Montevecchia

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Montevecchia
comune
Montevecchia – Stemma
Montevecchia – Bandiera
Montevecchia – Veduta
Montevecchia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoIvan Pendeggia (lista civica) dal 3-10-2021
Territorio
Coordinate45°42′N 9°23′E / 45.7°N 9.383333°E45.7; 9.383333 (Montevecchia)
Altitudine479 m s.l.m.
Superficie5,92 km²
Abitanti2 655[1] (30-6-2023)
Densità448,48 ab./km²
FrazioniOstizza, Spiazzolo, Valfredda

Località: Brughé, Ceresé, Palazzetto, Passone, Pertevano, Piazza-Ghisalba, Quattro Strade

Comuni confinantiCernusco Lombardone, La Valletta Brianza, Merate, Missaglia, Olgiate Molgora, Osnago
Altre informazioni
Cod. postale23874
Prefisso039
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT097053
Cod. catastaleF657
TargaLC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 750 GG[3]
Nome abitantimontevecchini
PatronoMartirio di san Giovanni Battista
Giorno festivo29 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montevecchia
Montevecchia
Montevecchia – Mappa
Montevecchia – Mappa
Posizione del comune di Montevecchia nella provincia di Lecco
Sito istituzionale

«Quella delle terrazze di Montevecchia è tra le più belle posizioni della Brianza: uno spalto altissimo, un balcone che si erge, fuori dalle nebbie, e si affaccia dritto a sud; nelle giornate di vento si vede dalla Cisa al Monte Rosa. [...] Alti monti la difendono dalle tramontane. Le brume, le nebbie, che salgono dalle pianure e dai laghi la sfiorano fruttuosamente: è chiaro, oramai, che il vino più delicato e squisito deriva sempre da uve mature al limite estremo delle condizioni climatiche e geoponiche necessarie alla vite.»

Montevecchia (Muntavégia in dialetto brianzolo[4]) è un comune italiano di 2 655 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia. Le colline su cui sorge dominano il territorio del Meratese, nella Brianza nordorientale. È sede del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Lombardia.

Il comune di Montevecchia si sviluppa nel territorio del Meratese. Si estende su una superficie di 5,92 km²[5]. Il punto più alto della collina del paese si trova ad un'altitudine di 503 m s.l.m.

Montevecchia confina a nord con Olgiate Molgora, La Valletta Brianza, a est con Cernusco Lombardone e Merate, a ovest con Missaglia, a sud con Osnago[6].

Sismologia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Classificazione sismica, il comune appartiene alla fascia soggetta a sismicità bassa[7].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Milano Brera.

Secondo la classificazione climatica, Montevecchia appartiene alla zona E[8]. La particolarità è che in cima al paese il clima è differente rispetto ai paesi limitrofi a valle, infatti si riscontrano circa 2 gradi in meno d'estate e 2 gradi in più in inverno. Grazie alla buona esposizione solare, sul versante meridionale del colle riescono a crescere piante da clima mediterraneo, come la vite e diversi tipi di erbe aromatiche.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

La parola Montevecchia si ritiene sia riferibile alla fortificazione romana che si trovava al posto dell'attuale santuario, circondata da una cerchia di mura protettiva di oltre 800 metri di sviluppo. Il nome Mons Vigiliae (monte delle Vedette), si sarebbe nel tempo involgarito in Mons Vegliae, Monte Vegiae, Monte Vegia, sino all'attuale dialetto brianzolo, nel quale Vegia significa Vecchia.

In realtà, data l'antichissima colonizzazione del colle, è più probabile un'origine celtica del toponimo, alla quale sarebbe stato poi aggiunto il termine latino mont(em), quale Owignya od Owikya, derivanti dalla stessa radice ed indicanti la presenza di pecore, agnelli o cervi.[9] La successiva apertura della "o" in "a", molto frequente in posizione pretonica, la palatalizzazione della sillaba successiva, fenomeno ordinario nel periodo tardo-latino, e l'apofonia della vocale tonica, tipica del lombardo, avrebbero generato il toponimo Montaveggia, di cui "Montevecchia" non è che un adattamento recente (certamente dopo il 1875[10]).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.

