ATAC: differenze tra le versioni

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{{Azienda
{{Azienda
|nome = ATAC Azienda per la mobilità di Roma Capitale
| nome = ATAC
| immagine = Sede ATAC Roma Via Prenestina 45.jpg
|logo = logo ATAC.png
| didascalia = Sede centrale dell'ATAC
|immagine = Sede ATAC Roma Via Prenestina 45.jpg
| forma societaria = Società per azioni unipersonale
|didascalia = Sede centrale ATAC in via Prenestina, 45
| data fondazione = 1909
|forma societaria = Società per azioni unipersonale
|data fondazione = 1909
| luogo fondazione = [[Roma]]
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|luogo fondazione = [[Roma]]
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{{Lista
|sede = [[Roma]]
| Giovanni Mottura
|persone chiave = * Giovanni Mottura <small>([[amministratore unico]])</small><ref>{{Cita web|url=https://trasparenza.atac.roma.it/pagina702_amministratore-unico.html|titolo=Amministratore unico|accesso=3 gennaio 2022}}</ref>
* Franco Giampaoletti <small>([[direttore generale]])</small><ref>{{Cita web|url=https://trasparenza.atac.roma.it/pagina748_incarico-di-direttore-generale.html|titolo=Incarico di Direttore generale|accesso=3 gennaio 2022}}</ref>
| <small>([[Amministratore di società|amministratore unico]])</small><ref>{{Cita web | url = https://trasparenza.atac.roma.it/pagina702_amministratore-unico.html | titolo = Mottura Giovanni | sito = atac.roma.it | editore = ATAC | accesso = 2022-01-03 }}</ref>
| Franco Giampaoletti
|settore = Trasporti
| <small>([[direttore generale]])</small><ref>{{Cita web | url = https://trasparenza.atac.roma.it/archivio3_personale-ente_0_107.html | titolo = Giampaoletti Franco | sito = atac.roma.it | editore = ATAC | accesso = 2022-01-30 }}</ref>
|prodotti = [[trasporto pubblico]]
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|anno fatturato =
|utile netto = - {{M|22084457|ul=€}}<ref name=":bilancio 2020">{{Cita web|url=https://trasparenza.atac.roma.it/moduli/downloadFile.php?file=oggetto_allegati/21235946520O__OBilancio+atac+al+31.12.2020.pdf|titolo=Bilancio di esercizio al 31.12.2020|accesso=28 agosto 2021}}</ref>
|anno utile netto = 2020
|dipendenti = {{formatnum:11046}}<ref>{{Cita web|url=https://trasparenza.atac.roma.it/archiviofile/atac/Personale/dotazione%20organica/forza%20lavoro%20puntuale%20e%20media/Forza%20lavoro%20puntuale%20e%20media%20III%20trim%202021.pdf|titolo=Dotazione organica - Forza lavoro puntuale e media III trimestre 2021|accesso=3 gennaio 2022}}</ref>
|anno dipendenti = 2021
|slogan = Lavoriamo con trasporto
}}
}}
| settore = Trasporti
'''ATAC [[Società per azioni|S.p.A.]] Azienda per la mobilità di Roma Capitale''', dove ATAC è [[acronimo]] di '''Azienda Tramvie e Autobus del Comune''', è un'[[azienda pubblica]] [[Italia|italiana]] che gestisce in [[concessione]] gran parte del [[trasporto pubblico locale]] oltre che la [[Parcheggio a pagamento|sosta tariffata]] e i [[Parcheggio di interscambio|parcheggi di interscambio]] di [[Roma]].
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{{Lista
| [[trasporto pubblico]]
| gestione della mobilità
| gestione parcheggi
}}
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| anno utile netto = 2020<ref>{{Cita web | url = https://trasparenza.atac.roma.it/moduli/downloadFile.php?file=oggetto_allegati/21235946520O__OBilancio+atac+al+31.12.2020.pdf | data = 2021-08-21 | editore = ATAC | sito = atac.roma.it | titolo = Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2020 | accesso = 2022-01-30 | p = 94 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210829190911/https://trasparenza.atac.roma.it/moduli/downloadFile.php?file=oggetto_allegati/21235946520O__OBilancio+atac+al+31.12.2020.pdf }}</ref>
| slogan = Lavoriamo con trasporto
}}
'''ATAC S.p.A. Azienda per la mobilità''' è il maggior gestore in concessione del [[trasporto pubblico locale]] e dei servizi integrativi di [[Roma]].
Il suo nome era un tempo l'acronimo di ''Azienda Tramvie e Autobus del Comune di Roma'', ultima ragione sociale prima della sua trasformazione in società per azioni il cui socio unico è [[Roma Capitale]].


Per conto dell'ente [[Roma Capitale]], che ne è socio unico, gestisce in regime di ''[[Azienda pubblica#Società in house|in house providing]]'' l'80% della [[Rete autobus di Roma|rete autobus urbana]] oltre che la [[Rete filoviaria di Roma|rete filoviaria]], [[Metropolitana di Roma|metropolitana]] e [[Rete tranviaria di Roma|tranviaria]] a cui si aggiungono i servizi complementari quali la sosta tariffata e i parcheggi di interscambio. Per conto della [[Lazio|Regione Lazio]] esercisce, in qualità di [[impresa ferroviaria]] e [[gestore dell'infrastruttura]], le tre ferrovie isolate [[Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo|Roma-Civita Castellana-Viterbo]], [[Ferrovia Roma-Giardinetti|Roma-Giardinetti]] e [[Ferrovia Roma-Lido|Roma-Lido]]. In via residuale l'azienda dispone di un servizio di [[noleggio con conducente]] di autobus, prevalentemente gran turismo, e tram storici. L'azienda controlla inoltre il sistema tariffato integrato [[Metrebus]], che coinvolge gli altre due operatori di trasporto pubblico del Lazio ossia [[Cotral]] e [[Trenitalia]].
ATAC è tra i maggiori fornitori di servizio di trasporti d'[[Italia]] e d'[[Europa]]; in regime di ''[[Azienda pubblica#Società in house|in house providing]]'' gestisce l'80% della [[Rete autobus di Roma|rete autobus urbana]] oltre che la [[Rete filoviaria di Roma|rete filoviaria]], [[Metropolitana di Roma|metropolitana]] e [[Rete tranviaria di Roma|tranviaria]].
Si occupa anche della conduzione dei [[Parcheggio a pagamento|parcheggi pubblici]] e quelli di [[Parcheggio di interscambio|parcheggi di interscambio]].
Per conto della [[Lazio|Regione Lazio]] esercisce, in qualità di [[impresa ferroviaria]] e [[gestore dell'infrastruttura]], le tre ferrovie isolate [[Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo|Roma-Civita Castellana-Viterbo]], [[Ferrovia Roma-Giardinetti|Roma-Giardinetti]] e [[Ferrovia Roma-Lido|Roma-Lido]].
In via residuale l'azienda dispone di un servizio di [[noleggio con conducente]] di autobus, prevalentemente gran turismo, e tram storici.


