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Joss Whedon

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Joss Whedon al Comic-Con 2015.

Joseph Hill "Joss" Whedon (New York, 23 giugno 1964) è un regista, sceneggiatore, fumettista, produttore televisivo, produttore cinematografico, compositore e montatore statunitense.

Deve gran parte della sua fama alla creazione della celebre serie televisiva Buffy l'ammazzavampiri e il suo spin-off Angel, la regia di The Avengers e Avengers: Age of Ultron usciti rispettivamente nel 2012 e nel 2015 ma è autore di molte altre sceneggiature televisive, cinematografiche e di fumetti.

Nel 1997 ha fondato la casa di produzione cinematografica denominata Mutant Enemy che ha chiuso i battenti nel 2006. Lo stesso Whedon è uno dei co-fondatori della Bellwether Pictures insieme a sua moglie Kai Cole.

Whedon ha citato Ray Bradbury,[1] James Cameron,[2] Rod Serling,[3] William Shakespeare,[4] Stephen Sondheim,[5] Steven Spielberg,[6] Charles Dickens, Stan Lee, Robert Klein, Jerome Robbins, Frank Borzage, Steve Gerber, Steven Bochco, Frances Hodgson Burnett e John Williams come influenze.[3] Quando gli è stato chiesto dei suoi cinque film preferiti, Whedon ha citato Matrix (1999), C'era una volta il West (1968), Il bruto e la bella (1952), Magnolia (1999) e Il giullare del re (1956).[7]

Joss Whedon è nato a New York City ed è uno sceneggiatore TV di terza generazione[8], essendo figlio di Tom Whedon, sceneggiatore per The Electric Company negli anni settanta e Cuori senza età negli anni ottanta, e nipote di John Whedon, uno degli sceneggiatori di The Donna Reed Show negli anni cinquanta[9]. La madre, Ann Lee Stearns, era un'insegnante alla Riverdale Country School. Joss è il fratello più giovane di Samuel e Matthew Whedon e il fratello maggiore degli scrittori Jed e Zack Whedon[10].

Ha studiato in Inghilterra al Winchester College e ha conseguito nel 1987 una laurea in materie cinematografiche all'università Wesleyan, in Connecticut. Appassionato di fumetti, di cui è autore, fantasy e fantascienza, Whedon è ateo[11] e umanista.

Inizio carriera

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Dal 1989 Whedon comincia a lavorare come sceneggiatore per le sitcom Pappa e ciccia e Fra nonni e nipoti[12][13]. Come un addetto alla revisione delle sceneggiature, Whedon lavora come sceneggiatore accreditato su film come Getaway (1994), Speed[14] e Waterworld (1995), Twister (1996), e Atlantis - L'impero perduto (2001)[15]. X-Men (2000) contiene solamente due brevi scambi di battute scritti da Whedon[16]. Nel frattempo sceneggiò Buffy l'ammazzavampiri (1992) il film che avrebbe preceduto l'omonima serie e Alien - La clonazione (1997), e co-sceneggiò Toy Story (1995) e Titan A.E. (2000), il primo dei quali gli è valso la sua prima, e fino ad ora unica, nomination ai premi Oscar nella categoria per la miglior sceneggiatura originale[17][18][19]. Whedon ha spesso però espresso forte insoddisfazione per le versioni distribuite di molti di questi film[15][18][20].

Buffy l'ammazzavampiri

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Nel 1997, Whedon creò il suo primo show televisivo, la già citata Buffy l'ammazzavampiri. La serie ha per protagonista Buffy Summers, interpretata da Sarah Michelle Gellar, ultima di una serie di giovani donne chiamate a combattere contro vampiri, demoni e altre forze delle tenebre. L'idea alla base del soggetto è venuta a Whedon direttamente dalla sua avversione per vedere la classica formula Hollywoodiana de "la ragazzina bionda che in ogni film dell'orrore entra in un vicolo buio e viene uccisa " presente in ogni film horror[21]. Whedon aveva intenzione di sovvertire questo cliché[22].

La serie appartiene a diversi generi cinematografici, come horror, arti marziali, splatter, urban fantasy e drammatico. La trama di Buffy è raccontata sotto forma di serie televisiva, dove in ciascun episodio si sviluppa un intreccio indipendente, che generalmente si riallaccia a una trama più grande. A sua volta, la trama si divide in stagioni, contraddistinte dalla presenza e dall'eliminazione (non necessariamente la sua morte) di un grande antagonista, ogni volta diverso.

La serie ha ricevuto numerosi premi e nomination, tra cui una nomination per l'Emmy Award per l'episodio del 1999 L'urlo che uccide della quarta stagione[23]. L'episodio del 2001 Un corpo freddo della quinta stagione è stato nominato per un Premio Nebula nel 2002[24], e il già citato episodio musical dell'autunno dello stesso anno intitolato La vita è un musical, è stato nominato per i premi Best Dramatic Presentation ai Premi Hugo e Miglior sceneggiatura ai Premi Nebula[25][26]. L'episodio finale della serie è stato nuovamente nominato per il Best Dramatic Presentation ai Premi Hugo del 2003[27]. Tutti questi episodi sono stati diretti e sceneggiati da Whedon stesso, e sono tuttora considerati alcuni degli episodi più efficaci e popolari che la serie in sé stessa e che la TV statunitense in generale abbia mai prodotto[28][29].

Buffy l'ammazzavampiri è stata lodata in tutto il mondo per i suoi temi e l'impatto sulla cultura popolare[30][31][32]. Nel giugno 2012, la rivista Slate ha indicato come sulla serie siano stati scritti più testi di cultura pop rispetto a quasi qualsiasi altra cosa[33].

Come risultato del successo di Buffy, a Whedon è stato permesso uno spin-off della serie, Angel. David Greenwalt e Whedon collaborarono all'episodio pilota per The WB Network[34].

