niki Lauda, l'unico altro a scendere sotto il muro del 1'19". Il buon tempo di Hunt venne attribuito a una modifica allo sterzo della sua McLaren M26, che lo rese più rigido e resistente. Mario Andretti (Lotus) che aveva dominato le prove nei gran premi precedenti, chiuse solo quarto e fu autore di un'uscita di pista.[11]

Al venerdì nessuno fu capace di battere il tempo di Hunt, che così conquistò la dodicesima pole nel mondiale. John Watson strappò la prima fila a Lauda, che chiuse terzo.[4]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[12] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 1 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'18"49 1
2 7 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'18"77 2
3 11 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari 1'18"84 3
4 20 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth 1'18"85 4
5 6 Bandiera della Svezia Gunnar Nilsson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'18"95 5
6 5 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'19"11 6
7 8 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'19"16 7
8 19 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'19"20 8
9 40 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'19"32 9
10 3 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'19"42 10
11 2 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'19"55 11
12 17 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'19"60 12
13 24 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 1'19"64 13
14 12 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera dell'Italia Ferrari 1'19"64 14
15 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 1'19"75 15
16 23 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'19"81 16
17 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'19"88 17
18 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'19"90 18
19 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'20"06 19
20 34 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth 1'20"10 20
21 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera della Francia Renault 1'20"11 21
22 28 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 1'20"20 22
23 18 Bandiera dell'Australia Vern Schuppan Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'20"24 23
24 10 Bandiera del Sudafrica Ian Scheckter Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'20"31 24
25 16 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'20"35 25
26 27 Bandiera del Belgio Patrick Nève Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'20"36 26
Vetture non qualificate
27 9 Bandiera del Brasile Alex-Dias Ribeiro Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'20"46 NQ
28 22 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'20"79 NQ
29 38 Bandiera del Regno Unito Brian Henton Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 1'20"79 NQ
30 36 Bandiera della Spagna Emilio de Villota Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'21"53 NQ

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Alla partenza James Hunt venne passato da John Watson, Niki Lauda e Jody Scheckter. Dietro all'inglese della McLaren si trovarono le due Lotus di Gunnar Nilsson e Mario Andretti e le due altre McLaren di Gilles Villeneuve e Jochen Mass. Al sesto giro Andretti passò il compagno di scuderia Nilsson.

Hunt riconquistò una posizione al settimo giro, passando Scheckter, mentre al decimo giro un problema al motore costrinse Villeneuve a una sosta, che gli fece perdere due giri. La rimonta del britannico della McLaren proseguì al giro 23 quando riuscì a passare Niki Lauda alla Copse. L'austriaco scontava un piccolo problema all'impianto frenante. La classifica vedeva perciò in testa sempre John Watson, seguito da Hunt, Lauda, Scheckter, Andretti, Nilsson e Jochen Mass.

Hunt si avvicinò rapidamente al battistrada Watson, che con la sua Brabham, spinta da un motore Alfa Romeo, riusciva a distanziare sul rettilineo la più agile vettura di Hunt. Al cinquantesimo giro Watson fu costretto a fermarsi ai box per un guasto all'impianto di alimentazione (si era rotta la pompa che aspirava la benzina): questo consentì a James Hunt di trovarsi in testa alla gara.

Gunnar Nilsson, tre giri dopo, passò il suo compagno di scuderia Andretti, che scontava dei problemi all'impianto di alimentazione. Nilsson si portò alle spalle di Scheckter, che fuse il suo motore al giro 59, ritirandosi. Dopo i ritiri di Watson e Scheckter entrarono in zona punti Jochen Mass e Hans-Joachim Stuck. Al giro 65 fu il turno del ritiro anche per Mario Andretti.

