La bella addormentata nel bosco (film): differenze tra le versioni

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* Nella fiaba, appare anche la madre del principe, un'orchessa che, dopo il matrimonio di suo figlio, mentre egli è impegnato in una battaglia, decide di mangiare la protagonista e i suoi due figli, Aurora e Giorno; tuttavia, non ci riesce perché i tre vengono sostituiti da animali e, quando tenta di ucciderli immergendoli in un catino colmo d'acqua avvelenata, le fate già presenti nella prima parte della fiaba intervengono per salvarli.
* Nella fiaba, appare anche la madre del principe, un'orchessa che, dopo il matrimonio di suo figlio, mentre egli è impegnato in una battaglia, decide di mangiare la protagonista e i suoi due figli, Aurora e Giorno; tuttavia, non ci riesce perché i tre vengono sostituiti da animali e, quando tenta di ucciderli immergendoli in un catino colmo d'acqua avvelenata, le fate già presenti nella prima parte della fiaba intervengono per salvarli.


==Adattamento==
==Produzione==
===Panoramica e direziona artistica===
* Il film può essere paragonato maggiormente alla fiaba dei [[Fratelli Grimm]]: infatti nella loro fiaba la principessa si chiama [[Rosaspina]], come nel cartone quando Aurora vive nel bosco, e non vi è inoltre la parte della madre [[Orchessa]] del Principe. Ma nei titoli di testa è scritto che il film è basato sulla fiaba di [[Charles Perrault|Perrault]] da cui è stato tratto anche [[La bella addormentata (balletto)|il balletto]] di [[Pëtr Il'ič Čajkovskij|Čajkovskij]]. L'adattatore musicale [[George Bruns]] realizzò un efficace arrangiamento della musica del compositore russo, piegandola ai fini cinematografici e narrativi del grande schermo. Tuttavia si ricordi che il balletto originale venne scritto con estrema cura drammaturgico-musicale. Per stessa ammissione produttiva il film è anche un tributo all'arte di Čajkovskij. Nell'edizione in DVD del 2008 è rintracciabile sia un contenuto speciale con commento di Disney stesso ed una puntata della serie TV antologica ''Disneyland'' (''[[The Peter Tchaikovsky Story]]'') ove si sintetizza la vita del musicista russo (vedi [[Pëtr Il'ič Čajkovskij#Letteratura e cinema|Čajkovskij, letteratura e cinema]]).
''La bella addormentata nel bosco'' restò in produzione per quasi tutti gli anni '50: il lavoro sulla storia iniziò nel 1951, le voci vennero registrate nel 1952, l'animazione venne prodotta dal 1953 fino al 1958, e la colonna sonora stereofonica, per lo più sulla base del balletto di [[Čajkovskij]], venne registrata nel 1957. Il film detiene una posizione di rilievo come ultimo film d'animazione Disney ad utilizzare rodovetri inchiostrati a mano. A partire dal film successivo, ''[[La carica dei cento e uno]]'', la Disney si sarebbe spostata verso l'uso della [[xerografia]] per trasferire i disegni degli animatori dalla carta alla celluloide. La sua arte, che Walt Disney voleva apparisse come un'illustrazione vivente e che fu ispirata all'arte medievale, non era in tipico stile Disney. Poiché lo studio Disney aveva già fatto due film basati su fiabe, ''[[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|Biancaneve e i sette nani]]'' (1937) e ''[[Cenerentola (film 1950)|Cenerentola]]'' (1950), Walt Disney voleva che questo film si distinguesse dai suoi predecessori, scegliendo uno stile visivo differente. Il film evitò l'aspetto morbido e arrotondato dei primi film Disney per usarne uno più stilizzato che corrisponde al periodo di tempo in cui è ambientato il film. Poiché venne usato il Super Technirama 70, gli sfondi avrebbero potuto contenere un artwork più articolato e complesso che non era mai stato usato in un film d'animazione prima di allora.
* La musica che si sente quando Aurora, alla fine del film, scende le scale della sala del castello per andare dai suoi genitori, è la ''[[marcia di Enrico IV|Marche Henri IV]]'' (inno reale di [[Enrico IV di Francia]]) risalente al XVI secolo (usata anche nel balletto di Čajkovskij). Tuttavia il film Disney non è ambientato nel XVI secolo: la vicenda si svolge nel XIV secolo, come viene ripetuto più volte durante il film (in particolare, dal principe Filippo e da re Umberto).


