Mark Ruffalo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Mark Alan Ruffalo)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mark Ruffalo al San Diego Comic-Con nel 2017

Mark Alan Ruffalo (Kenosha, 22 novembre 1967) è un attore statunitense.

Inizia a recitare al cinema alla fine degli anni novanta, raggiungendo consensi da parte di pubblico e critica per svariate interpretazioni, come Zodiac di David Fincher e Shutter Island di Martin Scorsese. Nel 2012 prende il posto di Edward Norton nel ruolo di Bruce Banner / Hulk all'interno del Marvel Cinematic Universe, interpretando il ruolo in The Avengers, ruolo che riprende in seguito in Avengers: Age of Ultron (2015), in Thor: Ragnarok (2017), in Avengers: Infinity War (2018), in Avengers: Endgame (2019), in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli (2021) e in She-Hulk: Attorney at Law (2022). Nel corso della sua carriera ha ottenuto quattro candidature ai Premi Oscar nella categoria miglior attore non protagonista, nel 2011 per I ragazzi stanno bene, nel 2015 per Foxcatcher - Una storia americana, nel 2016 per Il caso Spotlight e nel 2024 per Povere creature!. [1]

Ruffalo nasce a Kenosha, nel Wisconsin, nel 1967, figlio di Frank Lawrence Ruffalo, un imbianchino d'origini italiane, più precisamente calabresi[2] (il nonno paterno era infatti originario di Girifalco in provincia di Catanzaro)[2][3], e di Marie Rose Hébert, una parrucchiera d'origini franco-canadesi ed italiane[1][4][5][6][7]. Ha due sorelle, Tania e Nicole, ed un fratello, Scott (morto nel dicembre del 2008).[1]

Frequenta lo Stella Adler Conservatory e poi inizia a recitare, scrivere e dirigere suoi spettacoli, ma per mantenersi per dieci anni lavora in un bar.[1][8]

Mark ha più volte sostenuto la causa del popolo palestinese, denunciando abusi e violenze da parte dell'autorità israeliana.[9]

Mark Ruffalo a Berlino per la prima de I ragazzi stanno bene (2010)

Carriera da attore

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo alcune interpretazioni minori, decisivo è l'incontro con Kenneth Lonergan, autore del dramma This Is Our Youth, che gli permette di dare una svolta alla sua carriera dopo l'interpretazione nel pluripremiato Conta su di me, diretto da Lonergan ed uscito nel 2000.[1][10] L'anno dopo recita in Il castello accanto a Robert Redford.

Successivamente è nel cast di In the Cut di Jane Campion con Meg Ryan(2003), La mia vita senza me di Isabel Coixet (2003), Se mi lasci ti cancello (2004), Collateral diretto da Michael Mann con Jamie Foxx e Tom Cruise (2004), 30 anni in 1 secondo (2004), Vizi di famiglia (2005) e Tutti gli uomini del re (2006).[1] Nel 2007 viene scelto da David Fincher per interpretare Dave Toschi, poliziotto e detective statunitense, noto per essere stato a capo delle indagini per il dipartimento di polizia di San Francisco nel caso del Killer dello Zodiaco, in Zodiac.[11][12]

Sempre nel 2010 ha recitato in Shutter Island, tratto dal romanzo L'isola della paura di Dennis Lehane e diretto da Martin Scorsese, al fianco di Leonardo DiCaprio,[13] e in I ragazzi stanno bene, con Annette Bening e Julianne Moore.[14] Quest'ultima performance gli è valsa una candidatura ai Premi Oscar 2011 come miglior attore non protagonista.[15]

Mark Ruffalo a Toronto per la prima di The Avengers (2012)

Ruffalo è stato scelto dai Marvel Studios per sostituire Edward Norton nel ruolo di Bruce Banner/Hulk nel film The Avengers previsto per il 2012.[16] Sulla sostituzione di Edward Norton, Ruffalo ha detto, "Sono un amico di Edward e, sì, non è stato molto bello tutto questo. Ma il modo in cui la vedo io è che Edward mi ha lasciato in eredità il ruolo. Guardo a lui come a un Amleto della mia generazione".[17] Ruffalo ha specificato che il suo personaggio è "un individuo in lotta con due parti di se stesso, l'oscurità e la luce, e qualunque cosa faccia nella sua vita è filtrato attraverso problemi di controllo".[17] A detta del regista della pellicola Joss Whedon, Ruffalo "incarna quel che ho sempre amato della serie tv: lo guardi in faccia e lo capisci subito, ti trascina con lui, in un modo che nessun altro attore ha mai più fatto dai tempi di Bill Bixby".[18] L'attore ha affermato, inoltre, che nel film interpreta anche Hulk attraverso la tecnologia CGI, cosa mai successa nei precedenti adattamenti sul mostro verde che era allora interpretato da un team di stunt in tute da motion capture.[19] I lineamenti di Hulk, quindi, sono stati modificati rispetto al precedente adattamento di Louis Leterrier in maniera tale da renderli più simili a quelli dello stesso Ruffalo.[20]

