Guerra di Gaza: differenze tra le versioni

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L'attacco, che ha coinciso con la festa ebraica del [[Simchat Torah]], ha colto di sorpresa gli israeliani.
L'attacco, che ha coinciso con la festa ebraica del [[Simchat Torah]], ha colto di sorpresa gli israeliani.
L'esercito israeliano è intervenuto nell'area invasa dalle milizie palestinesi per cercare di riprenderne il controllo e duri combattimenti si sono svolti casa per casa nei kibbutz israeliani. L'esercito israeliano ha riconquistato le località attaccate ed occupate dai guerriglieri palestinesi solo il 9 ottobre 2023.
L'esercito israeliano è intervenuto nell'area invasa dalle milizie palestinesi per cercare di riprenderne il controllo e duri combattimenti si sono svolti casa per casa nei kibbutz israeliani. L'esercito israeliano ha giustamente riconquistato le località attaccate ed occupate dai guerriglieri palestinesi solo il 9 ottobre 2023.


Il sistema di difesa aerea [[Cupola di Ferro|Iron Dome]] è stato attivato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa [[Yoav Galant|Yoav Gallant]] hanno condotto valutazioni di sicurezza presso il quartier generale delle forze di difesa israeliane (IDF) a Tel Aviv. Gallant in seguito ha approvato la mobilitazione di decine di migliaia di riservisti dell'esercito e ha dichiarato lo [[stato di emergenza]] per le aree entro 80 chilometri dal confine di Gaza. Ha anche affermato che Hamas "ha commesso un grave errore" nel lanciare il suo attacco e ha promesso che "Israele vincerà". L'IDF ha dichiarato uno "stato di preparazione alla guerra". Si affermava inoltre che i riservisti sarebbero stati schierati non solo a Gaza ma anche in [[Cisgiordania]] e lungo i confini con [[Libano]] e [[Siria]]. Ai residenti nelle aree intorno alla Striscia di Gaza è stato chiesto di rimanere all'interno, mentre ai civili nel sud e nel centro di Israele è stato "richiesto di rimanere accanto ai rifugi". Le strade intorno alla Striscia di Gaza sono state chiuse dall'IDF. Anche le strade di Tel Aviv sono state chiuse.
Il sistema di difesa aerea [[Cupola di Ferro|Iron Dome]] è stato attivato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa [[Yoav Galant|Yoav Gallant]] hanno condotto valutazioni di sicurezza presso il quartier generale delle forze di difesa israeliane (IDF) a Tel Aviv. Gallant in seguito ha approvato la mobilitazione di decine di migliaia di riservisti dell'esercito e ha dichiarato lo [[stato di emergenza]] per le aree entro 80 chilometri dal confine di Gaza. Ha anche affermato che Hamas "ha commesso un grave errore" nel lanciare il suo attacco e ha promesso che "Israele vincerà". L'IDF ha dichiarato uno "stato di preparazione alla guerra". Si affermava inoltre che i riservisti sarebbero stati schierati non solo a Gaza ma anche in [[Cisgiordania]] e lungo i confini con [[Libano]] e [[Siria]]. Ai residenti nelle aree intorno alla Striscia di Gaza è stato chiesto di rimanere all'interno, mentre ai civili nel sud e nel centro di Israele è stato "richiesto di rimanere accanto ai rifugi". Le strade intorno alla Striscia di Gaza sono state chiuse dall'IDF. Anche le strade di Tel Aviv sono state chiuse.