Mentre lo scenografo regolare Disney, [[Ken Anderson (animatore)|Ken Anderson]], era incaricato del look del film, l'artista Disney [[Eyvind Earle]] venne nominato stilista dei colori del film e capo disegnatore dello sfondo; Disney gli diede una notevole libertà nella progettazione delle ambientazioni e nella selezione dei colori per il film. Earle dipinse anche la maggior parte degli sfondi da solo. I dipinti elaborati di solito impiegavano dai sette ai dieci giorni per venire colorati; al contrario, un tipico sfondo d'animazione impiegò solo una giornata di lavoro per venire completato. La decisione di Disney di dare a Earle tanta libertà artistica non era popolare tra gli animatori della Disney, che prima de ''La bella addormentata nel bosco'' avevano esercitato una certa influenza sullo stile dei loro personaggi e ambientazioni.
== Note sulla produzione ==
La creazione del film fu rigorosamente realistica. In pratica furono girati quasi due film: uno con attori veri che "interpretavano" i personaggi dell'animazione e l'altro fedelmente modellato sulle sequenze del primo. Questa pratica era già stata sperimentata nei film precedenti, compresi ''[[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|Biancaneve e i sette nani]]'' e ''[[Cenerentola (film 1950)|Cenerentola]]''. La corporatura ed i lineamenti della Principessa Aurora sono basati sulla figura dell'attrice [[Audrey Hepburn]]<ref>[http://www.fanpop.com/clubs/disney-princess/articles/18440/title/creating-briar-rose-aurora-stuff-dont-tell Creating Briar Rose/Aurora]</ref><ref>[http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-1094028/Disneys-Dames-As-Sleeping-Beauty-turns-50-reveal-stories-Walts-heroines-.html Disney's Dames: As Sleeping Beauty turns 50, we reveal the stories behind Walt's heroines]</ref>.


Fu anche la prima volta che lo studio sperimentò il processo Xerox . Woolie Reitherman lo utilizzò sul drago come un modo per ingrandire e ridurre la sua dimensione, ma a causa dell'attrezzatura primitiva disponibile in questo test iniziale, le linee Xerox vennero poi sostituite con inchiostro e vernice tradizionale.<ref>[http://www.monstersandcritics.com/dvd/features/article_1435078.php/Disney_animator_Burny_Mattinson_talks_Sleeping_Beauty Disney animator Burny Mattinson talks Sleeping Beauty]"</ref>
== Doppiaggio italiano ==

Il doppiaggio italiano del film ([[1959]]) fu eseguito presso gli stabilimenti della [[Fono Roma]] con la collaborazione della cooperativa [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici|CDC]]. I dialoghi furono curati da [[Roberto De Leonardis]], direttore di doppiaggio [[Giorgio Bonora]] e direzione musicale per la versione italiana Alberto Brandi.<ref>[http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/labellaaddormentatanelbosco.htm "La bella addormentata nel bosco"]</ref>
[[Chuck Jones]], che aveva guadagnato fama come regista di animazione con la [[Warner Bros. Cartoons]], lavorò al film. Lavorò con lo studio durante un breve periodo in cui la Warner Bros. aveva chiuso il reparto di animazione, anticipando che il [[cinema tridimensionale]] avrebbe sostituito l'animazione al box office. Quando lo studio riaprì dopo il fallimento del 3D, Jones terminò il suo lavoro alla Disney e tornò alla Warner Bros. Il suo lavoro su ''La bella addormentata nel bosco'', su cui trascorse quattro mesi, non venne accreditato. Ironicamente, durante i suoi primi anni alla WB, Jones era un pesante utilizzatore dell'animazione in stile Disney.

===Personaggi e sviluppo della storia===
Il nome dato alla principessa dai suoi genitori biologici reali è Aurora, come nell'originale balletto di Čajkovskij. Questo nome appare anche nella versione di Perrault, non come nome della principessa ma come quello di sua figlia.<ref>Heidi Anne Heiner, "[http://www.surlalunefairytales.com/sleepingbeauty/notes.html#FORTY4 The Annotated Sleeping Beauty]"</ref> Le fate la ribattezzano Rosaspina, il nome della principessa nella variante dei [[fratelli Grimm]].<ref>Jacob and Wilheim Grimm, ''[[Grimm's Fairy Tales]]'', "[http://www.pitt.edu/~dash/type0410.html#grimm Briar Rose]"</ref> Ironicamente, la principessa Aurora, personaggio protagonista del film, appare per meno di diciotto minuti (escluso il tempo in cui appare come una bambina all'inizio). Al principe fu dato il nome principesco più familiare agli americani nel 1950: Filippo, dal nome di [[Filippo di Edimburgo]]. Il principe Filippo ha la particolarità di essere il primo principe Disney ad avere un nome, poiché i principi di ''Biancaneve e i sette nani'' e ''Cenerentola'' non vengono mai nominati. La fata del male venne giustamente chiamata Malefica.<ref>[http://dictionary.reference.com/browse/maleficent Maleficent | Define Maleficent at Dictionary.com]</ref>