Per la sua interpretazione di Bruce Banner/Hulk, Ruffalo ha ottenuto moltissime critiche positive, superando le precedenti interpretazioni di Eric Bana e Edward Norton[21], ed è stato persino definito il migliore attore del cast, oltre che la rivelazione del film.[22] In seguito Ruffalo torna a interpretare il personaggio in un breve cameo nella scena dopo i titoli di coda dei film Iron Man 3 (2013)[23] e Captain Marvel (2019)[24] e, in parti decisamente più significative, anche in Avengers: Age of Ultron (2015),[25] Thor: Ragnarok (2017),[26] Avengers: Infinity War (2018),[27][28] Avengers: Endgame (2019)[29] e nella serie televisiva su Disney+ She-Hulk: Attorney at Law (2022).

Nel 2014 interpreta Dave Schultz, campione olimpico di lotta libera in Foxcatcher - Una storia americana, per cui riceve una candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista nel 2015.[30] L'anno seguente riceve un'altra candidatura agli Oscar sempre nella stessa categoria per Il caso Spotlight[31] che narra le vicende reali venute a galla dopo l'indagine del quotidiano The Boston Globe sull'arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto molti casi di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie.[32]

Debutto alla regia

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 Ruffalo debutta alla regia con il film Sympathy for Delicious che si è aggiudicato il premio della giuria al Sundance Film Festival.[33] Ruffalo dichiarò: "Il copione di Christopher Thornton ha scatenato la mia immaginazione. Sono riuscito a mettere insieme un cast di attori eccezionali, tutti miei amici, da Orlando Bloom a Juliette Lewis e Laura Linney, che per me continua a essere una sorella. Questo progetto, girato con due lire, mi ha fatto ripensare ai grandi testi teatrali di Tennessee Williams o Truman Capote, coi quali sono cresciuto come attore. Personaggi veri, storie che dicono qualcosa sulla condizione umana, emozioni vibranti. Un paraplegico non si può muovere ma fa muovere il pubblico con la sua voce e la sua musica. Qualcuno lo convince a perseguire una terapia spirituale che si trasmetterebbe poi alle gambe. Una trappola illusoria".[34]

Mark Ruffalo con sua moglie al Toronto International Film Festival per la prima di Boston Streets (2008)

Dal 2000 è sposato con la ex attrice Sunrise Coigney, da cui ha avuto tre figli: Keen (2001), Bella (2005) e Odette (2007).[35][36][37]

Nel 2002 gli fu diagnosticato un schwannoma vestibolare, un tumore al cervello. L'intervento chirurgico gli ha causato un periodo di parziale paralisi facciale, dal quale ha pienamente recuperato, ma è rimasto sordo da un orecchio.[38][39]

Il 1º dicembre 2008, il fratello Scott è stato trovato ferito alla testa da un colpo di pistola nella sua residenza a Beverly Hills.[38] L'uomo è morto l'8 dicembre.[40][41] Secondo le indagini della polizia, Scott si sarebbe ucciso per sbaglio mentre giocava alla roulette russa, ma non si esclude la possibilità che l'uomo sia stato ucciso.[42]

Sceneggiatore

[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani

[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Mark Ruffalo è stato doppiato da:

