Gran Premio di Gran Bretagna 1978

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Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna 1978
307º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 10 di 16 del Campionato 1978
Data 16 luglio 1978
Nome ufficiale XXXI John Player British Grand Prix
Luogo Brands Hatch
Percorso 4,207 km
Distanza 76 giri, 319,732 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera dell'Austria Niki Lauda
Lotus-Ford Cosworth in 1'16"80 Brabham-Alfa Romeo in 1'18"60
(nel giro 72)
Podio
1. Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann
Ferrari
2. Bandiera dell'Austria Niki Lauda
Brabham-Alfa Romeo
3. Bandiera del Regno Unito John Watson
Brabham-Alfa Romeo

Il Gran Premio di Gran Bretagna 1978 è stata la decima prova della stagione 1978 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 16 luglio 1978 sul Circuito di Brands Hatch. La gara è stata vinta dall'argentino Carlos Reutemann su Ferrari; per il vincitore si trattò dell'ottavo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo l'austriaco Niki Lauda e il britannico John Watson, entrambi su Brabham-Alfa Romeo.

L'organizzazione venne premiata col Race Promoters' Trophy, per il miglior gran premio della stagione. Fu la seconda volta per il gran premio britannico, anche se nella stagione 1977 il gran premio era stato ospitato sul Circuito di Silverstone.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppi futuri[modifica | modifica wikitesto]

Riccardo Patrese affermò di aver rifiutato un'offerta dell'Alfa Romeo per la stagione 1979, nella quale la casa di Arese avrebbe fatto il suo ritorno in prima persona in F1.[1] La Scuderia Ferrari smentì di aver firmato un accordo con Jody Scheckter, pilota sudafricano della Wolf, sempre per la stagione successiva.[2]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

La Lotus sperimentò una nuova versione della 79, con la possibilità per il pilota di regolare manualmente la durezza della barre antirollio anteriore, oltre che di quella posteriore.[3] Venne prospettata l'ipotesi che anche la Goodyear potesse sperimentare degli pneumatici radiali, come quelli della Michelin, ma tale ipotesi venne respinta dai tecnici della casa americana. La Goodyear portò comunque un nuovo tipo di coperture.[4]

Sull'Arrows FA1 a disposizione di Riccardo Patrese venne montato un microcomputer. Il dispositivo, creato dalla scuderia britannica in collaborazione con la Scicon, montato per la prima volta su una monoposto, sarebbe servito per controllare la vettura e consentire così alla scuderia di apportare le modifiche necessarie all'assetto della vettura stessa. Il computer aveva un costo di 30.000 sterline.[5]

Dopo il difficile gran premio di Francia la Scuderia Ferrari indicò che la gara fosse servita come una sorta di test per gli pneumatici, viste le molte soste a cui erano stati costretti i piloti del Cavallino. L'ing. Mauro Forghieri spiegò:

«La sofisticazione delle macchine di Formula 1 ha raggiunto tali livelli che le componenti necessarie per portare una vettura al vertice sono innumerevoli.Gli pneumatici sono uno dei fattori determinanti. Se non si riesce a mettere sull'asfalto, con le gomme, la potenza espressa dal motore è finita. La costruzione delle coperture e la composizione delle mescole sono complicatissime. Basta la variazione della temperatura ambiente, la modifica della struttura dell'asfalto della pista di un minimo grado per alterare tutti i rapporti. Noi purtroppo, con la Michelin, siamo in una fase sperimentale e dobbiamo pagare l'inesperienza. Del resto, non possiamo neppure pretendere di essere sempre al vertice. Anche gli altri hanno avuto i loro alti e bassi.[6]»

La gara tornò, nella solita alternanza fra tracciati, a disputarsi sul Circuito di Brands Hatch, pista che ospitava il mondiale per l'ottava volta.

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

L'esordiente britannico Geoff Lees venne iscritto sulla Ensign della Mario Deliotti Racing, mentre la Melchester Racing presentò una McLaren M23 per Tony Trimmer. Trimmer mancava, nel mondiale di F1, dall'edizione 1977 del gran premio britannico, in cui non si era prequalificato con una Surtees, sempre gestita dalla Melchester Racing. La Martini, seppur iscritta, diede forfait.