Fondata nel 1909 nell'ambito della [[municipalizzazione]] dei servizi capitolini promossa dall'allora sindaco [[Ernesto Nathan]], rinominata durante il [[fascismo]] ATAG (''Azienda Tranvie e Autobus del Governatorato'') e, nel dopoguerra, ATAC (dapprima come acronimo di ''Azienda Tramviaria Autofiloviaria Comunale'' e, a seguire, ''Azienda Tramvie e Autobus del Comune di Roma'')<ref name="Archivio storico">{{Cita web | url = http://www.archiviocapitolino.it/cdrom/i_trasporti_pubblici_a_roma/testo.htm | capitolo = I trasporti pubblici a Roma | titolo = Archivio Storico Capitolino | sito = archiviocapitolino.it | editore = Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali | accesso = 2022-01-30 }}</ref>, l'azienda fu trasformata in società per azioni nel 1999<ref name="societarizzazione">{{Cita news | url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/10/17/atac-cotral-ecco-la-rivoluzione.html?ref=search | data = 1999-10-17 | titolo = Atac e Cotral, ecco la rivoluzione | autore1 = Alberto Mattone | accesso = 2022-01-30 | pubblicazione = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] }}</ref> e scissa nel 2000 in due componenti separate<ref name="scissione">{{Cita news | url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/22/addio-cotral-arrivano-le-spa.html?ref=search | pubblicazione = la Repubblica | data = 2000-02-22 | titolo = Addio Cotral, arrivano le Spa | autore1 = Alberto Mattone | accesso = 2022-01-30 }}</ref> e trasformata in agenzia per la mobilità, con funzioni di pianificazione e coordinazione della mobilità pubblica, e nuovamente nel 2010 con la [[Fusione societaria|fusione]] delle altre due aziende del trasporto pubblico romano, nate con la precedente riforma: [[Trambus]] (gestore della rete di superficie e fuoriuscita da ATAC nel 2000) e [[Met.Ro.]] (gestore della rete metroferroviaria e fuoriuscita da [[Cotral]] nel 2000).
Fondata nel [[1909]] nell'ambito della [[municipalizzazione]] dei servizi di Roma come diretta concorrente della privata [[Società Romana Tramways Omnibus]] (SRTO) l'azienda fu riformata una prima volta nel [[2000]], quando fu scissa in due componenti separate e trasformata in agenzia per la mobilità, con funzioni di pianificazione e coordinazione della mobilità pubblica; nello stesso anno si interruppe il monopolio del pubblico nel settore con l'ingresso nella gestione di alcune autolinee di associazioni temporanee di imprese capitanate dalla [[SITA (trasporti)|SITA]]. Con la seconda riforma del 2010 ATAC incorporò i due gestori del trasporto pubblico locale romano: [[Trambus]], gestore della rete di superficie e fuoriuscita da ATAC nel 2000, e [[Met.Ro.]], gestore della rete metroferroviaria e fuoriuscita da Cotral nel 2000. Le funzioni di agenzia della mobilità furono assunte da una newco denominata [[Roma Servizi per la Mobilità]], nata nel 2009 dalla scissione parziale dell'apposito ramo d'azienda di ATAC. Nel 2018 l'azienda in forte dissesto finanziario è stata ammessa alla procedura di [[concordato preventivo]].<ref>{{Cita news|url=http://ilsole24ore.com/art/notizie/2017-09-08/atac-anche-giunta-campidoglio-da-via-libera-concordato-preventivo-202048.shtml?uuid=AEL5W8PC&refresh_ce=1|titolo=Atac, via libera al concordato preventivo anche dalla Giunta|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|data=8 settembre 2017|accesso=5 luglio 2018}}</ref>
Nel corso degli anni successivi furono scorporate ATAC Patrimonio, proprietaria dei beni immobili e poi messa in [[liquidazione]], e [[Roma Servizi per la Mobilità]], che assunse le funzioni di agenzia della mobilità del comune che ATAC aveva perfezionato nel 2005 con l'incorporazione della Società Trasporti Automobilistici (STA).


Nel 2018 l'azienda, a causa del suo grave dissesto finanziario, fu ammessa alla procedura di [[concordato preventivo]]<ref>{{Cita news|url=http://ilsole24ore.com/art/notizie/2017-09-08/atac-anche-giunta-campidoglio-da-via-libera-concordato-preventivo-202048.shtml?uuid=AEL5W8PC&refresh_ce=1|titolo=Atac, via libera al concordato preventivo anche dalla Giunta|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|data=8 settembre 2017|accesso=5 luglio 2018}}</ref> e risanata a spese delle casse di [[Roma Capitale]].
Nata inizialmente con la denominazione di Azienda Autonoma Tranviaria Municipale (AATM) essa mutò rapidamente in Azienda Tranvie Municipali (ATM). Con l'istituzione del [[governatorato di Roma]] nel 1925 assunse la ragione sociale di Azienda Tranvie del Governatorato (ATG) e poi nel 1927 divenne Azienda Tranvie e Autobus del Governatorato (ATAG). Con la trasformazione del governatorato in comune nel 1944 nacque la storica sigla ATAC, acronimo di Azienda Tranvie e Autobus del Comune. Con la riforma del 2000 la ragione sociale fu ampliata per manifestare le funzioni di agenzia della mobilità del comune e poi nel 2010 di azienda per la mobilità.


== Storia ==
== Storia ==
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=== Dagli anni '40 agli anni '90: la guerra e lo sviluppo della rete autobus ===
=== Dagli anni '40 agli anni '90: la guerra e lo sviluppo della rete autobus ===
[[File:Roma--rom-atac-sl-1097043.jpg|miniatura|[[Tram ATAC: motrici MRS|Tram MRS]] e [[Lancia 703]] [[Viberti]] su via Liberiana nel [[1970]]]]L'ampliamento della rete di trasporto pubblico locale fu bruscamente bloccato dalla seconda guerra mondiale anche se l'impatto maggiore si registrò solo sul finire del conflitto a causa sia delle crescenti penurie di ricambi e materiali per l'esercizio che per il [[Bombardamento di Roma|bombardamento alleato sullo scalo di San Lorenzo]] dell'estate 1943, che danneggiò fortemente il deposito di Porta Maggiore e le Officine centrali; inoltre, dopo l'[[armistizio di Cassibile]], diverse vetture autofiloviarie e tranviarie furono requisite dai tedeschi in ritirata. A cavallo tra il 1943 e il 1944 si imposero dunque forti limitazioni al servizio con la sospensione di diverse linee e la riduzione di orario per quelle poche rimaste in servizio; nello stesso periodo l'azienda sub-affidò le linee autobus di [[Ostia (Roma)|Ostia]] alla Società Autoservizi Marzano (SAM).[[File:Pulminoele.jpg|sinistra|miniatura|250x250px|Autobus sperimentale elettrico [[Iveco]] durante le prove di servizio nel dicembre [[1984]]]]{{Doppia immagine||ATAC linea singola Roma 1978-07.png|150|ATAC intera rete Roma 1979-01.png|150|Abbonamento mensile per singola linea del luglio 1978 e intera rete del gennaio 1979}}Il 9 agosto 1944, con il ritorno del governatorato allo status di comune, ATAG assunse la denominazione di Azienda Tranvie e Autobus del Comune, meglio nota attraverso l'acronimo ATAC, rimasto invariato, seppur con diversi significati, nel corso dei decenni successivi. L'azienda si trovò dunque ad affrontare il difficile compito della ricostruzione della rete e del parco rotabile; per i primi anni del dopoguerra un servizio minimo fu assicurato da alcune camionette e solo da febbraio [[1947]] ATAC ripristinò le prime sei linee, mentre il ritorno alla rete prebellica si raggiunge solo nel [[1948]]. I successivi anni furono caratterizzati da una forte espansione della rete automobilistica ai danni della rete tranviaria mentre iniziò il declino della rete filoviaria, culminato con la soppressione nel luglio 1972 delle linee 47 e 47 rosso.
[[File:Roma--rom-atac-sl-1097043.jpg|miniatura|[[Tram ATAC: motrici MRS|Tram MRS]] e [[Lancia 703]] [[Viberti]] su via Liberiana nel [[1970]]]]L'ampliamento della rete di trasporto pubblico locale fu bruscamente bloccato dalla seconda guerra mondiale anche se l'impatto maggiore si registrò solo sul finire del conflitto a causa sia delle crescenti penurie di ricambi e materiali per l'esercizio che per il [[Bombardamento di Roma|bombardamento alleato sullo scalo di San Lorenzo]] dell'estate 1943, che danneggiò fortemente il deposito di Porta Maggiore e le Officine centrali; inoltre, dopo l'[[armistizio di Cassibile]], diverse vetture autofiloviarie e tranviarie furono requisite dai tedeschi in ritirata. A cavallo tra il 1943 e il 1944 si imposero dunque forti limitazioni al servizio con la sospensione di diverse linee e la riduzione di orario per quelle poche rimaste in servizio; nello stesso periodo l'azienda sub-affidò le linee autobus di [[Ostia (Roma)|Ostia]] alla Società Autoservizi Marzano (SAM).[[File:Pulminoele.jpg|sinistra|miniatura|250x250px|Autobus sperimentale elettrico [[Iveco]] durante le prove di servizio nel dicembre 1984]].
Il 9 agosto 1944, con il ritorno del governatorato allo status di comune, ATAG assunse la denominazione di Azienda Tranvie e Autobus del Comune, meglio nota attraverso l'acronimo ATAC, rimasto invariato, seppur con diversi significati, nel corso dei decenni successivi. L'azienda si trovò dunque ad affrontare il difficile compito della ricostruzione della rete e del parco rotabile; per i primi anni del dopoguerra un servizio minimo fu assicurato da alcune camionette e solo da febbraio [[1947]] ATAC ripristinò le prime sei linee, mentre il ritorno alla rete prebellica si raggiunge solo nel [[1948]]. I successivi anni furono caratterizzati da una forte espansione della rete automobilistica ai danni della rete tranviaria mentre iniziò il declino della rete filoviaria, culminato con la soppressione nel luglio 1972 delle linee 47 e 47 rosso.