Walt Disney aveva suggerito che le tre fate buone avrebbero dovuto assomgliarsi, ma gli animatori veterani [[Frank Thomas]] e [[Ollie Johnston]] obiettarono, dicendo che tre fate identiche non sarebbero state eccitanti. Scelsero di avere le fate diverse in personalità, aspetto e colori, proprio come il famoso trio di paperi Disney [[Qui, Quo e Qua]]. Inoltre, l'idea comprendeva originariamente sette fate buone invece di tre, poiché ci sono sette fate buone nel riferimento principale della storia, la versione di Perrault. Nel determinare il design di Malefica vennero respinte rappresentazioni standard di streghe e megere (poiché sarebbero assomigliate troppo alle matrigne di Biancaneve e Cenerentola), così l'animatore Marc Davis optò per un look più elegante. Nella sua ricerca sulle opere d'arte del Medioevo si imbatté nell'immagine di una donna di carattere religioso, ma vestita in modo elegantemente diabolico con mantelle fluide e abiti simili a fiamme. Con questa immagine nella sua testa si incentrò sulla comparsa delle fiamme, incoronando infine l'antagonista con "le corna del diavolo". Egli si spinse fino al punto di dare a Malefica delle ali di pipistrello per il suo collare. Nella produzione finale i personaggi individuali delle tre fate buone e l'elegante cattiva dimostrarono di essere tra i punti forti del film.

Diversi punti della storia di questo film nacquero da idee scartate per la precedente fiaba Disney che coinvolgeva un'eroina dormiente: ''Biancaneve e i sette nani''. Essi includono Malefica che cattura il principe e lo deride, e la rocambolesca fuga di quest'ultimo. Disney scartò queste idee da ''Biancaneve'' perché i suoi artisti non erano in grado di disegnare un uomo abbastanza credibile all'epoca, anche se vennero incorporate nell'adattamento a fumetti. Scartate da Biancaneve, ma utilizzate in questo film, sono anche le idee della danza con il principe improvvisato (anch'esso usato, come "Principe Buckethead", nel fumetto di Biancaneve), e la sequenza fantasy del principe e la principessa che danzano tra le nuvole, che era stata considerata ma abbandonata per ''Cenerentola''.

===Filmati di riferimento live-action===
Prima che iniziasse la produzione dell'animazione, ogni scena del film venne fatta in una versione di riferimento live-action, con attori dal vivo in costume che servivano come modelli per gli animatori. Helene Stanley era il riferimento live action per la principessa Aurora.<ref name="disneyfamilyalbum">{{cite video |people= |date2= |month2= |year2= |title= Disney Family Album: Marc Davis|url= http://www.youtube.com/watch?v=81orlAreTvM|format= |medium= |publisher= [[Disney Channel]]|location= |accessdate= 2013-08-04|accessmonth= |accessyear= |time= |quote= |work=[[YouTube]]}}</ref> L'unico filmato superstite della Stanley come riferimento live-action di Aurora è una clip dalla serie televisiva ''[[Disneyland (serie televisiva)|Disneyland]]'', che consiste negli artisti che disegnano la sua danza con gli animali del bosco. Non era la prima o l'ultima volta che Stanley lavorava per la Disney; fornì anche i riferimenti live-action per Cenerentola e Anita da ''La carica dei cento e uno'',<ref name="archive1">{{cite web|work=Disney Archives|title=Cinderella Character History|url=http://disney.go.com/vault/archives/characters/cinderella/cinderella.html|archiveurl=http://www.webcitation.org/68f7VbYEA|archivedate=2012-06-24}}</ref><ref name="Maltin156" /> e interpretò Polly Crockett ne ''[[Le avventure di Davy Crockett]]''.

Il ruolo del principe Filippo fu modellato da [[Ed Kemmer]],<ref name="Maltin156">{{cite book|author= Leonard Maltin|title= The Disney Films: 3rd Edition|pages= 156|isbn=0-7868-8137-2}}</ref> che aveva interpretato il comandante Buzz Corry nella serie televisiva ''Space Patrol'' cinque anni prima dell'uscita de ''La bella addormentata nel bosco''.<ref>{{IMDb name|id=0447220}}</ref><ref name="tvfacts">[http://tv-facts.net/movie-review/sleeping-beauty/ Tv Facts: Sleeping Beauty]</ref> Per la sequenza della battaglia finale, Kemmer venne fotografato su un cervo di legno.

Il modello live-action per Malefica divenne [[Eleanor Audley]], che fu anche la doppiatrice del personaggio.<ref>[http://andreasdeja.blogspot.ru/2011/08/miss-audley.html Deja View: Miss Audley]</ref> Anche la ballerina Jane Fowler servì come riferimento live-action per Malefica.<ref name="Maltin156" /><ref>{{cite book|author=Thomas S. Hischak|title= Disney Voice Actors: A Biographical Dictionary |pages=13 | isbn = 9780786462711}}</ref><ref>[http://andreasdeja.blogspot.ru/2013/03/moments-with-marc.html Deja View: Moments with Marc]</ref>

Tra le attrici che si esibirono in filmati di riferimento per questo film ci furono anche [[Spring Byington]] e [[Frances Bavier]].

