Real Club Celta de Vigo: differenze tra le versioni
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Versione delle 15:46, 22 mag 2018
RC Celta Vigo Calcio | |
---|---|
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Celeste |
Dati societari | |
Città | Vigo |
Nazione | Spagna |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FEF |
Campionato | Primera División |
Fondazione | 1923 |
Presidente | Carlos Mouriño |
Allenatore | Antonio Mohamed |
Stadio | Balaídos (33 923 posti) |
Sito web | www.celtavigo.net |
Palmarès | |
Trofei internazionali | 1 Coppa Intertoto UEFA |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Real Club Celta de Vigo SAD (IPA: re̞ˈal ˈkluβ̞ ˈθe̞lta ð̞e̞ ˈβ̞iɰo̞), conosciuto comunemente come Celta Vigo, è una società calcistica spagnola con sede nella città di Vigo, in Galizia. Milita nella Primera División del campionato spagnolo di calcio.
Il club fu fondato il 23 agosto 1923 a seguito della fusione del Real Vigo Sporting e del Real Fortuna Foot-ball Club. La compagine, soprannominata Los Celestes ("i celesti") gioca tradizionalmente in tenuta bianco-celeste nello stadio casalingo Balaídos, che può ospitare fino a 32.500 spettatori ed il cui nome, in lingua galiziana, significa "campo libero"[1].
Il Celta Vigo ha disputato un gran numero di stagioni nella massima divisione spagnola e conta tre finali di Coppa del Re (1948, 1994 e 2001, tutte perse). Ha partecipato, specialmente negli anni '90, varie volte alle competizioni europee, dove ha ottenuto, quale miglior risultato, la semifinale, raggiunta nell'Europa League 2016-2017.
Storia
Fondazione ed esordi
Il Celta de Vigo nacque come risultato dell'ambizione delle squadre di Vigo di farsi avanti a livello nazionale dopo risultati non positivi, specialmente conseguiti contro le squadre basche che erano divenute in quel periodo le bestie nere delle compagini cittadine. L'idea originaria era di unire le due principali formazioni della zona per ottenere una squadra più competitiva. Il principale ispiratore di questa iniziativa fu Manuel de Castro "Handicap", un giornalista sportivo che lavorava al Faro de Vigo che, dal 1915, cominciò a scrivere nei suoi articoli tale necessità per poter aspirare a traguardi più elevati. Lo slogan del suo movimento era "Todo por y para Vigo" (Tutto da e per Vigo), che trovò successivamente la simpatia dei dirigenti sia del Real Vigo Sporting che del Real Club Fortuna de Vigo. Raggiunse presto consenso unanime, tanto che De Castro stesso presentò la mozione Federazione calcistica della Spagna a Madrid, il 22 giugno 1923.
Il 12 luglio seguente, ai consigli amministrativi delle due società storiche tenutesi al Teatro Odeon e nell'Hotel Moderno, la fusione venne approvata. Il nome scelto inizialmente era "Squadra di Galizia" ma la scelta fu rimandata successivamente alla prima assemblea della neonata società ed i nomi suggeriti furono vari:
- Real Unión de Vigo
- Club Galicia
- Real Atlántic
- Breogán
- Real Club Olimpico
L'ultimo nome era abbastanza popolare ma alla fine prevalse Real Club Celta, che richiama all'antico popolo celtico che abitava la Galizia. Il primo presidente del Celta fu Manuel Bárcena de Andrés, conte di Torre Cedeira. Alla stessa assemblea fu decisa la squadra, che comprendeva in totale ben 64 calciatori facenti parte di entrambe le vecchie compagini: Isidro, Lilo e Rubido tra i portieri, Otero, Pasarín, Juanito Clemente, Daniel e Kaíto tra i difensori, Jacobo Torres, Balbino, Queralt, Hermida, Pombo, Cruces, Córdoba, Máximo e Bienvenido tra i centrocampisti e Reigosa, Chiarroni, Posada, Polo, Correa, Gerardito, Ramón González, Caride, Pinilla, Salvador, Chicha, Miguelito e Casal infine tra gli attaccanti. Francis Cuggy fu il primo allenatore.