Quando Whedon con il suo team decise di creare Angel, aveva un'idea ben precisa di ciò che lo show avrebbe dovuto essere: uno spettacolo dark e maturo che avrebbe interessato un pubblico prettamente adulto, a differenza della serie madre Buffy, che aveva sempre conferito una certa leggerezza alle situazioni e che poteva essere definita più adolescenziale. Durante la lavorazione della serie la rete televisiva tuttavia ammorbidì molto i toni dell'intera opera mitigando il concetto originale di Whedon riguardo allo svilupparsi della storia[35]. Il secondo episodio della prima stagione, per esempio, avrebbe dovuto chiamarsi Corrotto, e doveva trattare diverse scene con prostitute ed altre di violenza sessuale, ma fu completamente abbandonato a causa dei contenuti e della tristezza insita nella sceneggiatura[35].

La premessa iniziale comunque fu nonostante tutto mantenuta e, proprio a causa di ciò, ci furono diversi problemi legati ai contenuti troppo espliciti del programma per via della rete The WB, nata principalmente come canale per adolescenti. Durante la produzione di altri dei primi episodi, ci furono diverse trame rifiutate dalla rete, che definiva "troppo pesanti e scabrose". Il tono è stato quindi ammorbidito stabilendo che il protagonista avrebbe aperto la Angel Investigations[35]. Ne consegue che Angel (interpretato da David Boreanaz), lavori come investigatore privato, al fine di "aiutare gli indifesi"[36]. Nonostante queste prime incomprensioni, la serie di Angel è andata avanti per cinque anni, senza che gli autori dovessero censurare la propria fantasia. Infatti, in Inghilterra, la prima stagione ha comunque un visto censura vietato ai minori di 18 anni, per via di un episodio che tratta di possessioni demoniache e rituali satanici. Nel corso della serie, vengono spesso mostrate scene splatter e di accentuata violenza, così come viene utilizzato un linguaggio piuttosto scurrile (soprattutto nella quarta stagione) e mostrate scene di natura sessuale. Per questo motivo in Italia sulle reti pubbliche, la messa in onda e le repliche di Angel furono trasmesse sempre in seconda serata. Nonostante questo generale tono cupo dato all'intera serie va ricordato che all'interno di ogni stagione furono inseriti episodi meno drammatici e più leggeri, nello stesso stile della serie madre Buffy, come ad esempio L'ora del sorriso della quinta stagione.

La serie è stata elogiata per la presentazione di una versione unica e progressiva dell'archetipo eroistico-noir riplasmato in un detective vampiro simpatico[37][38][39], riuscendo anche a vincere il Saturn Award nella categoria Miglior serie televisiva[40] ed i tre episodi Dietro le quinte della terza stagione[41], il già citato L'ora del sorriso e Non svaniremo della quinta stagione furono tutti e tre nominati ai Premi Hugo nella categoria Best Dramatic Presentation, Short Form nel 2003 e 2005.[42]

La rete WB ha annunciato in data 14 febbraio 2004, che la serie non sarebbe stata rinnovata per una sesta stagione[43]. Riguardo a questa cancellazione, Whedon ha dichiarato: "È stato come 'se un ragazzo sano cadesse a terra per un attacco di cuore'. Credo che la ragione per cui Angel ha avuto problemi con la WB sia perché era l'unico show che cercava di non assomigliare a Buffy. Voleva essere uno spettacolo per adulti"[44]. La serie è nonostante tutto continuata attraverso un fumetto.[45]

Gli anni duemila

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Whedon, dopo Angel, creò la serie space western Firefly, con Nathan Fillion, Gina Torres, Alan Tudyk, Morena Baccarin, Adam Baldwin, Jewel Staite, Sean Maher, Summer Glau e Ron Glass. Ambientato nell'anno 2517, Firefly esplora le vite delle persone che, ai margini della società, si guadagnano da vivere come equipaggio della Serenity, una astronave classe "Firefly"[46]. L'idea fondamentale della serie arrivò a Whedon mentre questi leggeva un libro sulla Battaglia di Gettysburg[47].

Un elemento costantemente presente all'interno della serie è l'iniezione Whedoniana di anti-totalitarismo,[48] iscritto nell'analogia storica tra la realmente accaduta Battaglia di Gettysburg e l'immaginaria "Battaglia della Valle Serenity"[49] in cui due dei personaggi principali, Malcolm Reynolds e Zoe Washburne hanno combattuto dalla parte indipendentista che ha, nonostante tutto, perso[50][51][52][53]. Firefly è stata scritta con un attento studio sul carattere dei singoli personaggi[54], che nelle parole dello stesso Whedon rielabora il concetto di "nove persone guardando nel buio dello spazio e vedono nove cose diverse".[55]

Tim Minear, che aveva lavorato con Whedon in passato, fu scelto come showrunner della serie[56]. La fusione fra la frontiera americana e lo spazio profondo non è stata ben accolta dalla critica[57][58]. E nonostante la stessa critica ne lodi altri aspetti, lo spettacolo ebbe una media di 4.480.000 telespettatori al momento della messa classificandosi 125º in valutazioni di Nielsen, cosa che ha portato alla cancellazione della serie da parte della Fox[59]. Whedon pur di dare una degna conclusione alla storia si rivolse quindi alla Universal[60] creando Serenity, un film che si svolge dopo gli eventi di Firefly.[61] Questa sviluppo in franchise ha portato alla nascita di romanzi, fumetti e altri media tutti incentrati sull'universo narrativo dello show[62]. New Scientist magazine ha tenuto un sondaggio nel 2005 per trovare le migliori opere di sempre, in esso Firefly e Serenity presero rispettivamente il primo e il secondo posto.[63] Dalla sua cancellazione, la serie ha acquisito lo status di cult[64].