Tutte le performance degli attori dal vivo venivano proiettate per il riferimento degli animatori, poiché Walt Disney insistiva sul fatto che gran parte dell'animazione de ''La bella addormentata nel bosco'' dovesse essere più vicina possibile all'azione dal vivo.<ref name="MaltinSB">Maltin, Leonard (1980, rev. 1987). Of Mice and Magic: A History of American Animated Cartoons. New York: Plume. p. 74. ISBN 0-452-25993-2.</ref>

==Distribuzione==
===Edizione italiana===
Il doppiaggio italiano del film ([[1959]]) fu eseguito presso gli stabilimenti della [[Fono Roma]] con la collaborazione della cooperativa [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici|CDC]]. I dialoghi furono curati da [[Roberto De Leonardis]], direttore di doppiaggio [[Giorgio Bonora]] e direzione musicale per la versione italiana Alberto Brandi.


==Accoglienza==
==Accoglienza==

Versione delle 02:06, 2 gen 2014

{{{titolo italiano}}}
File:La bella addormentata nel bosco.png
Titolo originale
Paese di produzioneUSA
Durata75 min
Genereanimazione
RegiaClyde Geronimi, Eric Larson, Wolfgang Reitherman, Les Clark
SoggettoErdman Penner, Charles Perrault
SceneggiaturaJoe Rinaldi, Winston Hibler, Bill Peet, Ted Sears, Ralph Wright, Milt Banta
ProduttoreWalt Disney
MontaggioRoy M. Brewer Jr., Donald Halliday
ScenografiaMcLaren Stewart, Don Griffith, Basil Davidovich, Joe Hale, Jack Huber, Tom Codrick, Ernie Nordli, Victor Haboush, Homer Jonas, Ray Aragon, Chuck Jones
AnimatoriMilt Kahl, Frank Thomas, Marc Davis, Ollie Johnston, John Lounsbery
SfondiFrank Armitage, Al Dempster, Bill Layne, Dick Anthony, Richard H. Thomas, Thelma Witmer, Walt Peregoy, Ralph Hulett, Fil Mottola, Anthony Rizzo

La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty) è un film del 1959 diretto da Clyde Geronimi, Eric Larson, Wolfgang Reitherman e Les Clark. È un film d'animazione prodotto da Walt Disney e basato sulla fiaba La bella addormentata di Charles Perrault. Il 16º Classico Disney, uscì negli Stati Uniti il 29 gennaio 1959 distribuito dalla Buena Vista Distribution. Per trent'anni fu l'ultimo adattamento di una fiaba prodotto dalla Disney, a causa del deludente incasso iniziale e dell'accoglienza discordante della critica; lo studio ritornò al genere solo dopo la morte di Walt Disney, con l'uscita de La sirenetta (1989).

La colonna sonora del film e le canzoni, che vedono il lavoro della Berliner Symphoniker, sono arrangiamenti o adattamenti di numeri del balletto del 1890 La bella addormentata di Pëtr Il'ič Čajkovskij.

La bella addormentata nel bosco fu il primo film d'animazione ad essere fotografato nel processo widescreen Super Technirama 70, così come il secondo film d'animazione ad essere girato in ultra widescreen dopo Lilli e il vagabondo, il Classico Disney di quattro anni prima. Il film venne presentato in Super Technirama 70 e in stereofonia a 6 canali nelle prime proiezioni. Solo un altro film d'animazione, il Classico Disney Taron e la pentola magica (1985), venne girato in Technirama 70. La bella addormentata nel bosco fu l'unica fiaba animata Disney ad essere stata filmata in formato ultra widescreen prima di Frozen - Il regno di ghiaccio, 54 anni dopo.

Trama

Dopo molti anni senza figli, il re Stefano e la sua consorte, la regina Leah, accolgono la nascita della loro prima (e unica) figlia, la principessa Aurora. I monarchi proclamano una festa perché i loro sudditi rendano omaggio alla principessa, e al raduno per il suo battesimo viene fidanzata con il principe Filippo, il giovane figlio del re Uberto, in modo che i regni di Stefano e Uberto saranno per sempre uniti.

Tra gli ospiti ci sono tre fate buone chiamate Flora, Fauna e Serena, che sono venute a benedire la bambina con dei doni. La prima fata, Flora, dà alla principessa il dono della bellezza, mentre la fata successiva, Fauna, le dà il dono del canto. Prima che Serena sia in grado di dare la sua benedizione, appare una fata malvagia di nome Malefica. Benché arrabbiata per non essere stata invitato, la donna pensa che si tratti di una svista, ma quando Serena dice a Malefica che non era gradita, la fata malvagia maledice la principessa, proclamando che sarà davvero bella e graziosa ma, prima del tramonto del suo sedicesimo compleanno, si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morirà. Serena è in grado di usare la sua benedizione per indebolire la maledizione, e fa in modo che, invece di morire, Aurora cada in un sonno profondo dal quale può essere svegliata solo dal bacio di vero amore.