Versione delle 17:50, 29 ott 2023

Conflitto Israele-Hamas del 2023
Operazione Alluvione Al-Aqsa
Operazione Spade di Ferro

parte del conflitto israelo-palestinese

     Striscia di Gaza

     Striscia di Gaza sotto controllo Israeliano

     Aree evacuate all'interno di Israele

                     Massima estensione avanzata palestinese                     Aree in evacuazione nella Striscia di Gaza
Data7 ottobre 2023 - in corso
LuogoIsraele, Striscia di Gaza, Linea Blu e Libano[1], Siria[2], Cisgiordania[3]
Casus belli
Schieramenti
Comandanti
Voci di guerre presenti su Wikipedia

Il conflitto Gaza-Israele del 2023 è una offensiva militare guidata da Hamas, con il supporto di altri gruppi militanti palestinesi, ufficialmente intrapresa con l'intento di rispondere alle azioni provocatorie delle forze israeliane svolte nella Moschea al-Aqsa e le violenze perpetrate nei campi dei rifugiati in Cisgiordania.[9][10][11]

L'offensiva di Hamas è iniziata il 7 ottobre 2023 con l'"operazione alluvione Al-Aqsa" (in arabo:عملية طوفان الأقصى‎, ʿamaliyyat ṭūfān al-ʾAqṣā), nel giorno del cinquantesimo anniversario dello scoppio della guerra arabo-israeliana del 1973.[12][13]

Si tratta del primo conflitto all'interno del territorio de iure di Israele dalla guerra arabo-israeliana del 1948.

Israele, a seguito dell'attacco di Hamas, ha formalmente dichiarato guerra per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur del 1973,[14] avviando una controffensiva denominata "operazione Spade di Ferro".[15]

Antefatti

Lo stesso argomento in dettaglio: Conflitto Israele-Striscia di Gaza.

La Striscia di Gaza e Israele sono in conflitto dal ritiro israeliano dalla striscia di Gaza nel 2005 e dall'acquisizione da parte di Hamas del controllo della striscia di Gaza dopo le elezioni del 2006 e dalla guerra civile con Fatah nel 2007. La Striscia di Gaza è sotto il blocco israeliano ed egiziano dal 2007 e ha portato Human Rights Watch a definire la Striscia una "prigione a cielo aperto". Inoltre, Gaza è isolata dal resto del mondo e l’accesso alle risorse, tra cui cibo, acqua ed elettricità, è controllato da Israele ed Egitto. Il blocco ha causato notevoli difficoltà economiche ai palestinesi, ed è stato citato da Hamas come una delle ragioni della sua offensiva.

L'attacco è avvenuto durante la festa ebraica della Simchat Torah e lo Shabbat, e un giorno dopo il cinquantesimo anniversario della guerra dello Yom Kippur, anch'essa iniziata con un attacco a sorpresa. L'attacco è seguito a tre settimane di violenza presso il muro di separazione tra Israele e Gaza. Hamas ed Israele avevano negoziato una tregua il 29 settembre 2023, con la mediazione di Qatar, Egitto e Nazioni Unite. Prima dell’attacco e includendo combattenti e civili di entrambe le parti, almeno 247 palestinesi erano stati uccisi dalle forze israeliane nel 2023, mentre 32 israeliani e due cittadini stranieri erano stati uccisi in attacchi palestinesi.

Israele e Arabia Saudita stanno conducendo negoziati per normalizzare le relazioni, con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman che ha recentemente affermato che la normalizzazione è stata "per la prima volta reale".[16] Il Ministero degli Esteri dell'Arabia Saudita ha affermato in una dichiarazione di aver "ripetutamente avvertito che l'occupazione di Gaza in corso da parte di Israele potrebbe provocare ulteriore violenza".

Il comandante delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam, Mohammed Deif, ha detto in un messaggio registrato che l'attacco era in risposta alla "profanazione della moschea di Al-Aqsa" e all'uccisione e al ferimento di centinaia di palestinesi quest'anno da parte di Israele. Ha invitato i palestinesi e gli arabi israeliani a "espellere gli occupanti e demolire i muri". Il leader di Hamas Saleh al-Arouri ha affermato che l'operazione è stata una risposta "ai crimini dell'occupazione", aggiungendo che i combattenti stavano difendendo la moschea di Al-Aqsa e migliaia di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. Un portavoce della Jihad islamica palestinese ha dichiarato di non considerare civili i cittadini israeliani: "Non stiamo uccidendo civili. Questa è una società militare. Sono loro che eleggono i loro governi".