=== Dagli anni 2000: riforme, accorpamenti e crisi finanziaria ===
=== Societarizzazione e crisi finanziaria ===
[[File:2013-04-25_Roma_ATAC_serie_9200_numero_9220.jpg|miniatura|[[Tram ATAC serie 9200|Fiat Cityway Roma II]] in servizio sulla linea 3 nei pressi di [[porta San Paolo]]]]
[[File:2013-04-25_Roma_ATAC_serie_9200_numero_9220.jpg|miniatura|[[Tram ATAC serie 9200|Fiat Cityway Roma II]] in servizio sulla linea 3 nei pressi di [[porta San Paolo]]]]In ossequio alla riforma del settore del trasporto pubblico locale iniziata a livello statale nel 1997, nel corso del 2000 Regione e Comune hanno portato avanti una riforma del settore che ha coinvolto anche ATAC, con l'implementazione del cosiddetto "modello romano". Il 18 dicembre 2000 la società fu quindi scissa in due componenti separate: [[Trambus]], a cui fu affidata la gestione operativa della rete di superficie, e ATAC, con funzione di pianificazione, regolazione e controllo del trasporto pubblico romano.<ref>''Deliberazione del consiglio comunale n. 173 del 19 ottobre 2000'', Comune di Roma.</ref> Proprio sotto questa veste l'azienda gestì il sub-affidamento di parte della rete autobus diurna e successivamente dell'intera rete notturna in favore del consorzio privato [[Roma TPL|Tevere TPL]] (formato dalle aziende [[SITA (trasporti)|SITA]], [[APM (Perugia)|APM Perugia]] e COTRI). Nel corso del 2001 la società [[Met.Ro.]], gestore della metropolitana di Roma e delle tre ferrovie ex concesse ([[Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo|Roma-Civita Castellana-Viterbo]], [[Ferrovia Roma-Lido|Roma-Lido]] e [[Ferrovia Roma-Giardinetti|Roma-Pantano]]), cedette ad ATAC il ramo d'azienda concernente diverse attività: staff patrimonio e vigilanza, affari generali legali e istituzionali (AGLI) e servizi collettivi, funzione amministrazione e finanza, servizio controllo di gestione, funzione innovazioni e ricerca, funzione marketing, comunicazione e commerciale, funzione ingegneria, funzione personale (formazione e sviluppo risorse umane), funzione sistemi informativi e servizi patrimoniali.<ref>{{Cita web|url=https://www.ferpress.it/wp-content/uploads/2018/11/doc-concordato-atac.pdf|titolo=}}</ref>
In ossequio alla riforma del settore del trasporto pubblico locale iniziata a livello statale nel 1997, il consiglio comunale deliberò nell'ottobre 1999 la societarizzazione dell'ATAC, trasformandola in ATAC Spa<ref name="societarizzazione" />; nel corso del 2000 il Comune deliberò la costituzione di diverse società di servizi<ref name="scissione" /> integrandole con le aziende della Regione Lazio.
Il 18 dicembre 2000 la società fu scissa in due componenti separate: [[Trambus]], a cui fu affidata la gestione operativa della rete di superficie, e ATAC, con funzione di pianificazione, regolazione e controllo del trasporto pubblico romano.<ref>''Deliberazione del consiglio comunale n. 173 del 19 ottobre 2000'', Comune di Roma.</ref> Proprio sotto questa veste l'azienda gestì il sub-affidamento di parte della rete autobus diurna e successivamente dell'intera rete notturna in favore del consorzio privato [[Roma TPL|Tevere TPL]] (formato dalle aziende [[SITA (trasporti)|SITA]], [[APM (Perugia)|APM Perugia]] e CoTrI). Nel corso del 2001 la società [[Met.Ro.]], gestore della metropolitana di Roma e delle tre ferrovie ex concesse ([[Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo|Roma-Civita Castellana-Viterbo]], [[Ferrovia Roma-Lido|Roma-Lido]] e [[Ferrovia Roma-Giardinetti|Roma-Pantano]]), cedette ad ATAC il ramo d'azienda concernente diverse attività: staff patrimonio e vigilanza, affari generali legali e istituzionali (AGLI) e servizi vollettivi, funzione amministrazione e finanza, servizio controllo di gestione, funzione innovazioni e ricerca, funzione marketing, comunicazione e commerciale, funzione ingegneria, funzione personale (formazione e sviluppo risorse umane), funzione sistemi informativi e servizi patrimoniali.<ref>{{Cita web|url=https://www.ferpress.it/wp-content/uploads/2018/11/doc-concordato-atac.pdf|titolo=}}</ref>[[File:SANGIOVANNI1.jpg|miniatura|Una delle cabine del personale di capolinea in uso dagli anni '30 al 2000 in piazza di Porta San Giovanni.]]Il 15 luglio 2005 si conclude l'iter di [[Fusione societaria|incorporazione]] di Società Trasporti Automobilistici (STA), società interamente controllata dal comune di Roma e incaricata della gestione della sosta tariffata, delle corsie preferenziali, dei semafori, delle zone a traffico limitato (ZTL), dei parcheggi di scambio e dei servizi di car sharing. Successivamente il 20 dicembre 2005, su indirizzo del consiglio comunale di Roma, venne istituita la società ATAC Patrimonio S.p.A., interamente controllata dalla municipalizzata a cui fu trasferito il patrimonio immobiliare di pertinenza aziendale. Nel corso dell'anno successivo ATAC acquisì le azioni di Officina Grandi Revisioni S.r.l., azienda costituita dal comune di Roma per officiare la revisione e manutenzione di filobus, tram e treni romani e non.<ref>{{Cita news|autore=Paolo Boccacci|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2014/06/01/news/le_riparazioni_d_oro_dell_atac_pochi_interventi_e_costi_milionari-87776039/|titolo=Le riparazioni d'oro dell'Atac. "Pochi interventi e costi milionari"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=1º giugno 2014|accesso=1º febbraio 2020}}</ref>


