Saleh al-Arouri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Saleh al-Arouri
Saleh al-Arouri nel 2022
NascitaRamallah, 19 agosto 1966
MorteBeirut, 2 gennaio 2024
Cause della morteOmicidio mirato
ReligioneIslam
Dati militari
Paese servito Hamas
Forza armataBrigate Ezzedin al-Qassam
Anni di servizio1993-2024
Gradocomandante in capo
Guerre
Campagne
Nemici storiciBandiera d'Israele Israele
Comandante diBrigate Ezzedin al-Qassam
voci di militari presenti su Wikipedia

Saleh al-Arouri, traslitterato anche come Salah al-Arouri o Salih al-Aruri (in arabo صالح العاروري?; Ramallah, 19 agosto 1966Beirut, 2 gennaio 2024[1]), è stato un politico e terrorista palestinese, importante esponente di Hamas, della cui ala militare, le Brigate Ezzedin al-Qassam, fu uno dei comandanti fondatori,[2] formazione inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche di Unione europea[3], Stati Uniti d'America[4], Australia[5], Regno Unito[6] e Israele.

Era considerato il vicepresidente dell'ufficio politico di Hamas[7] e il comandante militare palestinese della Cisgiordania[8], ed è stato descritto come "un operatore capace, carismatico, sospettoso e astuto, con ottimi collegamenti".[8] Il governo degli Stati Uniti accusava al-Arouri di essere stato "un leader militare di alto rango di Hamas fin dai tempi del suo ruolo di leader di una cellula studentesca di Hamas all'Università di Hebron, all'inizio degli anni '90".[2]

Ha agito anche come reclutatore ed è stato attivamente coinvolto nella raccolta e nel trasferimento di fondi per conto di Hamas.[9] Era oggetto di una taglia di 5 milioni di dollari da parte del programma Rewards for Justice.[10] Nell'ottobre 2023 questa taglia fu raddoppiata dagli Stati Uniti a 10 milioni di dollari, da destinare in favore di chi avesse fornito informazioni su di lui. Al-Arouri, comunque, aveva potuto muoversi attraverso vari paesi come Turchia, Qatar, Libano, concedendo interviste.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Al-Arouri è nato il 19 agosto 1966 a Ramallah in Cisgiordania.[11] Nel 1985 si iscrisse all'Università di Hebron per studiare la legge della Sharia. È stato eletto capo della fazione islamica all'università, dove ha stabilito legami con Kutla Islamiya (Blocchi islamici), l'ala giovanile di Hamas nel campus.[9] Attraverso il suo legame con Kutla Islamiya, al-Arouri incontrò Muin Shahib, un agente di Hamas con sede all'Università di Bir Zeit che reclutò al-Arouri nei ranghi di Hamas e gli affidò il finanziamento di un'infrastruttura per l'apparato militare di Hamas a Hebron.[12]

Nel novembre 1990 al-Arouri fu arrestato dalle autorità israeliane nell'ambito di un'inchiesta sull'uccisione di tre minorenni israeliani.[9][13] Trascorse solo sei mesi in prigione, ma fu nuovamente arrestato poco dopo. Inizialmente in detenzione amministrativa, ha trascorso 15 anni in prigione per il suo ruolo preminente ricoperto all'interno di Hamas.[9][13]

Nel 2007, al-Arouri è stato nuovamente arrestato dalle autorità israeliane e rilasciato nel marzo 2010, probabilmente per il suo ruolo decisivo nella liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit, catturato da Hamas nel 2006.[14] Al-Arouri è stato successivamente espulso da Gaza poiché si riteneva che la sua presenza rappresentasse una minaccia per Israele.[15]

Quando fu rilasciato dalla prigione in Israele nel 2007, disse agli intervistatori che abiurava gli attacchi terroristici, affermando che Hamas "viene danneggiato se prendiamo di mira i civili".[13][12] Fu espulso da Israele poco dopo il suo rilascio dalla prigione e si trasferì a Damasco, in Siria, dove si unì all'ufficio politico di Hamas guidato da Khaled Meshaal.[9][14] Quando Khaled Meshal lasciò Damasco all'inizio della guerra civile siriana al-Arouri si trasferì a Istanbul, in Turchia, dove stabilì il proprio ufficio.[15][16]