Re Stefano ordina che tutti gli arcolai del regno vengano bruciati, ma le tre fate sanno che l'incantesimo di Malefica non può essere fermato così facilmente, ed elaborano un piano per proteggere Aurora. Le fate si travestono da contadine e, con il consenso di re e regina, portano Aurora nella casetta di un boscaiolo fino al passaggio del suo sedicesimo compleanno.

Mentre gli anni passano, Malefica si arrabbia con i suoi bestiali tirapiedi per l'impossibilità assoluta che la principessa sia riuscita a sottrarsi a lei per tanti anni. Le sue maldestre guardie rivelano di essere state alla ricerca di una bambina tutto il tempo, non rendendosi conto che la principessa sarebbe cresciuta. Disgustata dalla loro idiozia, Malefica invia il suo corvo domestico a cercare la ragazza.

Anni dopo, Aurora, ribattezzata Rosaspina, è cresciuta in una bella ragazza con le benedizioni che Flora e Fauna le hanno elargito. Dolce e gentile, lei sogna di potersi un giorno innamorare. Al suo sedicesimo compleanno, le tre fate chiedono a Rosa di raccogliere bacche nella foresta in modo che possano preparare una festa a sorpresa per lei. Mentre canta nella foresta, Rosa attira l'attenzione del principe Filippo, ora un bel giovane, mentre lui è fuori in sella al suo cavallo Sansone. Quando si incontrano si innamorano all'istante. Rendendosi conto di dover tornare a casa, Rosa fugge da Filippo senza sapere il suo nome, ma gli chiede di venire alla sua casetta quella sera. Mentre lei è fuori, Flora e Serena discutono se l'abito di Aurora debba essere rosa o blu, attirando l'attenzione del corvo di Malefica e rivelando la posizione di Aurora. Quando Rosa torna a casa, le fate le dicono la verità e riportano la principessa (ora con il cuore spezzato) ai suoi genitori. Nel frattempo, Filippo dice a suo padre di aver incontrato una contadina e di volerla sposare, nonostante il suo matrimonio combinato con la principessa Aurora. Re Uberto cerca di convincere Filippo a sposare la principessa al posto della contadina, ma fallisce.

In una sala all'interno del palazzo, Malefica attira Aurora lontano dalle fate attraverso un ingresso segreto dietro a un camino, conducendola in una stanza vuota dove l'attende un arcolaio incantato. Aurora tocca il fuso, pungendosi il dito e completando la maledizione poco prima del tramonto. Le buone fate mettono Aurora su un letto nella torre più alta e fanno un potente incantesimo su tutti gli aitanti del regno, facendoli cadere in un sonno profondo fino a quando l'incantesimo non si rompe. Prima di addormentarsi, re Uberto dice a Stefano che suo figlio si è innamorato di una contadina, e le fate capiscono che il principe Filippo è l'uomo di cui Aurora si è innamorata. Tuttavia il principe Filippo, che arriva alla casetta nel bosco, viene rapito da Malefica e i suoi tirapiedi per impedirgli di rompere il suo incantesimo.

Le fate scoprono il berretto da caccia di Filippo nella casetta del boscaiolo devastata e si rendono conto che Malefica ha fatto prigioniero Filippo. Poi vanno alla Montagna Proibita e si intrufolano nel castello di Malefica per salvarlo. Seguono Malefica alla prigione dove lei schernisce Filippo, mostrandogli che la contadina di cui si è innamorato era davvero la principessa, che ora dorme pacificamente e sogna il suo vero amore. Lei gli dice che ha intenzione di tenerlo rinchiuso finché non sarà un vecchio in punto di morte, per poi liberarlo perché incontri la sua innamorata addormentata, che non sarà invecchiata di un giorno. Poi lo lascia, ridendo con gioia della sua rabbia. Le fate entrano nella stanza, liberando il principe, e gli regalano la magica Spada della Verità e lo Scudo della Virtù. Filippo e le fate poi fuggono dalla prigione e incontrano i tirapiedi di Malefica (gatti) che cercano di impedire a Filippo di fuggire. Dopo che i loro tentativi falliscono con l'aiuto dalle fate, Malefica circonda il palazzo di Stefano con una foresta di rovi, ma quando questo non riesce a fermare Filippo, Malefica si trasforma in un gigantesco drago per combattere il principe lei stessa. Ala fine Filippo getta la spada, benedetta dalla magia delle fate, direttamente nel cuore di Malefica, che cade da un burrone e si disintegra.

Filippo entra nel palazzo e risale la torre più alta per risvegliare Aurora con un bacio. L'incantesimo su di lei è rotto e anche tutti gli altri nel palazzo si risvegliano. La coppia reale scende nella sala da ballo, dove Aurora è felicemente riunita con i suoi genitori. Mentre Aurora e Filippo danzano, le fate riprendono la loro tesi sul colore del vestito di Aurora, e l'ultimo colore ad apparire è il rosa. Aurora e il principe Filippo vivono felici e contenti.

