Shining (film): differenze tra le versioni

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Avendo scelto il romanzo di King come soggetto del suo film, Kubrick, dopo una fase di pre-produzione, fece costruire i set degli interni agli [[EMI Elstree Studios]] di [[Borehamwood]], in [[Inghilterra]]. Alcuni dei set sono stati concepiti basandosi sull'[[Ahwahnee Hotel]] nel [[Parco nazionale di Yosemite|Yosemite National Park]]. Per permettersi di girare le scene in ordine cronologico, Kubrick usò svariati stage per avere tutti i set a disposizione durante l'intera durata delle riprese. Il set dell'Overlook Hotel fu, all'epoca, il più grande mai costruito negli studios, dal momento che includeva una ricostruzione a grandezza naturale della facciata dell'albergo.<ref>{{Cita web|url=http://idyllopuspress.com/idyllopus/film/shining_closing_day.htm|titolo=AN IN-DEPTH ANALYSIS OF STANLEY KUBRICK'S FILM THE SHINING - CLOSING DAY}}</ref> Nel febbraio del '79 il set venne danneggiato da un incendio, causando un ritardo nella produzione,<ref>{{Cita web|url=http://www.bbc.co.uk/programmes/p027vf9p|titolo=Kubrick at Elstree: The fire that almost axed The Shining}}</ref> che a sua volta ritardò le riprese de ''[[I predatori dell'arca perduta]]'' di [[Steven Spielberg|Spielberg]]<ref name=":2" />.[[File:Timberlinelodge front winter.jpeg|thumb|L'aspetto del [[Timberline Lodge]] nella stagione invernale]]
Avendo scelto il romanzo di King come soggetto del suo film, Kubrick, dopo una fase di pre-produzione, fece costruire i set degli interni agli [[EMI Elstree Studios]] di [[Borehamwood]], in [[Inghilterra]]. Alcuni dei set sono stati concepiti basandosi sull'[[Ahwahnee Hotel]] nel [[Parco nazionale di Yosemite|Yosemite National Park]]. Per permettersi di girare le scene in ordine cronologico, Kubrick usò svariati stage per avere tutti i set a disposizione durante l'intera durata delle riprese. Il set dell'Overlook Hotel fu, all'epoca, il più grande mai costruito negli studios, dal momento che includeva una ricostruzione a grandezza naturale della facciata dell'albergo.<ref>{{Cita web|url=http://idyllopuspress.com/idyllopus/film/shining_closing_day.htm|titolo=AN IN-DEPTH ANALYSIS OF STANLEY KUBRICK'S FILM THE SHINING - CLOSING DAY}}</ref> Nel febbraio del '79 il set venne danneggiato da un incendio, causando un ritardo nella produzione,<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/programmes/p027vf9p|titolo=Kubrick at Elstree: The fire that almost axed The Shining}}</ref> che a sua volta ritardò le riprese de ''[[I predatori dell'arca perduta]]'' di [[Steven Spielberg|Spielberg]]<ref name=":2" />.[[File:Timberlinelodge front winter.jpeg|thumb|L'aspetto del [[Timberline Lodge]] nella stagione invernale]]


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''Shining'', al suo esordio negli Stati Uniti, incassò {{M|622337||$}}, subito dietro a ''[[L'Impero colpisce ancora]]'' e ''[[The Gong Show Movie]]''. Al suo ritiro dalle sale il film aveva incassato {{M|44360123||$}}, risultando così il 14° miglior incasso del 1980<ref>{{Cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?page=main&id=shining.htm|titolo=The Shining}}</ref>.
''Shining'', al suo esordio negli Stati Uniti, incassò {{M|622337||$}}, subito dietro a ''[[L'Impero colpisce ancora]]'' e ''[[The Gong Show Movie]]''. Al suo ritiro dalle sale il film aveva incassato {{M|44360123||$}}, risultando così il 14° miglior incasso del 1980<ref>{{Cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?page=main&id=shining.htm|titolo=The Shining}}</ref>.


In Italia il film incassò circa {{formatnum:668542000}}&nbsp;[[Lira italiana|₤]], ponendosi al decimo posto tra i film più visti dell'anno<ref>{{Cita web|url=http://boxofficebenful.blogspot.it/2009/02/box-office-italia-1980-81.html|titolo=Box office Italia 1980-81}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://chartitalia.blogspot.it/2007/07/classifica-film-stagione-198081.html|titolo=Classifica film 1980-81}}</ref>. Al momento della sua riedizione, nel 2017, la pellicola ha incassato, in tre giorni di proiezione, {{M|288447||€}}<ref>{{Cita web|url=http://cineguru.screenweek.it/2017/11/thor-ragnarok-rimane-testa-incassi-box-office-del-2-novembre-2017-19124/|titolo=THOR: RAGNAROK RIMANE IN TESTA – INCASSI BOX OFFICE DEL 2 NOVEMBRE 2017|accesso=9 gennaio 2018}}</ref>.
In Italia il film incassò circa {{formatnum:668542000}}&nbsp;[[Lira italiana|₤]], ponendosi al decimo posto tra i film più visti dell'anno<ref>{{Cita web|url=https://boxofficebenful.blogspot.it/2009/02/box-office-italia-1980-81.html|titolo=Box office Italia 1980-81}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://chartitalia.blogspot.it/2007/07/classifica-film-stagione-198081.html|titolo=Classifica film 1980-81}}</ref>. Al momento della sua riedizione, nel 2017, la pellicola ha incassato, in tre giorni di proiezione, {{M|288447||€}}<ref>{{Cita web|url=http://cineguru.screenweek.it/2017/11/thor-ragnarok-rimane-testa-incassi-box-office-del-2-novembre-2017-19124/|titolo=THOR: RAGNAROK RIMANE IN TESTA – INCASSI BOX OFFICE DEL 2 NOVEMBRE 2017|accesso=9 gennaio 2018}}</ref>.