Dagli albori agli anni '70
Nonostante i buoni propositi iniziali, il Celta passò gran parte della prima fase della sua storia altalenando tra buone stagioni in massima divisione a retrocessioni. I primi anni la squadra stazionò in seconda divisione, salvo un anno in terza, fino al 1940 quando ottenne la prima storica promozione alla massima serie. La permanenza in Liga durò cinque anni: nel 1944-45 la squadra tornò in Segunda, dove però restò un solo anno. Si aprì un lungo periodo di militanza in Liga di 14 anni dove la squadra ottenne come miglior risultato due quinti posti. Nel '59 tornò in Segunda aprendo il periodo peggiore in termine di continuità, con un decennio di permanenza in Segunda.
Negli anni settanta la squadra tornò in Primera e disputò campionati votati alla salvezza salvo un'annata: la miglior stagione del periodo ed in generale della storia della squadra galiziana è il 1970-71, almeno per il rendimento in campionato, quando non furono mai battuti in casa e si guadagnarono il soprannome di "ammazza-giganti". Finirono il campionato al sesto posto a pari punti con l'Athletic Club che terminò quinto, riuscendo a qualificarsi per la Coppa UEFA seguente, dove vennero estromessi però al secondo round dall'Aberdeen non riuscendo a recuperare un 2-0 incassato in casa.
Seguì un nuovo periodo di retrocessioni e promozioni, col tonfo nel 1981 in terza divisione, seconda volta nella storia, dalla quale si ripresero tuttavia in un solo anno.
L'Euro Celta
Il momento migliore del Celta risale alla fine degli anni novanta (1997-2003) durante i quali la squadra riuscì a divenire la sesta forza della nazione, culminando i loro sforzi nel 2001–02, quando non scese mai sotto il sesto posto per tutto il campionato. Furono presto chiamati EuroCelta dalla stampa spagnola e nel febbraio 2001 la IFFHS dichiarò il Celta la migliore squadra del mondo in termini di risultati per quel periodo[2].
Nella stagione 1998-99 il Celta ottenne infatti un'importante e storica qualificazione alla Coppa UEFA, impresa che riuscì a ripetere negli anni a venire. Memorabile la vittoria, nella gara di ritorno degli ottavi di finale dell'edizione 1999-2000, per 4-0 in casa ai danni della Juventus (dopo aver rimontato la sconfitta 1-0 subìta a Torino nella partita di andata).
Nel 2002-2003, sotto la guida del nuovo tecnico Miguel Ángel Lotina, il Celta si piazzò quarto in campionato, qualificandosi così per la Champions League. Nell'edizione 2003-2004 del massimo torneo calcistico continentale arrivò agli ottavi di finale, dove fu eliminata dall'Arsenal. Malgrado il buon risultato in Champions, con il passaggio del turno grazie al secondo posto nel girone alle spalle del Milan campione d'Europa in carica, Lotina fu sollevato dall'incarico in quella stessa stagione, alla fine di gennaio, prima ancora degli ottavi di Champions, a causa di pesanti sconfitte rimediate contro i rivali storici del Deportivo (0-5) e contro la Real Sociedad (2-5), risultati che lasciavano il Celta ad un punto dalla zona retrocessione. Al suo posto fu chiamato Radomir Antic, con cui la squadra fece intravedere segnali di ripresa, prima dell'eliminazione contro l'Arsenal (due sconfitte, per 2-3 in casa e per 2-0 ad Highbury). Intanto in campionato il Celta crollò e si avviò vesto un mesto ritorno in Segunda División. Antic si dimise alla fine di marzo e a nulla valse l'arrivo di Ramón Carnero e Rafa Sáez, con cui i risultati migliorarono, ma non a tal punto da evitare la caduta in seconda serie.
Declino e risalita
Nonostante la squadra fosse stata completamente smantellata, nella stagione successiva fu promossa subito in prima divisione.
Tornata in massima serie, nel 2005-2006 ottenne il sesto posto, che permise di nuovo alla squadra galiziana di partecipare alla Coppa UEFA dell'anno dopo. La squadra fu presto eliminata in Europa dal Werder Brema ed accusò i vari fronti in cui era impegnata, precipitando al 18º posto in campionato e retrocedendo nuovamente. La caduta fu causata anche da problemi economici piuttosto seri della società, che riuscì in estate tuttavia ad evitare l'amministrazione controllata. Giocò pertanto la stagione 2007-08 nella seconda divisione spagnola. Dopo anni di stazionamento nella parte medio-alta della classifica, nel 2010-2011 i dirigenti del Celta costruirono una buona squadra, che sfiorò di poco la promozione, perdendo ai play-off col Granada. Nel 2011-2012, continuando nel solco del buon lavoro dell'anno precedente, terminò al secondo posto in campionato e ritornò dopo 5 anni in Primera División.
Nella stagione 2012-2013 lottò per non retrocedere e, nonostante una situazione piuttosto drammatica ad inizio maggio, riuscì ad ottenere un filotto di risultati positivi che lo mantennero a galla. All'ultima giornata, costretto a vincere, non fallì l'obiettivo e si salvò a discapito del rivale Deportivo, che perse in casa con la Real Sociedad.
Nel 2013 arrivò sulla panchina del Celta Luis Enrique, con cui la squadra ottenne un buon nono posto nella Liga 2013-2014.
A Luis Enrique, passato ad allenare il Barcellona, subentra Eduardo Berizzo, ex calciatore del Celta, che rimane in carica per tre stagioni. Il tecnico argentino ottiene l'ottavo posto nel 2014-2015 e, miglior posizionamento degli ultimi dieci anni, il sesto posto nel 2015-2016, con conseguente ritorno nelle coppe europee. Nel 2016-2017 il Celta si rende protagonista di una bella cavalcata in Europa League, dove arriva in semifinale per la prima volta nella sua storia, prima di cadere per mano del Manchester Utd (1-0 al Balaídos e 1-1 a Old Trafford), e in Coppa del Re, dove elimina anche il Real Madrid, prima di cadere in semifinale contro l'Alavés. In campionato la squadra paga l'impegno europeo e finisce tredicesima. Alla fine della stagione il tecnico lascia la panchina galiziana[3].
Identità sociale
Divise
Nonostante l'immagine tradizionale del Celta Vigo sia in maglia celeste, pantaloncini bianchi e calzettoni celesti, la prima divisa storica era in realtà totalmente differente dato che era composta da una maglia rossa, pantaloncini neri e calzettoni blu. Fu soltanto successivamente, in una data sconosciuta, che la dirigenza decise di attuare la divisa storica ed attuale, perché fosse fedele ai colori della bandiera galiziana.
Sponsor e fornitori tecnici
Il Celta Vigo vanta il record di maggior durata di una sponsorship in Spagna sulle divise da gioco: dalla stagione 1985–86[4] alla stagione 2015-16, è stata sponsorizzata dalla Citroën: il fatto non è un caso, dato che la società automobilistica francese ha vari stabilimenti in città ed è il maggior datore di lavoro di Vigo. Dalla stagione 2016-17, lo sponsor principale è il birrificio gallego Estrella Galicia. Anche per il fornitore tecnico la situazione è stata a lungo tempo similare: dopo qualche anno di fornitura Adidas, il Celta ha indossato per circa 24 anni divise Umbro, che aveva degli stabilimenti nella vicina Redondela. Dopo una parentesi di tre stagioni con fornitore tecnico l'azienda cinese Li-Ning, dalla stagione 2013-14, il fornitore tecnico è nuovamente Adidas.