Il 15 luglio 2005 si conclude l'iter di [[Fusione societaria|incorporazione]] di Società Trasporti Automobilistici (STA), società controllata dal comune di Roma e incaricata della gestione della sosta tariffata, delle corsie preferenziali, dei semafori, delle zone a traffico limitato (ZTL), dei parcheggi di scambio e dei servizi di car sharing. Successivamente il 20 dicembre 2005, su indirizzo del consiglio comunale di Roma, venne istituita la società ATAC Patrimonio S.p.A., interamente controllata dalla municipalizzata a cui fu trasferito il patrimonio immobiliare di pertinenza aziendale.<ref>{{Cita news|autore=Paolo Boccacci|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2014/06/01/news/le_riparazioni_d_oro_dell_atac_pochi_interventi_e_costi_milionari-87776039/|titolo=Le riparazioni d'oro dell'Atac. "Pochi interventi e costi milionari"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data= giugno 2014|accesso= febbraio 2020}}</ref> Tra i suoi ultimi compiti di agenzia della mobilità ATAC fu la [[stazione appaltante]] della gara che assegnò il 20% della rete autobus al consorzio privato [[Roma TPL]], costituito in larga parte dai soci del precedente operatore che fu infatti incorporato nel 2011.
Con il 2009 il consiglio comunale approvò una delibera per un'ulteriore riorganizzazione del settore: da ATAC fuoriuscirono Roma Patrimonio S.r.l., interamente controllata dal comune di Roma e posta in [[liquidazione]] nel 2011 che assunse le competenze di ATAC Patrimonio, e [[Roma Servizi per la Mobilità]], che assunse le competenze ereditate da ATAC con l'incorporazione di STA; contestualmente furono incorporate le due società incaricate della gestione operativa del trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, ossia Trambus, e le relative controllate Trambus Electric e Trambus Engineering, e Met.Ro. Inoltre ATAC scelse di portare avanti, coerentemente con gli indirizzi del proprio socio unico, un processo di semplificazione delle proprie partecipate incorporando ATAC Patrimonio e Officina Grandi Revisioni, procedura portata a compimento nel 2014.<ref>{{Cita news|autore=|url=https://ilmessaggero.it/roma/cronaca/atac_bilancio_ogr_patrimonio-473251.html|titolo=Atac, approvato il bilancio. Incorporate Ogr e Patrimonio|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|data=26 giugno 2014|accesso=8 gennaio 2020}}</ref> Da Trambus ATAC ereditò anche una partecipazione del 60% in Trambus Open, azienda poi posta in liquidazione nel 2013 e dichiarata [[Fallimento (ordinamento italiano)|fallita]] nel 2016. Tra i suoi ultimi compiti di agenzia della mobilità ATAC fu la stazione appaltante della gara che assegnò il 20% della rete autobus, in parte già gestito da Tevere TPL, al consorzio privato [[Roma TPL]], costituito in larga parte dai soci del precedente operatore che fu incorporato nel 2011.


Nel 2017 l'azienda, con un debito pari a 1,4 miliardi di [[euro]], su iniziativa del sindaco [[Virginia Raggi]] ha richiesto l'ammissione alla procedura di [[concordato preventivo]] al [[tribunale fallimentare]]. L'istanza è stata accolta il 27 settembre 2017 e dopo la presentazione del piano industriale per il rientro del debito il 30 maggio 2018 è stata ammessa alla procedura il 27 luglio 2018;<ref>{{Cita news|autore=|url=https://www.agi.it/economia/il_tribunale_fallimentare_ammette_atac_al_concordato_preventivo_esulta_raggi-4208462/news/2018-07-27/|titolo=Il Tribunale fallimentare ammette Atac al concordato preventivo, esulta Raggi|pubblicazione=[[Agenzia Giornalistica Italia|AGI]]|data=27 luglio 2018|accesso=8 gennaio 2020}}</ref> successivamente il 9 gennaio 2019 l'assemblea dei creditori ha approvato il piano concordatario con una maggioranza pari a circa il 70% mentre il 25 giugno 2019 il tribunale fallimentare ha emesso il relativo [[Concordato preventivo#Omologazione ed esecuzione|decreto di omologa]].<ref name=":2">{{Cita news|autore=|url=https://www.atac.roma.it/page.asp?r=16978&p=160|titolo=Atac, il Tribunale fallimentare ha emesso il decreto di omologa del concordato preventivo in continuità|pubblicazione=ATAC|data=25 giugno 2019|accesso=8 gennaio 2020}}</ref> Al fine di permettere il regolare svolgimento della procedura Roma Capitale ha prorogato l'affidamento diretto del servizio all'azienda fino a fine 2021; tale scelta è stata tuttavia osteggiata da alcuni comitati locali e ha portato all'indizione di un referendum consultivo in cui sono stati espressi due quesiti: il primo riguardava la messa a gara dell'intero sistema di trasporto pubblico locale gestito dall'azienda mentre il secondo riguardava la promozione di nuovi sistemi di trasporto pubblico locale non di linea.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/11/referendum-consultivo-atac-per-la-privatizzazione-a-roma-si-vota-su-due-quesiti-incognita-quorum/4756704/|titolo=Referendum consultivo Atac per la privatizzazione a Roma: si vota su due quesiti. Incognita quorum|pubblicazione=[[il Fatto Quotidiano]]|data=11 novembre 2018|accesso=24 gennaio 2021}}</ref> Il referendum si è tenuto l'11 novembre 2018 dopo un primo rinvio e ha visto la vittoria dei "Sì" sia al primo quesito ({{formatnum:291424}}, pari al 75,5%) che al secondo ({{formatnum:286747}}, pari al 74,5%).<ref>{{Cita web|url=http://www.elezioni.comune.roma.it/elezioni/2018/referendum/R112018/voti99.htm|titolo=Voti referendum 11 novembre 2018|sito=elezioni.comune.roma.it|editore=[[Roma Capitale]]|accesso=21 gennaio 2021}}</ref> L'ente comunale si è tuttavia rifiutato, inizialmente, di riconoscere il risultato per via del mancato raggiungimento del [[quorum]], corrispondente al 33% degli aventi diritto al voto; ad aver votato infatti furono circa in {{formatnum:387700}}, pari al 16,4% degli aventi diritto.<ref>{{Cita news|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/11/11/news/atac_liberalizzazione_risultati_referendum-211407333/|titolo=Referendum Atac, quorum lontano: solo il 16,4 % dei romani alle urne. Tra i votanti il Sì raggiunge il 74%|pubblicazione=Repubblica.it|data=11 novembre 2018|accesso=12 novembre 2018}}</ref> Tuttavia, con due sentenze distinte, il tribunale amministrativo regionale del Lazio si è espresso in favore dei promotori del referendum, sostenendo nel primo caso la non necessità del quorum<ref>{{Cita web|url=https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201906761&nomeFile=201913825_01.html&subDir=Provvedimenti|titolo=Provvedimento collegiale n° 06761/2019|data=3 dicembre 2019|accesso=24 gennaio 2021}}</ref> e criticando con la seconda sentenza la condotta dell'ente comunale, richiedendo la proclamazione del risultato.<ref>{{Cita web|url=https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=202008965&nomeFile=202100719_01.html&subDir=Provvedimenti|titolo=Provvedimento collegiale n° 00719/2021|data=19 gennaio 2021|accesso=24 gennaio 2021}}</ref> Anche l'[[Autorità garante della concorrenza e del mercato]] (AGCM) ha espresso un parere negativo in merito alla proroga del contratto di servizio ritenendola dannosa alla regolare [[Concorrenza (economia)|concorrenza]].<ref>{{Cita news|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/11/10/news/roma_l_antitrust_blocca_un_nuovo_affidamento_ad_atac_potrebbe_essere_illegittimo_-180775102/|titolo=Roma, l'Antitrust blocca un nuovo affidamento ad Atac: "Potrebbe essere illegittimo"|pubblicazione=Repubblica.it|data=10 novembre 2017|accesso=4 dicembre 2017}}</ref>
Col 2009 il consiglio comunale approvò una delibera per un'ulteriore riorganizzazione del settore: da ATAC fuoriuscirono Roma Patrimonio S.r.l., interamente controllata dal comune di Roma e posta in [[liquidazione]] nel 2011 che assunse le competenze di ATAC Patrimonio, e [[Roma Servizi per la Mobilità]], che assunse le competenze ereditate da ATAC con l'incorporazione di STA; contestualmente furono incorporate le due società incaricate della gestione operativa del trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, ossia Trambus, e le relative controllate Trambus Electric e Trambus Engineering, e Met.Ro. L'azienda ereditò da queste ultime anche le partecipazioni detenute in altre società quali: da Trambus il 60% in Trambus Open, il 52% in TAAS e il 49% in Bravobus mentre da Met.Ro. il 100% di Officine Grandi Revisioni (OGR). Coerentemente con gli indirizzi del socio unico tali partecipazioni sono state progressivamente dismesse con la liquidazione di Trambus Open e TAAS, con la cessione delle quote di Bravobus al socio di maggioranza e con l'incorporazione di OGR e ATAC Patrimonio.<ref>{{Cita news|autore=|url=https://ilmessaggero.it/roma/cronaca/atac_bilancio_ogr_patrimonio-473251.html|titolo=Atac, approvato il bilancio. Incorporate Ogr e Patrimonio|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|data=26 giugno 2014|accesso=8 gennaio 2020}}</ref>