Personaggi

  • Principessa Aurora, ribattezzata dalle fate Rosaspina (Briar Rose). È animata da Marc Davis.
  • Malefica (Maleficent). È animata da Marc Davis (umana) e da Wolfgang Reitherman (drago).
  • Flora, la fata rossa. È animata da Frank Thomas e Ollie Johnston.
  • Fauna, la fata verde. È animata da Frank Thomas e Ollie Johnston.
  • Serena (Merryweather), la fata blu, soprannominata Serenella dalle altre fate. È animata da Frank Thomas e Ollie Johnston.
  • Principe Filippo (Phillip). È animato da Milt Kahl.
  • Re Stefano (Stefan), il padre della principessa Aurora. È animato da John Lounsbery.
  • Regina Leah, la madre della principessa Aurora
  • Re Uberto (Hubert), il padre del principe Filippo. È animato da John Lounsbery.

Differenze dalla fiaba

  • Nella versione della fiaba scritta da Perrault, Aurora non è il nome della protagonista, ma della sua primogenita.
  • Nel film, le fate sono tre, nella fiaba tredici compresa quella cattiva e non proteggono la protagonista portandola a vivere nel bosco con loro; il titolo della fiaba, infatti, è dovuto al rovo che si forma intorno al castello quando la principessa e gli altri abitanti vi sono addormentati dentro.
  • Nella fiaba, è specificato che la fata (corrispondente alla Serenella del film) che non riesce a donare una virtù alla principessa è quella della felicità, nel film no.
  • Nella fiaba di Perrault, le fate si accordano con il re e la regina per far addormentare tutta la corte compreso il cagnolino della principessa, in modo che quando questa si risveglierà, li potrà avere tutti intorno a lei. Mentre nel film non si accordano con loro per non spezzargli il cuore se sapessero dell'accaduto.
  • Nel film, la principessa non dorme per 100 anni come nella fiaba. La strega Malefica imprigiona il principe Filippo, prospettandogli una lunga prigionia presso di lei. Alla fine del tempo, il principe, ormai vecchio, sarà liberato per poter finalmente andare a cancellare la maledizione con il bacio del vero amore: ma l'unione con la sua promessa sarà ormai impossibile, con lei adolescente intatta e lui vecchissimo. L'intervento delle tre fate madrine del film riesce invece a liberare quasi subito Filippo che, dopo aver vinto il drago in cui si trasforma Malefica, corre a risvegliare la bella.
  • Nella fiaba, non è specificato che fine faccia la fata cattiva (chiamata Malefica nel film), in quanto il principe non la uccide.
  • Nella fiaba, appare anche la madre del principe, un'orchessa che, dopo il matrimonio di suo figlio, mentre egli è impegnato in una battaglia, decide di mangiare la protagonista e i suoi due figli, Aurora e Giorno; tuttavia, non ci riesce perché i tre vengono sostituiti da animali e, quando tenta di ucciderli immergendoli in un catino colmo d'acqua avvelenata, le fate già presenti nella prima parte della fiaba intervengono per salvarli.

Produzione

Panoramica e direziona artistica

La bella addormentata nel bosco restò in produzione per quasi tutti gli anni '50: il lavoro sulla storia iniziò nel 1951, le voci vennero registrate nel 1952, l'animazione venne prodotta dal 1953 fino al 1958, e la colonna sonora stereofonica, per lo più sulla base del balletto di Čajkovskij, venne registrata nel 1957. Il film detiene una posizione di rilievo come ultimo film d'animazione Disney ad utilizzare rodovetri inchiostrati a mano. A partire dal film successivo, La carica dei cento e uno, la Disney si sarebbe spostata verso l'uso della xerografia per trasferire i disegni degli animatori dalla carta alla celluloide. La sua arte, che Walt Disney voleva apparisse come un'illustrazione vivente e che fu ispirata all'arte medievale, non era in tipico stile Disney. Poiché lo studio Disney aveva già fatto due film basati su fiabe, Biancaneve e i sette nani (1937) e Cenerentola (1950), Walt Disney voleva che questo film si distinguesse dai suoi predecessori, scegliendo uno stile visivo differente. Il film evitò l'aspetto morbido e arrotondato dei primi film Disney per usarne uno più stilizzato che corrisponde al periodo di tempo in cui è ambientato il film. Poiché venne usato il Super Technirama 70, gli sfondi avrebbero potuto contenere un artwork più articolato e complesso che non era mai stato usato in un film d'animazione prima di allora.