Periodo | Fornitore tecnico | Sponsor |
---|---|---|
1982–1986 | Adidas | None |
1986–2010 | Umbro | Citroën |
2010-2013 | Li-Ning | |
2013-2016 | Adidas | |
2016- | Estrella Galicia |
Simboli
Il Celta Vigo non ha mai cambiato, se non per qualche leggera modifica estetica, il proprio stemma sociale: si tratta di uno scudo celeste con impresse al centro le lettere in bianco CC, iniziali di Club Celta, che richiama i colori sociali del club, sovapposto ad una Croce di Santiago rossa, uno dei simboli più diffusi della Galizia, in particolare dell'area circostante Santiago de Compostela (tanto che anche lo SD Compostela, oggigiorno caduto nelle serie inferiori ma un tempo nel calcio professionistico, utilizza divise e stemmi molto similari ed anche il Racing Ferrol ha nello stemma una Croce di Santiago).
Nel 1923 divenne uno dei vari club calcistici a ricevere l'approvazione della corona spagnola e pertanto ricevette il titolo di Real ("reale") nel proprio nome sociale e l'immagine di una corona reale nello stemma. Questo diritto fu concesso al Celta da Alfonso XIII e da quel momento il club fu conosciuto col nome attuale di Real Club Celta de Vigo. Tuttavia durante la Seconda repubblica spagnola (1931—1936) vennero rimossi sia il titolo che la corona, ripristinati solo durante il periodo franchista.
Statistiche
- Stagioni in Primera División: 52
- Stagioni in Segunda División: 32
- Partecipazioni alla UEFA Champions League: 1
- Partecipazioni alla Coppa UEFA- Europa League: 8
- Partecipazioni alla Coppa Intertoto: 1
Palmarès
Competizioni nazionali
- 1935-1936, 1981-1982, 1991-1992
- 1930-1931, 1980-1981
Competizioni internazionali
Competizioni regionali
- Campionato galeico: 6
- 1924, 1925, 1926, 1930, 1932, 1934
- Campionato asturo-galeico: 1
- 1935
- Coppa Xunta de Galicia: 2
- 2007, 2008
Trofei amichevoli
- Trofeo Ciudad de Vigo: 22 (record)
- 1972, 1973, 1975, 1976, 1980, 1984, 1986, 1988, 1991, 1992, 1993, 1994, 1997, 1998, 1999, 2000, 2002, 2005, 2006, 2008, 2009, 2012
- Trofeo Memorial Quinocho: 14
- 1995, 1996, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2007, 2008, 2009, 2011, 2015
- 1999
- Trofeo Xacobeo: 1
- 1999
- Trofeo TIM: 1
- 2016
Altri piazzamenti
- Finalista: 1947-1948, 1993-1994, 2000-2001
- Semifinalista: 1925, 1926, 1932, 1941, 1967-1968, 1996-1997, 2015-2016, 2016-2017
- Secondo posto: 1959-1960, 1960-1961, 1965-1966, 1968-1969, 1975-1976, 2004-2005, 2011-2012
- Terzo posto: 1944-1945, 1966-1967, 1967-1968, 1977-1978, 1984-1985
- Semifinalista: 2016-2017
Rosa 2017-2018
Rosa e numerazione sono aggiornate al 31 gennaio 2018.
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Giocatori famosi
Allenatori famosi
Calcio a 5
La società del Celta ha anche un settore dedicato al calcio a 5, autonomo rispetto al settore del calcio a 11 e costituito nel 2006 dalla fusione del Barcel Euro Puebla Fútbol Sala e del Vigo Fútbol Sala, quest'ultima con una storia di oltre quindici anni nel calcio a 5, anche se mai ai vertici di tale sport. La società risultante dalla fusione attualmente disputa la Division de Honor spagnola.
Note
- ^ Gunther Lades, Stadium profile at, su fussballtempel.net. URL consultato il 24 marzo 2012.
- ^ The World's Club Team of the Month - IFFHS
- ^ Celta: Berizzo lascia il club, possibile futuro al Siviglia, Eurosport, 21 maggio 2017.
- ^ El Celta contempla otros patrocinios para su equipaje tras dos dйcadas con Umbro - Deportes, su farodevigo.es, Faro de Vigo. URL consultato il 24 marzo 2012.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Real Club Celta de Vigo
Collegamenti esterni
- (es en gl) Sito ufficiale, su celtavigo.net. Lingua sconosciuta: es en gl (aiuto)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 123021005 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2019145097 |
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