Dopo che la Universal Pictures acquisì diritti dalla Fox, Whedon cominciò a scrivere la sceneggiatura di Serenity.[65] Il processo di trasformazione della storia da serie televisiva in un film fu commentato da Whedon: "... è stata la cosa più dura da scrivere che io abbia mai fatto..."[66][67] Il copione si basò su idee non utilizzate in Firefly e previste per la seconda stagione mai realizzata[61].

La colonna sonora venne composta da David Newman[68]. Nel film vengono utilizzati due piani sequenza lunghi diversi minuti e realizzati in steadicam che nelle parole del regista avrebbero dovuto dare un senso di sicurezza nello spazio.[69][70].

Serenity ha vinto i premi come film dell'anno del Film 2005[71] e FilmFocus.[72] Ha vinto inoltre i premi di IGN Film come miglior film di fantascienza, migliore storia e migliore trailer, concorrendo anche per il miglior film.[73] Ha vinto inoltre il Premio Nebula per la miglior sceneggiatura nel 2005, la settima edizione dei User Tomato Awards come miglior film di fantascienza del 2005 di Rotten Tomatoes, il premio Viewers Choice 2006 degli Spacey Award per il film preferito, il premio Hugo 2006 per la miglior presentazione drammatica in forma lunga[74] e il premio speciale Prometheus 2006.[75]

Nonostante le critiche generalmente positive e i buoni incassi al botteghino durante il primo fine settimana (oltre 10 milioni di dollari), al cinema il film ha ricavato meno delle aspettative, circa 39 milioni di dollari in totale, grossomodo pari ai costi di produzione, guadagnando solo con la vendita del DVD.

Per spingere la casa di produzione (la Universal) a considerare l'idea di un sequel, i fan di Firefly si sono mobilitati organizzando una campagna di acquisto del DVD il 23 giugno 2006, compleanno di Whedon, che in questo giorno ha raggiunto il secondo posto della classifica di Amazon.[senza fonte] In seguito il DVD USA è rimasto per parecchie settimane al primo posto nelle vendite di Amazon.[76] Ad aumentare le vendite del DVD hanno inoltre contribuito i numerosi premi di settore che sono stati assegnati al film.

Nel marzo 2007 un sondaggio online del sito della rivista britannica SFX ha inaspettatamente collocato Serenity come migliore film di fantascienza della storia, davanti a titoli decisamente più blasonati quali Guerre stellari, Blade Runner o 2001: Odissea nello spazio. Pur non avendo il sondaggio alcun valore statistico, la notizia ha suscitato un certo clamore, conquistando spazio su alcuni dei più importanti quotidiani internazionali e, di conseguenza, proiettando nuovamente verso l'alto le vendite del DVD del film.[77]

Nel 2005, essendo un grande fan della serie televisiva Veronica Mars, partecipa all'episodio 2x06, nel ruolo di Douglas.

Come guest director ha contribuito a due episodi del 2007 della serie The Office (rispettivamente il diciassettesimo della terza stagione e il sesto della quarta)[78] e ad un episodio di Glee del 2010 (il diciannovesimo della prima stagione)[79].

Dr. Horrible's Sing-Along Blog
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In risposta allo sciopero degli sceneggiatori (2007-2008)[80], Whedon ha diretto, co-sceneggiato assieme ai fratelli e prodotto Dr. Horrible's Sing-Along Blog[81]. In cui si racconta la storia di Dr. Horrible, un aspirante super-criminale, che condivide un amore per una ragazza di nome Penny con la sua nemesi, Captain Hammer[82]. Whedon è inoltre il finanziatore del progetto stesso con un investimento di poco più di 200.000 dollari[82] cosa che, grazie al successo della serie, gli ha fatto guadagnare persino di più rispetto al suo lavoro su The Avengers[83]. Joss ed il fratello Jed sono inoltre i compositori delle musiche della serie[84].

Whedon è stato premiato come Miglior regista e Migliore sceneggiatore per una Web serie comica agli Streamy Awards[85]. Nel 2009 Dr. Horrible's Sing-Along Blog vince anche un premio Emmy pur rimanendo un'opera distribuita esclusivamente prima sul web e successivamente in DVD, nella categoria "Special Class – Short-format Live-Action Entertainment"[86], nello stesso anno Whedon dirige inoltre un episodio della prima stagione di Glee.

Sempre nel 2009, Whedon crea la sua quarta serie televisiva, di cui dà l'annuncio il 31 ottobre 2007, dal titolo Dollhouse che vede protagonista Eliza Dushku nei panni di Echo ed è trasmessa in Italia dall'emittente televisiva Fox.[87] Le riprese sono iniziate il 23 aprile 2008.[88]. Nonostante gli ascolti non molto alti della sua prima stagione, è stata rinnovata per una seconda e ultima stagione. Il seguito dei fan non è stato l'unico fattore della decisione, ma è stato considerato comunque sufficiente per proseguire con la serie; il presidente della sezione "entertainment" della FOX ha dichiarato: «Se avessimo cancellato lo show di Joss probabilmente avrei ricevuto 110 milioni di e-mail di protesta dai fan»[89][90].

Anni duemiladieci

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Quella casa nel bosco

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Whedon quindi co-sceneggia e produce il film horror Quella casa nel bosco diretto da Drew Goddard. Whedon lo ha descritto come un tentativo di rivitalizzazione dell'horror, definendolo una "lettera d'amore/odio" per il genere in cui il pensiero di Whedon emerge in quanto il film si distingue da altri film dell'orrore in quanto, secondo lo stesso Whedon: "le persone non sono sacrificabili per il nostro divertimento"[91]. Egli ha però ribadito il suo odio verso le pellicole torture porn definendole "nichiliste e misogine"[92].

