Dies irae
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Dies irae | |
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Il giorno del giudizio secondo il pittore fiammingo Petrus Christus | |
Autore | Tommaso da Celano |
1ª ed. originale | XIII secolo |
Genere | sequenza liturgica |
Lingua originale | latino |
Il Dies irae è una sequenza in lingua latina, molto famosa, attribuita a Tommaso da Celano. Sono in molti a ritenerla una composizione poetica medievale tra le più riuscite. C'è un salto di stile rispetto al latino classico: il ritmo è accentuativo e non quantitativo, e i versi sono rimati con rima baciata (AAA, BBB, CCC) a eccezione delle ultime due strofe. Il metro è trocaico. Descrive il giorno del giudizio, l'ultima tromba che raccoglie le anime davanti al trono di Dio, dove i buoni saranno salvati e i cattivi condannati al fuoco eterno. Il Dies irae è una delle parti più note del requiem e quindi del rito per la messa esequiale previsto dalla messa tridentina.
Compare anche nella Liturgia delle Ore (come inno alternativo per l'ultima settimana del tempo ordinario) in una versione riveduta, che tiene conto dell'illegittimità dell'identificazione da parte dell'esegesi medievale della figura di Maria Maddalena con l'adultera pentita.
Probabilmente l'ispirazione dell'inno è biblica, dalla versione latina della Vulgata del libro di Sofonia 1,15-16:
(LA)
«Dies irae, dies illa, dies tribulationis et angustiae, dies calamitatis et miseriae, dies tenebrarum et caliginis, dies nebulae et turbinis, dies tubae et clangoris super civitates munitas et super angulos excelsos.» |
(IT)
«Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo.» |
(Bibbia CEI) |
Indice
Testo completo[modifica | modifica wikitesto]
Si riporta di seguito il testo completo e una traduzione semi-poetica[1].
Sono orazioni che si possono recitare in qualunque tempo [dell'anno liturgico] per implorare da Dio, oltre le virtù più importanti, il suffragio speciale per tutti i Defunti, commemorando i fatti principali di Gesù Cristo dalla Sua Passione in avanti. Il testo è riportato nel capitolo delle Messe per i defunti, da pronunciarsi al termine della Messa dopo una preghiera a Maria Vergine, secondo l'avvertenza ora citata.
Il testo latino originale è composto da terzine a rima piana (nell'ultima parola di tutti i versi l'accento cade sulla penultima sillaba), con un particolare schema AAA, BBB, CCC, DDD, ecc.
Nella traduzione italiana semi-poetica, ogni terzina è resa con quattro versi.
- Sequenza dei morti
Latino
Dies ìrae, dìes ìlla,
Solvet seclum in favìlla,
Teste David cum Sybìlla.
Quantus tremor est futùrus,
Quando Iùdex est ventùrus,
Cuncta stricte discussùrus.
Tuba, mirum spargens sonum,
Per sepùlchra regiònum,
Coget omnes ante thronum.
Mors stupèbit et natùra,
Cum resùrget creatùra,
Iudicànti responsùra.
Liber scriptus proferètur,
In quo totum continètur,
Unde mundus iudicètur.
Iudex ergo cum sedèbit,
Quidquid latet apparèbit,
Nil inùltum remanèbit.
Quid sum miser tunc dictùrus?
Quem patrònum rogatùrus,
Cum vix iustus sit secùrus?
Rex tremèndae maiestàtis,
Qui salvàndos salva gratis,
Salva me, fons pietàtis.
Recordàre, Iesu pie,
Quod sum causa tuae viae,
Ne me perdas illa die.
Quaerens me, sedìsti lassus;
Redemìsti crucem passus;
Tantus labor non sit cassus.
Iuste Iudex ultiònis,
Donum fac remissiònis,
Ante diem ratiònis.
Ingemìsco tamquam reus;
Culpa rubet vultus meus;
Supplicànti parce, Dèus.
Qui Màriam absolvìsti,
Et latrònem exaudìsti,
Mihi quoque spem dedìsti.
Preces meae non sunt dignae,
Sed tu bonus, fac benìgne,
Ne perènni cremer igne.
Inter oves locum praesta,
Et ab haedis me sequèstra,
Stàtuens in parte dextra.
Confutàtis malèdictis,
Flammis àcribus addìctis,
Voca me cum benedìctis.
Oro supplex et acclìnis;
Cor contrìtum quasi cinis;
Gere curam mei finis.
Lacrimòsa dies illa,
Qua resùrget ex favìlla,
Iudicàndus homo reus,
Huic ergo parce Deus;
Pìe Ièsu Dòmine,
Dòna eis rèquiem. Amen.
