Budrio
Budrio comune | |||
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Piazza Quirico Filopanti e sullo sfondo il Palazzo Comunale o "Palazzo Torre". | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Maurizio Mazzanti (Noi per Budrio) dal 25-06-2017 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°32′16″N 11°32′04″E / 44.537778°N 11.534444°E | ||
Altitudine | 25 m s.l.m. | ||
Superficie | 120,19 km² | ||
Abitanti | 18 479[1] (31-12-2019) | ||
Densità | 153,75 ab./km² | ||
Frazioni | Armarolo, Bagnarola, Cento, Dugliolo, Maddalena di Cazzano, Mezzolara, Prunaro, Riccardina, Vedrana, Vigorso | ||
Comuni confinanti | Baricella, Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Medicina, Minerbio, Molinella, Ozzano dell'Emilia | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 40054 | ||
Prefisso | 051 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 037008 | ||
Cod. catastale | B249 | ||
Targa | BO | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | ||
Nome abitanti | budriesi | ||
Patrono | san Lorenzo | ||
Giorno festivo | 10 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Budrio nella città metropolitana di Bologna | |||
Sito istituzionale | |||
Budrio (AFI: /ˈbudrjo/[2]; Bûdri in dialetto bolognese orientale[3]) è un comune italiano di 18 545 abitanti della città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna. Fa parte dell'Unione Terre di pianura.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Di clima continentale, la Classificazione climatica è: zona E, 2291 GR/G.
La stazione meteorologica più vicina è quella di San Pietro Capofiume, dalla quale si attesta che la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di circa +2,4 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si pone attorno ai +23,8 °C. Mediamente, nel corso dell'anno si contano 77,1 giorni di gelo e 1,7 giorni di ghiaccio[4].
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il toponimo Budrio deriva dalla voce prelatina Butrium ("burrone, scarpata")[5], che deriva a sua volta dal greco βόθρος, "fossa".
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Dalle origini all'Unità d'Italia[modifica | modifica wikitesto]
Le origini di Budrio sono molto antiche. Sebbene il toponimo sembri celtico, la cittadina fu probabilmente fondata dagli Umbri, ma i segni di civilizzazione più antichi ancora riscontrabili sono di epoca romana. Il territorio comunale fu oggetto della cosiddetta "centuriazione", ossia venne suddiviso in appezzamenti di terreno concessi ai legionari romani per ricompensarli per i loro servigi. La struttura regolare, a linee rette e perpendicolari, della centuriazione è ancora ben visibile guardando la campagna di Budrio dall'aereo, perché i confini e i canali di irrigazione romani non sono mai stati del tutto abbandonati. Da ritrovamenti effettuati nei dintorni, si ritiene che la fondazione del nucleo originario della Budrio moderna risalga al X-XI secolo. La chiesa di San Lorenzo era già funzionante nel 1146.
La ricostruzione di Budrio fu voluta dal cardinale Egidio Albornoz nel XIV secolo in forma di castello. Sono di questo periodo i due Torrioni di NO e di SO, a pianta trapezoidale, edificati nel 1376. L'unico tratto superstite delle mura trecentesche è visibile presso Piazza Matteotti. I Torrioni di NE e di SE, di pianta circolare, furono eretti nel secolo seguente, nell'allargamento della cinta muraria, che comprese nel Castello il Borgo, e che fu completato agli inizi del Cinquecento.
Dall'Unità d'Italia ad oggi[modifica | modifica wikitesto]
A Budrio è nato Giuseppe Barilli (1812), che con lo pseudonimo di Quirico Filopanti verrà nominato nel 1860 Professore di Meccanica e Idraulica all'Università di Bologna. È noto per l'invenzione dei fusi orari.
Sempre a Budrio, il 16 gennaio 1881, nasce Ettore Guizzardi, noto per aver partecipato, al fianco del principe Scipione Borghese e del giornalista Luigi Barzini, al famoso Raid Pechino-Parigi come meccanico e pilota della mitica "Itala".
Budrio salì alla ribalta della cronaca nera il 1º aprile 2017 per l'omicidio di Davide Fabbri, ad opera di Norbert Feher.