=== Recensioni iniziali ===
=== Recensioni iniziali ===
Alla sua uscita il film ricevette recensioni miste. [[Janet Maslin|Janet Masli]], del ''[[The New York Times]]'', lodò l'interpretazioni di Nicholson ed apprezzò l'Overlook Hotel in quanto efficace location per l'horror, ma scrisse che "perfino le immagini più sorprendentemente terrificanti del film sembrano imperiosi e persino irrilevanti"<ref>{{Cita web|url=http://www.nytimes.com/movie/review?res=EE05E7DF1738E270BC4B51DFB366838B699EDE|titolo=THE SHINING}}</ref>. ''[[Variety (rivista)|Variety]]'' fu molto critico, dicendo che "Con tutto il possibile per lavorare, […] Kubrick ha lavorato coll’agitato Nicholson alla distruzione di tutto ciò che era così terrificante nel bestseller di Stephen King".<ref>{{Cita web|url=http://variety.com/review/VE1117794836?refcatid=31|titolo=Shining}}</ref> Una critica comune riguardava la lentezza della pellicola, atipica degli horror del periodo. Il film, nel 1981, ebbe due candidature ai Razzie Awards per peggior regia (Stanley Kubrick) e peggior attrice non protagonista (Shelley Duvall).<ref>{{Cita web|url=http://goldderby.latimes.com/awards_goldderby/2008/02/the-shining-was.html|titolo=Quelle horreur! 'The Shining' was not only snubbed, it was Razzed!}}</ref>
Alla sua uscita il film ricevette recensioni miste. [[Janet Maslin|Janet Masli]], del ''[[The New York Times]]'', lodò l'interpretazioni di Nicholson ed apprezzò l'Overlook Hotel in quanto efficace location per l'horror, ma scrisse che "perfino le immagini più sorprendentemente terrificanti del film sembrano imperiosi e persino irrilevanti"<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/movie/review?res=EE05E7DF1738E270BC4B51DFB366838B699EDE|titolo=THE SHINING}}</ref>. ''[[Variety (rivista)|Variety]]'' fu molto critico, dicendo che "Con tutto il possibile per lavorare, […] Kubrick ha lavorato coll’agitato Nicholson alla distruzione di tutto ciò che era così terrificante nel bestseller di Stephen King".<ref>{{Cita web|url=http://variety.com/review/VE1117794836?refcatid=31|titolo=Shining}}</ref> Una critica comune riguardava la lentezza della pellicola, atipica degli horror del periodo. Il film, nel 1981, ebbe due candidature ai Razzie Awards per peggior regia (Stanley Kubrick) e peggior attrice non protagonista (Shelley Duvall).<ref>{{Cita web|url=http://goldderby.latimes.com/awards_goldderby/2008/02/the-shining-was.html|titolo=Quelle horreur! 'The Shining' was not only snubbed, it was Razzed!}}</ref>


=== Reazione di Stephen King ===
=== Reazione di Stephen King ===
Una delle persone che criticò di più il film fu [[Stephen King]], autore del libro che aveva ispirato Kubrick. King definì la pellicola "fredda e distaccata", diametralmente opposta all'opera originale.<ref>{{Cita web|url=http://www.bestmovie.it/news/shining-e-freddo-e-distaccato-dopo-trentanni-stephen-king-critica-ancora-il-film-di-kubrick/253105/|titolo=«Shining è freddo e distaccato»: dopo trent’anni, Stephen King critica ancora il film di Kubrick}}</ref> Disse poi che, dal suo punto di vista, aveva trovato il personaggio di Jack "completamente pazzo fin dalla prima scena"<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.badtaste.it/2017/02/25/stephen-king-detesta-shining-di-kubrick/224114/|titolo=Stephen King ribadisce di non aver mai apprezzato Shining di Stanley Kubrick}}</ref>: inoltre non apprezzò l'interpretazione della Duvall, dicendo che "si trova lì solo per strillare ed essere stupida" e che la pone tra i personaggi più misogini della storia del cinema.<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.bbc.com/news/entertainment-arts-24126819|titolo=BBC NEWS- STEPHEN KING}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.salon.com/2013/10/01/what_stanley_kubrick_got_wrong_about_the_shining/|titolo=What Stanley Kubrick got wrong about “The Shining”}}</ref> Nonostante ciò, King, in ''[[Danse macabre (King)|Danse macabre]]'', mise il film nella lista degli horror "che hanno dato un contributo peculiare al proprio genere"<ref>{{Cita libro|autore=Stephen King|wkautore=Stephen King|titolo=Danse Macavre|pp=415, 417|ISBN=0-425-10433-8}}</ref>.
Una delle persone che criticò di più il film fu [[Stephen King]], autore del libro che aveva ispirato Kubrick. King definì la pellicola "fredda e distaccata", diametralmente opposta all'opera originale.<ref>{{Cita web|url=http://www.bestmovie.it/news/shining-e-freddo-e-distaccato-dopo-trentanni-stephen-king-critica-ancora-il-film-di-kubrick/253105/|titolo=«Shining è freddo e distaccato»: dopo trent’anni, Stephen King critica ancora il film di Kubrick}}</ref> Disse poi che, dal suo punto di vista, aveva trovato il personaggio di Jack "completamente pazzo fin dalla prima scena"<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.badtaste.it/2017/02/25/stephen-king-detesta-shining-di-kubrick/224114/|titolo=Stephen King ribadisce di non aver mai apprezzato Shining di Stanley Kubrick}}</ref>: inoltre non apprezzò l'interpretazione della Duvall, dicendo che "si trova lì solo per strillare ed essere stupida" e che la pone tra i personaggi più misogini della storia del cinema.<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-24126819|titolo=BBC NEWS- STEPHEN KING}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.salon.com/2013/10/01/what_stanley_kubrick_got_wrong_about_the_shining/|titolo=What Stanley Kubrick got wrong about “The Shining”}}</ref> Nonostante ciò, King, in ''[[Danse macabre (King)|Danse macabre]]'', mise il film nella lista degli horror "che hanno dato un contributo peculiare al proprio genere"<ref>{{Cita libro|autore=Stephen King|wkautore=Stephen King|titolo=Danse Macavre|pp=415, 417|ISBN=0-425-10433-8}}</ref>.