Si ritiene che Al-Arouri vivesse in Turchia, anche se nel dicembre 2015 circolavano voci secondo cui avrebbe lasciato volontariamente il Paese e stesse "facendo la spola tra il Libano e il Qatar". Il Qatar ha ospitato per anni Khaled Meshaal, capo politico di Hamas, nonché la sede dell'ufficio politico di Hamas. Ynet News ha riferito che la partenza di Al-Arouri faceva parte degli sforzi di riconciliazione tra Turchia e Israele, ed è stata discussa durante l'incontro tenutosi all'inizio di dicembre tra il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il primo ministro turco Ahmet Davutoğlu e la guida politica di Hamas Khaled Meshaal. Nel giugno 2017 venne poi espulso anche dal Qatar.[17]

L'8 ottobre 2023, dopo l'attacco terroristico di Hamas contro Israele del 2023, al-Arouri ha dichiarato ad Al-Jazeera: "Siamo preparati a tutte le opzioni, inclusa la guerra totale" e "Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per la dignità e la libertà del nostro popolo”.[18]

Viene ucciso in un raid aereo israeliano il 2 gennaio 2024 in un sobborgo di Beirut[19].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Drone strike kills senior Hamas official in Beirut, su axios.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  2. ^ a b (EN) Terrance McCoy, The enigmatic Hamas leader allegedly behind the Israeli kidnappings that ignited war, in Washington Post, 10 luglio 2014. URL consultato il 23 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2015).
  3. ^ Restrictive measures directed against terrorism (PDF), su europa.eu.int, Official Journal of the EU (pagina recuperata da web.archive.org), 21 dicembre 2005 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2006).
  4. ^ Country reports on terrorism 2004 (PDF), su state.gov, US Department of State, 1º aprile 2005.
  5. ^ Listing of Terrorist Organisations, su nationalsecurity.gov.au, Australian National Security, 14 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2014).
  6. ^ Proscribed terrorist groups, su security.homeoffice.gov.uk, UK Home Office Security (pagina recuperata da web.archive.org), 14 ottobre 2005 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2007).
  7. ^ Francesca Venturi, Saleh el-Arouri, vice-capo Hamas in Libano dal 2018, su www.agi.it, 2 gennaio 2024. URL consultato il 26 marzo 2024.
  8. ^ a b (EN) Avi Issacharoff, Israel foiled 17 suicide attacks so far this year, Shin Bet says, in Times of Israel, 12 agosto 2015. URL consultato il 14 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2015).
  9. ^ a b c d e (EN) Matthew Levitt, Hamas' Not-So-Secret Weapon, in Foreign Affairs, 9 luglio 2014. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
  10. ^ (EN) Wanted: Information that brings to justice... Salih al-Aruri, in Rewards for Justice. URL consultato il 1º agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2019).
  11. ^ (EN) Salih al-Aruri, in Rewards for Justice. URL consultato l'11 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2023).
  12. ^ a b (EN) HOLY LAND FOUNDATION FOR RELIEF AND DEVELOPMENT INTERNATIONAL EMERGENCY ECONOMIC POWERS ACT: ACTION MEMORANDUM (PDF), in Memo from Richard Newcomb (Director, Office of Foreign Assets Control, U.S. Department of Treasury) to Dale L. Watson (Assistant Director, Counterterrorism Division), 5 novembre 2001 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
  13. ^ a b c (EN) Orlando Crowcraft, Hamas official: we were behind the kidnapping of three Israeli teenagers, in The Guardian, 21 agosto 2014. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  14. ^ a b (EN) Thorn in the Side, in Foreign Policy, 17 settembre 2013. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
  15. ^ a b (EN) Turkey's Hamas 'bureau' - Al-Monitor: the Pulse of the Middle East, in Al-Monitor, 1º dicembre 2014. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2015).
  16. ^ (EN) Is Erdogan closing Hamas' Istanbul office? - Al-Monitor: the Pulse of the Middle East, in Al-Monitor, 21 dicembre 2015. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
  17. ^ (EN) AA. VV., Country Reports on Terrorism 2017, Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America - Ufficio dell'antiterrorismo.
  18. ^ (EN) Netanyahu tells Israel 'We are at war' after Hamas launches an unprecedented attack on the country, su apnews.com, 7 ottobre 2023. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  19. ^ Ucciso in raid Israele a Beirut numero due di Hamas, su ansa.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2398170467995732370001 · GND (DE1314996673