La bella addormentata (balletto)
La bella addormentata | |
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Compositore | Pëtr Il'ič Čajkovskij |
Tipo di composizione | balletto |
Numero d'opera | 66 |
Epoca di composizione | 1889 |
Prima esecuzione | 15 gennaio 1890 |
Durata media | 160 minuti |
Organico |
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Movimenti | |
Un prologo e tre atti
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La bella addormentata (in russo: Спящая красавица?, traslitterato: Spjaščaja krasavica) è il secondo, per cronologia di composizione, dei tre balletti di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Il libretto fu scritto interamente dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Russia ed ebbe successo fin da subito.
Storia del balletto[modifica | modifica wikitesto]
Il 13 maggio 1888, l'allora direttore dei teatri imperiali Ivan Vsevoložskij scrisse a Čajkovskij riguardo alla propria idea di allestire un nuovo balletto, basato sulla fiaba di Charles Perrault de La bella addormentata, proponendo al compositore di scriverne la musica.

La passione di Vsevoložskij per l'epoca di Luigi XIV, portò il direttore a concepire lo scenario nello stile dei balletto di corte del XVII secolo: la coreografia del balletto dunque, che secondo Vsevoložskij doveva divenire l'opera più importante dei teatri imperiali e del repertorio pietroburghese, fu affidata al pluridecorato Marius Petipa, già coreografo di numerosi e famosi balletti. Questi divenne poi anche coautore del libretto, insieme appunto al direttore.
La prova generale avvenne in presenza dello zar Alessandro III e la prima ebbe luogo il 15 gennaio 1890 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo: la direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista l'italiana Carlotta Brianza (nel ruolo di Aurora) accanto al russo Pavel Gerdt (nel ruolo del Principe Desiré).
Bisogna aspettare però il 1896 perché il balletto giunga in Italia, al Teatro alla Scala di Milano: l'allestimento milanese fu anche il primo allestimento ad essere eseguito al di fuori della scena pietroburghese. Solo nel 1899 arrivò al Teatro Bol'šoj di Mosca.
Storia delle esecuzioni[modifica | modifica wikitesto]
- San Pietroburgo prima (prima mondiale)
- Data: 15 gennaio 1890
- Luogo: Teatro Mariinskij, Santo Pietroburgo
- Coreografo: Marius Petipa
- Direttore: Riccardo Drigo
- Scenografi: Henrich Levogt (Prologo), Ivan Andreyev (Atto 1), Mikhail Bocharov (Atti 1 e 2), Matvey Shishkov (Atto 3)
- Costumi: Ivan Vsevoložskij
- Mosca, prima
- Data: 17 gennaio 1899
- Luogo: Mosca, Teatro Bol'šoj
- Coreografo: Aleksandr Alekseevič Gorskij
- Direttore: Andrey Arends
- Scenografi: Anatoli Geltser, Karl Valts (Waltz)
- Altre produzioni degne di nota
- 1896, Milano, Teatro alla Scala, messinscena di Giorgio Saracco, Carlotta Brianza come Aurora
- 1921, Londra, Alhambra Theatre, come La principessa addormentata, Balletti russi, messa in scena di Nikolaj Sergeev, scene di Léon Bakst
- 1937, Filadelfia, messa in scena di Catherine Littlefield
- 1946, Londra, Royal Opera House debutto, eseguito dal Sadler's Wells Ballet.[1]
- 1968, Londra, con il London Festival Ballet alla Royal Festival Hall
- 1990, San Francisco, con San Francisco Ballet come coreografato da Helgi Tómasson in onore di Tchaikovsky, e con lo scopo di mantenere il collegamento russo-francese[2]
- 1992, Basilea Teatro di Basilea rielaborato da Youri Vámos con nuovi racconti che includono Anna Anderson e la sua pretesa di essere la Gran Duchessa Anastasia. L'ordine dei numeri musicali è stato leggermente modificato, alcuni numeri omessi con altre musiche di Tchaikovsky aggiunte ed i principali pezzi della coreografia di Petipa mantenuti, ma ora collocati in contesto narrativo diverso - spesso eseguiti come "memorie" della Anderson. Questa versione è stata eseguita da un certo numero di compagnie di danza dell'Europa centrale nel corso degli ultimi due decenni.
Ruoli e cast originale[modifica | modifica wikitesto]

