Siamaggiore

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Siamaggiore
comune
(IT) Siamaggiòre
(SC) Siamaiore
Siamaggiore – Stemma
Siamaggiore – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoDavide Dessì (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate39°56′58.4″N 8°38′03.36″E / 39.949556°N 8.634267°E39.949556; 8.634267 (Siamaggiore)
Altitudinem s.l.m.
Superficie13,17 km²
Abitanti868[1] (31-1-2024)
Densità65,91 ab./km²
FrazioniPardu Nou
Comuni confinantiOristano, Solarussa, Tramatza, Zeddiani
Altre informazioni
Cod. postale09070
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095056
Cod. catastaleI717
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) siamaggioresi
(SC) siamajoresus
Patronosan Costantino Imperatore
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Siamaggiore
Siamaggiore
Siamaggiore – Mappa
Siamaggiore – Mappa
Posizione del comune di Siamaggiore all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Siamaggiore (Siamaiore[3][4] o Siamajori[4] in sardo) è un comune italiano di 868 abitanti della provincia di Oristano, nella regione del Campidano di Oristano.

Origini del nome[edit | edit source]

Il significato del toponimo è ancora incerto. Per lo più si indica il suo significato in riferimento alla Via Maior dei Romani. Non tutti gli studiosi concordano.

Troviamo notazione nell'Angius-Casalis ... Sia-Majore è un paese molto antico e che nel periodo del Regno d'Arborea, era prospero e molto popolato, rispetto al tempo in cui si scrive, perché meritò di essere capoluogo del Campidano, che fu nominato Majori, e che in principio dicevasi di Sia-majore... - Ed ancora nello stesso testo, alla voce Solarussa o Solorussa, troviamo: ... Solarussa, villaggio della Sardegna, provincia di Oristano, compreso nel mandamento di Cabras ... fa parte del campidano di Siamaggiore, che fu uno dei distretti dell'antico Giudicato di Arborea.

Storia[edit | edit source]

Nel Medioevo appartenne al Giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria del Campidano di Oristano, della quale esso era capoluogo. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Alla definitiva sconfitta degli arborensi, nel 1478, passò sotto il dominio aragonese e divenne un feudo. Intorno al 1767, in epoca sabauda, venne incorporato nel marchesato d'Arcais, feudo dei Flores Nurra, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Siamaggiore è uno dei due comuni della Sardegna, l'altro è Borore, ad avere riportato un caduto nella guerra di Crimea, si tratta del soldato Olias Antonio[5].

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Architetture religiose[edit | edit source]

  • Chiesa di San Costantino Magno Imperatore (parrocchiale). Si festeggia il 23 aprile.
  • Oratorio delle Anime.
  • Chiesa di San Ciriaco. Si festeggia l'8 agosto.
  • Chiesa di Santa Maria, nella borgata di Pardu Nou.

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[6]

Lingue e dialetti[edit | edit source]

La variante del sardo parlata a Siamaggiore è il campidanese oristanese.

Amministrazione[edit | edit source]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 giugno 2019 26 ottobre 2020 Maria Bonaria Scala Commissario straordinario
26 ottobre 2020 in carica Davide Dessì Lista civica "Impegno comune" Sindaco

Note[edit | edit source]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ (SC) Abertu su sportellu linguìsticu, su comune.siamaggiore.or.it. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  4. ^ a b (SC) Limba e Logos de Sardigna | Logos | Sardigna | Sas provìntzias, su www.sardegnacultura.it. URL consultato il 28 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2022).
  5. ^ AA. VV., Ricordo pittorico militare della spedizione sarda in oriente, Torino, BONA VINCENZO, 1884.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[edit | edit source]

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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