Nel 2017 l'azienda, con un debito pari a 1,4 miliardi di [[euro]], ha richiesto l'ammissione alla procedura di [[concordato preventivo]] al [[tribunale fallimentare]]. L'istanza è stata accolta il 27 settembre 2017 e dopo la presentazione del piano industriale per il rientro del debito il 30 maggio 2018 è stata ammessa alla procedura il 27 luglio 2018;<ref>{{Cita news|autore=|url=https://www.agi.it/economia/il_tribunale_fallimentare_ammette_atac_al_concordato_preventivo_esulta_raggi-4208462/news/2018-07-27/|titolo=Il Tribunale fallimentare ammette Atac al concordato preventivo, esulta Raggi|pubblicazione=[[Agenzia Giornalistica Italia|AGI]]|data=27 luglio 2018|accesso=8 gennaio 2020}}</ref> successivamente il 9 gennaio 2019 l'assemblea dei creditori ha approvato il piano concordatario con una maggioranza pari a circa il 70% mentre il 25 giugno 2019 il tribunale fallimentare ha emesso il relativo [[Concordato preventivo#Omologazione ed esecuzione|decreto di omologa]].<ref name=":2">{{Cita news|autore=|url=https://www.atac.roma.it/page.asp?r=16978&p=160|titolo=Atac, il Tribunale fallimentare ha emesso il decreto di omologa del concordato preventivo in continuità|pubblicazione=ATAC|data=25 giugno 2019|accesso=8 gennaio 2020}}</ref> Al fine di permettere il regolare svolgimento della procedura Roma Capitale ha prorogato l'affidamento diretto del servizio all'azienda fino a fine 2021; tale scelta è stata tuttavia osteggiata da alcuni comitati locali e ha portato all'indizione di un referendum consultivo in cui sono stati espressi due quesiti: il primo riguardava la messa a gara dell'intero sistema di trasporto pubblico locale gestito dall'azienda mentre il secondo riguardava la promozione di nuovi sistemi di trasporto pubblico locale non di linea.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/11/referendum-consultivo-atac-per-la-privatizzazione-a-roma-si-vota-su-due-quesiti-incognita-quorum/4756704/|titolo=Referendum consultivo Atac per la privatizzazione a Roma: si vota su due quesiti. Incognita quorum|pubblicazione=[[il Fatto Quotidiano]]|data=11 novembre 2018|accesso=24 gennaio 2021}}</ref> Il referendum si è tenuto l'11 novembre 2018 dopo un primo rinvio e ha visto la vittoria dei "Sì" sia al primo quesito ({{formatnum:291424}}, pari al 75,5%) che al secondo ({{formatnum:286747}}, pari al 74,5%).<ref>{{Cita web|url=http://www.elezioni.comune.roma.it/elezioni/2018/referendum/R112018/voti99.htm|titolo=Voti referendum 11 novembre 2018|sito=elezioni.comune.roma.it|editore=[[Roma Capitale]]|accesso=21 gennaio 2021}}</ref> L'ente comunale si è tuttavia rifiutato, inizialmente, di riconoscere il risultato per via del mancato raggiungimento del [[quorum]], corrispondente al 33% degli aventi diritto al voto; ad aver votato infatti furono circa in {{formatnum:387700}}, pari al 16,4% degli aventi diritto.<ref>{{Cita news|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/11/11/news/atac_liberalizzazione_risultati_referendum-211407333/|titolo=Referendum Atac, quorum lontano: solo il 16,4 % dei romani alle urne. Tra i votanti il Sì raggiunge il 74%|pubblicazione=Repubblica.it|data=11 novembre 2018|accesso=12 novembre 2018}}</ref> Tuttavia, con due sentenze distinte, il tribunale amministrativo regionale del Lazio si è espresso in favore dei promotori del referendum, sostenendo nel primo caso la non necessità del quorum<ref>{{Cita web|url=https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201906761&nomeFile=201913825_01.html&subDir=Provvedimenti|titolo=Provvedimento collegiale n° 06761/2019|data=3 dicembre 2019|accesso=24 gennaio 2021}}</ref> e criticando con la seconda sentenza la condotta dell'ente comunale, richiedendo la proclamazione del risultato.<ref>{{Cita web|url=https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=202008965&nomeFile=202100719_01.html&subDir=Provvedimenti|titolo=Provvedimento collegiale n° 00719/2021|data=19 gennaio 2021|accesso=24 gennaio 2021}}</ref> Anche l'[[Autorità garante della concorrenza e del mercato]] (AGCM) ha espresso un parere negativo in merito alla proroga del contratto di servizio ritenendola dannosa alla regolare [[Concorrenza (economia)|concorrenza]].<ref>{{Cita news|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/11/10/news/roma_l_antitrust_blocca_un_nuovo_affidamento_ad_atac_potrebbe_essere_illegittimo_-180775102/|titolo=Roma, l'Antitrust blocca un nuovo affidamento ad Atac: "Potrebbe essere illegittimo"|pubblicazione=Repubblica.it|data=10 novembre 2017|accesso=4 dicembre 2017}}</ref>


