Misterbianco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Misterbianco
comune
Misterbianco – Stemma
Misterbianco – Bandiera
Misterbianco – Veduta
Misterbianco – Veduta
vista del centro urbano.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Catania
Amministrazione
SindacoGiuseppe Marco Corsaro (FI) dal 27-10-2021
Territorio
Coordinate37°31′06″N 15°00′25″E / 37.518333°N 15.006944°E37.518333; 15.006944
Altitudine210 m s.l.m.
Superficie37,68 km²
Abitanti48 835[1] (30-6-2023)
Densità1 296,05 ab./km²
FrazioniBelsito, Belvedere, Campanarazzu, Casa Landolina, Cravone, Cubba, Lineri, Madonna degli Ammalati, Montepalma, Piano Tavola, Piano del Lupo, Poggio del Lupo, Serra Inferiore, Serra Superiore
Comuni confinantiCamporotondo Etneo, Catania, Motta Sant'Anastasia, San Pietro Clarenza
Altre informazioni
Cod. postale95045
Prefisso095
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT087029
Cod. catastaleF250
TargaCT
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 078 GG[3]
Nome abitantimisterbianchesi
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Misterbianco
Misterbianco
Misterbianco – Mappa
Misterbianco – Mappa
Posizione del comune di Misterbianco nella città metropolitana di Catania
Sito istituzionale

Misterbianco (Mustariancu in siciliano[4]) è un comune italiano di 48 835 abitanti[1] della città metropolitana di Catania in Sicilia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Monumento in memoria dei caduti in guerra
La chiesa della Madonna delle Grazie.
Busto di Giuseppe Garibaldi, presso piazza Mazzini.
La biblioteca comunale

Anticamente l'abitato si sviluppava su di un rilievo alle pendici dell'Etna con terre fertili e attraversato dal fiume Amenano. Il nome cittadino deriva da Monasterium Album, un Monastero che sorgeva in contrada Campanarazzu, i cui monaci probabilmente domenicani indossavano un saio bianco, che venne distrutto, assieme all'antico borgo, dall'eruzione dell'Etna del 1669. La ricostruzione nel nuovo sito di contrada Milicia avvenne grazie all'autorizzazione a erigere il nuovo comune che gli abitanti chiesero subito al Tribunale del Regio Patrimonio, autorizzazione che si concluse con l'acquisto del nuovo territorio avvenuta il 24 novembre 1670 e pagato al prezzo di 501 onze, 12 tarì e 10 grana; il territorio apparteneva in precedenza al Convento delle Moniali di San Giuliano di Catania. La ricostruzione fu condotta in maniera per quanto possibile fedele alla precedente struttura cittadina.

Fu riedificata la piazza dei Quattro Canti, le chiese, i quattro palazzi signorili - Santonocito, Scuderi, Anfuso e Santagati - e buona parte dei monumenti, ivi compresa la stele con la croce, trasportata dall'antico comune e che fu installata sul poggio da cui ha preso il nome l'attuale Poggio Croce. Casale di Catania fino al 1642, divenne Terra indipendente a seguito dell'acquisto da parte di Gian Andrea Massa, di nobile famiglia genovese, che lo cedette dopo qualche giorno alla famiglia Trigona, allora baroni di San Cono e Dragofosso, che nel 1685 ottennero il titolo di Duchi di Misterbianco.

A Misterbianco vi sono alcune aree archeologiche con reperti del Neolitico, insediamenti greco - romani e bizantini (nella contrada Erbe Bianche) e i resti di un Acquedotto d'età romana.

Da ricordare i resti dell'antica Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria de Monasterio Albo, citata in alcuni documenti trecenteschi, e in alcuni cinquecenteschi sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie. Dell'originaria costruzione, distrutta dall'eruzione del 1669, restava fino ai primi anni del 2000 solo parte dell'antico campanile. In seguito a degli scavi archeologici è stata riportata alla luce l'intera navata, il pavimento originale, l'abside, gli altari laterali e gli ambienti circostanti.

Fino alla metà degli anni cinquanta Misterbianco era solo un grosso centro agricolo alle porte di Catania. Negli anni sessanta iniziarono a svilupparsi, nell'area a nord ovest, insediamenti industriali per lo più connessi al settore produttivo edile. La popolazione al censimento del 1971 risultava essere di 18.836 abitanti. A partire dagli anni settanta, in conseguenza dello sviluppo caotico ed irrefrenabile delle costruzioni nelle zone dove ora sorgono le frazioni di Lineri, Poggio Lupo, Serra, Belsito e Montepalma si è verificato un vertiginoso aumento della popolazione, confluitavi dall'hinterland Etneo più povero e dai quartieri più disagiati della città di Catania.