(Teatro Mariinskij, San Pietroburgo, 1890).
Ruolo | Mariinskij 1890 | Bol'šoj 1899 |
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Re Florestan | Feliks Kšesinskij (padre di Matil'da Feliksovna Kšesinskaja) | |
Regina | Giuseppina Cecchetti | |
Principessa Aurora, Bella addormentata | Carlotta Brianza | Ljubov' Roslavleva |
Fata Lilla | Marie Petipa | M. Gračevskaja |
Carabosse | Enrico Cecchetti[3] | Vasilij Geltser |
Principe Désiré | Pavel Gerdt | Ivan Chljustin |
Bluebird | Enrico Cecchetti[3] | |
Principessa Florine | Varvara Nikitina |
La prima del balletto ricevette riconoscimenti più favorevoli de Il lago dei cigni da parte della stampa, ma Čajkovskij non ebbe mai la soddisfazione di vedere il suo lavoro diventare un successo immediato nei teatri al di fuori della Russia. Morì nel 1893. Nel 1903, La bella addormentata è stato il secondo balletto più popolare nel repertorio del Balletto Imperiale (La figlia del Faraone di Petipa/Pugni era il primo), essendo stato eseguito 200 volte in soli 10 anni.
La produzione montata alla Scala di Milano nel 1896 ebbe più di ventiquattro repliche e anche quella prodotta dai Balletti Russi nel 1921 a Londra ottenne ampi consensi. Nel 1999 il Balletto del Mariinskij ricostruì la produzione del 1899 curata da Aleksandr Gorskij, con le riproduzioni di scene e costumi. Anche se la produzione di Kirov del 1951 di Konstantin Sergeev è disponibile su DVD/Video, la versione del 1999 "autentica" è disponibile solo in brevi estratti a partire dal 2007.
La bella addormentata è il balletto più lungo di Čajkovskij, della durata di quasi quattro ore a piena lunghezza - contando anche gli intervalli. Senza pause (come appare su diversi set di CD), dura quasi tre ore. È quasi sempre tagliato.
Alla première lo zar Alessandro III convocò Čajkovskij nel palco imperiale. Lo Zar fece la semplice osservazione Bellissimo, che sembra abbia irritato il compositore, che probabilmente si aspettava un responso più favorevole.[4]
Strumentazione[modifica | modifica wikitesto]
- Archi: Violini I, Violini II, Viole, Violoncelli, Contrabbassi
- Legni: Ottavino, 2 Flauti, 2 Oboi, Cor Anglais, 2 Clarinetti (Soprano in Si bemolle, Piccolo in La), 2 Fagotti
- Ottoni: 4 Corni (F), 2 Cornette (Si-bem, La), 2 Trombe (Si-bem, La), 3 Tromboni, Tuba
- Percussione: Timpani, Triangolo, Tamburino, Rullante, Piatti, Grancassa, Tam-tam, Glockenspiel
- Altri: 2 Arpe, Pianoforte
Ruoli[modifica | modifica wikitesto]
La corte del re:
- Re Florestano XIV
- Regina
- Principessa Aurora, loro figlia
- Catalabutte, il maestro di cerimonie
- Cortigiani, damigelle d'onore, paggi, lacchè
Le Fate:
- Candide (Candore)
- Coulante, Fleur de farine (Fluente, Farina di frumento)
- Miettes qui tombent (Briciole di pane cadenti)
- Canari qui chante (Canarino che canta)
- Violente (Forza)
- Fata dei Lillà
- Carabosse
- Le Fate Oro, Argento, Zaffiro, e Diamante
I quattro pretendenti:
- Principe Chéri
- Principe Charmant
- Principe Fortuné
- Principe Fleur de Pois
La festa per la Caccia del Principe:
- Principe Desiré (o Florimondo)
- Gallifron, tutore del principe Desiré
- Gli amici del principe, duchesse, baronesse, contesse e marchionesses
Personaggi fiabeschi:
- Il Gatto con gli stivali
- La Gatta bianca
- Cenerentola
- Uccello azzurro
- Principessa Florine
- Cappuccetto Rosso
- Il lupo grigio
- Pollicino, i suoi fratelli e l'Orco
Il soggetto[modifica | modifica wikitesto]
Prologo[modifica | modifica wikitesto]

Alla corte del re Florestano viene indetta una festa per il battesimo della principessa Aurora: vengono invitati cavalieri, dame e le fate buone del regno, che portano con loro doni per la principessa. Tra gli invitati però manca la malvagia fata Carabosse, non presente nella lista; per vendicarsi, nonostante le suppliche della corte, la fata getta una maledizione alla piccola: al sedicesimo anno di età, la principessa morirà pungendosi con un fuso. La fata dei Lillà però, non avendo ancora fatto il suo regalo, decide di modificare la maledizione: questa infatti alla puntura non morirà, ma sprofonderà solamente in un lunghissimo sonno, che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solamente grazie al bacio di un giovane principe.
Atto I[modifica | modifica wikitesto]
Nel castello si festeggia il sedicesimo anno di età della principessa, dopo che ogni fuso è stato bandito dal regno e il suo uso vietato severamente.
Aurora appare e, corteggiata da quattro pretendenti che arrivano da quattro rispettivi continenti, balla con i quattro principi (il famoso Adagio della Rosa): le varie danze di corte distolgono l'attenzione del pubblico e così la fata Carabosse, travestita da vecchia mendicante, porge un fuso alla principessa.