Italiano
In quel dì che le Sibille,
E Davidde profetàr,
Si vedrà tutto in favìlle
L'universo consumar.
Qual tremor, quale spavento
L'Orbe tutto assalirà
Quando il Dio del Testamento
Giudicante a lui verrà.
Allo squillo della tromba
Ogni avel si schiuderà,
Onde il corvo e la colomba
Alla valle insieme andrà.
Si vedran Natura e Morte
In un punto istupidir,
Quand'innanzi al Vivo, al Forte
Dovrà ognuno comparir.
Si vedrà nel libro eterno
Il delitto e la virtù,
Onde il Cielo oppur l'Inferno
Avrà l'uom per quel che fu.
Ora, il Giudice sedente
Fra le nuvole del ciel,
Ai secreti d'ogni mente
Toglierà l'antico vel.
Fra l'orror di tanta scena
Qual soccorso implorerò,
Mentre salvo sarà appena
Chi da giusto i dì menò?
Tu che salvi chi s'aggrada,
Re tremendo in maestà,
Mi schiudi al ciel la strada,
Fonte eterno di bontà.
Che per noi prendesti carne
Ti rammenta, buon Gesù,
Onde allor abbi a salvarne
Dall'eterna schiavitù.
Per me fosti in croce esangue
Tra i dolor da capo a piè;
Il valor di cotanto sangue
Non sia vano allor per me.
Concedimi il perdono,
Giusto giudice ed ultòr,
Pria che a' piedi del tuo trono
Sperimenti il tuo furòr.
Peccator qual io mi veggo,
Copro il volto di rossor:
Tu dunque a me ch'el chièggo,
Dà benigno il tuo favor.
Da te assolta fu Maria,
Per te salvo fu il ladron,
Onde viva in me pur sia
La speranza del perdon.
Le mie preci, Nume eterno,
Non son degne, e chi no 'l sa?
Ma dal fuoco dell'Inferno
Tu mi scampa per pietà.
Ti dai capri mi dividi,
Di cui fìa Satànno il re,
Onde a destra co'i tuoi fidi
Trovi grazia innanzi a Te.
Condannati i maledetti
Alle fiamme ed ai sospìr,
Allor chiama co' dilètti,
Alla gloria dell'Empìr.
Il dolor che in questo seno
Il mio cor di già ammollì,
A pietà ti muova almeno
Nell'estremo de' miei dì.
Lagrimòso quel momento
Onde l'uomo peccator
Dall'ignìvomo tormento
Andrà innanzi al suo Signor.
Fra l'orror di tanto scempio,
Mostra, Dio, la tua virtù;
E il tuo sangue a pro dell'empio
Tutto impiega, buon Gesù.
In musica[modifica | modifica wikitesto]

Nelle messe di requiem[modifica | modifica wikitesto]
Celebri musicisti hanno musicato il testo di questa Sequenza nelle loro messe di requiem: degni di nota sono il Dies irae di Mozart, quello di Giuseppe Verdi e quello di Luigi Cherubini. Spesso la terza strofa del Dies Irae costituisce un brano a parte detto Tuba mirum. Altri esempi di Dies Irae si trovano in:
- Berlioz, Hector: Grande Messe des Morts, Op. 5
- Carta, Maria: Dies Irae in lingua sarda (1974)
- Biber, Heinrich Ignaz Franz: Requiem a 15 in la maggiore (1687?)
- Britten, Benjamin: War Requiem (1962)
- Cherubini, Luigi: Requiem
- De Victoria, Tomás Luis: Requiem (1605)
- Donizetti, Gaetano: Requiem
- Dvořák, Antonín: Requiem
- Henze, Hans Werner: Requiem
- Mozart, Wolfgang Amadeus: Requiem in re minore KV 626
- Kozlovskij, Osip: Requiem in mi bemolle minore (in inglese: Requiem in E-flat minor) (1798)
- Pizzetti, Ildebrando: Assassinio nella cattedrale, opera lirica. Prima: Milano, Teatro alla Scala, 1º marzo 1958
- Preisner, Zbigniew: Requiem for my friend
- Reger, Max: Lateinisches Requiem (Fragmento, 1914)
- Verdi, Giuseppe: Requiem (1874)
- Maderna, Bruno: Requiem (1946)
- Jenkins, Karl: Requiem (2005).
- Fauré, Gabriel, seguendo la consuetudine del rito gallicano, come molti compositori francesi, non ha incluso il Dies irae nel suo Requiem.