James Hunt vinse per l'ottava volta nel mondiale, precedendo sul podio Niki Lauda e Gunnar Nilsson, che si avvicinò all'austriaco nelle ultime fasi di gara. Hunt conquistò anche per l'ottava volta il giro veloce in gara.[13]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio[14] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 1 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 68 1:31'46"06 1 9
2 11 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari 68 + 18"31 3 6
3 6 Bandiera della Svezia Gunnar Nilsson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 68 + 19"57 5 4
4 2 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 68 + 47"76 11 3
5 8 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 68 + 1'11"73 7 2
6 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 67 + 1 giro 15 1
7 17 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 67 + 1 giro 12  
8 19 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 67 + 1 giro 8  
9 34 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jarier Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth 67 + 1 giro 20  
10 27 Bandiera del Belgio Patrick Nève Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 66 + 2 giri 26  
11 40 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 66 + 2 giri 9  
12 18 Bandiera dell'Australia Vern Schuppan Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 66 + 2 giri 23  
13 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 64 + 4 giri 19  
14 5 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 62 Motore 6  
15 12 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera dell'Italia Ferrari 62 + 6 giri 14  
Rit 7 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 60 Alimentazione 2  
Rit 20 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth 59 Motore 4  
Ret 28 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 42 Acceleratore 22  
Rit 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 28 Trasmissione 17  
Rit 16 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 20 Pressione del carburante 25  
Rit 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 16 Freni 18  
Rit 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera della Francia Renault 16 Turbo 21  
Rit 10 Bandiera del Sudafrica Ian Scheckter Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth 6 Incidente 24  
Rit 3 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 3 Motore 16  
Rit 23 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 3 Problemi elettrici 10  
Rit 24 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito Hesketh-Ford Cosworth 0 Incidente 13  
NQ 9 Bandiera del Brasile Alex-Dias Ribeiro Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth        
NQ 22 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth        
NQ 38 Bandiera del Regno Unito Brian Henton Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth        
NQ 36 Bandiera della Spagna Emilio de Villota Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth        
NPQ 31 Bandiera del Regno Unito David Purley Bandiera del Regno Unito LEC-Ford Cosworth        
NPQ 33 Bandiera del Regno Unito Andy Sutcliffe Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth        
NPQ 35 Bandiera del Regno Unito Guy Edwards Bandiera del Regno Unito BRM        
NPQ 44 Bandiera del Regno Unito Tony Trimmer Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth        
NPQ 45 Bandiera dell'Australia Brian McGuire Bandiera del Regno Unito McGuire-Ford Cosworth        
NPQ 32 Bandiera della Finlandia Mikko Kozarowitsky Bandiera del Regno Unito March-Ford Cosworth        
EX 43 Bandiera del Regno Unito Derek Bell Bandiera degli Stati Uniti Penske-Ford Cosworth   Vettura non conforme    

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Motori[modifica | modifica wikitesto]

Pneumatici[modifica | modifica wikitesto]

  • 99ª vittoria per gli pneumatici Bandiera degli Stati Uniti Goodyear;

Giri in testa[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bernie Ecclestone propone una nuova formula, in La Stampa, 15 luglio 1977, p. 14.
  2. ^ (ES) Crear una categoría "B" para el Mundial de F-1, in El Mundo Deportivo, 7 luglio 1977, p. 27. URL consultato il 19 maggio 2012.
  3. ^ (ES) Arturo Merzario construirá su proprio monoplaza, in El Mundo Deportivo, 13 luglio 1977, p. 29. URL consultato il 19 maggio 2012.
  4. ^ a b Gianni Rogliatti, Lauda parte alle spalle di Hunt e Watson, in La Stampa, 16 luglio 1977, p. 14.
  5. ^ a b c (ES) Xavier Ventura, Silverstone: Hunt dominó en ambas sesiones, in El Mundo Deportivo, 15 luglio 1977, p. 13. URL consultato il 19 maggio 2012.
  6. ^ a b (ES) Xavier Ventura, Villota no se classificó para el G.P de Inglaterra de F-1, in El Mundo Deportivo, 14 luglio 1977. URL consultato il 19 maggio 2012.
  7. ^ Scheckter va fuori, Renault subito K.O., in La Stampa, 7 luglio 1977, p. 17.
  8. ^ Risultati delle prequalifiche, su hemeroteca.mundodeportivo.com.
  9. ^ a b Arturo Merzario e Patrick Nève vennero ammessi alle qualifiche per il mancato arrivo di Harald Ertl.
  10. ^ Emilio de Villota ammesso alle qualifiche al fine di portare a 30 il numero dei piloti delle stesse.
  11. ^ Gianni Rogliatti, Hunt e Lauda a sorpresa, in La Stampa, 15 luglio 1977, p. 14.
  12. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  13. ^ Gianni Rogliatti, Hunt vince, Lauda (2°) fugge nel mondiale, in La Stampa, 17 luglio 1977, p. 17.
  14. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1977
 

Edizione precedente:
1976
Gran Premio di Gran Bretagna Edizione successiva:
1978
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