Atto II[modifica | modifica wikitesto]
Scena Prima: trascorrono cento anni e, in una radura nei pressi del castello ancora avvolto dai rovi, una compagnia di nobili è presa in una battuta di caccia, allietandosi nel fitto bosco con pic-nic e danze.
Tra questi è presente anche il principe Desiré. A un certo punto, l'atmosfera cambia e appare la fata dei Lillà, che in un sogno conduce il principe da Aurora, avvisandolo dell'accaduto. La visione di questa splendida principessa fa innamorare il giovane principe. Finito il sogno, il principe si dirige al castello incantato.
Scena Seconda: il principe riesce ad entrare nel castello e, trovata la principessa, le dà un bacio, spezzando l'incantesimo; la corte allora si risveglia e le danze ricominciano; il principe potrà ora sposare la principessa Aurora.

Atto III[modifica | modifica wikitesto]
C'è una grande festa al castello e tra gli invitati compaiono l'Uccello azzurro e la principessa Florine; compaiono anche molti dei personaggi delle fiabe di Perrault (Il gatto con gli stivali e la gatta bianca, Cenerentola e il Principe Fortuné, Cappuccetto rosso e il lupo).
I due promessi sposi danzano, in un celebre passo a due, alla reggia di Florestano, e con loro anche tutti gli invitati in onore del futuro re e della futura regina.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ The Sleeping Beauty, in Collections Online, Royal Opera House. URL consultato il 9 aprile 2016.
- ^ "Review/Ballet; San Francisco 'Sleeping Beauty' Underlines Russian Influences". Retrieved November 27, 2013. New York Times / Anna Kisselgoff, March 20, 1990
- ^ a b Livia Brillarelli, Cecchetti A Ballet Dynasty, Toronto, Dance Collection Danse Educational Publications, 1995, p. 31.
- ^ Lawrence & Elizabeth Hanson, Tchaikovsky, Cassell, Londra, 1965, p. 269.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Alberto Testa, 100 grandi balletti: una scelta dal repertorio del migliore teatro di danza, Roma, Gremese, Piccola biblioteca delle arti, 1999.
- Warrack, John, Čajkovskij. I Balletti, Rugginenti Editore, Milano, 1994 (tit.orig.: Tchaikovsky Ballet Music), Londra, BBC, 1979, ISBN 88-7665-081-4.
- Flavia Pappacena, Il Linguaggio della danza classica. Guida all'interpretazione delle fonti iconografiche, Roma, Gremese, 2012, pp. 211–215.
- Roberto Baiocchi, Il Grande Libro della Danza. Balletti di Repertorio, Balletti dell'Ottocento, Firenze, Giunti Editore, 2006, pp.112–115, ISBN 978 8809049147.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La bella addormentata
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) La bella addormentata, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Spartiti o libretti di La bella addormentata, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) La bella addormentata, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) La bella addormentata, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Спящая красавица (Sleeping Beauty), su SecondHandSongs.
- The Sleeping Beauty Research.
- (EN) "Tchaikovsky", scheda omnicomprensiva del sito accademico "Tchaikovsky-Research" (di riferimento).
- Sito dedicato parzialmente al balletto, su xoomer.virgilio.it..
- Breve storia e informazioni a cura di DanceIt.org.
- Storia, trama e informazioni sul balletto, a cura del Comune di Vigevano.
- (DE) "P.I.Čajkovskij: Die Ballette", Un'analisi dello specialista tedesco Thomas Kohlhase (anche sugli altri balletti del musicista).
- Programma di sala, con note, per l'allestimento 2011 del Teatro La Fenice di Venezia.
Video[modifica | modifica wikitesto]
- Danzata da Rudolf Nureyev:
Solo of Prince Désiré from Pas de deux (Act 3), su YouTube, 24 agosto 2008. URL consultato il 23 marzo 2023.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 177018667 · LCCN (EN) n79129182 · GND (DE) 300033966 · BNF (FR) cb139102090 (data) · J9U (EN, HE) 987007595159705171 |
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