Acquabella (Milano)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Acquabella
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
Provincia  Milano
Città Milano
CircoscrizioneMunicipi 3
e 4
Altri quartieriPorta Venezia · Porta Monforte · Acquabella · Casoretto · Cimiano · Città Studi · Lambrate · Ortica · Rottole
Porta Vittoria · Porta Romana · Cavriano · Quartiere Forlanini · Monluè · La Trecca · Taliedo · Morsenchio · Ponte Lambro · Calvairate · Corvetto · Nosedo · Castagnedo · Rogoredo · Santa Giulia · Triulzo Superiore
Codice postale20129, 20133
Mappa di localizzazione: Milano
Acquabella
Acquabella
Acquabella (Milano)
Coordinate: 45°28′06.1″N 9°13′20.63″E / 45.468361°N 9.222397°E45.468361; 9.222397

L'Acquabella (Acquabela in dialetto milanese, AFI: /ˌakwaˈbɛla) è un quartiere di Milano, amministrativamente diviso tra il Municipio 3 e il Municipio 4.

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere prende il nome da un’antica cascina costruita probabilmente nel XV secolo. La cascina era stata denominata proprio Acquabella, per via della presenza della roggia, un canale artificiale, che giungeva in Piazzale Susa.[1]

Pare inoltre che proprio in questa piazza si trovasse un grosso avvallamento dove le acque si depositavano, formando un piccolo bacino d’acqua.[2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il ritrovamento, nell'area di piazzale Dateo, di un villaggio neolitico, a fianco del letto di un torrente dell'epoca testimonia come l'area fosse preferita a tante altre limitrofi per il suo terreno e la purezza delle sue acque.[3] L'Acquabella infatti era un tempo ricca di pozzi artesiani che portavano in superficie l’acqua fresca che scorreva in profondità. Queste piccole sorgenti davano vita a numerose marcite che avevano portato, a loro volta, alla costruzione di molte cascine e piccoli borghi agricoli[2]. Qui vi era anche una forte depressione nel terreno, tanto che la roggia che passava da Via degli Scipioni, giungeva nell’odierna Piazza Novelli e lungo la Via Sidoli faceva tre salti verso Piazza Susa depurandosi e restando chiara e limpida. La depressione originaria del terreno la si può anche percepire nella via Giovanni da Milano, strada ad un livello inferiore confronto a Piazzale Susa.[4] La rigogliosità del quartiere era in netto contrasto con quello, poco distante, dell'Ortica che deve proprio il suo nome ai terreni non coltivati e alle molte ortiche che vi crescevano, sintomo di carenza d’acqua.[2]

Con l'arrivo della ferrovia, nella seconda metà dell'Ottocento, l'area incominciò a urbanizzarsi e a industrializzarsi. L'antica Cascina Acquabella sopravvisse a tutti questi stravolgimenti compreso l’innalzamento stradale che livellò l’intero quartiere, finché a causa l’abbandono e a causa della grande necessità di edifici degli anni Cinquanta si decise di abbatterla.[4] Oggi al suo posto si trova il complesso polifunzionale in Corso Plebisciti/Piazzale Susa, progettato da Carlo Perogalli e costruito tra il 1958 e il 1962.[4]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Croce[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Croce (Milano).

La chiesa di Santa Croce è un luogo di culto cattolico di rito ambrosiano di Milano situato in via Sidoli, nella zona dell'Acquabella, non distante da piazzale Susa e piazzale Novelli. Costruita su disegno dell'architetto piemontese Cecilio Arpesani (1853-1924) fra il 1913 e il 1917, fu eretta in parrocchia il 9 febbraio 1920.[5]

Basilica dei Santi Nereo e Achilleo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo (Milano).

La Basilica dei Santi Nereo e Achilleo è un luogo di culto cattolico di Milano, situato in Viale Argonne 56, nella zona dell'Acquabella.[6] Il 17 gennaio 1990 la chiesa parrocchiale è stata elevata a basilica minore da papa Giovanni Paolo II.[7]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Quartiere IFACP Fabio Filzi[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere IFACP Fabio Filzi, che si trova in via Birago, è stato progettato dagli architetti Franco Albini, Renato Camus e Giancarlo Palanti, ed è stato edificato dall'Istituto Fascista Autonomo Case Popolari.[8] È il più importante esempio di quartiere razionalista a Milano.[8] È formato da edifici di quattro o cinque piani posti parallelamente con orientamento nord-sud.[8]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda metà dell’Ottocento, la ferrovia per la stazione di Porta Tosa attraversava la zona dell'Acquabella. Nel 1861, per la precisione, nacque un bivio ferroviario dove la nuova linea di Piacenza si divideva da quella di Treviglio. Questa diramazione venne chiamata proprio "Bivio Acquabella" ed è tristemente noto per un incidente avvenuto all’inizio del XX secolo: nel 1908 infatti tre convogli si scontrarono a causa di un errore di segnalazione, sette persone morirono e una trentina rimasero ferite.[2] Al giorno d'oggi, l'unica stazione che serve il quartiere dell'Acquabella è stazione di Piazzale Dateo che si trova lungo il passante ferroviario di Milano, al confine con l'attiguo quartiere di Porta Monforte. È gestita da RFI ed è servita da treni suburbani (linee S11 S2, S5, S6, S12 ed S13), gestiti da Trenord. Presso questa stazione avviene l'interscambio con la linea M4 rete metropolitana.

Varie linee di autobus, di tram e di filobus, gestite da ATM, collegano l'Acquabella ai quartieri limitrofi, al centro di Milano e a tutti i quartieri che sorgono lungo la circonvallazione esterna.

Inoltre è in fase di realizzazione la linea M4 che prevede di collegare la stazione di San Cristoforo all'aeroporto di Linate con una metropolitana leggera sotterranea. Sono state inaugurate le tre fermate a servizio del quartiere: oltre alla stazione di piazzale Dateo, quelle di piazzale Susa e di viale Argonne.[9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Milano, alla scoperta dell'Acquabella: storie in cuffia camminando nell'ex quartiere dei lavandai, su Corriere della Sera, 20 ottobre 2023. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  2. ^ a b c d Chiara Barone, L’ACQUABELLA: il quartiere delle acque nella zona est di Milano, su milanocittastato.it. URL consultato il 7 febbraio 2022.
  3. ^ a b Laura Nicoli, C'ERA UNA VOLTA LA CASCINA ED IL QUARTIERE ACQUABELLA, su milanofree.it. URL consultato il 7 febbraio 2022.
  4. ^ a b c Roberto Arsuffi, Milano | Acquabella – La cascina quattrocentesca sacrificata per l’avanzamento del moderno, su blog.urbanfile.org. URL consultato il 7 febbraio 2022.
  5. ^ S. Croce, su Chiesa di Milano, http://www.to.chiesadimilano.it. URL consultato il 14 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2018).
  6. ^ Roberto Arsuffi, Milano | Acquabella – La stupenda Cappella Sistina moderna, su blog.urbanfile.org. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy
  8. ^ a b c Quartiere popolare "Fabio Filzi", su domusweb.it. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  9. ^ Progetto di costruzione Linea 4
  10. ^ MM SpA, M4 Nuova Metro Milano, su metro4milano.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Milano: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Milano