Il paese è conosciuto in tutto il mondo per la sua "ocarina", strumento musicale creato dal budriese Giuseppe Donati.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma del Comune di Budrio ha radici antiche ma è stato approvato ufficialmente solo il 10 marzo 1932 con decreto del capo del governo.
«Di rosso, al leone d'oro; al capo d’Angiò.» |
Un tempo l'emblema era completato dal motto latino Utriusque Comunitatis ("Entrambi i Comuni") a testimoniare che il paese era diviso in due amministrazioni distinte che avevano il medesimo sigillo. Il leone e il capo d'Angiò, segno distintivo della fazione guelfa, sono riferimenti dell'appartenenza di Budrio all'antico contado di Bologna.[6]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Medaglia d'argento al merito civile |
«La piccola comunità di Budrio, con eroico coraggio e indomito spirito patriottico, contribuiva alla lotta di Liberazione, dando ospitalità e rifugio a gruppi di partigiani. Subiva una feroce e cieca rappresaglia da parte delle truppe tedesche che trucidarono civili inermi, tra cui donne e giovani adolescenti e incendiarono alcuni edifici. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.» — Fraz. Vigorso - Budrio (BO), 21 ottobre 1944 |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Di notevole interesse il complesso delle ville a Bagnarola, frazione a pochi chilometri a nord del capoluogo. La prima costruzione, il castello dei Bentivoglio, fu edificato tra il 1475 e il 1481 nel periodo di massimo splendore della signoria di Giovanni II Bentivoglio, ampliando la già esistente rocca del 1390 e detta del Poledrano, dal nome della località Ponte Poledrano adiacente al Navile.
I caratteri sono quelli di una delizia rinascimentale, una dimora di campagna senza preoccupazioni difensive eccessive. La pianta è quadrata, dalle finestre ampie, dal vasto e luminoso cortile, dalle accoglienti stanze con annessi servizi e stalle[7].

Dal castello partiva un viale che conduceva al Casino che Aurelio Malvezzi fece costruire nel 1623 su un preesistente nucleo appartenente ai Cospi, a cui furono aggiunti la cappella di Sant'Anna (semidistrutta) e il teatro dei Bibiena (distrutto a inizio Ottocento a causa di un incendio). Il complesso principale fu trasformato nel 1737 nel Floriano (dal nome del committente) per opera di Alfonso Torreggiani con le tipiche linee neoclassiche particolarmente accentuate nella facciata rivolta a sud e arricchita dallo splendido scalone d'ingresso.
Presso il castello si erge Villa Ranuzzi Cospi, edificata nel XVIII secolo.
A pochi chilometri dal capoluogo, merita una visita l'antichissima Pieve di Budrio, la cui fondazione risale al 401[8]. Il suo aspetto attuale è di elegante chiesa neoclassica (a parte il campanile, romanico), ma già nel porticato d'ingresso colpisce il gran numero di lapidi sepolcrali risalenti addirittura all'epoca romana.
Appena entrati, sulla sinistra, si nota un capolavoro: una croce in pietra decorata dell'inizio del IX secolo, uno dei reperti più antichi di questo tipo che si conoscano. In sacrestia, si può ammirare un dipinto della Madonna e Santi di Gaetano Gandolfi. Durante recenti lavori di ristrutturazione nelle cantine, è stata rinvenuta parte di un'antichissima cripta, con finestrelle a monofora.
Edifici di interesse storico[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa di San Lorenzo, ricostruita nel XVII secolo, venne terminata su progetto di A. Torreggiani.
Parchi[modifica | modifica wikitesto]
- parco Papa Giovanni XXIII. Situato nella zona sportiva, questo è il parco più grande del capoluogo
- parco Alessandrini
- Parco Lina Merlin[9], si trova vicino alla stazione di Budrio.
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
Parte del territorio comunale è compreso nel sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale "Biotopi e Ripristini ambientali di Budrio e Minerbio" (IT4050023).