Contemporaneamente si sviluppava a macchia d'olio l'area commerciale/industriale arricchendosi di anno in anno di nuove aziende sempre più importanti, soprattutto nel settore della grande distribuzione, e in quelli ad alto contenuto tecnologico come nel caso dell'Alenia. Il censimento del 1991 registrava già un numero di abitanti di 40.785 unità, dei quali la metà residenti nelle varie frazioni. Il fenomeno, pur in scala più ridotta, prosegue e ciò a causa del sempre più alto costo delle unità immobiliari nel centro di Catania, che spinge molti a cercare alloggio nei comuni circostanti, come Misterbianco.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Misterbianco sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica Italiana del 19 dicembre 1969[5].

«D'argento, all'aquila al naturale dal volo spiegato, caricata in petto di uno scudetto d'azzurro, alla banda d'oro, recante nel modulo superiore una cometa d'argento e nel modulo inferiore un vulcano vampante. Ornamenti esteriori da Comune.»

L'aquila, emblema dell'antico Regno di Sicilia, porta in petto uno scudetto in cui sono rappresentati una cometa ascendente d'argento, simbolo di buon auspicio, e il vulcano Etna.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 maggio 2023 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Misterbianco il titolo di città.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il palatenda
La chiesa di Santa Margherita.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

  • Parco di Poggio Croce

Clima[modifica | modifica wikitesto]

MISTERBIANCO[7] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. mediaC) 13,314,115,618,122,727,130,530,527,322,518,314,714,018,829,422,721,2
T. min. mediaC) 5,65,76,99,012,716,619,520,117,714,010,37,36,29,518,714,012,1
Precipitazioni (mm) 7751513720971539107677820610831213558

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade principali di collegamento[modifica | modifica wikitesto]

Piazza della Repubblica, al centro della cittadina
La chiesa di San Rocco.

Misterbianco è attraversato dalla strada statale 121 Catanese, che partendo da Catania, porta a Paternò, Adrano, Regalbuto, Agira, Enna e fino a Palermo. È collegato a San Giovanni Galermo per mezzo della strada provinciale n. 12, che la attraversa collegandola alla strada statale 192 della Valle del Dittaino.

È collegata, per mezzo della Tangenziale di Catania, all'A18, e alla strada statale 114 Orientale Sicula per Siracusa.

È attivo un servizio di trasporto urbano di minibus, che collegano il centro alla zona Commerciale e alle varie frazioni; inoltre sono attivi servizi urbani e suburbani con autobus della Ferrovia Circumetnea e dell'A.S.T., che lo collegano a Catania e all'hinterland.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Misterbianco

Il territorio comunale è attraversato dalla Ferrovia Circumetnea (F.C.E.), ed è servito da una stazione ferroviaria (posta in periferia, in piazza Orazio Costorella), e da una fermata, in corrispondenza della frazione di Montepalma-Lineri, posta tra due strade: via Alcide De Gasperi (lato Lineri), e via Ferrara (lato Montepalma). È quindi ben collegato con Catania e con i comuni del circondario etneo, tra cui Paternò, Adrano, Bronte, Randazzo.

Il tracciato ferroviario sarà sostituito da quello della metropolitana di Catania, il cui percorso (già appaltato), sarà sotterraneo e avrà tre stazioni nel territorio comunale, una in corrispondenza dell'area commerciale, una al centro, e una ulteriore alla periferia nord.

Le stazioni Fontana e Monte Po, sostituiranno quella ferroviaria di Lineri.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Santa Lucia.