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

La prima giornata di prove vide il miglior tempo di Ronnie Peterson in 1'17"16, che precedette Mario Andretti e Niki Lauda. Lauda scontava anche la rottura del telaio della sua Brabham. Finirono ancora indietro le due Ferrari, ancora impegnate nello sviluppo degli pneumatici per la stagione 1979.[3]

Al sabato lo svedese della Lotus confermò la pole, la tredicesima della carriera nel mondiale, in 1'16"80 (nuovo record assoluto per il tracciato). Tra l'altro lo svedese colse il tempo con pneumatici da gara e non da qualifica. Molti piloti migliorarono comunque le prestazioni rispetto al giorno precedente, grazie alle buone condizioni meteorologiche. La seconda posizione fu confermata anche da Mario Andretti, l'altro pilota della scuderia di Colin Chapman. In seconda fila ci fu l'exploit di Jody Scheckter, che precedette Niki Lauda.[4]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[7] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 6 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'16"80 1
2 5 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'17"06 2
3 20 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth 1'17"37 3
4 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'17"42 4
5 35 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'18"28 5
6 27 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 1'18"36 6
7 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 1'18"44 7
8 11 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera dell'Italia Ferrari 1'18"45 8
9 2 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 1'18"57 9
10 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'18"73 10
11 14 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 1'18"78 11
12 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera della Francia Renault 1'18"88 12
13 12 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera dell'Italia Ferrari 1'18"99 13
14 7 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'19"05 14
15 22 Bandiera dell'Irlanda Derek Daly Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'19"13 15
16 33 Bandiera dell'Italia Bruno Giacomelli Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'19"79 16
17 17 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'19"83 17
18 16 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 1'19"98 18
19 3 Bandiera della Francia Didier Pironi Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 1'19"99 19
20 8 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'20"14 20
21 25 Bandiera del Messico Héctor Rebaque Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 1'20"24 21
22 10 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 1'20"27 22
23 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera dell'Italia Merzario-Ford Cosworth 1'20"35 23
24 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'20"39 24
25 19 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'20"70 25
26 9 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 1'20"71 26
Vetture non qualificate
NQ 36 Bandiera della Germania Rolf Stommelen Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 1'20"73 NQ
NQ 23 Bandiera del Regno Unito Geoff Lees Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 1'21"05 NQ
NQ 18 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 1'21"10 NQ
NQ 40 Bandiera del Regno Unito Tony Trimmer Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 1'21"41 NQ

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Al via fu Mario Andretti a scattare meglio di tutti, mettendo in fila Ronnie Peterson, Jody Scheckter, Alan Jones (partito sesto), Lauda e Riccardo Patrese (partito quinto).

Le Lotus sembravano poter condurre agevolmente la gara, staccando di quasi un secondo a giro il terzo, Scheckter. Al sesto giro, però, si ritirò Peterson, per noie al sistema di alimentazione. Le coperture portate dalla Goodyear subivano un forte degrado, tanto che al giro 24 Mario Andretti fu costretto a una sosta ai box per sostituire la gomma posteriore destra. L'italoamericano tornò in pista solo undicesimo. La Goodyear testò nel gran premio anche delle gomme radiali, che vennero utilizzate da Patrick Tambay.[8]

Jody Scheckter si trovò al comando davanti a Jones, Lauda, Patrese, Carlos Reutemann, Watson. L'australiano della Williams, Jones, si ritirò al giro ventisei per un guasto alla frizione. Poco dopo il motore tradì Andretti, già in rimonta. Erano ceduti dei cuscinetti che regolavano la pressione dell'olio.

Senza le vetture oro-nere la gara risultava molto combattuta: tra il primo, Scheckter, ed il sesto, Patrick Depailler, vi erano solo 2 secondi di gap. Al 34º giro Niki Lauda passò a condurre, sfruttando un problema al cambio per Scheckter, che fu costretto al ritiro poco dopo. Lauda ora comandava davanti a Riccardo Patrese, Carlos Reutemann, Patrick Depailler e Watson. Depailler però fu fermato anche lui da problemi alle gomme, e retrocesse in settima posizione. Entrarono in zona punti Didier Pironi e Keke Rosberg. Pironi però fu costretto al ritiro per noie al cambio.

La gara ad eliminazione proseguì quando al 40º giro Patrese dovette rientrare ai box per una foratura e una sospensione rotta, ritirandosi. Ora era Reutemann secondo che precedeva Watson, Keke Rosberg poi Depailler, Jochen Mass con l'altra ATS; chiudeva la zona punti Patrick Tambay, che precedeva un altro tedesco, Stuck su Shadow. Anche Mass dovette però, poco dopo, fermarsi ai box. Al giro 49 Depailler superò Rosberg, che poco dopo si ritirò per la rottura di una sospensione.