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Al 1 gennaio 2018 i cittadini stranieri residenti nel comune erano 1 677 e rappresentavano circa il 9,1% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[11]:
Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]
- Museo dell'ocarina e degli strumenti in terracotta
- Museo civico archeologico paleoambientale
- Pinacoteca Domenico Inzaghi[collegamento interrotto], conservante quadri di Dosso Dossi e del Bagnacavallo
- Museo della patata[12]
Teatro[modifica | modifica wikitesto]
- Teatro consorziale, nato come teatro privato nel 1672[13] e situato nell'odierna Via Garibaldi.
- Biblioteca Comunale, intitolata ad Augusto Majani.
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Budrio Ocarina Festival. Budrio è la capitale internazionale dell'ocarina e dal 2009 si celebra questo strumento che viene da tradizione antica ma che è stato reinventato nel XIX secolo da Giuseppe Donati.[14][15][16][17]
- Primaveranda dal 23 aprile al 1 maggio.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
L'abitato di Budrio è servito da due principali direttrici stradali, corrispondenti alle strade provinciali 3 e 6.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
Le stazioni ferroviarie di Budrio, Budrio Centro e Mezzolara sono poste lungo la ferrovia Bologna-Portomaggiore delle Ferrovie dell'Emilia-Romagna e sono servite dalle corse svolte da TPER nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Emilia-Romagna.
Una diramazione di tale linea, che originava proprio da Budrio per collegare i centri di Medicina e Massa Lombarda, fu attiva dal 1887 al 1964.
Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]
Il servizio di trasporto pubblico a Budrio è garantito con autocorse suburbane svolte dalla società TPER e Autoguidovie.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Primo cittadino | Partito | Mandato | ||
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Inizio | Fine | |||
Bruno Faustini Fustini | Partito Socialista Italiano | 1956 | 1970 | |
Giorgio Roda | Partito Socialista Italiano | 1970 | 1980 | |
Ferruccio Melloni | Partito Socialista Italiano | 1980 | 1987 | |
Marco Negri | Partito Socialista Italiano | 1987 | 1990 | |
Mara Salsini | Partito Socialista Italiano | 1990 | 1993 | |
Gianfranco Celli | Partito Democratico della Sinistra | 1993 | 2002 | |
Carlo Castelli | Centro-sinistra | 2002 | 2007 | |
2007 | 2012 | |||
Giulio Pierini | Partito Democratico | 2012 | 2017 | |
Maurizio Mazzanti | Lista civica di centro-destra | 2017 | in carica |
Sport[modifica | modifica wikitesto]
La principale società sportiva del paese è la Pallacanestro Budrio, che svolge attività sportiva dal 1965. Dopo anni in cui ha militato anche in Serie B, attualmente milita nel campionato di Serie D Regionale.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Budrio", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2007, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ Luigi Lepri e Daniele Vitali, Dizionario Bolognese-Italiano, Italiano-Bolognese / Luigi Lepri, Daniele Vitali, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
- ^ Tabella climatica temperature 1991-2005
- ^ , Budrio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º marzo 2015.
- ^ Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli, Budrio, su araldicacivica.it. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ Castello di Bentivoglio, orizzontidipianura. URL consultato il 7 novembre 2014.
- ^ Cosa significa essere pieve, Pieve di Budrio. URL consultato il 7 novembre 2014.
- ^ Intitolazione del parco di via Caduti di Cefalonia a Lina Merlin, Comune di Budrio, 7 febbraio 2017. URL consultato il 5 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Cittadini stranieri Budrio 2018, su tuttitalia.it.
- ^ Museo della patata, www.orizzontidipianura.it
- ^ Storia del teatro di Budrio dalla fondazione, 1672, ad oggi, su www.teatrodibudrio.it. URL consultato il 19 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
- ^ Budrio, Capitale Internazionale dell’Ocarina, Sito Festival Internazionale dell’Ocarina.
- ^ Ocarina, Comune di Budrio. URL consultato il 13 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2019).
- ^ Budrio, dolci melodie con le ocarine, Turismo.it.
- ^ Al via il 'Budrio Ocarina Festival', in ANSA.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Budrio
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.budrio.bo.it.
- Budrio, su sapere.it, De Agostini.
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