L'accoglienza critica di tutto il mondo al film è stata una delle più entusiaste per una pellicola horror degli anni 2000, tanto per la capacità di mescolare insieme orrore e comicità[93] in un modo unico e senza precedenti, quanto perché riesce a reinterpretare vividamente l'elemento gore[94] che sembrava oramai perduto e relegato alla zona dei B-movies. Ma la vera peculiarità di Quella casa nel bosco è il riuscire ad essere la prima pellicola che dando per assodato l'intero filone degli horror postmoderni, che culminava con la serie Scream di Wes Craven, portandoli alle estreme conseguenze e mostrandone i meccanismi elementari rende possibile una nuova forma di orrore che ritorna al tessuto della storia narrata.[95]

Di particolare interesse anche alcune analisi sui significati del film, in particolare come metafora di Hollywood e del mondo cinematografico e più specificatamente del rapporto spettatore-sceneggiatore-regista-produttore in relazione ai film horror.[96]

Marvel Studios

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Nel luglio 2010, è stato confermato che Whedon avrebbe scritto e diretto The Avengers, un adattamento live-action del team di supereroi dei fumetti Marvel che avrebbe riunito in un unico film gli eroi presentati in varie pellicole prodotte dai Marvel Studios[97]. Con un incasso globale di oltre un miliardo e mezzo di dollari, The Avengers sul momento si è affermato come terzo maggiore incasso nella storia del cinema[98] per poi scendere in quinta posizione venendo successivamente superato da Jurassic World e Star Wars: Il risveglio della Forza. Il film di Whedon ha generalmente ricevuto recensioni positive da parte della critica cinematografica. Il sito Rotten Tomatoes ha riportato che il 93% delle 294 recensioni professionali ha dato un giudizio positivo sul film, con una media di voto di 8,1 su 10. Su Metacritic il film ha avuto un punteggio di 69 su 100 in base a 43 recensioni.[99] CinemaScore ha dato al film il voto A +.[100] Todd McCarthy di The Hollywood Reporter ha dato una recensione positiva del film ed ha elogiato particolarmente il regista Joss Whedon, definendolo "un talento straordinario nel portare equilibrio a questo circo sovrumano"[101]. Un cronista del The Huffington Post, Zaki Hasan, ha definito The Avengers come il miglior film dei supereroi dai tempi di Superman (1978).[102] La critica ha anche apprezzato gli sviluppi dei personaggi e i dialoghi presenti nel film. Per Associated Press, lo scrittore Christy Lemire ha scritto che il dialogo "brilla di luminosità come gli effetti speciali"[103], mentre il giornalista Anthony Oliver Scott afferma di trovare delle somiglianze fra questo film e Rio Bravo (1959).[104]

Nel 2013 Whedon torna a lavorare per la televisione creando per la Marvel la serie televisiva Agents of S.H.I.E.L.D. spin off di The Avengers per la ABC ed incentrata sul personaggio di Phil Coulson interpretato da Clark Gregg. La serie si sviluppa in continuità con la trama generale del Marvel Cinematic Universe con cui condivide personaggi ed eventi.

Dopo questa esperienza Whedon è tornato al cinema dirigendo e co-sceneggiando Avengers: Age of Ultron sequel di The Avengers che è risultato un altro successo al botteghino con un incasso totale complessivo di $1.403 miliardi[105] risultando il settimo maggiore incasso nella storia del cinema oltre che il terzo film dei Marvel Studios e l'ottavo film distribuito dalla Disney a superare il miliardo di dollari di incasso.[106] Il film è stato accolto in modo generalmente positivo dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 75%, con un voto medio di 6.7 basato su 240 recensioni;[107] sul sito Metacritic ha un voto medio di 66 su 100 basato su 49 recensioni.[108] Todd McCarthy dell'Hollywood Reporter ha scritto: "Avengers: Age of Ultron riesce nell'impresa di creare un degno avversario per i suoi supereroi e dare a questi ultimi qualche cosa di nuovo da fare, ma questa volta le scene d'azione non sono sempre all'altezza".[109] Peter Bradshaw del Guardian ha dato al film 4 stelle su 5, definendolo "esuberante, divertente e follemente esilarante [...] questo nuovo Avengers del regista-sceneggiatore Joss Whedon è una perfetta corsa sull'aspartame".[110] Helen O'Hara di Empire ha scritto che "Grazie a Whedon e al cast più carismatico e convincente di sempre, Age of Ultron ridefinisce la scala di quello che possiamo aspettarci dalle nostre epopee supereroistiche e allo stesso tempo inserisce nella sua enfasi il sentimento umano".[111] Jim Vejvoda di IGN ha dato al film un voto di 8.4 su 10, affermando che "Avengers: Age of Ultron non riesce a raggiungere il fascino e la maestosità del vedere riuniti per la prima volta gli eroi più potenti della Terra. Detto questo, offre comunque tanto divertimento, tanta azione e tanti bei momenti tra i personaggi".[112] In Italia Gabriele Niola di BadTaste.it ha scritto: "Age of Ultron ribadisce e perfeziona il predecessore, lima in meglio le scene d'azione pompando le vertigini di piacere cinetico contenute dalle elaborate e fluide coreografie in cui aumenta anche la componente di “gioco di squadra" e ha lodato l'abilità di Whedon di gestire più personaggi e le loro sottotrame.[113] Antonio Bracco di Comingsoon.it ha lodato Whedon, scrivendo che "l'equilibrismo è il talento innato o acquisito che il regista ha usato più di ogni altro per far sì che Avengers: Age of Ultron potesse, non solo reggersi in piedi, ma ergersi al di sopra del precedente film".[114]

In quanto supervisore del Marvel Cinematic Universe ha anche lavorato come consulente creativo sui film dei Marvel Studios precedenti ad Age of Ultron[115][116] riscrivendo, per esempio, alcuni dialoghi per Thor: The Dark World, dirigendo per Captain America: The Winter Soldier la scena dopo i titoli di coda e suggerendo che fosse James Gunn a dirigere Guardiani della Galassia. Nonostante tutto questo Whedon ha dichiarato che non dirigerà un nuovo capitolo degli Avengers.