  • Riccardo Rossi in Se mi lasci ti cancello, Collateral, Vizi di famiglia, The Avengers, Iron Man 3, Now You See Me - I maghi del crimine, Tutto può cambiare, Foxcatcher - Una storia americana, The Normal Heart, Teneramente folle, Avengers: Age of Ultron, Il caso Spotlight, Now You See Me 2, Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War, Lo scandalo Weinstein, Captain Marvel, Avengers: Endgame, Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, The Adam Project, She-Hulk: Attorney at Law, Povere creature!, Tutta la luce che non vediamo
  • Fabio Boccanera in Blindness - Cecità, Shutter Island, I ragazzi stanno bene, Margaret
  • Francesco Bulckaen in Una hostess tra le nuvole, Notte folle a Manhattan, Cattive acque
  • Nanni Baldini in Lui, lei e gli altri, Il castello
  • Luigi Ferraro in Windtalkers, Zodiac
  • Pasquale Anselmo in In the Cut, I giochi dei grandi
  • Alberto Bognanni in Boston Streets, Nel paese delle creature selvagge
  • Francesco Prando in Tentazioni (ir)resistibili, Un volto, due destini - I Know This Much Is True
  • Massimo De Ambrosis in Un Natale indimenticabile, Reservation Road
  • Simone D'Andrea in Amore in affitto, XX/XY
  • Danilo De Girolamo in Conta su di me
  • Massimiliano Alto in La mia vita senza me
  • Roberto Gammino in 30 anni in un secondo
  • Loris Loddi in Se solo fosse vero
  • Vittorio De Angelis in Tutti gli uomini del re