Nel settembre 2023 una nota scritta di Donald Trump accusa Joe Biden di aver finanziato Teheran, storico finanziatore di Hamas, con lo scongelamento di 6 miliardi di dollari di fondi iraniani che erano depositati nelle banche del Qatar, pagati per la liberazione di cinque ostaggi statunitensi.[17][18]

Il conflitto

7 ottobre

Inizio dell'offensiva palestinese

Conseguenze di un attacco missilistico a Rishon LeZion

Intorno alle 6:30 (UTC+3) del mattino del 7 ottobre 2023, Hamas, attraverso un comunicato da parte del comandante Mohammed Deif[19] ha annunciato l'inizio dell'Operazione Alluvione Al-Aqsa,[20][21] lanciando un massiccio attacco missilistico con oltre 5000 razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele.[22] Israele ha, invece, riferito che sono stati lanciati solamente 2500 razzi verso il suo territorio e che cinque persone sono state uccise.[23][24][25] Esplosioni sono state segnalate nelle zone circostanti la Striscia e nelle città della pianura di Sharon, tra cui Gedera, Herzliya[26], Tel Aviv e Ascalona.[25] Sirene d'allarme antiaereo sono state attivate a Be'er Sheva, Gerusalemme, Rehovot, Rishon LeZion e nella base aerea di Palmachim.[27][28] Il comandante Mohammed Deif ha fin da subito esortato tutti i "musulmani nel mondo a unirsi alla lotta".[19]

Incursioni in Israele

Contemporaneamente al lancio di razzi, milizie palestinesi hanno attaccato le postazioni militari israeliane a guardia del confine, distruggendo torri di guardia[29] e aprendo brecce nella barriera di separazione al confine.[30] I combattenti Palestinesi, circa 2500, si sono infiltrati in Israele utilizzando autocarri, camioncini, motociclette, bulldozer[30], motoscafi, parapendii a motore e deltaplani,[31][32][33][34][35] riuscendo a conquistare i valichi di frontiera a Kerem Shalom, a Erez e creando falle nel muro di separazione in 5 località.[36] I combattenti grazie all'utilizzo di droni, riescono a distruggere un carro armato, di guardia al confine, e a far prigionieri i soldati al suo interno.[37][38][39] Video, circolati sui social media, mostrano guerriglieri palestinesi alla guida di veicoli militari israeliani sequestrati.[40] Altri video circolati mostrano combattenti palestinesi pesantemente armati con il viso coperto, vestiti con abiti neri, alla guida di pick-up che aprono il fuoco nella città di Sderot, uccidendo indistintamente civili e soldati israeliani.[41]

Altri combattenti palestinesi sono atterrati con i deltaplani[42] ad un festival musical organizzato a Re'im, accerchiandolo e aprendo il fuoco contro la folla che tentava la fuga, uccidendo più di 260 persone.[43][44][45][46] I sopravvissuti all'attacco sono stati presi come ostaggi e trasportati a Gaza.[47][48][49] I combattenti sono riusciti a penetrare le barriere difensive di Israele via terra, via mare e cielo, senza la tempestiva allerta delle forze di sicurezza o un avviso preventivo da parte del Mossad.[50]

Gli infiltrati palestinesi hanno conquistato nei primissimi minuti dell'offensiva le località: Nir Oz, Be'eri, Netiv HaAsara, e i kibbutz intorno alla Striscia di Gaza, prendendo ostaggi, dando fuoco alle case e uccidendo indistintamente e barbaramente uomini, donne e bambini.[51][48][49][52] Ostaggi sono stati presi anche a Ofakim, città a più di 30km dal confine con la Striscia.[53]