Much Ado About Nothing

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In contemporanea alla lavorazione di The Avengers Whedon ha sviluppato un altro film completamente indipendente intitolato Much Ado About Nothing trasposizione dell'omonima opera di William Shakespeare. Di questo film Whedon oltre che come regista viene accreditato anche come sceneggiatore, produttore, compositore e montatore. Le riprese del film iniziarono a metà ottobre del 2011[117] e si svolsero presso la residenza di Joss Whedon a Santa Monica in California fino al 23 ottobre.[118][119] Riguardo alla scelta della location, Whedon ha detto al programma radiofonico Studio 360: "Anzitutto, è mia moglie che ha costruito quella casa. Ed io ho saputo, fin dal primo momento che vi ho messo piede, che là avrei dovuto girare qualcosa. Poiché si trova tutto nello stesso luogo, quel posto ispira così tanto lo stato d'animo, le emozioni e l'aspetto del film, che mi sentivo veramente a mio agio".[120] Whedon e sua moglie, Kai Cole, hanno prodotto il film mediante la loro casa di produzione Bellwether Pictures.[121][122] Il film è stato girato interamente in bianco e nero in un periodo di dodici giorni, insieme al direttore della fotografia Jay Hunter.[123] Whedon lo ha girato mentre si trovava in un periodo di riposo contrattuale dopo la post produzione del film The Avengers.[124] Il progetto venne tenuto segreto fino alla fine della produzione: Joss Whedon chiese infatti sia al cast che alla troupe di non parlarne con nessuno fino a riprese finite.[125][126]

Whedon ha spiegato il suo interesse iniziale nel progetto dicendo: "Ero fissato sul concetto che le nostre idee sull'amore romantico sono in realtà create dalla società che ci circonda, e che la fuga da esso consiste nell'amore adulto, nel matrimonio, nell'amore maturo, con cui evadiamo dagli ideali di amore che ci viene chiesto di seguire." Egli ha sviluppato il concetto, dicendo: "Si tratta di un testo davvero romanticamente cinico, riguardo all'amore, a come ci comportiamo, e a come ci si aspetta che ci comportiamo. È una festa, ma c'è anche qualcosa di più oscuro e sinistro". Ispirato dalla natura descrittiva del mezzo cinematografico, Whedon ha deciso di inserire un motivo ricorrente legato alla sessualità, "...perché il cinema è un mezzo espressivo visuale. Puoi dire una cosa oppure puoi farla vedere. [...] C'è in esso un elemento di scostumatezza, che per un po' è stato divertente, ma che alla fine diventava solo un altro elemento di oscurità".[127] L'idea di Whedon di adattare l'opera per lo schermo ha avuto origine dalle "letture Shakespiriane" che si sono svolte a casa sua insieme a parecchi suoi amici qualche anno prima.[128]

Whedon e il suo direttore della fotografia Jay Hunter si sono avvantaggiati dell'illuminazione naturale per aumentare il senso di realismo, rivelando che "Il nostro parco luci sorgeva ad est e tramontava ad ovest",[129] facendo uso degli specchi, del vetro e delle finestre per filmarvi attraverso, come spiega: "è qualcosa che mi piacerebbe fare sempre, ma particolarmente in un film che è tutto incentrato sulle menzogne, sulla manipolazione e sulle incomprensioni. Più riesci ad alterare un po' un fotogramma, più esso ti racconta quello che sta succedendo".[129] Per espressa dichiarazione di Whedon, "solo una scena è stata girata in due giorni a causa della necessaria illuminazione, ma tutto il resto è stato girato in un solo giorno",[127] con una camera a mano, e digitalizzato con l'uso di diverse telecamere, in particolare una "Epic" della Red Digital Cinema Camera Company, e usando un teleobiettivo Lensbaby Composer con doppia lente su una Canon 7D per differenziare alcune scene.[130]

Much Ado About Nothing ha ricevuto recensioni generalmente positive dai critici, ottenendo l'84% di approvazione sul sito Rotten Tomatoes con una media di voto di 7,5 su 10, basata su 153 recensioni. Il consenso generale del sito è che "Con una lievità fino all'eccesso, la gioiosa energia e l'intimo fascino di 'Much Ado About Nothing' danno vita a una divertente commedia romantica — e un adattamento Shakespiriano - a cui è difficile resistere".[131] Su Metacritic il film ha ottenuto un punteggio medio di 78 su 100 in base a 37 recensioni, il che significa "recensioni generalmente favorevoli".[132]