Al sessantunesimo passaggio, Carlos Reutemann sfruttò il doppiaggio di Bruno Giacomelli da parte di Niki Lauda, alla curva Clearways, e passò a condurre fino al termine. Nel dopo gara Lauda accusò Giacomelli di averlo ostacolato.[9]

Carlos Reutemann vinse per l'ottava volta nel mondiale, davanti a Lauda, Watson, Patrick Depailler, Hans-Joachim Stuck (per la prima volta a punti in stagione). Poi seguivano tre McLaren: sesto Patrick Tambay, Giacomelli settimo, davanti a Brett Lunger.[10]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio[11] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 11 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera dell'Italia Ferrari 76 1h42'12"39 8 9
2 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 76 +1"23 4 6
3 2 Bandiera del Regno Unito John Watson Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 76 +37"25 9 4
4 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 76 +1'13"27 10 3
5 16 Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 75 +1 giro 18 2
6 8 Bandiera della Francia Patrick Tambay Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 75 +1 giro 20 1
7 33 Bandiera dell'Italia Bruno Giacomelli Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 75 +1 giro 16
8 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 75 +1 giro 24
9 19 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth 75 +1 giro 25
10 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Bandiera della Francia Ligier-Matra 73 +3 giri 7
NC 9 Bandiera della Germania Jochen Mass Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 65 +11 giri 26
Rit 10 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera della Germania ATS-Ford Cosworth 59 Sospensione 22
Rit 17 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Bandiera del Regno Unito Shadow-Ford Cosworth 49 Cambio 17
Rit 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Bandiera della Francia Renault 46 Turbo 12
Rit 35 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth 40 Sospensione 5
Rit 3 Bandiera della Francia Didier Pironi Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth 40 Cambio 19
Rit 20 Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth 36 Cambio 3
Rit 14 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford Cosworth 32 Motore 11
Rit 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Bandiera dell'Italia Merzario-Ford Cosworth 32 Alimentazione 23
Rit 22 Bandiera dell'Irlanda Derek Daly Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth 30 Ruota 15
Rit 5 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 28 Motore 2
Rit 27 Bandiera dell'Australia Alan Jones Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth 26 Trasmissione 6
Rit 12 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera dell'Italia Ferrari 19 Trasmissione 13
Rit 25 Bandiera del Messico Héctor Rebaque Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 15 Cambio 21
Rit 7 Bandiera del Regno Unito James Hunt Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth 7 Incidente 14
Rit 6 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth 6 Alimentazione 1
NQ 36 Bandiera della Germania Rolf Stommelen Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford Cosworth
NQ 23 Bandiera del Regno Unito Geoff Lees Bandiera del Regno Unito Ensign-Ford Cosworth
NQ 18 Bandiera del Regno Unito Rupert Keegan Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford Cosworth
NQ 40 Bandiera del Regno Unito Tony Trimmer Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Patrese, no a "Alfa Romeo", in El Mundo Deportivo, 13 luglio 1978, p. 15. URL consultato il 5 agosto 2012.
  2. ^ Ferrari non ha visto Scheckter, in Stampa Sera, 10 luglio 1978, p. 13.
  3. ^ a b Gianni Rogliatti, La Lotus continua a dominare, in La Stampa, 15 luglio 1978, p. 13.
  4. ^ a b Gianni Rogliatti, La Lotus fa il vuoto anche in Inghilterra, in La Stampa, 16 luglio 1978, p. 15.
  5. ^ Un microcomputer sull'auto di Patrese, in La Stampa, 7 luglio 1978, p. 15.
  6. ^ Cristiano Chiavegato, Alla Ferrari non manca la fiducia, in La Stampa, 4 luglio 1978, p. 13.
  7. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  8. ^ Goodyear con gomme radiali, in Stampa Sera, 17 luglio 1978, p. 13.
  9. ^ Ercole Colombo, Carlos: "Si sono ritirati...", in Stampa Sera, 17 luglio 1978, p. 13.
  10. ^ Gianni Rogliatti, Ferrari risorge, affonda la Lotus, in Stampa Sera, 17 luglio 1978, p. 13.
  11. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1978
 

Edizione precedente:
1977
Gran Premio di Gran Bretagna Edizione successiva:
1979
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