== Riconoscimenti ==
== Riconoscimenti ==
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== Remake ==
== Remake ==
Nel 1988 è stato prodotto in Turchia un remake non autorizzato di ''Shining'', intitolato ''[[Biri beni gözlüyor]]''.<ref>{{cita web|url=http://thebloodypitofhorror.blogspot.com/2016/04/biri-beni-gozluyor-1988.html|titolo=Recensione del film}}</ref>
Nel 1988 è stato prodotto in Turchia un remake non autorizzato di ''Shining'', intitolato ''[[Biri beni gözlüyor]]''.<ref>{{cita web|url=https://thebloodypitofhorror.blogspot.com/2016/04/biri-beni-gozluyor-1988.html|titolo=Recensione del film}}</ref>


== Documentari ==
== Documentari ==

Versione delle 12:05, 4 mag 2019

Shining
Logo originale del film
Titolo originaleThe Shining
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno
Durata146 min (prima versione)
144 min (versione americana)
119 min (versione europea)
Rapporto1,85:1 (USA)
1,66:1 (Europa)
1,37:1 (Home video)
Generethriller, orrore
RegiaStanley Kubrick
SoggettoShining di Stephen King
SceneggiaturaStanley Kubrick, Diane Johnson
ProduttoreStanley Kubrick
FotografiaJohn Alcott
MontaggioRay Lovejoy
MusicheWendy Carlos

Rachel Elkind, Béla Bartók, Krzysztof Penderecki, György Ligeti (Concerto e testi delle canzoni)

ScenografiaRoy Walker
CostumiMilena Canonero
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

[[Categoria:Film statunitensi del 1980]][[Categoria:Film britannici del 1980]]

Shining (The Shining) è un film del 1980 diretto da Stanley Kubrick e co-scritto con Diane Johnson.

Basato sul romanzo omonimo scritto da Stephen King nel 1977, il film narra il dramma di una famiglia che deve svernare in totale isolamento in un hotel in alta montagna. Il figlio, il piccolo Danny (Danny Lloyd), dimostra di possedere delle facoltà extrasensoriali, qui soprannominate the shining (tradotto come "la luccicanza"), che lo portano ad avere visioni dell'oscuro passato del luogo e degli eventi futuri.

Shining rappresenta una tappa dell'itinerario di attraversamento-appropriazione-sfondamento dei generi cinematografici attuata da Kubrick nel corso della sua carriera. Divenuto presto un cult movie, è entrato nell'immaginario collettivo ed è stato a volte classificato come il miglior film horror in assoluto.[1] Shining è stato eletto al 2º posto tra i migliori film horror della storia del cinema, dopo L'esorcista, in una classifica stilata dalla rivista londinese Time Out[2].

Trama

Lo scrittore Jack Torrance (Nicholson), ex insegnante disoccupato e con problemi di alcolismo, accetta un impiego come guardiano invernale dell'Overlook Hotel, un grande albergo sperduto tra le montagne del Colorado, distante da un qualsiasi centro abitato. Durante il colloquio con il direttore dell'albergo Stuart Ullman, questi sostiene che si tratta di un impiego non dispendioso ma che presenta difficoltà di adattamento, in quanto si tratta di dover affrontare cinque mesi di isolamento totale. L'uomo lo avverte come dieci anni prima, un tale Delbert Grady, suo predecessore, fu colpito da un forte esaurimento nervoso, che lo portò a sterminare l'intera famiglia per poi suicidarsi. Jack, quasi divertito, risponde che non è un tipo di situazione che potrebbe capitargli, in quanto questo lavoro gli darebbe la tranquillità necessaria per scrivere il suo romanzo.

Jack, con sua moglie Wendy e il piccolo Danny, si trasferiscono nell'Overlook Hotel. Danny ha un amico immaginario di nome Tony, "colui che sta dentro di lui", che gli parla tramite un dito e con la voce di Danny stesso, aiutandolo nei casi di bisogno. Tony "gli dice" di essere riluttante ad andare a vivere nell'hotel, fino a quando il bambino ha delle visioni macabre dell'albergo, che lo lasciano terrorizzato. Il cuoco afro-americano Dick Hallorann, avverte le sue capacità, rivelandogli di condividere la cosiddetta "luccicanza" (shining), una sorta di potere telepatico e di preveggenza. L'uomo avverte il bambino che nell'albergo si possono avere visioni di alcuni brutti eventi che risalgono al passato (l'edificio è stato costruito sul sito di un antico cimitero indiano), ma non bisogna averne paura perché non si tratta di eventi reali. Senza dargli ulteriori spiegazioni, lo avvisa di non avvicinarsi assolutamente alla camera 237.

Trascorrono i giorni e presto la neve rende impraticabili tutti i collegamenti. Nell'albergo deserto, Jack passa le giornate a scrivere il suo romanzo, Wendy a fare i lavori domestici e Danny a fare lunghi giri nell'hotel con il suo triciclo.