John DeFore, scrivendo sull'Hollywood Reporter, ha recensito positivamente il film, sottolineando che "...più di molti altri adattamenti, questo è un film fedele all'abitudine di Shakespeare di utilizzare ogni mezzo a disposizione per intrattenere il pubblico".[133] Tom Clift su Moviedex si è complimentato con l'uso da parte del regista di un sottile umorismo visivo,[134] mentre Lou Lumenick del New York Post ha commentato che "Il brillante e irriverente adattamento di Joss Whedon di 'Much Ado About Nothing' è un piccolo miracolo — il primo film di una commedia di Shakespeare veramente divertente da decenni", concludendo: "Questo 'Much Ado About Nothing' è un sogno di una notte di prima estate. Non perdetelo."[135] The Guardian ha assegnato al film un punteggio di quattro stelle su cinque, definendolo "...il primo grande Shakespeare contemporaneo dopo il Romeo e Giulietta di Baz Luhrmann".[136] Christopher Schobert ha scritto su IndieWire che "Il risultato è una gioia completa, il film di Whedon più emozionalmente risonante e pienamente realizzato fino ad oggi. E lo dico pur non appartenendo ai membri devoti dell'esercito di Whedon".[137] Sheila O'Malley del Chicago Sun-Times ha assegnato al film quattro stelle su quattro, e ha esordito dicendo che "Nei primi dieci minuti di Much Ado About Nothing mi sono trovata a sorridere con eccitazione, ma anche a trattenere il respiro con ansia e nervosismo. Sarebbe riuscito il film a mantenere il suo tono maniacalmente sicuro di sé, il suo brillante umorismo, la sua profondità di caratterizzazione e l'uso innovativo del testo e dell'ambientazione? Avrebbe conservato la magia? Sì. Dal principio alla fine." e concludendo che "'Much Ado About Nothing' è uno dei migliori film dell'anno".[138] Mark Kermode su BBC Radio 5 Live ha detto del film: "Una delle cose che riesce a fare è, anzitutto, rendere completamente comprensibile tutto il dialogo e il linguaggio". Ha proseguito affermando che "gli spettatori riescono a seguirne il senso. Penso che la commedia sia divertente, e non lo dico con leggerezza. [...] E alla fine, penso che sia veramente ben fatto per quanto riguarda il riferimento al problema dei rapporti tra i sessi. [...] È un obiettivo molto difficile da mettere a segno, e Whedon c'è riuscito in due settimane!"[139] Helen O'Hara sulla rivista Empire ritiene che, poiché il film mantiene una sensazione noir per compensare l'aspetto romantico, "è nell'equilibrio tra questi differenti elementi e personaggi che questa opera eccelle veramente".[140] Chris Packham sulla rivista The Village Voice ha detto che il regista "si accosta alla storia con una gioia tremenda".[141] Il recensore Jake Coyle dell'Associated Press ha scritto che "i cinefili avranno ben poche opzioni migliori quest'estate per vedere una buona commedia romantica".[142] A. O. Scott del New York Times l'ha definito "il più allegro e puramente delizioso film che abbia visto quest'anno", elogiandolo alla fine per il suo "malizioso, intenso erotismo".[143] Andrew O'Hehir sulla rivista online Salon ha scritto che "il film possiede quella energia 'Whedonesca' da nerd, uno spumeggiante umorismo, erotismo, sbornie e più di un accenno di pericolo".[144] Kenneth Turan del Los Angeles Times ha affermato che il film è "amabile e senza pretese allo stesso tempo", lodando la sua rappresentazione visiva.[145] IGN ha assegnato un punteggio di 7,5 su 10, affermando che "tutti dovrebbero vedere questo film".[146] Joe Morgenstern del Wall Street Journal ha elogiato l'interpretazione di Fran Kranz, affermando che l'attore "rappresenta il personaggio di Claudio con una passione commovente", e relativamente al film sottolinea che "lo spirito gioioso dell'opera è stato conservato in questa produzione, pur così modesta e casereccia".[147] Il giornalista di Rolling Stone, Peter Travers, ha scritto che il film è "una miscela irresistibile di allegria e malizia".[148] Justin Chang di Variety ha sottolineato che il bianco e nero evoca un "romanticismo senza tempo", che viene intensificato dalla "lieve musica d'ambiente".[149] Chris Tookey sul Daily Mail ha detto che questo è stato "il primo film a cinque stelle dell'estate".[150] Chris Nashawaty della rivista Entertainment Weekly, nonostante lo definisca favorevolmente "sia audace che deliziosamente insano" ammette che "il film non è così veloce e divertente come potrebbe essere".[151]

In Italia tra le prime critiche al film troviamo l'affermazione che "L'esattezza del testo originale contrasta con l'ambientazione contemporanea, il look casual e l'accento statunitense del cast. Ma questo piccolo esperimento è tutt'altro che minuscolo, anche perché il rispetto che il registra mostra nei confronti di Shakespeare include il desiderio di giocare con le sue convenzioni [...] con una professionalità ineccepibile, mescolata a un entusiasmo conviviale."[152]

Nel 2014 è produttore e sceneggiatore del paranormal romance In Your Eyes diretto da Brin Hill, che narra una storia d'amore metafisica tra due persone apparentemente opposte che scopriranno essere in realtà profondamente connesse l'una all'altra e secondo lungometraggio della Bellwether Pictures[153][154]. La sceneggiatura di Whedon, originariamente concepita nei primi anni 90[155], marca il tema della connessione umana come la metafora del legame misterioso della coppia[156].

DC Extended Universe

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Nel marzo 2017 Whedon viene scelto per scrivere e dirigere il film del DC Extended Universe (DCEU) Batgirl.[157] Nel maggio 2017 Whedon subentra a Zack Snyder alla regia di Justice League, occupandosi della supervisione della post-produzione del film e della regia di alcune scene aggiuntive.[158]

Grande appassionato di comics, Whedon ha scritto per la casa editrice Dark Horse Comics la miniserie Angel - Long Night's Journey e le avventure di Fray, la cacciatrice del futuro.

Nel 2004, insieme al disegnatore John Cassaday, inizia a scrivere le storie per la serie Astonishing X-Men. Successivamente, nel 2008, Whedon e Cassaday lasceranno il posto a Warren Ellis e Simone Bianchi per il continuo della serie.

Dopo alcune storie ambientate nel buffyverse (Tales of the Vampires e Tales of the Slayers), ha scritto una storia di otto pagine per l'albo speciale Giant-Size X-Men 3 uscito nel 2005 e, nel 2006, "Stan Lee Mets Spiderman #1", breve storia celebrativa di 10 pagine per il 65º anniversario di Stan Lee alla Marvel[159][160]; lo stesso anno realizza lo speciale per festeggiare i 20 anni della Dark Horse e un fumetto DC dedicato allo scomparso Sam Loeb.