Poco prima delle 7:00, 70 uomini armati di Hamas, hanno sfondato la recinzione del kibbutz di Kfar Aza, attaccandolo da tutte le direzioni. I residenti della comunità, hanno tentato di formare una milizia volontaria di difesa, che però è stata sopraffatta[54], e più di 200 civili, fra cui bambini, sono stati uccisi, casa per casa, in quello che è stato poi chiamato il massacro di Kfar Aza.[55][56][52] In contemporanea e con le stesse modalità[52], 108 civili sono stati uccisi nel massacro di Be'eri[57] e 15 nel massacro di Netiv HaAsara[58], in quello che è stato descritto come il "peggior massacro di ebrei in un solo giorno dall'Olocausto".[59][60][61]

Secondo la testimonianza di Yasmin Porat, israeliana sopravvissuta all'assalto al kibbutz di Be'eri, una parte dei civili sarebbe stata uccisa dal fuoco delle forze armate israeliane durante la violenta sparatoria intercorsa fra le stesse e i combattenti di Hamas e durante la quale gli israeliani avrebbero fatto uso anche dei cannoni dei carri armati contro gli edifici in cui erano asserragliati gli assalitori del kibbutz, uccidendo indistintamente sia gli uomini di Hamas che i civili israeliani.[62] Le dichiarazioni sono state rese in una intervista telefonica in diretta nel corso del programma Haboker Hazeh ("Questa mattina") condotto da Aryeh Golan sull'emittente radiofonica pubblica israeliana Kan Bet.[63] L'intervista non è più disponibile nel podcast della trasmissione ma l'audio è stato comunque diffuso su internet e salvato.[64][63] Lo stesso fatto è stato confermato dalle dichiarazioni rese al quotidiano Haaretz da Tuval Escapa, membro della squadra di sicurezza del kibbutz, secondo il quale il combattimento andò avanti per ore e si risolse solo allorché i comandanti israeliani presero la "difficile decisione" di cannoneggiare le abitazioni del kibbutz per "eliminare i terroristi, senza sapere se gli israeliani in quegli edifici fossero vivi o morti", uccidendo così gli ostaggi insieme agli attaccanti.[65]

Sempre il 7 ottobre, Commandos Palestinesi sono riusciti ad effettuare un attacco anfibio nella zona costiera di Zikim, conquistando la base militare Bahat 4.[66] Durante l'attacco la marina israeliana è riuscita a distruggere alcune delle imbarcazioni prima che raggiungessero la costa,[67][68] ma i palestinesi, nonostante le perdite, sono riusciti a conquistare un'altra base militare, vicino a Nahal Oz, uccidendo almeno due soldati israeliani e catturandone altri sei.[67]

Intorno alle 10:00, dopo 4 ore dall'inizio dell'operazione, i combattenti Palestinesi sono arrivati alla base militare di Re'im, catturandola dopo uno scontro armato.[69][70] I miliziani arrivati a Sderot, attaccano la stazione di polizia uccidendo 30 agenti.[71][72][73]

Mappa delle prime conquiste (7 ottobre)

     Striscia di Gaza

     Presenza dei combattenti palestinesi

Mappa delle prime fasi dell'attacco contro Zikim.

Diversi gruppi palestinesi hanno espresso il loro sostegno all'operazione. Le Brigate della Resistenza Nazionale, braccio armato del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (FDLP), hanno confermato la loro partecipazione all'operazione attraverso un comunicato dal loro portavoce militare Abu Khaled[74], affermato di aver perso tre combattenti negli scontri con l'IDF[75]. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), un altro gruppo militante socialista palestinese, e la Fossa dei Leoni, hanno espresso il proprio sostegno all'operazione[76], dichiarando la massima allerta e mobilitazione generale fra le proprie truppe[77][78], le Brigate Abu Ali Mustafa (ala armata del FPLP) rivendicano l'assalto alle torri di guardia israeliane, nelle prime fasi del conflitto.[79]

Risposta israeliana

L'attacco, che ha coinciso con la festa ebraica del Simchat Torah, ha colto di sorpresa gli israeliani. L'esercito israeliano è intervenuto nell'area invasa dalle milizie palestinesi per cercare di riprenderne il controllo e duri combattimenti si sono svolti casa per casa nei kibbutz israeliani. L'esercito israeliano ha giustamente riconquistato le località attaccate ed occupate dai guerriglieri palestinesi solo il 9 ottobre 2023.