Con il passare del tempo però la situazione degenera. Jack inizia a diventare scontroso e irascibile a causa della mancanza di ispirazione per il proprio romanzo. In Danny si moltiplicano le visioni inquietanti, dal singolare incontro con le due figlie gemelle di Grady allo scempio dei loro cadaveri. Tony cerca di rassicurarlo, ricordandogli che si tratta di visioni, come le immagini in un libro, e che non gli possono nuocere.

Un giorno però, mentre il bambino percorre l'albergo con il suo triciclo, trova la porta della camera 237 socchiusa, decidendo così di entrarvi. Nel frattempo Wendy viene attirata dalle urla di Jack, il quale narra di avere avuto un incubo in cui ha visto sé stesso uccidere la propria famiglia. Subito dopo Danny ricompare nella sala molto provato e con graffi e segni sul collo. La madre si convince che sia stato Jack e porta il bambino nel suo appartamento, al sicuro dal marito.

Jack si sposta nella sala da ballo dell'hotel, dove ha un impossibile incontro con un barista degli anni Venti, di nome Lloyd, al quale confida che non ha mai compiuto gesti violenti sui suoi familiari e mai oserebbe farlo. Wendy lo raggiunge, avvisandolo che nell'albergo ci sarebbe qualcuno, che avrebbe aggredito il bambino nella camera 237. Jack si reca sul posto, incontrando la presenza di una giovane ragazza nuda che, una volta uscita dalla vasca da bagno, lo abbraccia e lo bacia. Jack però si accorge che la ragazza si sta tramutando in una donna anziana in stato di decomposizione, che inizia ad inseguirlo per la stanza.

A questo punto la mente di Jack vacilla. Egli non è in grado di distinguere le visioni dal reale e si convince di essere bersaglio della sua famiglia, ritenendola causa dei suoi fallimenti. Ritornando nel bar dell'albergo, assiste a un party e vi incontra il fantasma di Delbert Grady, il suo predecessore, che gli "conferma" i suoi sospetti, consigliandogli di eliminare i suoi familiari. Dick Hallorann, nonostante si trovi in Florida, ha un contatto telepatico con Danny realizzando l'imminente pericolo. Wendy nel frattempo non ha più dubbi sulla follia di Jack, quando scopre che i dattiloscritti del romanzo non sono altro che pagine e pagine di una frase ripetuta all'infinito: «Il mattino ha l'oro in bocca» (nell'originale inglese All work and no play makes Jack a dull boy). In quel momento viene sorpresa dal marito, che, con sguardo folle, sembra incedere minaccioso. Wendy, premunitasi con una mazza da baseball, lo colpisce tramortendolo e lo rinchiude nella dispensa. La donna, in seguito, scopre che la radio e il gatto delle nevi sono stati sabotati dal marito.

Jack Torrance in una scena del film

Jack viene liberato dalle presenze e si impossessa dell'ascia, con la quale sfonda la porta del loro appartamento. Il bambino riesce a fuggire da una finestra e Wendy si difende dalla furia di lui ferendogli una mano con un coltello da cucina. Nel frattempo Dick raggiunge l'albergo con un proprio gatto delle nevi, e Jack, sentendolo arrivare, lo raggiunge per ucciderlo. La donna scappa alla ricerca del bambino, incappando in alcune presenze terrificanti. Danny all'esterno, inseguito da suo padre armato, si insinua nel labirinto di siepi, che ha già imparato a percorrere in precedenza, per poi coprire le sue tracce con la neve. L'uomo si perde nel dedalo. Danny incolume, raggiunge sua madre e fuggono via con il mezzo del cuoco.

Il mattino seguente, Jack è morto per congelamento, in un'inquietante immagine che lo ritrae con gli occhi sbarrati all'insù. Il film si chiude con una carrellata su una foto d'epoca scattata durante la festa di gala del 4 luglio 1921, la quale ritrae tra i partecipanti un Jack Torrance sorridente ed in abito elegante.

Produzione

Genesi

A causa dell'insuccesso commerciale e critico di Barry Lyndon, Stanley Kubrick si rese conto che doveva realizzare un film sia artisticamente soddisfacente sia sufficientemente fruibile dal grande pubblico. Come fu poi riferito a Stephen King, Kubrick ordinò al suo staff di portargli pile di libri horror e si rinchiuse nel suo ufficio per leggerli in blocco. La sua segretaria lo udiva lanciare i libri contro il muro e gettarli nell'immondizia, dopo averne letto le prime pagine, finché un giorno, s'accorse di un "innaturale" silenzio. Entrata per controllare il suo capo, lo trovò immerso nella lettura di Shining.[3]

Parlando del tema del film, Kubrick affermò che «c'è qualcosa di intrinsecamente sbagliato nella personalità umana. C'è una parte malvagia. Una delle cose che le storie horror possono fare è mostrare gli archetipi dell'inconscio; possiamo vedere la parte malvagia senza doverci confrontare con essa in modo diretto».[4]

Casting

Nicholson fu la prima scelta di Kubrick per il ruolo di Jack Torrance, dato che gli altri attori considerati (tra cui Robert De Niro, che dichiarò che il film gli fece fare brutti sogni per un mese, Robin Williams, e Harrison Ford) incontrarono la disapprovazione di King. Nella ricerca dell'attore giusto per il ruolo di Danny, Kubrick mandò due suoi dipendenti, Leon e Kersti Vitali, a Chicago, Denver e Cincinnati per creare un campione di interviste fatte a 5000 ragazzini in un periodo di sei mesi. Queste tre città vennero scelte da Kubrick per trovare un ragazzino con un accento a metà tra quello di Nicholson e quello della Duvall.[3]