L'origine di insediamenti umani nel territorio di Montevecchia è di antica data. Nel parco di Montevecchia alla fine degli anni settanta furono rinvenuti due accampamenti risalenti all'epoca dell'Uomo di Neanderthal e dell'Homo sapiens, datati rispettivamente il primo a 60 000 anni ed il secondo a 32 000. Questi insediamenti sono alcuni fra i più antichi situati in Lombardia.

Poco si sa, invece, della Montevecchia romana se si escludono le tracce di una fortificazione di oltre 800 metri di sviluppo rinvenute nei pressi dell'attuale santuario (vedi alla voce etimologia).

Maggiore è la documentazione sulle vicende a partire dal medioevo, che vedono Montevecchia amministrata come comunità libera della Brianza sino all'età moderna.

Nel 1647 Montevecchia venne concessa in feudo alla famiglia Panigarola, che si estinse nel 1703. Nel 1713 il Conte Giacomo Brivio di Brochles, originario di Montevecchia, comprò il feudo natale, e la sua famiglia lo tenne fino al 1740, quando Carlo Brivio lo vendette agli Agnesi, famiglia di Milano[11]. Il titolo di conte di Montevecchia fu del senatore Donzelli Beniamino fino al 1952.

Dal 1809 al 1816 e dal 1928 al 1966 il comune di Montevecchia fu unito a Cernusco Lombardone formando il comune di Cernusco Montevecchia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Montevecchia sono stati concessi con il decreto del Presidente della Repubblica del 3 marzo 2005.[12]

«D'azzurro, all'aquila d'argento, rostrata, linguata e armata di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Santuario della Beata Vergine del Carmelo[modifica | modifica wikitesto]

Veduta laterale del Santuario.

Al termine di una strada segnata dalle cappelle della via Crucis[11] si trova il santuario della Beata Vergine del Carmelo, di origini medievali, collocato in cima alla collina di Montevecchia. Si attribuisce la costruzione della prima chiesetta ai Longobardi che la dedicarono al loro santo "preferito" San Giovanni Battista (come il Duomo di Monza realizzato dalla regina Teodolinda). Poiché in epoca romana vi era sulla sommità di Montevecchia un posto di vigilanza, e nel paese sottostante un Castrum importante dove si controllava le principali arterie, all'arrivo dei Longobardi, le postazioni romane furono utilizzate per edificare due chiese entrambe dedicate a San Giovanni Battista. Il confinante comune di Cernusco Lombardone, è infatti l'unico comune della Lombardia che ha nel suo nome quello dei "Longobardi", dimostrandone la loro sicura presenza nel suo territorio[senza fonte]. Al periodo medievale risale l'origine del campanile, sorto come torre di avvistamento[11].

La chiesetta longobarda sulla sommità di Montevecchia è resistita sino al 1570, epoca in cui un incendio dovuto "all'incuria del parroco" (si legge dagli atti della visita di san Carlo Borromeo) la distrusse interamente insieme ai paramenti e agli arredi sacri. Per quasi un secolo le messe furono officiate nella cappella di San Bernardo, sino al 1630, anno in cui il santuario fu ricostruito, ma con dimensioni ridotte rispetto all'attuale. Ampliamenti con l'aggiunta della sacrestia da un lato e di ampi locali per la residenza dei preti officianti (avvenuti tra la fine del 1660 e la metà del Settecento) ha portato il santuario alle dimensioni attuali.

Nel 1924 l'attuale santuario fu dedicato alla Beata Vergine del Carmelo e consacrato nel novembre del 1954 dal cardinale Schuster.

Internamente, la chiesa conserva due cappelle riccamente affrescate[11]:

  • in quella di sinistra trovano posto una Decollazione di San Giovanni Battista, opera attribuita Giulio Campi, oltre ad altri dipinti databili tra il XVI e il XVIII secolo;
  • quella di destra, così come il presbiterio, ospita affreschi di Andrea Appiani, tuttavia in cattivo stato di conservazione.