== Attività ==
== Attività ==
=== Trasporto pubblico locale ===
=== Trasporto pubblico locale ===
{{Vedi anche|Rete autobus di Roma|Rete filoviaria di Roma|Metropolitana di Roma|Rete tranviaria di Roma}}ATAC gestisce gran parte del sistema di trasporto pubblico locale a Roma e in particolare opera: circa 243 [[Rete autobus di Roma|linee autobus]], due [[Rete filoviaria di Roma|linee filoviarie]] (74 e 90), tre ferrovie isolate ([[Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo|Roma-Civita Castellana-Viterbo]], [[Ferrovia Roma-Giardinetti|Roma-Giardinetti]] e [[Ferrovia Roma-Lido|Roma-Lido]]), tre linee della [[Metropolitana di Roma|metropolitana]] ([[Linea A (metropolitana di Roma)|A]], [[Linea B (metropolitana di Roma)|B/B1]] e [[Linea C (metropolitana di Roma)|C]]) e sei [[Rete tranviaria di Roma|linee tranviarie]] (2, 3, 5, 8, 14 e 19). L'azienda è responsabile anche della manutenzione delle fermate autobus, filobus e tram (circa {{formatnum:6440}}), delle fermate della metropolitana (73) e delle stazioni ferroviarie (65) oltre che dell'armamento metroferrotranviario.
{{Vedi anche|Rete autobus di Roma|Rete filoviaria di Roma|Metropolitana di Roma|Rete tranviaria di Roma}}[[File:CASALETTOTRAM3150898.jpg|alt=|miniatura|258x258px|Il capolinea Casaletto del tram 8 nel 1998]]
ATAC gestisce gran parte del sistema di trasporto pubblico locale a Roma e in particolare opera: circa 243 [[Rete autobus di Roma|linee autobus]], due [[Rete filoviaria di Roma|linee filoviarie]] (74 e 90), tre ferrovie ex concesse ([[Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo|Roma-Civita Castellana-Viterbo]], [[Ferrovia Roma-Giardinetti|Roma-Giardinetti]] e [[Ferrovia Roma-Lido|Roma-Lido]]), tre linee della [[Metropolitana di Roma|metropolitana]] ([[Linea A (metropolitana di Roma)|A]], [[Linea B (metropolitana di Roma)|B/B1]] e [[Linea C (metropolitana di Roma)|C]]) e sei [[Rete tranviaria di Roma|linee tranviarie]] (2, 3, 5, 8, 14 e 19).


L'azienda è altresì responsabile della manutenzione delle fermate autobus, filobus e tram (circa {{formatnum:6440}}), delle fermate della metropolitana (73) e delle stazioni ferroviarie (65) oltre che dell'armamento metroferrotranviario.
L'azienda gestisce inoltre il [[sistema tariffario integrato]] [[Metrebus]], suddiviso in Metrebus Roma e Metrebus Lazio, che comprende gli altri due principali operatori di trasporto pubblico di Roma e del Lazio, ossia [[Cotral]] e [[Trenitalia]].


=== Servizi integrativi ===
=== Servizi integrativi ===
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=== Altre attività ===
=== Altre attività ===
L'azienda, in via residuale, gestisce un servizio di [[noleggio con conducente]] di vetture gran turismo e del proprio tram storico a cui si aggiungono, previa autorizzazione, anche autobus e tram urbani adibiti al servizio di linea utilizzabili in occasione di riprese cinematografiche o eventi particolari. ATAC amministra inoltre uno [[Polo museale ATAC di Roma Porta San Paolo|spazio museale]] allestito presso la [[stazione di Roma Porta San Paolo]].
L'azienda, in via residuale, gestisce un servizio di [[noleggio con conducente]] di vetture gran turismo e del proprio tram storico a cui si aggiungono, previa autorizzazione, anche autobus e tram urbani adibiti al servizio di linea utilizzabili in occasione di riprese cinematografiche o eventi particolari.


== Dati societari ==
== Dati societari ==
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ATAC è una [[società per azioni unipersonale]] soggetta alla direzione e al coordinamento da parte dell'ente [[Roma Capitale]], che ne è socio unico. L'azienda opera il trasporto pubblico locale di Roma in virtù di un contratto di servizio firmato con il comune nel 2015 e con validità fino al 3 dicembre 2021; i servizi complementari quali la gestione dei parcheggi di scambio e la sosta tariffata sono stati assegnati all'azienda nel 2017.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=6685|titolo=Carta dei servizi del trasporto pubblico e della sosta Atac 2019|editore=ATAC|formato=PDF|accesso=1º febbraio 2020}}</ref> ATAC gestisce altresì le tre ferrovie ex concesse in base al contratto stipulato con la regione Lazio nel 2017 e valido fino al 2019<ref>{{Cita web|url=https://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=6280|titolo=Carta della qualità dei servizi ferroviari 2019|accesso=24 settembre 2020}}</ref>, poi prorogato fino al 1º gennaio 2022.
ATAC è una [[società per azioni unipersonale]] soggetta alla direzione e al coordinamento da parte dell'ente [[Roma Capitale]], che ne è socio unico. L'azienda opera il trasporto pubblico locale di Roma in virtù di un contratto di servizio firmato con il comune nel 2015 e con validità fino al 3 dicembre 2021; i servizi complementari quali la gestione dei parcheggi di scambio e la sosta tariffata sono stati assegnati all'azienda nel 2017.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=6685|titolo=Carta dei servizi del trasporto pubblico e della sosta Atac 2019|editore=ATAC|formato=PDF|accesso=1º febbraio 2020}}</ref> ATAC gestisce altresì le tre ferrovie ex concesse in base al contratto stipulato con la regione Lazio nel 2017 e valido fino al 2019<ref>{{Cita web|url=https://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=6280|titolo=Carta della qualità dei servizi ferroviari 2019|accesso=24 settembre 2020}}</ref>, poi prorogato fino al 1º gennaio 2022.


Non dispone di società controllate ma presenta una partecipazione azionaria del 13,500% nel capitale di Le Assicurazioni di Roma (AdiR), [[Mutua assicuratrice|società di mutua assicurazione]] controllata da Roma Capitale<ref>{{Cita web|url=https://www.adir.it/wp-content/uploads/2020/07/BILANCIO%202019.pdf|titolo=Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019|accesso=17 marzo 2021}}</ref>, e una partecipazione dello 0,030% nel capitale di Tecnopolo S.p.A., azienda controllata dalla Camera di commercio di Roma. In passato ha detenuto partecipazioni in: ATAC Parcheggi, ATAC Patrimonio, Officine Grandi Revisioni e Transel Italia (100%), Trambus Open (60%), Bravobus (49%), Sicurezza, Mobilità, Segnaletica (16%), Società Trasporti Automobilistici (2,2%), [[Risorse per Roma]] (1,01%), CONSEL (1%), Banca Etica (0,02%) e BCC Roma (0,01%).
Non dispone di società controllate ma presenta una partecipazione azionaria del 13,500% nel capitale di Le Assicurazioni di Roma (AdiR), [[Mutua assicuratrice|società di mutua assicurazione]] controllata da Roma Capitale e partecipata anche da [[AMA (Roma)|AMA]] e [[Cotral]]<ref>{{Cita web|url=https://www.adir.it/wp-content/uploads/2020/07/BILANCIO%202019.pdf|titolo=Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019|accesso=17 marzo 2021}}</ref>, e una partecipazione dello 0,030% nel capitale di Tecnopolo S.p.A. In passato deteneva partecipazioni in: ATAC Patrimonio (100%) e Officina Grandi Revisioni (100%), entrambe incorporate nel 2014, e Trambus Open (60%), posta in liquidazione nel 2013 e dichiarata fallita nel 2016.