Regia

Come di consueto per Kubrick, per la pellicola vennero studiate e impiegate notevoli innovazioni tecnologiche, a partire dalla macchina da presa: la steadicam a mano, che permette movimenti veloci senza vibrazioni, né sobbalzi imprevisti, già impiegata nei film Questa terra è la mia terra, Rocky, Il maratoneta e Halloween - La notte delle streghe, qui adoperata al massimo della sua potenzialità dal suo stesso inventore, Garrett Brown. Per la maggior parte del film la macchina da presa segue gli spostamenti degli attori precedendoli o seguendoli a breve distanza, accentuando il carattere labirintico degli ambienti chiusi[senza fonte] e dei lunghi corridoi dell'albergo. Ogni volta che Kubrick intende creare un particolare stato di attesa o di suspense la macchina da presa si avvicina progressivamente e lentamente verso il soggetto che rimane fermo.[senza fonte]

Una tecnica di montaggio molto particolare è quella utilizzata per rappresentare le visioni di Danny. In genere, dopo un primo piano di Danny, appare la visione vera e propria, che è realizzata interrompendo bruscamente un'immagine di fondo con un'altra che in genere è di fortissimo impatto emotivo, come, ad esempio, le scene di sangue.

Riprese

Le riprese del film iniziarono nel maggio 1978 e terminarono nell'aprile del 1979.[5] Il periodo di produzione, più di un anno, fu arduo e lungo, spesso con giornate molto stressanti, vista la natura altamente meticolosa di Kubrick.

Shelley Duvall, che confidava in tempi più brevi, di appena sedici settimane, non andava d'accordo col regista, discutendo spesso sul set riguardo alle battute, sul suo modo di recitare e tant'altro.[6] L'attrice subì un tale stress al punto da ammalarsi ed iniziò a perdere i capelli. Scatman Crothers, interprete di Halloran, fu appesantito dal ritmo di produzione al punto da minacciare l'abbandono del set;[7]. Joe Turkel, interprete del barista Lloyd, riferì in un'intervista delle lungaggini per le riprese della scena del bar, arrivando a sei settimane, fino a lavorare anche tredici ore al giorno, aggiungendo che, a fine giornata, i suoi abiti erano intrisi di sudore.[8]

Il copione subiva continui cambiamenti, anche nella stessa giornata, aumentando così la pressione sugli attori. Jack Nicholson ad un certo punto sarebbe diventato così frustrato da gettarne le copie fornitegli dalla troupe, sapendo che in ogni caso sarebbe stato modificato. L'attore, infatti, imparava gran parte delle battute all'impronta, pochi minuti prima dell'inizio delle riprese.

Per la scena finale nella Gold Room, Kubrick ordinò alle comparse di non parlare bensì mimare delle conversazioni. Consapevole per esperienza, che le comparse spesso mimano le proprie attività in modo grossolano, chiese loro di recitare in modo naturale, per dare alla scena il realismo di un salto temporale negli anni venti.[3]

Interni

Avendo scelto il romanzo di King come soggetto del suo film, Kubrick, dopo una fase di pre-produzione, fece costruire i set degli interni agli EMI Elstree Studios di Borehamwood, in Inghilterra. Alcuni dei set sono stati concepiti basandosi sull'Ahwahnee Hotel nel Yosemite National Park. Per permettersi di girare le scene in ordine cronologico, Kubrick usò svariati stage per avere tutti i set a disposizione durante l'intera durata delle riprese. Il set dell'Overlook Hotel fu, all'epoca, il più grande mai costruito negli studios, dal momento che includeva una ricostruzione a grandezza naturale della facciata dell'albergo.[9] Nel febbraio del '79 il set venne danneggiato da un incendio, causando un ritardo nella produzione,[10] che a sua volta ritardò le riprese de I predatori dell'arca perduta di Spielberg[7].

L'aspetto del Timberline Lodge nella stagione invernale

Esterni

Mentre la maggior parte delle riprese di scene in spazi chiusi, e di alcune riprese esterne dell'Overlook Hotel, venivano realizzate in degli studios, una seconda troupe, guidata da John Harlan, si dedicò alla riprese di scene esterne. Per la ripresa aerea all'inizio del film venne filmato il Saint Mary Lake e la Wild Goose Island del Glacier National Park, mentre per le riprese del viaggio in macchina della famiglia Torrance venne usata la Going-to-the-Sun Road. Alcune riprese aeree dell'Overlook Hotel furono effettuate presso il Timberline Lodge, che si trova sul monte Hood in Oregon. Queste inquadrature sono riconoscibili dall'assenza del labirinto di siepi, che è presente invece nella location ricostruita. I proprietari del Timberline Lodge chiesero a Kubrick di cambiare il numero della sinistra camera 217, in cui nel romanzo di King ha luogo l'omicidio delle due gemelle, per paura che il pubblico rimanesse impressionato e non volesse più alloggiarvi. Così Kubrick modificò il numero della stanza in 237, che non corrispondeva ad alcuna camera dell'hotel reale.[11] Per contro, dopo l'uscita del film, molti ospiti del Timberline Lodge chiesero di poter alloggiare proprio nella stanza 237, e non fu possibile accontentarli[12].

Alcune inquadrature aeree scartate della scena di apertura sono state introdotte nell'epilogo della prima versione del film Blade Runner di Ridley Scott, con il lieto fine imposto dalla produzione[13].