Adattamenti della melodia[modifica | modifica wikitesto]
nella musica classica:
- Berlioz, Hector: in Symphonie Fantastique, 5º movimento – Songe d'une nuit de sabbat (1830);
- Franz Liszt: in Totentanz, danza macabra per pianoforte e orchestra (1834), intera pièce;
- Charles Henri Valentin Alkan: in Souvenirs: Trois morceaux dans le genre pathétique op. 15, nº3 - Morte (1837);
- Franz Liszt: in Mefisto valzer (1859);
- Gustav Mahler: Sinfonia n. 2, 5° movimento (1895);
- Sergej Rachmaninov: L'isola dei morti, poema sinfonico, (1908);
- Sergej Rachmaninov: Rapsodia su un tema di Paganini (1934);
- Sergej Rachmaninov: Danze sinfoniche, 3° movimento (1940);
- Ottorino Respighi: Impressioni brasiliane - Butantan (1928);
- Ildebrando Pizzetti: Assassinio nella cattedrale, 2° atto (1958);
- Karl Jenkins in Requiem (2005).
in altri settori musicali:
- Sting: quale motivo portante dello spettacolo "Giudizio Universale" (2018)
- Rendine, Sergio: Poema Mediterraneo
- Branduardi, Angelo: colonna sonora per la pièce teatrale per marionette: "Il viaggio incantato" (1989, teatro delle marionette dei Podrecca, Trieste)
- Alan Menken e Stephen Schwartz: colonna sonora del film Il gobbo di Notre Dame (1996);
- I CCCP Fedeli alla linea, gruppo punk italiano degli anni ottanta, hanno cantato alcuni spezzoni di Dies Irae in versione live reperibile nel CD Live in Punkow del 1996.
- Formula 3: rivisitazione in chiave rock progressive, prima traccia del disco omonimo ("Dies Irae", 1970, Numero Uno);
- Wendy Carlos e Rachel Elkind: The Shining Main Title (1980, LP della colonna sonora del film Shining);
- Jacques Ibert: colonna sonora del film Golgotha (1935)
- Jerry Goldsmith: colonna sonora del film La macchia della paura (The Mephisto Waltz, 1971);
- Basil Poledouris: colonna sonora del film Conan il barbaro (1982), brano The Awakening;
- Jerry Goldsmith: colonna sonora del film Poltergeist - Demoniache presenze (1982), brano Escape from Suburbia;
- Elliot Goldenthal: colonna sonora del film Demolition Man (1993);
- Melvins: Dies Irae, dall'album Nude with Boots (2008)
- Mago De Oz, nel disco Gaia III, lo inseriscono dopo il pezzo di apertura.
- Epica: in The Classical Conspiracy - Live in Miskolc, Hungary, album dal vivo registrato durante il Miskolc Opera Festival in Ungheria il 14 giugno 2008.
- Therion: in The Miskolc Experience, registrazione del concerto tenutosi a Miskolc (Ungheria) il 16 giugno 2007.
- Symphony X: Prelude, dall'album V - The New Mythology Suite.
- Dark Moor: Dies irae (Amadeus), dall'album The Gates of Oblivion.
- Rhapsody of Fire : hanno utilizzato parecchi estratti musicali e lirici nel corso della loro discografia.
- Roberto De Simone: Dies irae, dall'album Io narciso io.
- Hans Zimmer: colonna sonora dei film La strada per El Dorado (2000) e Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare (2011).
- Claver Gold: la traccia introduttiva del suo album Requiem, intitolata Dies Irae, realizzata in collaborazione con Murubutu, vede la recitazione da parte di quest'ultimo delle parole bibliche cui si ispira la composizione medievale.
Testo e traduzione[modifica | modifica wikitesto]
Dies Irae, dies illa |
Giorno dell'ira, quel giorno che |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ don Giuseppe Riva, coi Tipi di Antonio Valentini e C., Manuale di Filotea, ed.ne decimaterza (riveduta e aumentata), Milano, Libraio Serafino Maiocchi, Contrada de' Profumieri n. 3219, Agosto 1860, pp. 80, 86, 87 (di 940).
- ^ Secondo la versione riveduta: Peccatricem qui solvisti
- ^ Secondo la versione riveduta: Tu che perdonasti la peccatrice
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene il testo completo tradotto da Giovanni Marchetti nel 1857 di Dies Irae
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dies Irae
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Dies irae, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Dies irae, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) Dies irae, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Dies irae, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 179603323 · LCCN (EN) n2009063830 · GND (DE) 4149749-1 · WorldCat Identities (EN) n2009-063830 |
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