Il sistema di difesa aerea Iron Dome è stato attivato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant hanno condotto valutazioni di sicurezza presso il quartier generale delle forze di difesa israeliane (IDF) a Tel Aviv. Gallant in seguito ha approvato la mobilitazione di decine di migliaia di riservisti dell'esercito e ha dichiarato lo stato di emergenza per le aree entro 80 chilometri dal confine di Gaza. Ha anche affermato che Hamas "ha commesso un grave errore" nel lanciare il suo attacco e ha promesso che "Israele vincerà". L'IDF ha dichiarato uno "stato di preparazione alla guerra". Si affermava inoltre che i riservisti sarebbero stati schierati non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania e lungo i confini con Libano e Siria. Ai residenti nelle aree intorno alla Striscia di Gaza è stato chiesto di rimanere all'interno, mentre ai civili nel sud e nel centro di Israele è stato "richiesto di rimanere accanto ai rifugi". Le strade intorno alla Striscia di Gaza sono state chiuse dall'IDF. Anche le strade di Tel Aviv sono state chiuse.

In seguito all’assalto, Israele ha dichiarato un elevato stato di preparazione per un potenziale conflitto. L'IDF ha dichiarato lo stato di preparazione alla guerra e il primo ministro Netanyahu ha convocato una riunione di emergenza delle autorità di sicurezza. L'IDF ha inoltre riferito di aver avviato azioni mirate nella Striscia di Gaza nell'ambito di quella che ha definito "Operazione Spade di Ferro". Il commissario di polizia israeliano Kobi Shabtai ha annunciato che esisteva uno "stato di guerra", in seguito a quello che ha definito "un massiccio attacco dalla Striscia di Gaza". Ha anche annunciato la chiusura dell'intera regione meridionale di Israele al "movimento civile" e il dispiegamento dell'unità antiterrorismo Yamam nell'area. Il portavoce principale dell'IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto che quattro divisioni sono state schierate nell'area, aumentando a 31 battaglioni preesistenti.

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che il Paese sta affrontando "un momento molto difficile" e ha offerto forza e incoraggiamento all'IDF, alle altre forze di sicurezza, ai servizi di soccorso e ai residenti che erano sotto attacco. In una trasmissione televisiva, il primo ministro Netanyahu ha dichiarato: "Siamo in guerra". Ha anche affermato che l'IDF rafforzerà i suoi dispiegamenti al confine per dissuadere altri dal "commettere l'errore di unirsi a questa guerra". In un discorso successivo, ha minacciato di "trasformare Gaza in un'isola deserta" e ha esortato i suoi residenti a "andarsene adesso".

Gli aeroporti nel centro e nel sud di Israele sono stati chiusi all'uso commerciale e privato, mentre l'aeroporto Ben Gurion e l'aeroporto di Eilat sono rimasti operativi. Lufthansa, Emirates, Ryanair, Aegean Airlines, Air France, Transavia e diversi aerei di linea statunitensi hanno cancellato i voli da e per Israele.

Nella notte tra il 7 e l'8 ottobre, il gabinetto di sicurezza israeliano ha votato una serie di azioni volte a provocare la "distruzione delle capacità militari e governative di Hamas e della Jihad islamica palestinese", secondo una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro. La Israel Electric Corporation, che fornisce fino all'80% dell'elettricità della Striscia di Gaza, ha tagliato l'elettricità all'area. Di conseguenza, la fornitura di energia elettrica di Gaza è stata ridotta da 120 MW a soli 20 MW, costringendola a fare affidamento su centrali elettriche pagate dall'Autorità Palestinese.