Nel 2006 è anche subentrato a Brian K. Vaughan nella sceneggiatura di Runaways, che ha scritto a partire dal 25[161][162].

In seguito, la Marvel Comics gli affida il compito di sceneggiare una serie degli X-Men creata appositamente per lui, Astonishing X-Men, disegnata da John Cassaday.[163][164] Dopo aver sceneggiato 24 numeri della serie Whedon ne lascia le redini nel 2008 a Warren Ellis.[165] La serie di Whedon fu al tempo una delle testate Marvel maggiormente vendute e nominata per diversi Eisner Award fra cui quello nelle categorie Miglior serie regolare, Miglior nuova serie e Miglior scrittore, vincendo nella categoria Miglior serie regolare.[166][167] Una delle storyline di questa serie riguardante una cura alla mutazione divenne un elemento fondamentale nel terzo film degli X-Men, X-Men - Conflitto finale.[168][169] Nel febbraio 2009, Astonishing X-Men # 6, il numero che rappresentava il ritorno di Colosso nella serie e concludeva il primo arco di storia di Whedon è stato nominato dai lettori il 65° miglior albo Marvel di tutti i tempi nella classifica dei Top 70.[170]

Whedon è stato il creatore di diversi nuovi personaggi nell'universo Marvel. Nella serie Astonishing X-Men creò il villain Ord[171], le studentesse mutanti Blindfold[172] e Armor (Hisako Ichiki)[173], e Abigail Brand[174] con l'organizzazione S.W.O.R.D.[175]. In Runaways creò invece Klara Prast[176].

In collaborazione con Fábio Moon, Whedon ha creato il webcomic, miniserie in tre numeri, gratuito dal titolo Sugarshock!, come parte della rinascita di Dark Horse Presents, che è stato lanciato anche su Myspace[177]. Whedon ha poi prodotto un altro fumetto distribuito gratuitamente su Internet, Serenity: The Other Half[178].

Per la Dark Horse ha inoltre dato il via all'ottava stagione di Buffy a fumetti, prosecuzione su carta di quella serie televisiva che lo ha reso famoso.[179] Ha poi continuato a espandere il Buffyverse con la nona stagione di Buffy e, attualmente, è in fase di realizzazione l'undicesima. Ha inoltre progettato lo spin-off a fumetti di Buffy Willow Wonderland e la collana parallela alle stagioni 9 e successive di Buffy, ossia Angel & Faith.

Dopo il successo dell'ottava stagione di Buffy a fumetti, la IDW Publishing ha avvicinato Whedon per avviare un progetto simile riguardo a un'eventuale sesta stagione di Angel[180][181]. Angel: After the Fall è stato così rilasciato in 17 volumi scritti da Brian Lynch[182] e disegnati da Franco Urru. Whedon, in questo caso, ricopre il ruolo di supervisore della realizzazione generale e consulente per le trame.[183]

Il fumetto è infatti per Whedon il mezzo per continuare su carta i suoi lavori e progetti, come Buffy e Angel.

Progetti mai realizzati

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All'inizio della sua carriera, Whedon ha venduto due sceneggiature speculative che non sono mai state realizzate intitolate Suspension e Afterlife.

Ha venduto Suspension per 750 000 dollari, con un supplemento di $ 250.000 se la produzione fosse cominciata[184]. Nel settembre del 2014, la rivista Empire ha ventilato la notizia che il copione era stato scritto ed era stato scelto Liam Neeson come uno degli attori[185].

Il copione di Afterlife era stato, nel 1994, venduto per 1,5 milioni di dollari, con ulteriori $ 500.000 se la produzione fosse cominciata. Nel 2000, Andy Tennant era in trattative per dirigerne la realizzazione[186]. In Afterlife erano precorsi i temi che Whedon avrebbe poi esplorato in Dollhouse ed avrebbe trattato di uno scienziato che si risveglia in un corpo che non è il suo.

Whedon ha avuto una serie di offerte per la realizzazione di spin-off di Buffy l'ammazzavampiri che però non sono mai stati realizzati. Tra questi sono degni di nota un progetto per un'eventuale serie animata intitolata Buffy the Animated Series e Ripper, una serie BBC sul personaggio di Rupert Giles[187].

Nel 2005 era stata annunciata la realizzazione da parte di Whedon di un film intitolato Goner. Secondo la rivista Variety, si sarebbe trattato di un thriller fantasy in sviluppo grazie alla Universal Pictures, sotto la produzione di Mary Parent e Scott Stuber[188].

Whedon è stato assunto per scrivere e dirigere un adattamento per la Warner Bros. di Wonder Woman. Tuttavia, nel febbraio 2007, Whedon ha annunciato la sua uscita dal progetto[189]. Inoltre il nome Whedon era stato fatto come possibile sceneggiatore di Batman Begins[190][191].

La possibilità di realizzare un sequel di Dr. Horrible's Sing-Along Blog è stata accantonata in più occasioni. Nel 2009, tuttavia Whedon ha osservato la possibilità di proseguire il progetti di Dr. Horrible's Sing-Along Blog sotto forma di un'altra miniserie o di un film[192].