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ a b c d e f (EN) Inside the Actors Studio: episodio 13x6, Mark Ruffalo, 19 marzo 2007.
  2. ^ a b Giovanna Grassi, Mark Ruffalo: intervista con l'attore di Avengers, su ELLE, 18 giugno 2015. URL consultato il 21 giugno 2016.
  3. ^ Mark Ruffalo, su Calabrians Most Famous - Calabri Celebri, 26 giugno 2014. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2016).
  4. ^ Susan Wloszczyna, Ruffalo ascends to the next level in 'Heaven', in USA Today, 15 settembre 2005. URL consultato il 20 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2013).
  5. ^ Spotlight – Mark Ruffalo, su European Independent Film Festival, 29 maggio 2015. URL consultato il 28 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  6. ^ (EN) Dotson Radar, I Wouldn't Give Any Of It Back, in Parade, 9 maggio 2004. URL consultato il 20 settembre 2007.
  7. ^ (EN) Angela Baldassarre, On the trail of a real-life serial killer, Tandem, 4 marzo 2007. URL consultato il 20 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  8. ^ (EN) Simon Dumenco, The Kid Stays In The Pictures, su New York Magazine. URL consultato il 14 luglio 2021.
  9. ^ (EN) StandWithThe6, su Twitter. URL consultato il 23 aprile 2022.
  10. ^ a b (EN) Peter Travers, 'This Is Our Youth': Hollywood Is Alive and Well on Broadway, su Rolling Stone, 18 settembre 2014. URL consultato il 14 luglio 2021.
  11. ^ "Zodiac", il killer a parole crociate, su La Stampa, 18 maggio 2007. URL consultato il 15 luglio 2021.
  12. ^ (EN) Mark Ruffalo Interviewed - ‘Zodiac’, su Collider, 27 febbraio 2007. URL consultato il 15 luglio 2021.
  13. ^ (EN) Scorsese's 'battle' to bring 'Shutter Island' to the big screen, su CNN.com. URL consultato il 14 luglio 2021.
  14. ^ (EN) Mark Ruffalo, Navigating Dramas Onscreen And Off, su NPR.org, 8 luglio 2010. URL consultato il 15 luglio 2021.
  15. ^ a b (EN) The 83rd Academy Awards | 2011, su Oscars.org | Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 14 luglio 2021.
  16. ^ (EN) Nikki Finke, TOLDJA! Marvel & Ruffalo Reach Hulk Deal, su deadline.com, Deadline Hollywood, 23 luglio 2010. URL consultato il 23 luglio 2010.
  17. ^ a b (EN) Jeff Jensen, 'Avengers': New Hulk Mark Ruffalo on replacing Edward Norton, plus Oscar buzz for 'The Kids Are All Right', in Entertainment Weekly, 29 luglio 2010. URL consultato il 2 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2011)..
  18. ^ Comic-Con: Kevin Feige e Joss Whedon su Hulk e Hawkeye, in Bad.Taste.it, BadTaste, 26 luglio 2010. URL consultato il 7 marzo 2012.
  19. ^ Mark Ruffalo farà "tutto" Hulk nei Vendicatori, in Bad.Taste.it, BadTaste, 25 settembre 2010. URL consultato il 6 marzo 2012.
  20. ^ Kevin Feige parla di Hulk in The Avengers, in Bad.Taste.it, BadTaste, 27 luglio 2011. URL consultato il 7 marzo 2012.
  21. ^ (EN) Kenneth Turan, Movie review: In 'The Avengers,' a Marvel-ous team, in Los Angeles Times, 3 maggio 2012. URL consultato il 3 maggio 2012 (archiviato il 3 maggio 2012).
  22. ^ (EN) Movie Review: 'The Avengers'
  23. ^ (EN) Christopher Rosen, Why The Hulk Was In 'Iron Man 3', su HuffPost, 13 maggio 2013. URL consultato il 14 luglio 2021.
  24. ^ (EN) Kirsten Acuna, 'Captain Marvel' has 2 end-credits scenes — here's what they mean for 'Avengers: Endgame', su Insider. URL consultato il 14 luglio 2021.
  25. ^ A colloquio con Bruce Banner - La nostra intervista a Mark Ruffalo sul set di Avengers: Age of Ultron., su IGN Italia, 30 ottobre 2014. URL consultato il 14 luglio 2021.
  26. ^ Thor: Ragnarok, Mark Ruffalo: «Il mio sogno era zappare», su VanityFair.it, 25 ottobre 2017. URL consultato il 14 luglio 2021.
  27. ^ Andrea Bedeschi, Avengers: Infinity War, ecco perché Mark Ruffalo non riceverà più le sceneggiature integrali dei film Marvel, su Cinema - BadTaste.it, 5 maggio 2018. URL consultato il 14 luglio 2021.
  28. ^ (EN) Alex Abad-Santos, Mark Ruffalo accidentally spoiled Avengers: Infinity War’s ending a year ago, su Vox, 1º maggio 2018. URL consultato il 14 luglio 2021.
  29. ^ Mark Ruffalo nel cast stellare di Avengers: Endgame, su Style, 26 aprile 2019. URL consultato il 14 luglio 2021.
  30. ^ a b 15 gennaio 2015, Oscar 2015, ecco tutte le candidature: nove nomination per Birdman e Grand Budapest Hotel, su ComingSoon.it. URL consultato il 15 luglio 2021.
  31. ^ a b Oscar 2016: ecco le nomination - Cultura & Spettacoli, su ANSA.it, 13 gennaio 2016. URL consultato il 15 luglio 2021.
  32. ^ Andrea Francesco Berni, Il trailer di Spotlight, il film sullo scandalo dei preti pedofili con Michael Keaton e Mark Ruffalo, su badtaste.it, 29 luglio 2015. URL consultato il 29 luglio 2015.
  33. ^ Sundance Film Festival: i vincitori, in Excite, 1º febbraio 2010. URL consultato il 7 marzo 2012.
  34. ^ Silvia Bizio, Rinascita Mark Ruffalo, su Cinema Autunno 2009. URL consultato il 14 luglio 2021.
  35. ^ (EN) Mark Ruffalo, Wife Expecting Third Child, People, 9 marzo 2007. URL consultato il 20 settembre 2007.
  36. ^ (EN) Mark Ruffalo's veggie nightmare, su Metro, 4 novembre 2008. URL consultato il 15 luglio 2021.
  37. ^ (EN) Mark Ruffalo Turns Misery into Magic with 'Sympathy for Delicious', su BlackBook, 29 aprile 2011. URL consultato il 15 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2021).
  38. ^ a b (EN) Why Was Mark Ruffalo's Brother Shot?, su ABC News, 4 dicembre 2008. URL consultato il 14 luglio 2021.
  39. ^ (EN) Zoe Williams interviews Mark Ruffalo, su The Guardian, 11 giugno 2005. URL consultato il 14 luglio 2021.
  40. ^ (EN) Scott Ruffalo dies at 39, su Variety, 9 dicembre 2008. URL consultato il 14 luglio 2021.
  41. ^ (EN) Scott Ruffalo Dies from Gunshot Wound, su PEOPLE.com, 9 dicembre 2008. URL consultato il 14 luglio 2021.
  42. ^ (EN) Scott Ruffalo's Death: Russian Roulette, Family Reaction, su Chicago Tribune. URL consultato il 14 luglio 2021.
  43. ^ (EN) Marvel's 'What If?' Announces Massive Voice Cast of MCU Stars & Jeffrey Wright as The Watcher, su collider.com, 20 luglio 2019. URL consultato il 12 luglio 2021.
  44. ^ Chiara Ugolini, Golden Globe 2021, tutti i vincitori. L'Italia vince con Laura Pausini. Trionfo 'Nomadland' e 'The Crown', su la Repubblica, 28 febbraio 2021. URL consultato il 1º marzo 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN85826181 · ISNI (EN0000 0001 1075 3522 · LCCN (ENno2001058884 · GND (DE140605622 · BNE (ESXX1492043 (data) · BNF (FRcb14241895v (data) · J9U (ENHE987007518866905171 · CONOR.SI (SL46105187