L'IDF ha dichiarato di aver colpito obiettivi strategici a Gaza, per la precisione 17 basi militari di Hamas e quattro centri di comando operativo, utilizzando aerei da combattimento. Tra i luoghi colpiti c'era la Torre Palestina di 11 piani nel centro di Gaza City che ospitava le stazioni radio di Hamas sul tetto. Israele ha anche colpito due ospedali, uccidendo un autista di ambulanza e un'infermiera.

Il 27 ottobre Israele ha lanciato la più massiccia offensiva di terra e di cielo dall'inizio del conflitto. La Striscia di Gaza è rimasta priva di telecomunicazioni e di collegamenti Internet. Elon Musk ha messo a disposizione la rete satellitare di Starlink.[80]

8 ottobre

Il Gabinetto di Sicurezza ha posto formalmente il paese in stato di guerra per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur del 1973.

Israele ha colpito fino a 426 obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui complessi residenziali, tunnel, la moschea Al-Amin Muhammad, le case dei funzionari di Hamas e la Torre Watan, che fungeva da hub per i provider Internet della zona. L'IDF ha anche affermato di aver assicurato 22 località alle forze palestinesi, ma che stava ancora cercando di ripulire altre otto località, tra cui Sderot e Kfar Aza. In una comunità ha salvato quasi 50 ostaggi. Diversi uomini armati palestinesi che viaggiavano su un'auto rubata sono stati uccisi dalle forze israeliane vicino ad Ashkelon in seguito ad una sparatoria su una strada principale. Le forze israeliane hanno anche ripreso la stazione di polizia di Sderot, uccidendo dieci militanti. Allo stesso tempo, è stato riferito che altri combattenti palestinesi sarebbero entrati a Magen.

Sono state ordinate evacuazioni di residenti che vivevano vicino alla Striscia di Gaza. Netanyahu ha nominato l'ex generale di brigata Gal Hirsch come uomo di riferimento del governo per i cittadini scomparsi e rapiti.

Al di fuori della Striscia di Gaza

Mappa della situazione al confine settentrionale

     Israele

     Alture del Golan (occupate da Israele)

     Libano (area con presenza di Hezbollah)

     Siria (escluse le Alture del Golan)

                     Aree evacuate all'interno di Israele

La mattina dell'8 ottobre, Hezbollah ha lanciato razzi e proiettili contro la regione delle Fattorie di Shebaa; in risposta l'IDF ha sparato proiettili di artiglieria e un drone nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, due bambini libanesi sono rimasti feriti da vetri rotti.

Lo stesso giorno, un poliziotto egiziano ha attaccato i turisti israeliani e le loro guide egiziane ad Alessandria d'Egitto, uccidendo due israeliani e un egiziano e ferendo un terzo israeliano. L'uomo armato è stato arrestato dalla polizia egiziana.

Le riprese video hanno confermato che una piccola unità appartenente alle milizie palestinesi era arrivata all'insediamento ebraico di Psagot vicino a Gerusalemme est. Secondo la dichiarazione, l'unità, composta da diversi combattenti di Gaza, si è scontrata con i soldati israeliani al checkpoint di Qalandia.

Il 9 ottobre, l'IDF ha affermato di aver ucciso diversi infiltrati provenienti dal Libano e di aver sparato con l'artiglieria oltre il confine. Hezbollah ha negato il coinvolgimento nell'incidente. La milizia palestinese della Jihad islamica ha successivamente rivendicato la responsabilità dell'infiltrazione armata. Più tardi nel corso della giornata, sono ricominciati i combattimenti tra Hezbollah e le truppe israeliane, provocando la morte di tre uomini armati di Hezbollah. Tre soldati dell'IDF, compreso un alto ufficiale, sono stati uccisi, mentre il comando del fronte interno dell'IDF ha ordinato ai residenti di 28 città nel nord di Israele di cercare rifugio nei rifugi antiaerei. Sono stati segnalati anche bombardamenti di artiglieria da parte di militanti con sede in Siria. Il 10 ottobre la polizia israeliana ha ucciso due palestinesi accusati di aver lanciato loro pietre a Gerusalemme Est. Lo stesso giorno, sono scoppiati di nuovo scontri al confine tra Israele e Libano dopo che Hezbollah ha lanciato un missile guidato anticarro contro un veicolo militare israeliano nell'area di Avivim, provocando un attacco di rappresaglia con un elicottero israeliano. Gli scontri sono scoppiati nuovamente nella zona l'11 ottobre.