Mentre lo scenografo regolare Disney, Ken Anderson, era incaricato del look del film, l'artista Disney Eyvind Earle venne nominato stilista dei colori del film e capo disegnatore dello sfondo; Disney gli diede una notevole libertà nella progettazione delle ambientazioni e nella selezione dei colori per il film. Earle dipinse anche la maggior parte degli sfondi da solo. I dipinti elaborati di solito impiegavano dai sette ai dieci giorni per venire colorati; al contrario, un tipico sfondo d'animazione impiegò solo una giornata di lavoro per venire completato. La decisione di Disney di dare a Earle tanta libertà artistica non era popolare tra gli animatori della Disney, che prima de La bella addormentata nel bosco avevano esercitato una certa influenza sullo stile dei loro personaggi e ambientazioni.

Fu anche la prima volta che lo studio sperimentò il processo Xerox . Woolie Reitherman lo utilizzò sul drago come un modo per ingrandire e ridurre la sua dimensione, ma a causa dell'attrezzatura primitiva disponibile in questo test iniziale, le linee Xerox vennero poi sostituite con inchiostro e vernice tradizionale.[1]

Chuck Jones, che aveva guadagnato fama come regista di animazione con la Warner Bros. Cartoons, lavorò al film. Lavorò con lo studio durante un breve periodo in cui la Warner Bros. aveva chiuso il reparto di animazione, anticipando che il cinema tridimensionale avrebbe sostituito l'animazione al box office. Quando lo studio riaprì dopo il fallimento del 3D, Jones terminò il suo lavoro alla Disney e tornò alla Warner Bros. Il suo lavoro su La bella addormentata nel bosco, su cui trascorse quattro mesi, non venne accreditato. Ironicamente, durante i suoi primi anni alla WB, Jones era un pesante utilizzatore dell'animazione in stile Disney.

Personaggi e sviluppo della storia

Il nome dato alla principessa dai suoi genitori biologici reali è Aurora, come nell'originale balletto di Čajkovskij. Questo nome appare anche nella versione di Perrault, non come nome della principessa ma come quello di sua figlia.[2] Le fate la ribattezzano Rosaspina, il nome della principessa nella variante dei fratelli Grimm.[3] Ironicamente, la principessa Aurora, personaggio protagonista del film, appare per meno di diciotto minuti (escluso il tempo in cui appare come una bambina all'inizio). Al principe fu dato il nome principesco più familiare agli americani nel 1950: Filippo, dal nome di Filippo di Edimburgo. Il principe Filippo ha la particolarità di essere il primo principe Disney ad avere un nome, poiché i principi di Biancaneve e i sette nani e Cenerentola non vengono mai nominati. La fata del male venne giustamente chiamata Malefica.[4]

Walt Disney aveva suggerito che le tre fate buone avrebbero dovuto assomgliarsi, ma gli animatori veterani Frank Thomas e Ollie Johnston obiettarono, dicendo che tre fate identiche non sarebbero state eccitanti. Scelsero di avere le fate diverse in personalità, aspetto e colori, proprio come il famoso trio di paperi Disney Qui, Quo e Qua. Inoltre, l'idea comprendeva originariamente sette fate buone invece di tre, poiché ci sono sette fate buone nel riferimento principale della storia, la versione di Perrault. Nel determinare il design di Malefica vennero respinte rappresentazioni standard di streghe e megere (poiché sarebbero assomigliate troppo alle matrigne di Biancaneve e Cenerentola), così l'animatore Marc Davis optò per un look più elegante. Nella sua ricerca sulle opere d'arte del Medioevo si imbatté nell'immagine di una donna di carattere religioso, ma vestita in modo elegantemente diabolico con mantelle fluide e abiti simili a fiamme. Con questa immagine nella sua testa si incentrò sulla comparsa delle fiamme, incoronando infine l'antagonista con "le corna del diavolo". Egli si spinse fino al punto di dare a Malefica delle ali di pipistrello per il suo collare. Nella produzione finale i personaggi individuali delle tre fate buone e l'elegante cattiva dimostrarono di essere tra i punti forti del film.

Diversi punti della storia di questo film nacquero da idee scartate per la precedente fiaba Disney che coinvolgeva un'eroina dormiente: Biancaneve e i sette nani. Essi includono Malefica che cattura il principe e lo deride, e la rocambolesca fuga di quest'ultimo. Disney scartò queste idee da Biancaneve perché i suoi artisti non erano in grado di disegnare un uomo abbastanza credibile all'epoca, anche se vennero incorporate nell'adattamento a fumetti. Scartate da Biancaneve, ma utilizzate in questo film, sono anche le idee della danza con il principe improvvisato (anch'esso usato, come "Principe Buckethead", nel fumetto di Biancaneve), e la sequenza fantasy del principe e la principessa che danzano tra le nuvole, che era stata considerata ma abbandonata per Cenerentola.