ATAC serve, nel complesso:
ATAC serve, nel complesso:


* {{M|1852|ul=km}} in superficie su gomma;<ref name=":3" />
* {{M|1852|ul=km}} in superficie su gomma;<ref name=":3" />
* {{M|135.61|u=km}} in superficie su rotaia;<ref>{{Cita web|url=https://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=6280|titolo=Carta della qualità dei servizi ferroviari 2019|formato=PDF|p=7|accesso=29 luglio 2020}}</ref>
* {{M|135,61|u=km}} in superficie su rotaia;<ref>{{Cita web|url=https://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=6280|titolo=Carta della qualità dei servizi ferroviari 2019|formato=PDF|p=7|accesso=29 luglio 2020}}</ref>
* {{M|59|u=km}} di tratta metropolitana.<ref name=":3" />
* {{M|59|u=km}} di tratta metropolitana.<ref name=":3" />


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* € 115,7 milioni da altri ricavi.<ref>Comprendono anche i proventi da pubblicità, contributi pubblici, ricavi per prestazioni verso terzi, proventi immobiliari oltre che i rimborsi oneri malattia e per integrazioni tariffaria.</ref>
* € 115,7 milioni da altri ricavi.<ref>Comprendono anche i proventi da pubblicità, contributi pubblici, ricavi per prestazioni verso terzi, proventi immobiliari oltre che i rimborsi oneri malattia e per integrazioni tariffaria.</ref>


== Patrimonio immobiliare ==
== Immobili e impianti ==
[[File:Rimessa ATAC Trastevere.jpg|miniatura|La rimessa Porta Portese di largo Bernardino da Feltre]]
ATAC per le proprie attività gestisce un ampio patrimonio immobiliare composto in larga parte dalle rimesse aziendali. Nel corso degli anni l'azienda ha anche dismesso gradualmente parte dei propri immobili non più funzionali all'esercizio tra cui rimesse e sottostazioni elettriche non più attive.
ATAC per le proprie attività gestisce un ampio patrimonio immobiliare composto in larga parte dalle rimesse aziendali. Nel corso degli anni l'azienda ha anche dismesso gradualmente parte dei propri immobili non più funzionali all'esercizio tra cui rimesse e sottostazioni elettriche non più attive.


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=== Autobus e tram ===
=== Autobus e tram ===
{{Doppia immagine||ATAC linea singola Roma 1978-07.png|150|ATAC intera rete Roma 1979-01.png|150|Abbonamento mensile per singola linea del luglio 1978 e intera rete del gennaio 1979}}
* Officine Centrali (via Prenestina, 45)
* Officine Centrali (via Prenestina, 45)
* Rimessa Acilia (viale Enrico Ortolani, 293)
* Rimessa Acilia (viale Enrico Ortolani, 293)
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* Rimessa Montesacro (via di Monte Sacro, 18)
* Rimessa Montesacro (via di Monte Sacro, 18)
* Rimessa Porta Maggiore (piazza Caballini)
* Rimessa Porta Maggiore (piazza Caballini)
* Rimessa Porta Portese (largo Bernardino da Feltre)
* Rimessa Portonaccio (via di Portonaccio, 2)
* Rimessa Portonaccio (via di Portonaccio, 2)
* Rimessa Tor Pagnotta (via Mario Carucci, 105)
* Rimessa Tor Pagnotta (via Mario Carucci, 105)
* Rimessa Tor Sapienza (via Prenestina, 575)
* Rimessa Tor Sapienza (via Prenestina, 575)
* Rimessa Tor Vergata (via di Tor Vergata, 193)
* Rimessa Tor Vergata (via di Tor Vergata, 193)
* Rimessa Trastevere (piazza Bernardino da Feltre)


=== Metropolitana e ferrovie concesse ===
=== Metropolitana e ferrovie concesse ===
* Deposito Magliana Nuova (viale Egeo)
* Deposito Magliana Nuova (viale Egeo - via dell'Oceano Indiano)
* Deposito Magliana Vecchia OGR (via Monte del Finocchio, 15)
* Deposito Osteria del Curato (via del Casale Ferranti)
* Deposito Osteria del Curato (via del Casale Ferranti)
* Deposito Graniti (via Tor Sant'Antonio)
* Deposito Graniti (via Tor Sant'Antonio)
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=== Ex sedi, rimesse e impianti dismessi ===
=== Ex sedi, rimesse e impianti dismessi ===
[[File:RAGUSA11.jpg|thumb|L'ex rimessa Tuscolana di piazza Ragusa|271x271px]]
[[File:RAGUSA11.jpg|thumb|L'ex rimessa Tuscolana di piazza Ragusa|271x271px]]
* [[Palazzo Montemartini]] (via Volturno)
* [[Palazzo Montemartini]] (largo Giovanni Montemartini)
* Rimessa San Paolo (via Alessandro Severo)
* Rimessa San Paolo (via Alessandro Severo)
* Rimessa Tuscolana (piazza Ragusa, 69 - via Tuscolana, 179)
* Rimessa ex STA Tuscolana (piazza Ragusa)
* Rimessa Vittoria (piazza Bainsizza, 13 - viale Angelico, 52)
* Rimessa Vittoria (piazza Bainsizza)
* Deposito Flaminio (via Flaminia)
* Deposito Flaminio (via Flaminia)
* Rimessa Collatina (via Renato Birolli, 6)
* Rimessa Collatina (via Renato Birolli 6)
* Deposito Santa Croce (piazza di Santa Croce in Gerusalemme)
* Deposito Santa Croce (piazza Santa Croce in Gerusalemme)
* Deposito Lega Lombarda (via della Lega Lombarda)
* Deposito Lega Lombarda (via della Lega Lombarda)
* Deposito Trionfale
* Deposito Trionfale
* Rimessa Eritrea (via Lucrino)
* Rimessa Eritrea (via Lucrino)
* Deposito piazza Caprera
* Deposito piazza Caprera (piazza Caprera)
* Rimessa Portuense
* Rimessa Portuense
* Autorimessa Tiburtina
* Autorimessa Tiburtina
Riga 143: Riga 158:
== Flotta ==
== Flotta ==
[[File:Menarinibus Citymood ATAC Roma.jpg|thumb|[[Menarinibus Citymood|Menarinibus Citymood CNG]] presso la [[stazione di Roma Termini]]]]
[[File:Menarinibus Citymood ATAC Roma.jpg|thumb|[[Menarinibus Citymood|Menarinibus Citymood CNG]] presso la [[stazione di Roma Termini]]]]
ATAC possiede una flotta di diversi tipi di veicolo.
ATAC per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale a Roma dispone di un'ampia flotta che comprende diversi tipi di veicoli alcuni dei quali di proprietà dell'azienda e altri dei quali proprietà del socio unico [[Roma Capitale]] o di altri soggetti.
Parte di essi sono di diretta proprietà dell'azienda e altri concessi dal socio unico [[Roma Capitale]] o altri soggetti.