Tra Misterbianco e Catania sorge un'importante zona commerciale e industriale nella quale sono presenti alcune imprese di grande distribuzione di livello europeo. Molte imprese all'ingrosso e al dettaglio, operanti nei settori dell'abbigliamento e dell'arredamento, dell'informatica e delle forniture da ufficio, del bricolage e della refrigerazione sono sorte negli ultimi decenni del XX secolo. Una grande area, tra l'attuale zona commerciale e la frazione di Monte Palma, ospitava fino a qualche decennio fa una delle più grandi imprese del settore costruzioni, l'impresa Costanzo, travolta dagli scandali del periodo di Tangentopoli[9]. In essa si producevano prefabbricati pesanti in calcestruzzo per uso autostradale, ferroviario e civile, nonché interi edifici industriali, commerciali e per uso civile; l'impresa ebbe anche l'appalto di due lotti dell'allora costruendo Tunnel della Manica ed occupava diverse migliaia di persone nei suoi vari settori di attività, oggi è del tutto abbandonata.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Carnevale di Misterbianco, nato ufficialmente nel 1981[non chiaro], con la sfilata de I costumi più belli di Sicilia[10].
  • Festa della Madonna degli Ammalati, celebrata la seconda domenica di settembre.
  • Festa di Sant'Antonio Abate, celebrata tre volte l'anno: il 16 e 17 gennaio, il 12 dicembre e la prima domenica di agosto con la festa principale, detta a festa ranni 'la festa grande'.
  • Sonica, un festival di musica rock, nazionale e internazionale.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso del piazzale della Madonna degli Ammalati.
Il santuario della Madonna degli Ammalati.
Il palazzo del Senato.
La chiesa di San Giuseppe.
La chiesa della Madonna del Carmine.
  • Madonna degli Ammalati è una località di soggiorno e villeggiatura estiva frequentata dai misterbianchesi; è posta in zona collinare a nord-est del centro urbano. La frazione è sorta su parte dell'area dell'antico abitato di Misterbianco, seppellito dalla lava del 1669, di cui rimasero intatte soltanto alcune parti, ancor oggi visibili oltre alla chiesa della Madonna degli Ammalati e al sito archeologico di Campanarazzu. Quanto rimasto dell'edificio religioso crollò in seguito al terremoto del Val di Noto del 1693 eccetto la parete nord sulla quale si trovava l'affresco raffigurante Maria SS. Aegrotorum (degli Ammalati).

Nella prima metà del Settecento il sacerdote Domenico Bruno iniziò a ricostruire la chiesetta restaurando i frammenti di intonaco sopravvissuti e diede inizio al culto alla Madonna degli Ammalati la cui festa, di quattro giorni, si conclude il secondo lunedì di settembre; questa inizia con una processione che accompagna una campana di 51 kg, sopravvissuta alla lava, ma rifusa nell'Ottocento, dalla chiesa di S. Nicolò nel centro cittadino, fino alla chiesa del cosiddetto Chianu 'e malati; vengono celebrate varie messe, si esegue la tradizionale "Cantata" nei pressi del "Piano" ove i membri della commissione per i festeggiamenti, con un sacco in mano, aspettano 'o passu (al passaggio) i fedeli per la raccolta delle offerte. Durante le giornate si svolgono aste sacre. Il lunedì mattina la campana viene riportata in paese. La sera viene portata in processione insieme alla riproduzione del quadro della Madonna degli Ammalati; a fine processione vengono accesi dal Poggio croce i fuochi pirotecnici fino a notte fonda.

L'antico sito di Campanarazzu è raggiungibile lungo la strada che collega la frazione alla strada provinciale 12/1 Misterbianco-San Giovanni di Galermo.

  • Lineri e Montepalma sono due grosse frazioni nelle quali abita circa un terzo della popolazione di Misterbianco, site ad est del centro principale, vicine alla città di Catania.

Lineri è sorta intorno agli anni sessanta attorno al casello numero 7 della Ferrovia Circumetnea (divenuto in seguito fermata Lineri) e conta buona parte della popolazione. Le abitazioni sono sorte nel dopoguerra in conseguenza di una lottizzazione delle vaste aree sciarose e di un'intensa costruzione abusiva in assenza di un Piano regolatore generale comunale.

  • Le frazioni di Belsito, Belvedere, Casa Landolina, Piano del Lupo, Poggio del Lupo, Serra Superiore e Serra Inferiore si trovano immediatamente a nord di Lineri, a ridosso della strada provinciale 12/1; Piano del Lupo e Poggio Lupo sono sede di numerose imprese di produzione e commercializzazione di materiale edile.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Qui sotto sono illustrati i dati riguardanti i vari sindaci che si sono susseguiti dal 1946 a oggi[11].

