Opel Insignia B
Opel Insignia B | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Berlina |
Altre versioni | Berlina 4 porte station wagon |
Produzione | dal 2017 |
Sostituisce la | Opel Insignia A |
Euro NCAP (2017[1]) | ![]() |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | da 4897 a 5004 mm |
Larghezza | da 1863 a 1871 mm |
Altezza | da 1498 a 1525 mm |
Passo | 2829 mm |
Massa | da 1441 a 1807 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Rüsselsheim, Germania Shanghai, Cina |
Stile | Mark Adams |
Altre antenate | Buick Regal Holden Commodore |
Stessa famiglia | Buick LaCrosse Buick Regal |
Auto simili | Alfa Romeo Giulia Audi A4 BMW Serie 3 Ford Mondeo Mazda 6 Mercedes-Benz Classe C Peugeot 508 Renault Talisman Škoda Superb Volkswagen Passat Volvo S60 e V60 |
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La Insignia B è la seconda generazione della Opel Insignia, un'autovettura di fascia medio-alta appartenente al segmento D prodotta dal 2017 dalla casa automobilistica tedesca Opel.
Viene commercializzata a marchio Vauxhall nel Regno Unito e come Buick Regal in Cina e Nord America e come Holden Commodore in Australia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il progetto che ha visto nascere la seconda generazione è stato sviluppato da Opel a partire dal 2012 in un’ottica globale infatti, come la precedente serie, anche per la Insignia B era prevista la commercializzazione non soltanto con il marchio Opel in Europa e Vauxhall nel Regno Unito ma anche con il marchio Buick in Nord America e Cina e a marchio Holden in Australia. Visto il grande successo ottenuto dall'Insignia A prodotta in oltre 900.000 esemplari per la nuova i progettisti hanno evoluto sia stilisticamente che meccanicamente la formula vincente della vecchia generazione. Per la piattaforma di base si realizzò una struttura totalmente inedita e modulare in modo che la si potesse condividere con tutti i modelli di segmento medio-alto del gruppo General Motors.
La presentazione della vettura avviene al Salone di Ginevra nel marzo 2017. La vera novità fu la scelta di abbandonare sul mercato europeo la tradizionale carrozzeria a quattro porte per commercializzare la versione berlina stile fastback a cinque porte con il portellone posteriore denominata Insigna Grand Sport. La versione station wagon continuò ad essere denominata Insignia Sport Tourer mentre la versione rialzata stile crossover mantiene la denominazione Country Tourer.[2][3]
La produzione è partita ufficialmente nel marzo del 2017; la Opel ha investito in totale 500 milioni di euro per aggiornare l'impianto produttivo di Russelsheim.[4]
Dopo il debutto europeo viene svelata la versione destinata al mercato americano denominata Buick Regal e posizionata all’interno del listino Buick nel segmento mid-size, al di sotto dell’amiraglia LaCrosse. Per la prima volta debutta in America anche la versione wagon crossover denominata Regal Tour X basata sulla Insignia Country Tourer. Il modello cinese viene presentato al Salone dell’automobile di Shanghai 2018 nella sola versione berlina fabbricata localmente dalla joint venture tra GM e SAIC; la differenza rispetto il modello europeo era la carrozzeria berlina a quattro porte con portellone classico per andar maggiormente incontro alle esigenze della clientela cinese.
Sul mercato australiano invece la General Motors tramite la propria divisione Holden, commercializzò la Insignia con la denominazione Commodore[5] andando a raccogliere l’eredità dello storico modello australiano che cessò di essere prodotto nel 2017.
Nel settembre 2017 al Salone di Francoforte viene presentata la Insignia GSi (acronimo di Grand Sport injection), versione sportiva erede della precedente Insignia OPC. La GSi risulta più leggera di 160 kg rispetto la OPC ed è equipaggiata con il motore 2,0 litri Turbo a benzina da 260 cavalli e il turbodiesel 2,0 litri con tecnologia Multijet, doppio turbocompressore e 210 cavalli di potenza massima.[6]
Meccanica[modifica | modifica wikitesto]
Il telaio di base è la nuova piattaforma modulare General Motors E2XX, struttura a trazione anteriore oppure integrale con motore anteriore in posizione trasversale.[7] Il passo viene allungato di 92 millimetri e raggiunge i 2,83 metri. Le sospensioni anteriori possiedono una geometria di tipo MacPherson, solo sui modelli a trazione anteriore con cerchi in lega da 20 pollici viene utilizzata la struttura McPherson HiPerStrut.[8] Il retrotreno utilizza un nuovo schema a ruote indipendenti multilink a 5 bracci. Sui modelli di punta sono disponibili le sospensioni a controllo elettronico FlexRide con tre set-up di guida e possibilità di personalizzazione dei vari parametri. Il sistema di trazione integrale sviluppato da GKN e denominato Twinster possiede il torque vectoring e sfrutta una doppia frizione davanti ai semiassi che sostituisce il differenziale posteriore; è abbinato alla trasmissione automatica a otto rapporti Aisin AF50-8.[9]
Lo scheletro della carrozzeria è realizzato in acciai alto resistenziali ed è più leggero di 60 kg rispetto la vecchia Insignia A per mezzo dell’utilizzo dell’alluminio in numerose zone della carrozzeria. L’intera struttura comprensiva di telaio è più leggera tra i 175 kg e i 200 kg a seconda della versione.[10]
Tra i dispositivi di sicurezza debuttano i sistemi di assistenza alla guida con radar capace di riconoscere pedoni e ostacoli e di frenare la vettura, mantenimento corsia e distanza di sicurezza, lettore dei segnali stradali, sensori superamento veicoli e angolo cieco, cofano attivo. Nel 2017 viene sottoposta ai crash test EuroNCAP ottenendo il punteggio di 5 stelle.[11]
Design[modifica | modifica wikitesto]
Esteticamente viene evoluto il linguaggio stilistico della prima serie richiamando in numerosi particolari il prototipo Opel Monza esposto nel 2016. Disegnata da Mark Adams la vettura viene caratterizzato da linee più tese e filanti e con un profilo stile fastback caratterizzato dal tetto (più basso di 3 cm) discendete verso la coda e un accenno di terzo volume. La scelta del portellone posteriore apribile completamente è stata voluta dai vertici per andare maggiormente incontro alle esigenze della clientela del Nord Europa, dove questa soluzione viene preferita alla tradizionale carrozzeria 4 porte e station wagon. Il frontale presenta la classica calandra col marchio Opel tra due baffi cromati, i fanali vengono caratterizzate dalla firma luminosa a LED a freccia. Al posteriore il baule viene stilizzato per formare un spoiler, i fanali si sviluppano su due livelli. La versione station wagon viene caratterizzata da una lunga cornice cromata che intercorre lungo tutta la linea dei finestrini della fiancata e si raccorda al lunotto posteriore.
Gli interni, disegnati da Stefan Arndt, presentano una forma più arrotondata rispetto gli esterni con la plancia a sviluppo orizzontale con al centro lo schermo del sistema multimediale touchscreen a 7 o 8 pollici “IntelliLink Navi 900” con navigatore, connessione internet, wi-fi e connettività bluetooth, Android Auto, Apple CarPlay e GM OnStar 4G.[12] Nel novembre 2018 debuttano i nuovi sistema di infotainment “Multimedia” e “Multimedia Navi Pro” che presentano una nuova grafica stile smartphone e debutta opzionale la radio DAB e l’head-up display mentre viene abbandonato il servizio OnStar in seguito alla vendita della Opel, da parte della General Motors, al gruppo PSA.[13]
Motorizzazioni[modifica | modifica wikitesto]
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza | Coppia max | Emissioni CO2 (g/Km) |
0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (Km/h) |
Consumo medio (Km/l) |
1.5 16V Turbo 140 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.490 | 103 kW (140 CV) | 250 N•m @2.000 giri/min | 129-136 | 9,9-10,2 | 207-213 | - |
1.5 16V Turbo 165 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.490 | 121 kW (165 CV) | 250 N•m @2.000 giri/min | 132-149 | 8,9-9,5 | 210-225 | - |
1.6 16V Turbo 200 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.598 | 147 kW (200 CV) | 280 N•m @1.650 giri/min | 145-156 | 7,7-8,4 | 227-235 | - |
2.0 16V Turbo 260 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.998 | 191 kW (260 CV) | 400 N•m @2.500 giri/min | 197-203 | 7,2-7,7 | 242-250 | - |
1.6 CDTI 16V 110 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.598 | 81 kW (110 CV) | 300 N•m @2.000 giri/min | 105-122 | 11,6-11,8 | 201-205 | - |
1.6 CDTI 16V 136 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.598 | 100 kW (136 CV) | 320 N•m @2.000 giri/min | 114-145 | 10,5-11,2 | 203-212 | - |
2.0 CDTI 16V 170 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.956 | 125 kW (170 CV) | 400 N•m @1.750 giri/min | 136-157 | 8,7-9,4 | 218-226 | - |
2.0 CDTI Biturbo 16V 210 | dal debutto | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.956 | 154 kW (210 CV) | 480 N•m @1.500 giri/min | 184-191 | 7,9-8,2 | 228-233 | - |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Test Euro NCAP del 2017, su euroncap.com. URL consultato il 17 maggio 2017.
- ^ Opel Insignia Sports Tourer. Perde peso, guadagna spazio, Quattroruote, 6 febbraio 2017. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Al via gli ordini di Opel Insignia Country Tourer, it-media.opel.com, 4 luglio 2017. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Nuova Insignia: al via la produzione dell'ammiraglia Opel, it-media.opel.com, 27 marzo 2017. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Holden Commodore. La GM svela la cugina australiana dell'Insignia Grand Sport, Quattroruote, 9 dicembre 2016. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Opel Insignia. La gamma si allarga con la versione sportiva GSi, Quattroruote, 19 agosto 2017. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Buick LaCrosse: Porta al debutto la piattaforma della nuova Insignia, Quattroruote, 19 novembre 2015. URL consultato il 17 maggio 2018.
- ^ (EN) General Motors HiPer Strut Technology, GMauthority.com. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Specialista in trazione: Opel Insignia Country Tourer con trazione integrale hi-tech, it-media.opel.com, 21 febbraio 2018. URL consultato il 15 novembre 2019.
- ^ Opel Insignia Grand Sport. Cambia mentalità, resta ammiraglia, Quattroruote, 7 dicembre 2016. URL consultato il 17 maggio 2019.
- ^ Le 5 stelle Euro NCAP lo confermano: la sicurezza di nuova Opel Insignia è massima, it-media.opel.com, 5 luglio 2017. URL consultato il 15 maggio 2019.
- ^ (EN) Opel chief interior designer on the Insignia, and spacious, functional car interiors, just-auto.com, 27 aprile 3017. URL consultato il 19 maggio 2019.
- ^ Opel Insignia: ecco il nuovo sistema di infotainment, hdmotori.it, 4 giugno 2018. URL consultato il 19 maggio 2019.
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