Colonna sonora

La colonna sonora e il sound design del film sono il frutto di un variegato mosaico: da Wendy (Walter) Carlos a Rachel Elkind - già collaboratrici di Kubrick per Arancia meccanica - a Béla Bartók (Musica per archi, percussioni e celesta), György Ligeti, Krzysztof Penderecki, insieme a vari motivi ballabili degli anni '20 e '30. Ecco tutte le musiche riprodotte nel film:

Wendy Carlos descrive così il procedimento con cui ha ottenuto il suono caratteristico della colonna sonora:

(EN)

«The Circon is connected to the original Moog synth with analog control voltage patch cables. [...] The output signal from the synthesizer is adjusted with a tuning meter for close to pure octaves. The Moog's output goes to the Fairlight Voice Tracker, which is set to track the simple high tone of the synth in pitch, volume, and brightness. [...] The Kurzweil audio output is the signal that gets recorded, usually after some ambience and reverb are added, which seem to go well with the intense vibrato of a Theremin-like paradigm.»

(IT)

«Il Circon è collegato all'originale sintetizzatore Moog con cavi per controllo analogico di tensione. [...] Il segnale in uscita dal sintetizzatore viene intonato con un accordatore per avvicinarlo a delle ottave pure. L'uscita del Moog va al Fairlight Voice Tracker, che è programmato per seguire i semplici toni alti del sintetizzatore in frequenza, volume e brillantezza. [...] L'uscita audio del Kurzweil è il segnale che viene registrato, di solito dopo averci aggiunto un po' di ambiente e di riverbero, il che sembra andar bene con il vibrato intenso simile a quello di un Theremin.»

Si tenga presente che le musiche di Bartók, Ligeti e Penderecki non sono utilizzate integralmente, e talora sono alterate rispetto alle registrazione originarie. Le edizioni del film in DVD pubblicate dal 2001 in poi contengono un audio remixato a 6 canali (Dolby Digital 5.1) che non corrisponde a quello originale monofonico previsto da Kubrick (infatti sono presenti alcune lievi differenze)[15].

Distribuzione

Data di uscita

Alcune date di uscita internazionali nel corso degli anni sono state:

In occasione dei quarantesimo anniversario dell'uscita del libro di King, Nexo Digital ha redistribuito nella sale il film dal 31 ottobre al 2 novembre 2017[16].

Versioni

Esistono tre versioni del film: la versione originale da 146 minuti, la versione di 144 minuti disponibile al pubblico nordamericano e la versione internazionale da 119 minuti.[17]

Dopo la première e una settimana di proiezioni della versione originale di 144 minuti, Kubrick tagliò una scena del finale ambientata in ospedale. La scena vede Wendy in un letto che parla con Mr. Ullman, l'uomo che assunse Jack all'inizio del film, che le dice che la polizia non riesce a trovare il corpo di suo marito all'interno dell'albergo. Il direttore dell'hotel si avvicina al bambino nel letto d'ospedale e gli dà una palla da tennis identica a quella che Danny si vide lanciare sul pavimento dell'albergo dalla stanza 237. Infine viene mostrata la fotografia con Jack.[18] Questa scena, della durata di circa due minuti, fu tagliata da tutte le copie esistenti del film su ordine della Warner Bros., e ciò portò il film a 142 minuti, la versione distribuita in Nord America il 23 maggio 1980.[17]

La versione internazionale dura invece 119 minuti, poiché Kubrick decise di tagliare e rimontare personalmente altri 24 minuti del film.[17]

Quello che segue è l'elenco delle parti che Kubrick ha rimosso dalla versione internazionale, ma che è tuttora possibile visionare nella versione USA-Canada:

  • L'ultima battuta pronunciata da Wendy a Danny nella cucina, la dissolvenza sull'ufficio di Ullman, l'incontro con Watson, un po' di dialogo.
  • La visita della dottoressa dopo la visione del sangue, il dialogo tra la dottoressa e Wendy.
  • La sequenza in cui Ullman e Watson mostrano ai Torrance la Sala delle feste (Sala Colorado) è più lunga.
  • La sequenza in cui Ullman e Watson mostrano ai Torrance il loro alloggio prosegue, seguita da dissolvenza sui quattro che camminano davanti al labirinto, un po' di dialogo sul labirinto stesso.
  • La visita alla cella frigorifera, l'incontro con Halloran, la dissolvenza su Wendy, Danny e Halloran nelle cucine, un breve dialogo tra la donna e il cuoco.
  • Parti di dialogo tra Halloran e Danny da soli.
  • Wendy che porta il carrello attraverso la hall.
  • La seconda parte del dialogo tra Jack e Wendy durante la colazione.
  • Un'inquadratura di spalle di Jack che tira la pallina, una dissolvenza su Wendy e Danny all'esterno, parte del loro dialogo.
  • Wendy che prepara da mangiare in cucina.
  • Jack che, dopo aver allontanato Wendy dalla Sala Colorado ricarica la macchina, batte qualche pulsante; didascalia "Giovedì", parte della rincorsa di Wendy e Danny nella neve.
  • Wendy e Danny che, nella Sala Colorado, guardano la TV, dove viene proiettata una sequenza del film Quell'estate del '42; poi Danny chiede se può andare in camera, dissolvenza su Danny che apre la porta del loro appartamento.
  • Parte del dialogo tra Jack e il barista Lloyd al loro primo incontro.
  • Parte del dialogo con Wendy dopo l'incontro fra Jack e la donna della stanza 237.
  • Wendy che parla da sola, Danny va in trance ripetendo la parola "redrum", Wendy che gli parla; dissolvenza su Jack che va verso l'ufficio di Ullman per spegnere la radio.
  • Dopo aver levato un pezzo dalla radio, Jack ne leva altri due; dissolvenza su Halloran che parla nuovamente col Ranger, didascalia "8 a.m.".
  • La sequenza sull'aeroplano continua con Halloran che parla con l'hostess;
  • Inquadratura di Jack di spalle che batte a macchina.
  • Dissolvenza sull'aereo che atterra; dissolvenza sull'esterno di "Durkin's"; stacco sull'interno di Durkin's con Larry che va verso il telefono e parla con Halloran (che viene inquadrato).
  • Wendy e Danny che guardano "Beep beep" in televisione; un breve dialogo tra loro; Wendy che prende la mazza; la dissolvenza su Wendy nella Sala Colorado.
  • Wendy che vede degli scheletri nella hall dell'albergo, improvvisamente buio, mentre Jack insegue Danny nel labirinto.
  • Una inquadratura di Jack nel labirinto, indeciso su dove andare.

Edizioni estere

"All work and no play makes Jack a dull boy"

Kubrick si è occupato anche delle versioni del film distribuite nei paesi in cui esso sarebbe stato doppiato. La frase che Jack scrive ossessivamente sulla macchina da scrivere, nella versione originale del film, è il proverbio All work and no play makes Jack a dull boy. Kubrick ha però girato questa sequenza modificando la lingua del dattiloscritto in italiano, francese, spagnolo, tedesco, perché il film sarebbe stato doppiato in queste lingue nei rispettivi paesi. Nella seguente tabella sono riportate le frasi nelle diverse lingue e la traduzione in italiano.[19]

Lingua Frase Traduzione in italiano
Inglese All work and no play makes Jack a dull boy. Solo lavoro e niente divertimento rendono Jack un ragazzo annoiato.
Italiano Il mattino ha l'oro in bocca.
Tedesco Was Du heute kannst besorgen, das verschiebe nicht auf Morgen. Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Spagnolo No por mucho madrugar amanece más temprano. Anche se ti alzi più presto, non farà giorno prima.
Francese Un «Tiens» vaut mieux que deux «Tu l'auras». Un «Tieni» vale più di due «Avrai».

Anche le didascalie del film (inclusa quella sottostante la foto nel finale) sono state tradotte. Purtroppo, le edizioni DVD del film in tutto il mondo (distribuite dopo la morte del regista) contengono esclusivamente la versione originale inglese del dattiloscritto e delle didascalie, sacrificando le scelte di Kubrick.

Stanley Kubrick commissionò alla sua segretaria, Margaret Adams, di battere a macchina la frase "All work and no play makes Jack a dull boy" su ciascuna delle circa 500 pagine che nel film costituiscono il manoscritto di Jack Torrance. La segretaria impiegò mesi dattilografando le pagine ogni giorno in diversi stili, per completare il lavoro.[20][21][22]

Edizione italiana

Giancarlo Giannini, la voce italiana di Nicholson

L'edizione italiana del film è stata diretta da Mario Maldesi, storico direttore di doppiaggio delle versioni italiane film di Kubrick da Arancia meccanica in poi. Il film è stato comunque doppiato in italiano nella versione integrale di 146 minuti, ma non è mai uscito in alcun formato.

Il personaggio di Wendy Torrance (Shelley Duvall) è doppiato dall'attrice e doppiatrice Livia Giampalmo che all'epoca in cui uscì il film era la moglie di Giancarlo Giannini, il doppiatore di Jack Torrance (Jack Nicholson). Nelle scene iniziali quando lo scrittore Jack Torrance (Jack Nicholson) si presenta sia alla signora della reception che al direttore dell'albergo Stuart Ullman (Barry Nelson) pronuncia il suo nome in forma interrogativa, caratteristica presente solo nel doppiaggio italiano, e che fu una scelta introdotta quasi per gioco dal direttore del doppiaggio Mario Maldesi e dall'attore Giancarlo Giannini, i quali sostennero che l'aggiunta della frase interrogativa avrebbe preannunciato una sorta di confusione mentale del personaggio già dalle prime battute, e che solo uno spettatore attento avrebbe colto tale sottigliezza. Tale episodio è raccontato da Mario Maldesi durante una intervista per il sito Il mondo dei doppiatori nel 2012.[23]

Stanley Kubrick spedì una lettera di congratulazioni a Giancarlo Giannini, per l'ottimo lavoro svolto come doppiatore di Nicholson.

Accoglienza

Incassi

Shining, al suo esordio negli Stati Uniti, incassò 622337, subito dietro a L'Impero colpisce ancora e The Gong Show Movie. Al suo ritiro dalle sale il film aveva incassato 44360123, risultando così il 14° miglior incasso del 1980[24].

In Italia il film incassò circa 668 542 000 , ponendosi al decimo posto tra i film più visti dell'anno[25][26]. Al momento della sua riedizione, nel 2017, la pellicola ha incassato, in tre giorni di proiezione, 288447[27].

Recensioni iniziali

Alla sua uscita il film ricevette recensioni miste. Janet Masli, del The New York Times, lodò l'interpretazioni di Nicholson ed apprezzò l'Overlook Hotel in quanto efficace location per l'horror, ma scrisse che "perfino le immagini più sorprendentemente terrificanti del film sembrano imperiosi e persino irrilevanti"[28]. Variety fu molto critico, dicendo che "Con tutto il possibile per lavorare, […] Kubrick ha lavorato coll’agitato Nicholson alla distruzione di tutto ciò che era così terrificante nel bestseller di Stephen King".[29] Una critica comune riguardava la lentezza della pellicola, atipica degli horror del periodo. Il film, nel 1981, ebbe due candidature ai Razzie Awards per peggior regia (Stanley Kubrick) e peggior attrice non protagonista (Shelley Duvall).[30]

Reazione di Stephen King

Una delle persone che criticò di più il film fu Stephen King, autore del libro che aveva ispirato Kubrick. King definì la pellicola "fredda e distaccata", diametralmente opposta all'opera originale.[31] Disse poi che, dal suo punto di vista, aveva trovato il personaggio di Jack "completamente pazzo fin dalla prima scena"[32]: inoltre non apprezzò l'interpretazione della Duvall, dicendo che "si trova lì solo per strillare ed essere stupida" e che la pone tra i personaggi più misogini della storia del cinema.[32][33][34] Nonostante ciò, King, in Danse macabre, mise il film nella lista degli horror "che hanno dato un contributo peculiare al proprio genere"[35].