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
novembre 1946 maggio 1947 Salvatore Caruso Partito Socialista Italiano Sindaco
maggio 1947 luglio 1951 Agostino Condorelli Partito Socialista Italiano Sindaco
luglio 1951 giugno 1952 Giuseppe Poli - Commissario prefettizio
giugno 1952 agosto 1954 Benedetto Caruso n.d. Sindaco
agosto 1954 dicembre 1955 Giuseppe Gangemi n.d. Sindaco
10 dicembre 1955 17 novembre 1973 Salvatore Nunzio Gennaro Partito Comunista Italiano Sindaco
novembre 1973 febbraio 1976 Salvatore Giovanbattista Marchese Partito Comunista Italiano Sindaco
febbraio 1976 luglio 1980 Tullio Pecora Partito Comunista Italiano Sindaco
luglio 1980 febbraio 1982 Nunzio Giardinaro Partito Socialista Italiano Sindaco
febbraio 1982 settembre 1985 Antonino Belfiore Partito Socialista Italiano Sindaco
settembre 1985 novembre 1985 Josè Calabrò Partito Comunista Italiano Sindaco
novembre 1985 marzo 1988 Salvatore Saglimbene Democrazia Cristiana Sindaco
marzo 1988 marzo 1989 Antonino Di Guardo Partito Comunista Italiano Sindaco
2 marzo 1989 21 luglio 1989 Francesco Pappalardo Democrazia Cristiana Sindaco
luglio 1989 giugno 1990 Nicolò Scialabba - Commissario straordinario
12 giugno 1990 14 ottobre 1991 Salvatore Saglimbene Democrazia Cristiana Sindaco [12]
21 dicembre 1991 14 aprile 1993 Gaetano Infantino - Commissario straordinario [12]
21 dicembre 1991 24 giugno 1993 Enrico La Pira - Commissario straordinario [12]
21 dicembre 1991 24 giugno 1993 Pietro Lisi - Commissario straordinario [12]
14 aprile 1993 24 giugno 1993 Salvatore Raciti - Commissario straordinario [12]
24 giugno 1993 1º dicembre 1997 Antonino Di Guardo Partito Democratico della Sinistra Sindaco [12]
1º dicembre 1997 28 maggio 2002 Antonino Di Guardo Democratici di Sinistra Sindaco [12]
28 maggio 2002 15 maggio 2007 Antonina Maria Giuseppina Caruso Nuova Sicilia Sindaco [12]
15 maggio 2007 8 maggio 2012 Antonina Maria Giuseppina Caruso Movimento per le Autonomie Sindaco [12]
8 maggio 2012 15 giugno 2017 Antonino Di Guardo Partito Democratico Sindaco [12]
15 giugno 2017 27 settembre 2019 Antonino Di Guardo Partito Democratico Sindaco [12]
1º ottobre 2019 27 ottobre 2021 Salvatore Caccamo - Commissario straordinario [12]
1º ottobre 2019 27 ottobre 2021 Ferdinando Trombadore - Commissario straordinario [12]
1º ottobre 2019 27 ottobre 2021 Giovanna Camizzi - Commissario straordinario [12]
27 ottobre 2021 in carica Giuseppe Marco Corsaro Forza Italia Sindaco [12]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Misterbianco fa parte della regione agraria n. 8 (Piana di Catania)[13].

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Ha sede nel comune la società di calcio A.S.D. Misterbianco calcio che ha disputato campionati dilettantistici regionali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 398, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Decreto 1969-12-19 - DPR, Concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 14 ottobre 2021.
  6. ^ Il Presidente della Repubblica ha concesso al comune di Misterbianco il titolo di città, su Comune di Misterbianco. URL consultato il 19 giugno 2023.
  7. ^ https://it.climate-data.org/location/13851/
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  9. ^ La Repubblica, 20 novembre 1992
  10. ^ Carnevale di Misterbianco, su carnevaledimisterbianco.it. URL consultato il 5 marzo 2022.
  11. ^ I sindaci di Misterbianco, dal dopoguerra ai giorni nostri., su misterbianco.com. URL consultato il 16 aprile 2017. Sindaci - I sindaci di Misterbianco, su pabel.it. URL consultato il 17 aprile 2017.
  12. ^ a b c d e f g h i j k l m n o http://amministratori.interno.it/
  13. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 5 luglio 2011.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN242722696 · GND (DE4440814-6 · WorldCat Identities (ENviaf-242722696
  Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia