Casalfiumanese
Casalfiumanese comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Beatrice Poli (PD) dal 26-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°18′N 11°38′E / 44.3°N 11.633333°E | ||
Altitudine | 430 m s.l.m. | ||
Superficie | 82,03 km² | ||
Abitanti | 3 422[1] (31-12-2019) | ||
Densità | 41,72 ab./km² | ||
Frazioni | Gesso, San Martino in Pedriolo, Sassoleone | ||
Comuni confinanti | Borgo Tossignano, Castel del Rio, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Monterenzio | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 40020 (capoluogo); 40022 (Sassoleone); 40024 (San Martino in Pedriolo); 40025 (Carseggio) | ||
Prefisso | 0542 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 037012 | ||
Cod. catastale | B892 | ||
Targa | BO | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Nome abitanti | casalesi | ||
Patrono | san Gregorio Magno | ||
Giorno festivo | 12 marzo | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Casalfiumanese nella città metropolitana di Bologna | |||
Sito istituzionale | |||
Casalfiumanese (Casêl Fiumanés in romagnolo[3]) è un comune italiano di 3 422 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. Fa parte del Nuovo Circondario Imolese, e si trova lungo la Valle del Santerno in una zona sopraelevata.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
- Classificazione climatica: zona E, 2334 GR/G
Nella zona sono presenti sorgenti salsoiodiche. Inoltre, si possono osservare emanazioni gassose che danno origine al fenomeno dei "bollitori".[4]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Dalla fondazione al XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]
Nell'Alto Medioevo esisteva un agglomerato di case lungo il rio Salato (affluente di sinistra del Santerno), chiamato Rivo Salso.
Tra il X e l'XI secolo gli abitanti decisero di edificare un castrum, ovvero una fortezza murata. Scelsero una collina pochi km più a sud, sempre sulla sinistra del Santerno. Successivamente i cittadini si eressero a libero comune. Il nome Castrum Casale compare in tre bolle papali del XII secolo (nel 1127 di papa Onorio II, nel 1151 e nel 1179 ad opera dei papi successivi).[5] Il castello aveva forma rettangolare con un'unica porta d'ingresso con ponte levatoio volta verso est. Successivamente venne eretta una torre con orologio pubblico, simbolo del paese e tuttora raffigurata nello stemma comunale.[6]
Nel XIII secolo il castello di Casale faceva parte del contado della città di Imola. Nel secolo seguente, tra il 1265 e il 1278, Imola e il proprio contado furono assoggettate alla città di Bologna. Durante questo breve periodo i bolognesi procedettero a censire le proprietà private nelle terre da loro conquistate. In questo censimento fiscale apparve per la prima volta il nome Casale Flumanese.[7]
Nel secolo seguente Casale fu lungamente conteso tra Bologna e Imola, che cercarono di annetterlo ai propri dominii approfittando della lontananza dei papi, trasferitisi ad Avignone. Bologna riuscì a strappare a Imola una serie di territori a macchia di leopardo, alcuni siti nella valle del Sillaro, altri nella valle del Santerno: Casalfiumanese, Croara, Sassoleone, Codronco (oggi non più esistente), Fiagnano e Bello (oggi San Martino in Pedriolo): in tutto, sei castra. Croara, a sua volta, incorporava la Morea, Tombe di Sassatello e Gesso. Filetto, Carseggio, Macerato e Pezzolo dipendevano da Codronco. Faceva parte del territorio di Sassoleone l'abitato di Casoni di Romagna. Il 7 aprile 1376 i massari di questi territori sottoscrissero un patto di fedeltà verso la città felsinea.
Nel 1379 tra gli abitanti di Codronco scoppiò una faida con morti da entrambe le parti. Il Comune di Bologna intervenne e divise il paese in due: Codronco e Bastia di Codronco. Il primo si dichiarò fedele ad Imola, mentre il secondo si schierò per Bologna.[8] Il confine è rimasto inalterato fino ad oggi. Attualmente divide i comuni di Casalfiumanese e Fontanelice.
Successivamente, nel territorio dei sei castra sorsero due nuovi centri: l'abitato della pieve di Sant'Andrea e quello di Pedriaga, situati a pochi km l'uno dall'altro. Tutte queste comunità nel 1417 formarono la "Podestaria del Comune di Bologna nel territorio imolese"[9].
Tale assetto giunse immutato fino al 1797 quando, con il nuovo regime imposto dai francesi di Napoleone, furono istituiti i Dipartimenti e i cantoni. Poi con la Restaurazione si tornò all'assetto precedente. L'unica differenza fu che, mentre Casalfiumanese rimase comune autonomo, gli altri centri abitati furono declassati.
Il 27 dicembre 1859, con la ridefinizione delle circoscrizioni territoriali, il Comune di Casalfiumanese fu aggregato alla Provincia di Bologna. Con il plebiscito del 1860 entrò a far parte del Regno di Sardegna, che l'anno dopo divenne Regno d'Italia.
Dal XX secolo ad oggi[modifica | modifica wikitesto]
Casalfiumanese venne liberata da truppe americane e da soldati italiani della “Nembo” il 12 aprile 1945.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Santuario della Madonna di Riviera (immagine). Edificata come chiesa di un monastero fondato nel XIV secolo, è il più antico santuario mariano della vallata del Santerno[10]. Del complesso monastico, oggi rimane unicamente la chiesa, in stile romanico;


- Pieve di sant'Andrea (borgo incastellato con torrione). La prima memoria della pieve (immagine) è contenuta in una bolla di papa Onorio II indirizzata al vescovo Bennone databile negli anni 1126-1130. Ancora parzialmente racchiuso nelle quattrocentesche mura, con un superstite torrione dell'epoca di Ludovico Alidosi (1412), il borgo è oggi diviso a metà tra i comuni di Imola e Casalfiumanese.[11]
La più antica chiesa del territorio era denominata nell'Alto Medioevo Santa Maria Rivi Salsi e fu edificata presso il rio omonimo, citato nei documenti come Rivo Salso (oggi è il rio Salato).[5]
Anche dopo la fondazione di castrum Casale (tra il X e l'XI secolo) la chiesa di Santa Maria continuò ad essere la chiesa principale della comunità. Solo nel 1630 la sede parrocchiale fu trasferita dentro Casalfiumanese e fu intitolata a San Gregorio Magno. Nel 1714 fu insignita del titolo arcipretale. Quanto a S. Maria Rivi Salsi, essa fu abbandonata e cadde nell'oblio.
L'altra chiesa importante nella storia della comunità è la pieve di Gesso. Nel Medioevo la sua giurisdizione si estendeva a monte fino al confine con il territorio dei conti Ubaldini.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[12]

Variazione della popolazione residente a Casalfiumanese dal 2006 al 2010.
Data | Abitanti | Variazione | Italiani | Variazione | Stranieri | Variazione |
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31-12-2006 | 3 241 | 3 086 | 155 (4,8%) | |||
31-12-2010 | 3 478 | + 7,3% | 3 200 | + 3,7% | 278 (8,0%) | + 79,4% |
Fonte, Dati Istat al 31 dicembre 2010.
Religione[modifica | modifica wikitesto]
Quasi tutto il territorio di Casalfiumanese appartiene alla diocesi di Imola. Nel comune sono presenti nove parrocchie facenti parte della Diocesi imolese: Casalfiumanese (principale), Casalino, Carseggio, Croara, Gesso, Pezzuolo, Sassoleone, Sellustra e Valsellustra[13].
Vi è inoltre una parrocchia facente parte della Diocesi di Bologna: San Martino in Pedriolo.
A Casafiumanese ha sede dal 1968 una Casa della congregazione delle «Pie Operaie di San Giuseppe», fondata a Castel del Rio dalla Serva di Dio Madre Maria Agnese Tribbioli (1879 - 1965)[14].
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Teatro[modifica | modifica wikitesto]
Il teatro comunale di Casalfiumanese offre una stagione di prosa (anche commedie in romagnolo) ed è sede di convegni e iniziative culturali.
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Casalfiumanese
- «Sagra del raviolo», (la domenica più vicina al 19 marzo, Festa di San Giuseppe), istituita nel 1925 riprendendo l'antica Fiera del bestiame di San Giuseppe, risalente al lontano 1738). Dalle torri che si affacciano sulla piazza centrale del paese, caratteristico lancio dei ravioli dolci alla folla cittadina;
- «Mostra e sagra dell'albicocca» (ultima domenica di giugno), dal 1971.
- Sassoleone
- «Sagra della cuccagna», (la prima domenica di aprile), si svolge dalla fine del XIX secolo;
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio comunale abbraccia tre vallate: Santerno, Sellustra e Sillaro. Per estensione è il quarto comune del circondario imolese, dopo Imola, Medicina (Italia) e Castel San Pietro Terme. Oltre al capoluogo, tra i centri maggiormente abitati si registrano le frazioni di San Martino in Pedriolo e Sassoleone. Quest'ultimo è noto sin dai primi secoli dopo il Mille (Castrum Sassilioni). Nel 1127 fu donato da Matilde di Canossa alla chiesa imolese; per un breve periodo alla fine del XIII secolo fu di proprietà dei Bolognesi. Nel 1307 fu edificata una fortezza, i cui ruderi erano ancora visibili all'inizio del XX secolo. Dopo i Bolognesi, fu feudo della famiglia Alidosi; lo tennero i Fiorentini[15] fino al tardo XIV secolo, quando la media valle del Sillaro passò sotto il dominio diretto della Santa Sede.
Altre località sono Borgo Casale, Carseggio, Casalino, Casoni di Romagna, Croara, Gesso, Pezzuolo, Pieve Sant'Andrea, Riviera, Sellustra e Valsellustra.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]
La posizione geografica nel quale si trova rende adatto il suo territorio alle colture da frutto.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Sindaci precedenti[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1945 | 1948 | Luigi Baroncini | Sindaco | Segretario del CLN locale | |
1948 | 1951 | Sergio Battilani | Sindaco | ||
1951 | 1975 | Vito Salieri | Partito Comunista | Sindaco | |
Sindaco | |||||
26 giugno 1985 | 23 aprile 1995 | Raffaella Salieri | Partito Comunista[16] PDS[17] |
Sindaco | Confermata il 26 maggio 1990. |
24 aprile 1995 | 13 giugno 2004 | Gigliola Poli | PDS[18] lista civica[19] |
Sindaco | Confermata il 14 giugno 1999. |
14 giugno 2004 | 25 maggio 2014 | Roberto Poli | lista civica[20] | Sindaco | Confermato l'8 giugno 2009. |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Gisella Rivola | lista civica | Sindaco |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 152.
- ^ I bollitori del Rio Salso (PDF), su geo-net.it. URL consultato il 26 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2014).
- ^ a b Raspanti, p. 169.
- ^ Raspanti, p. 170.
- ^ Raspanti, p. 172.
- ^ Raspanti, p. 173.
- ^ Analisi dell'evoluzione urbanistica del comune di Casalfiumanese (PDF), su psc.nuovocircondarioimolese.it. URL consultato il 26 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2014).
- ^ Michela Ricci, «Nuovo Diario-Messaggero», 28 gennaio 2021, pag. 21.
- ^ Carlo D'Onofrio, I mille anni di Pieve Sant'Andrea, Imola 2012, 96 pagg.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Ha ereditato il titolo dell'antica Pieve di Sant'Andrea.
- ^ Scuola dell'infanzia parrocchiale «Maria Immacolata», su congregazionepieoperaiesangiuseppe.it. URL consultato il 13 giugno 2015.
- ^ Itinerari e paesaggi, su docplayer.it. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ Fino al 1991.
- ^ Dal 1991 in poi.
- ^ Nel primo mandato.
- ^ Nel secondo mandato. La lista era sostenuta dall'Ulivo.
- ^ Appoggiata dal Partito Democratico.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Lorenzo Raspanti, Il fiume racconta, Imola, Edizioni Il Nuovo Diario Messaggero, 1997.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Ferrovia Massalombarda-Imola-Fontanelice
- Comunità Montana Valle del Santerno
- Strada statale 610 Selice
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casalfiumanese
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su casalfiumanese.provincia.bologna.it.
- Comunità montana della Valle del Santerno, su valledelsanterno.it. URL consultato il 31 ottobre 2005 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2005).
- https://web.archive.org/web/20060510002208/http://www.comunedicasalfiumanese.it/
- https://web.archive.org/web/20060509015213/http://www.provincia.bologna.it/pls/provbo/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=170
Controllo di autorità | VIAF (EN) 126484463 · WorldCat Identities (EN) viaf-126484463 |
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