Riconoscimenti

Prequel

La Warner Bros. voleva fare un prequel del film, col titolo provvisorio di Overlook Hotel, per raccontare gli eventi narrati all'Overlook Hotel prima dell'arrivo dei Torrance. Nel 2014 il progetto sembrava in dirittura d'arrivo, con direzione affidata al regista Mark Romanek e sceneggiatura firmata da Laeta Kalogridis (Shutter Island), Bradley Fischer (Zodiac) e James Vanderbilt (The Amazing Spider-Man)[7]. Il progetto però non si è concretizzato.

Remake

Nel 1988 è stato prodotto in Turchia un remake non autorizzato di Shining, intitolato Biri beni gözlüyor.[36]

Documentari

  • La figlia di Stanley Kubrick, Vivian, girò Making The Shining (1980), un making of sulla lavorazione del film, commissionato dalla BBC.
  • Nel 2012 è uscito il documentario Room 237, diretto da Rodney Ascher, incentrato sui presunti significati nascosti nel film.

Note

  1. ^ Qual è il film più spaventoso di tutti i tempi?, su mag.sky.it, MAG - Sky.it.
  2. ^ (EN) The 100 best horror films: the full list, su timeout.com, Time Out.
  3. ^ a b c (EN) Vincent LoBrutto, Stanley Kubrick, a biography, Da Capo Press, 7 maggio 1999, pp. 412, 420, 437, ISBN 978-0-306-80906-4.
  4. ^ (EN) Paul Duncan, Stanley Kubrick, The Complete Films, Taschen, 1º aprile 2011, ISBN 978-3-8365-2775-0.
  5. ^ Duncan, 2008, p. 83.
  6. ^ Overlook Hotel, arriva il prequel di Shining scritto dallo sceneggiatore e produttore di The Walking Dead, Glenn Mazzara, su huffingtonpost.it.
  7. ^ a b c Shining, Overlook Hotel prequel del capolavoro di Stanley Kubrick, su ilfattoquotidiano.it.
  8. ^ Joe Turkel, Co Star of "Blade Runner" and "The Shining", at Days Of The Dead Horror Con, su youtube.com.
  9. ^ AN IN-DEPTH ANALYSIS OF STANLEY KUBRICK'S FILM THE SHINING - CLOSING DAY, su idyllopuspress.com.
  10. ^ Kubrick at Elstree: The fire that almost axed The Shining, su bbc.co.uk.
  11. ^ Duncan, 2008, p. 82.
  12. ^ Dichiarazione rilasciata da Kubrick a Michel Ciment in Ciment, 1999, pp. 190-1.
  13. ^ I segreti di Blade Runner, su fantascienza.com.
  14. ^ (EN) The Circon, su wendycarlos.com.; tradotto in Wendy Carlos, su archiviokubrick.it.
  15. ^ Colonna sonora di Shining, su archiviokubrick.it.
  16. ^ Shining - Evento halloween, su nexodigital.it.
  17. ^ a b c (EN) Bryce Utting, The Shining, su homepages.ihug.co.nz.
  18. ^ (EN) Bryce Utting, The hospital scene, su homepages.ihug.co.nz.
  19. ^ Shining su exxagon.it Archiviato il 15 maggio 2009 in Internet Archive.
  20. ^ Mindhole Blowers: 20 Facts About The Shining That Might Make You Say "Talk to the Finger!"
  21. ^ CABINET // Artist Project / All Work and No Play
  22. ^ Reel Terror: The Scary, Bloody, Gory, Hundred-Year History of Classic Horror ... - David Konow - Google Libri
  23. ^ Intervista a Mario Maldesi, 2012, Il mondo dei doppiatori, enciclopediadeldoppiaggio.it
  24. ^ The Shining, su boxofficemojo.com.
  25. ^ Box office Italia 1980-81, su boxofficebenful.blogspot.it.
  26. ^ Classifica film 1980-81, su chartitalia.blogspot.it.
  27. ^ THOR: RAGNAROK RIMANE IN TESTA – INCASSI BOX OFFICE DEL 2 NOVEMBRE 2017, su cineguru.screenweek.it. URL consultato il 9 gennaio 2018.
  28. ^ THE SHINING, su nytimes.com.
  29. ^ Shining, su variety.com.
  30. ^ Quelle horreur! 'The Shining' was not only snubbed, it was Razzed!, su goldderby.latimes.com.
  31. ^ «Shining è freddo e distaccato»: dopo trent’anni, Stephen King critica ancora il film di Kubrick, su bestmovie.it.
  32. ^ a b Stephen King ribadisce di non aver mai apprezzato Shining di Stanley Kubrick, su badtaste.it.
  33. ^ BBC NEWS- STEPHEN KING, su bbc.com.
  34. ^ What Stanley Kubrick got wrong about “The Shining”, su salon.com.
  35. ^ Stephen King, Danse Macavre, pp. 415, 417, ISBN 0-425-10433-8.
  36. ^ Recensione del film, su thebloodypitofhorror.blogspot.com.

Bibliografia

  • Michel Ciment, Kubrick - Edizione definitiva, Milano, Rizzoli, 1999.
  • Paul Duncan, Stanley Kubrick. Tutti i film, Taschen, 1º gennaio 2008, ISBN 978-3-8228-3659-0.

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