Reazioni

I paesi europei, Stati Uniti, Brasile e India hanno condannato la parte palestinese per la violenza e hanno descritto le tattiche utilizzate come terrorismo, mentre alcuni paesi arabi e musulmani (come Iran e Qatar) hanno giustificato i fatti incolpando l'occupazione israeliana. Molti altri paesi (tra cui Arabia Saudita, Russia e Turchia) hanno chiesto una riduzione della tensione.

In Israele

l gruppo di protesta Kaplan Force ha annunciato la cancellazione della manifestazione contro la riforma giudiziaria prevista il 7 ottobre a Tel Aviv. Il gruppo ha espresso sostegno all'IDF, affermando di essere al fianco "dell'IDF e delle forze di sicurezza che svolgono i loro compiti durante questo momento difficile e sperano nel ripristino della calma e della sicurezza". Forum 555 e Brothers in Arms, un gruppo di protesta di soldati riservisti che organizzò il boicottaggio della leva militare per protestare contro la riforma giudiziaria, ha inviato i riservisti a prestare servizio se fossero stati richiamati.

Magen David Adom ha lanciato un appello per le donazioni di sangue e ha annunciato piani per una campagna speciale per le donazioni di sangue a Tel Aviv il 7 ottobre. Il 7 ottobre il ministero dell'Istruzione israeliano ha annunciato la chiusura di tutte le scuole del paese. Successivamente è stato prorogato fino al 10 ottobre. L' Haifa International Film Festival è stato cancellato. Bruno Mars ha cancellato il suo concerto programmato a Tel Aviv il 7 ottobre a causa degli attacchi e ha lasciato Israele. L'8 ottobre la UEFA ha annullato tutte le partite di calcio programmate in Israele per le prossime due settimane, inclusa una partita di qualificazione per il torneo Euro 2024 tra Israele e la Svizzera del 12 ottobre.

È stata avviata un'indagine sull'incapacità delle autorità israeliane di impedire che si verificasse l'attacco.

Ofer Cassif, membro della Knesset, ha detto ad Al Jazeera che il suo partito di sinistra Hadash aveva ripetutamente avvertito che la continua occupazione israeliana dei territori palestinesi avrebbe portato a eventi come questo, dove civili innocenti di entrambe le parti ne pagheranno il prezzo. Ha definito "fascista" il governo israeliano e lo ha accusato di aver compiuto pogrom e pulizia etnica contro la popolazione palestinese.

Tra i partiti di opposizione, il leader di Yesh Atid e l'ex primo ministro Yair Lapid, il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz , il leader del partito Yisrael Beiteinu Avigdor Lieberman e il leader del partito laburista Merav Michaeli hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui esprimono pieno sostegno all'IDF e all'unità con il governo, dicendo: "In tempi come questi, non c'è opposizione e coalizione in Israele".

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha proposto che Yesh Atid e Unità Nazionale entrassero in un governo di unità d'emergenza con la sua coalizione guidata dal Likud, dopo che Lapid aveva esortato Netanyahu a "mettere da parte le nostre differenze e formare un governo d'emergenza, ristretto e professionale". Lapid ha affermato che Israele non può gestire efficacemente la guerra con "la composizione estrema e disfunzionale dell'attuale governo" e ha invitato Netanyahu a espellere il Partito sionista religioso di estrema destra e i partiti Otzma Yehudit come condizione per l'adesione di Yesh Atid a un governo di unità d’emergenza.