Filmati di riferimento live-action

Prima che iniziasse la produzione dell'animazione, ogni scena del film venne fatta in una versione di riferimento live-action, con attori dal vivo in costume che servivano come modelli per gli animatori. Helene Stanley era il riferimento live action per la principessa Aurora.[5] L'unico filmato superstite della Stanley come riferimento live-action di Aurora è una clip dalla serie televisiva Disneyland, che consiste negli artisti che disegnano la sua danza con gli animali del bosco. Non era la prima o l'ultima volta che Stanley lavorava per la Disney; fornì anche i riferimenti live-action per Cenerentola e Anita da La carica dei cento e uno,[6][7] e interpretò Polly Crockett ne Le avventure di Davy Crockett.

Il ruolo del principe Filippo fu modellato da Ed Kemmer,[7] che aveva interpretato il comandante Buzz Corry nella serie televisiva Space Patrol cinque anni prima dell'uscita de La bella addormentata nel bosco.[8][9] Per la sequenza della battaglia finale, Kemmer venne fotografato su un cervo di legno.

Il modello live-action per Malefica divenne Eleanor Audley, che fu anche la doppiatrice del personaggio.[10] Anche la ballerina Jane Fowler servì come riferimento live-action per Malefica.[7][11][12]

Tra le attrici che si esibirono in filmati di riferimento per questo film ci furono anche Spring Byington e Frances Bavier.

Tutte le performance degli attori dal vivo venivano proiettate per il riferimento degli animatori, poiché Walt Disney insistiva sul fatto che gran parte dell'animazione de La bella addormentata nel bosco dovesse essere più vicina possibile all'azione dal vivo.[13]

Distribuzione

Edizione italiana

Il doppiaggio italiano del film (1959) fu eseguito presso gli stabilimenti della Fono Roma con la collaborazione della cooperativa CDC. I dialoghi furono curati da Roberto De Leonardis, direttore di doppiaggio Giorgio Bonora e direzione musicale per la versione italiana Alberto Brandi.

Accoglienza

Il film riceve un'accoglienza positiva da parte di critici e spettatori e ottiene candidature a diversi premi (tra cui una nomination agli Oscar)[14]. Sul sito Rotten Tomatoes ottiene l'approvazione da parte del 91% dei critici e dell'81% del pubblico con particolari elogi all'utilizzo dei colori, alla colonna sonora ed alla figura di Malefica[15]. Sul sito IMDb ottiene una votazione di 7,3/10 in base ad oltre 59 mila votazioni[16]. Sul sito MYmovies registra un voto di 3,84/5[17] e sul sito di Coming Soon Television un voto di 8,2/10[18].

Il film comporta alti costi di produzione (sei milioni di dollari di budget) dovuti alla complessità della pellicola; al botteghino incassa la metà della somma spesa, portando la Disney, insieme agli incassi modesti di altri film prodotti in quegli anni, ad una situazione finanziaria critica[19]. Il film viene ridistribuito successivamente negli anni e viene riscoperto e riabilitato a "grande classico" solo in seguito, risultando il secondo film uscito per la prima volta nell'anno 1959 di maggior successo, preceduto solo da Ben-Hur, con un incasso domestico di quasi 52 milioni di dollari[20]; tenendo conto dell'inflazione tale cifra si traduce in un incasso di oltre 593 milioni di dollari[21]. La pellicola incassa inoltre 22 milioni di dollari dal noleggio[19].

Il 26 dicembre 2010, il film è stato trasmesso per la prima volta assoluta nella Tv "in chiaro", in 16:9 (anche se il formato invece di essere 2:55 era un 1:85 e ciò ha comportato una perdita di dettagli di immagine ai lati dello schermo) e in HD[22], su Rai 1 utilizzando la versione Blu-ray restaurata del 2008. È stato seguito da 6.027.000 telespettatori, pari al 24,79 % di share, aggiudicandosi il titolo di programma più visto della giornata con il risultato di share migliore nel target commerciale rispetto agli altri due classici Disney trasmessi nello stesso periodo (Biancaneve e i sette nani e Cenerentola)[23].

Riconoscimenti

Citazioni

  • La scena in cui gli occhi di Malefica appaiono nel buio del camino spento della stanza di Aurora viene citata nel film di Dario Argento Suspiria, nella scena in cui gli occhi della Mater Suspiriorum appaiono nel buio, dalla finestra, alla terrorizzata Pat.
  • Al film è stato dedicato uno dei portali negli ultimi livelli del videogioco Epic Mickey. Tra tutti i lungometraggi e cortometraggi citati in questo gioco, La Bella Addormentata è l'unico in cui Topolino non compare.
  • Alla fine del film, durante il ballo, Aurora e Filippo eseguono dei passi che verranno ricalcati tali e quali per il valzer di Belle e la Bestia nell'omonimo film della Disney.
  • La principessa è protagonista di un segmento de Le magiche fiabe delle Principesse Disney: Insegui i tuoi sogni.
  • Il castello di Aurora viene ripreso anche in tutti i parchi a tema Disney, e anche in gran parte dei loghi della Walt Disney Pictures.
  • L'attrice Angelina Jolie interpreterà Malefica in un remake del film incentrato sulla figura della strega cattiva: Maleficent[24].

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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