Il Whedonverse

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Il termine "Whedonverse" è spesso usato per identificare l'insieme delle opere di Joss Whedon.[193] Altri termini sono Jossverse[194] e ME-verse; quest'ultimo è per indicare le opere trasmesse dall'emittente televisiva Mutant Enemy.[senza fonte]

Nel luglio 2020 è stato pubblicamente attaccato dall'attore Ray Fisher che sul suo profilo Twitter lo ha accusato di comportamenti scorretti e non professionali sul set dei reshoot di Justice League che ritiene siano stati possibili anche grazie a Geoff Johns e Jon Berg, produttori del film.[195] WarnerMedia ha avviato un'indagine interna per verificare la veridicità delle affermazioni di Fisher.[196] Il 25 novembre 2020 ha abbandonato il ruolo di showrunner in The Nevers, serie in sviluppo presso HBO Max (piattaforma del gruppo Warner Media).[197]

Nel febbraio 2021 l'attrice Charisma Carpenter, che ha recitato in Buffy e Angel, ha dichiarato che Whedon ha abusato del suo potere più volte, definendolo "vampiro" e "gratuitamente crudele". In un tweet ha scritto che Whedon l'ha chiamata "grassa" e che le chiese se avesse intenzione di tenere il suo bambino quando venne a conoscenza della sua gravidanza, ha deriso la sua religione e ha ripetutamente minacciato di licenziarla. Ha inoltre rivelato di aver partecipato all'indagine di Warner Media concernente Justice League.[198] Amber Benson e Michelle Trachtenberg hanno confermato le accuse di Carpenter. Sui social media, Benson ha scritto che Buffy era un ambiente tossico e Trachtenberg ha scritto che "sappiamo quello che ha fatto" e ha affermato che il suo comportamento nei suoi confronti quando lei era un'adolescente non era appropriato. Ha dichiarato anche che c'era una regola sul set che impediva a Whedon di stare in una stanza da sola con lei.[199] Sarah Michelle Gellar, anch'ella star di Buffy, ha prestato il suo sostegno e ha preso le distanze da Whedon.[200]

Jose Molina, uno sceneggiatore di Firefly, si è espresso contro il comportamento di Whedon dicendo: "'Gratuitamente crudele' è un modo perfetto per descrivere Joss" e aggiungendo: "Pensava che essere cattivi fosse divertente. Far piangere scrittrici durante una sessione di appunti era particolarmente isterico. In realtà gli piaceva vantarsi di aver fatto piangere due volte uno scrittore in una riunione".[201]

Gal Gadot, nel contesto della promozione di Wonder Woman 1984, ha dichiarato che la sua esperienza con Whedon non era stata delle migliori.[202] A maggio 2021 ha dichiarato che Whedon ha avuto comportamenti scorretti sul set di Justice League e che ha minacciato la sua carriera. Il motivo del dissidio è stata la sua preoccupazione che Wonder Woman potesse risultare un personaggio troppo aggressivo, anche in relazione agli altri film del DC Extended Universe.[203]

Lungometraggi
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Seconda unità
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Scene dopo i titoli di coda
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Sceneggiatore

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  • Bandwagon (2004)

Collaborazioni

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Joss Whedon ha la consuetudine di lavorare con alcuni attori in modo ricorrente. La seguente tabella elenca le collaborazioni avute tra Whedon e alcuni attori e attrici.

Attore / Attrice Buffy l'ammazzavampiri (1992) Buffy l'ammazzavampiri (19972003) Angel (19992004) Firefly (2002) Serenity (2005) Dr. Horrible's Sing-Along Blog (2008) Dollhouse (20092010) Glee* (2009) Quella casa nel bosco (2012) The Avengers (2012) Much ado about nothing (2012) Agents of S.H.I.E.L.D. (2013)
Amy Acker x x x x x
Adam Baldwin x x x
Felicia Day x x x
Alexis Denisof x x x x x
Eliza Dushku x x x
Nathan Fillion x x x x x
Summer Glau x x x x
Christina Hendricks x x
Carlos Jacott x x x
Fran Kranz x x x
Tom Lenk x x x x
Kal Penn x x
Mark Sheppard x x
Gina Torres x x x
Alan Tudyk x x x
Andy Umberger x x x
Jonathan M. Woodward x x x
Neil Patrick Harris x x
Seth Green x * x x
Chris Hemsworth x x
Clark Gregg x x x
Dichen Lachman x x

Riconoscimenti

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Anno Premio Categoria Opera Risultato
1995 Premio Oscar Migliore sceneggiatura originale Toy Story Candidato/a
1996 Saturn Award Migliore sceneggiatura Toy Story Candidato/a
2000 Primetime Emmy Award Outstanding Writing for a Drama Series Buffy l'ammazzavampiri episodio L'urlo che uccide Candidato/a
2002 Premio Nebula Miglior sceneggiatura Buffy l'ammazzavampiri episodio Un corpo freddo Candidato/a
2003 Premio Nebula Miglior sceneggiatura Buffy l'ammazzavampiri episodio La vita è un musical Candidato/a
2003 Premio Hugo Best Dramatic Presentation Short Form Angel episodio Dietro le quinte e Firefly episodio Serenity Candidato/a
2004 Premio Hugo Best Dramatic Presentation Short Form Buffy l'ammazzavampiri episodio La prescelta Candidato/a
2006 Premio Hugo Best Dramatic Presentation Long Form Serenity Vincitore/trice
2006 Eisner Award Miglior serie regolare Astonishing X-Men Vincitore/trice
2008 Eisner Award Miglior serie nuova Buffy – Stagione 8 Vincitore/trice
2008 Eisner Award Miglior fumetto digitale Sugarshock! Vincitore/trice
2009 Bradbury Award Outstanding Dramatic Presentation N.D. Vincitore/trice
2009 Daytime Emmy Award Writing For A Special Class Special Dr. Horrible's Sing-Along Blog Vincitore/trice
2009 Emmy Award Outstanding Short-Format Live-Action Entertainment Program Dr. Horrible's Sing-Along Blog Vincitore/trice
2013 Saturn Award Migliore sceneggiatura Quella casa nel bosco (divisa con Drew Goddard) Candidato/a
2013 Saturn Award Miglior regista The Avengers Vincitore/trice
2013 Empire Awards Miglior regista The Avengers Candidato/a
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