A pochi metri dal santuario si trovano alcune antenne radio che ripetono i segnali di alcune emittenti radiofoniche locali lombarde nell'area brianzola.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gli stranieri residenti nel comune sono 107, ovvero il 4,3% della popolazione[16].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Enogastronomia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Montevecchia è noto per la produzione di erbe aromatiche, (salvia, rosmarino, basilico, timo e alloro) e di vini; il paese è infatti la patria del Pincianèl, il classico vino rosso dell'Alta Brianza, ora con denominazione IGT dal consorzio Terre Lariane. Il vino bianco secco di Montevecchia è invece menzionato da Carlo Porta in uno scritto realizzato per le seconde nozze di Napoleone Bonaparte[11].

La salvia ed il rosmarino di Montevecchia sono riconosciuti come Prodotti agroalimentari tradizionali lombardi..

Degni di nota sono anche i famosi furmagétt de Muntavégia (o furmagétt de faciröla), tipici formaggini di latte vaccino, anch'essi riconosciuti come prodotti agroalimentari tradizionali.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto concerne il calcio l'A.S.D. Montevecchia milita in Seconda Categoria.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

La salita che porta a Montevecchia è molto frequentata dagli appassionati di ciclismo. Il punto d'inizio è il semaforo sulla strada provinciale Cernusco Lombardone-Monticello Brianza, a quota 286 m. Si tratta di una salita piuttosto impegnativa, lunga poco più di 2 km, con diversi strappi secchi e pendenze che raggiungono il 19% (cartello stradale dopo circa 500 m). La salita vera e propria termina nei pressi della chiesetta di san Bernardo, a circa 475 m di quota; di qui la strada prosegue pianeggiante, con alcuni leggeri saliscendi, dapprima asfaltata e poi sterrata (questo tratto è chiuso al traffico automobilistico), inoltrandosi nel bosco. Dopo 3-4 km ritorna asfaltata e riprende a salire, e in poco meno di 1 km raggiunge Lissolo, dove si allaccia alle strade che salgono da Sirtori e da Perego. Una strada alternativa, meno battuta, si distacca dalla strada provinciale ad alcune centinaia di metri dal semaforo, verso Cernusco: passando per le frazioni di Passone e Pertevano essa si ricongiunge con la strada principale circa a metà della salita. Questo versante presenta pendenze ancora più forti dell'altro: in particolare subito dopo Pertevano vi è un "muro" di circa 200 metri con pendenze che toccano il 25%. È uno dei tratti più impegnativi di tutta la Brianza. Il 12 luglio 2008 Montevecchia ha ospitato l'arrivo in salita della settima tappa del Giro Donne 2008; tappa dominata da Fabiana Luperini che, premiata da Fiorenzo Magni, ha festeggiato il suo 5º giro, dieci anni dopo il poker di successi ottenuto tra il 1995 e il 1998.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 424, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Comuni Italiani.it - Montevecchia, Clima e dati geografici, su comuni-italiani.it. URL consultato l'11 novembre 2011.
  6. ^ Montevecchia: comuni limitrofi, su comuni-italiani.it, www.comuni-italiani.it. URL consultato l'11 novembre 2011.
  7. ^ Zona Sismica - Montevecchia, su comuni-italiani.it.
  8. ^ Clima - Montevecchia, su comuni-italiani.it..
  9. ^ Etymological Dictionary of Proto-Celtic
  10. ^ [1]
  11. ^ a b c d e f Borghese, p.317.
  12. ^ Montevecchia (Lecco) D.P.R. 03.03.2005 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  13. ^ a b Belloni et al., p. 226.
  14. ^ Villa Agnesi: viaggio nei salotti dove crebbe la "Scienziata Santa"
  15. ^ Statistiche I.Stat tituto nazionale di statistica|ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  16. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 22 agosto 2013 (archiviato il 22 giugno 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sironi Antonio Monte delle Vedette in Brianza - NED, Milano, 1983
  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
  • Annalisa Borghese, Montevecchia, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 317.
  • AA.VV. Il Santuario della Beata Vergine del Monte Carmelo a Montevecchia Nodo, Como, 1995

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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