In Cisgiordania e Striscia di Gaza

Il Ministero dell’Istruzione palestinese ha affermato che le scuole nella Striscia di Gaza sono chiuse fino a nuovo avviso. Il Ministero della Sanità palestinese ha lanciato un appello per le donazioni di sangue.

In un incontro d'emergenza con i funzionari dell'Autorità Palestinese , il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha affermato che i palestinesi hanno il diritto di difendersi dal "terrore dei coloni e delle truppe di occupazione". In Cisgiordania, i festeggiamenti si sono svolti a Ramallah. Sono stati istituiti controlli di quartiere in 50 località nel timore di ritorsioni da parte dei coloni israeliani, mentre è stato indetto uno sciopero generale per l'8 ottobre. Sette palestinesi sono stati uccisi negli scontri con le forze israeliane il 7 ottobre, mentre altri 126 sono rimasti feriti. Gli scontri dell'8 ottobre hanno ucciso altri sei palestinesi.

Il vice leader di Hamas Saleh al-Arouri ha detto ad Al Jazeera che le sue forze hanno preso abbastanza ostaggi israeliani per garantire il rilascio dei prigionieri palestinesi in Israele in uno scambio. Il portavoce di Hamas Abu Obaida ha detto di trattenere i soldati israeliani catturati in "luoghi sicuri" e tunnel.

Note

  1. ^ Israele, colpo ad Hamas: "ucciso Ali Qadi", raid anche in Libano e Siria, su iltempo.it.
  2. ^ Israel carrying out artillery strikes in Syria after mortar fire, su timesofisrael.com.
  3. ^ Anche in Cisgiordania aumentano i palestinesi uccisi, su ilpost.it.
  4. ^ Il vero obiettivo di Hamas? Impedire la normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita, su rainews.it.
  5. ^ Attacco Israele, Hamas: "Iran ci ha dato sostegno", su adnkronos.com.
  6. ^ Non solo Iran e Qatar. Quella rete di finte Ong che finanzia Hamas, su repubblica.it.
  7. ^ Hamas, i capi introvabili e il bancomat del Qatar, su ilfattoquotidiano.it.
  8. ^ Medioriente, Usa: “Colloqui con Israele per aiuti militari”, su lapresse.it, 8 ottobre b2023. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  9. ^ (EN) Hamas launches ‘Operation Al Aqsa Flood’ with barrage of rockets, Israel declares ‘state of alert’ for war, su WION. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  10. ^ (EN) 'Operation Al-Aqsa Flood' proceeding according to plan: Palestinian group, su www.aa.com.tr. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  11. ^ (EN) Brian Murphy, Adam Taylor, Sammy Westfall, Bryan Pietsch e Steve Hendrix, What’s behind the violence in Israel and Gaza? Here’s what to know., in The Washington Post, 7 ottobre 2023. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  12. ^ Un nuovo Kippur, a 50 anni di distanza. Hamas vuole fare saltare i Patti di Abramo, su ilGiornale.it, 8 ottobre 2023. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  13. ^ Razzi, deltaplani e terrore nelle strade: così l'assalto di Hamas ha rotto le difese di Israele, su Il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2023. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  14. ^ Hamas e Israele in guerra. Centinaia di morti e migliaia di feriti, su euronews, 7 ottobre 2023. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  15. ^ Israele sposta truppe e carri armati verso Gaza: è iniziata l'operazione Spade di ferro contro Hamas, su La Stampa, 8 ottobre 2023. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  16. ^ Bin Salman: “Sempre più vicini a normalizzazione dei rapporti con Israele”, su la Repubblica, 21 settembre 2023. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  17. ^ Trump incolpa Biden: “I contribuenti Usa hanno finanziato gli attacchi di Hamas”, su agenzianova.com.
  18. ^ USATrump: «Questa guerra l'ha causata Biden», su cdt.ch.
  19. ^ a b Condé Nast, Chi è Mohammed Deif, il misterioso capo delle brigate militari di Hamas, su Wired Italia, 11 ottobre 2023. URL consultato il 14 ottobre 2023.
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