Al bilancio 2020 la flotta è costituita da:
Al 2020 la flotta è costituita da:
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** 30 di proprietà
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* 63 treni per le ferrovie di cui:
* 63 treni per le ferrovie di cui:
** 39 di proprietà;
** 39 di proprietà dell'azienda
** 17 di Roma Capitale;
** 17 di Roma Capitale
** 15 di Regione Lazio.<ref>Contratto di servizio tra Regione Lazio e ATAC S.p.A. che disciplina l'affidamento dell'esercizio di servizi di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale
** 15 di Regione Lazio<ref>Contratto di servizio tra Regione Lazio e ATAC S.p.A. che disciplina l'affidamento dell'esercizio di servizi di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale sulle ferrovie Regionali Roma-Lido, Roma Viterbo e Roma-Giardinetti, Allegato 5 - Elenco materiale rotabile utilizzato per lo svolgimento del servizio, trasparenza.atac.it.</ref>.
sulle ferrovie Regionali Roma-Lido, Roma Viterbo e Roma-Giardinetti, Allegato 5 - Elenco materiale rotabile utilizzato per lo svolgimento del servizio, trasparenza.atac.it.</ref>


Ad essi si aggiungono i vari veicoli di servizio che comprendono: trattori stradali, autobotti, camion e furgoni con vari allestimenti, autovetture monovolume per l'ispezione e il pronto intervento oltre che un numero imprecisato di vetture gran turismo.
Ad essi si aggiungono i vari veicoli di servizio, che comprendono trattori stradali, autobotti, camion e furgoni con vari allestimenti, autovetture monovolume per l'ispezione e il pronto intervento oltre che un numero imprecisato di vetture gran turismo.


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ATAC
Logo
Logo
Sede centrale dell'ATAC
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni unipersonale
Fondazione1909 a Roma
Fondata daErnesto Nathan
Sede principaleRoma
GruppoRoma Capitale
Persone chiave
SettoreTrasporto
Prodotti
Utile netto−22084457 EUR (2020[3])
Dipendenti11046 (2021)
Slogan«Lavoriamo con trasporto»
Sito webwww.atac.roma.it

ATAC S.p.A. Azienda per la mobilità è il maggior gestore in concessione del trasporto pubblico locale e dei servizi integrativi di Roma. Il suo nome era un tempo l'acronimo di Azienda Tramvie e Autobus del Comune di Roma, ultima ragione sociale prima della sua trasformazione in società per azioni il cui socio unico è Roma Capitale.

ATAC è tra i maggiori fornitori di servizio di trasporti d'Italia e d'Europa; in regime di in house providing gestisce l'80% della rete autobus urbana oltre che la rete filoviaria, metropolitana e tranviaria. Si occupa anche della conduzione dei parcheggi pubblici e quelli di parcheggi di interscambio. Per conto della Regione Lazio esercisce, in qualità di impresa ferroviaria e gestore dell'infrastruttura, le tre ferrovie isolate Roma-Civita Castellana-Viterbo, Roma-Giardinetti e Roma-Lido. In via residuale l'azienda dispone di un servizio di noleggio con conducente di autobus, prevalentemente gran turismo, e tram storici.

Fondata nel 1909 nell'ambito della municipalizzazione dei servizi capitolini promossa dall'allora sindaco Ernesto Nathan, rinominata durante il fascismo ATAG (Azienda Tranvie e Autobus del Governatorato) e, nel dopoguerra, ATAC (dapprima come acronimo di Azienda Tramviaria Autofiloviaria Comunale e, a seguire, Azienda Tramvie e Autobus del Comune di Roma)[4], l'azienda fu trasformata in società per azioni nel 1999[5] e scissa nel 2000 in due componenti separate[6] e trasformata in agenzia per la mobilità, con funzioni di pianificazione e coordinazione della mobilità pubblica, e nuovamente nel 2010 con la fusione delle altre due aziende del trasporto pubblico romano, nate con la precedente riforma: Trambus (gestore della rete di superficie e fuoriuscita da ATAC nel 2000) e Met.Ro. (gestore della rete metroferroviaria e fuoriuscita da Cotral nel 2000). Nel corso degli anni successivi furono scorporate ATAC Patrimonio, proprietaria dei beni immobili e poi messa in liquidazione, e Roma Servizi per la Mobilità, che assunse le funzioni di agenzia della mobilità del comune che ATAC aveva perfezionato nel 2005 con l'incorporazione della Società Trasporti Automobilistici (STA).

Nel 2018 l'azienda, a causa del suo grave dissesto finanziario, fu ammessa alla procedura di concordato preventivo[7] e risanata a spese delle casse di Roma Capitale.

Storia

Dal 1909 agli anni '40: fondazione e primi anni

La fondazione dell'azienda risale al periodo delle municipalizzazioni dei servizi pubblici in Italia portate avanti dopo l'approvazione della legge Giolitti nel 1903. A Roma in particolare il servizio di trasporto pubblico locale, composto in larga parte da tram a trazione elettrica, era gestito in regime di quasi totale monopolio dalla Società Romana Tramways Omnibus (SRTO), detta "la Romana". I costi sempre maggiori del servizio, uniti alla totale inadeguatezza dello stesso, spinsero verso la municipalizzazione, che era parte del programma elettorale di Ernesto Nathan, eletto sindaco di Roma nel 1907; Nathan, infatti, promosse un referendum comunale sulla municipalizzazione di diversi servizi pubblici tra cui appunto quello del trasporto e quello della fornitura elettrica. Il risultato positivo del referendum portò alla fondazione, poco dopo, dell'Azienda Autonoma Tranviaria Municipale (AATM), che mutò rapidamente nome in Azienda Tranvie Municipali (ATM). Quest'ultima, dopo l'approvazione del regolamento aziendale nel 1910, inaugurò il servizio il 21 marzo 1911 con la linea tranviaria III[8], tra piazza Colonna e la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, nei pressi della quale era situato il primo deposito-officina.[9] Al netto della tariffa piuttosto economica, minore rispetto a quella offerta da SRTO, la società chiudeva i bilanci in attivo e al termine del primo anno d'esercizio contava 202 dipendenti.[10]

Al vertice dell'azienda era posto il presidente e una commissione amministratrice (al pari di un consiglio di amministrazione) scelta dal consiglio comunale a cui si affiancava il direttore tecnico, un ingegnere scelto tramite concorso per titoli che ne dirigeva i settori amministrativo-finanziario e tecnico. I servizi erano divisi in cinque reparti: movimento, deposito, magazzino, officina riparazioni, manutenzione e trazione; per i primi tre servizi vi era il capo-movimento, coadiuvato da due ispettori, il capo-deposito e il magazziniere mentre negli altri due erano presenti direttori coadiuvati da due ingegneri. Il personale salariato oltre che dai capi squadra e dagli ispettori era costituito da: fattorini, conducenti, operai di 1ª, 2ª e 3ª classe a cui si aggiungevano i cantonieri e gli avventizi; questi ultimi erano chiamati a lavorare in caso di malattia del personale in organico o per effettuare corse fuori orario ed erano pertanto retribuiti solo quando lavoravano. I salariati erano integrati nel sistema previdenziale varato dal governo Giolitti, la Cassa Nazionale di Previdenza per la Vecchiaia e l'Invalidità degli Operai, cui erano corrisposte dall'azienda sei quote annuali di sei lire per ogni iscritto. Le promozioni si svolgevano per merito ed anzianità mentre il passaggio da conducenti e fattorini a ispettori e da operai a capisquadra era ad arbitrio dell'azienda. Il carico di lavoro per i salariati era di 63 ore a settimana, salvo il diritto al riposo, con un giorno di congedo retribuito ogni 15 di lavoro, cui si aggiungevano 10 giorni di congedo retribuiti ogni anno. Si prevedeva la distribuzione degli utili di bilancio nella misura del 22% al personale dei salariati ed impiegati "da ripartirsi in ragione dello stipendio o salario percepito": i capi squadra e gli ispettori avrebbero percepito 6 lire al giorno, la paga massima di un conducente era fissata a 4 lire, quella di un operaio poteva raggiungere le 4,50 lire, quella di un fattorino 3,70 lire.[11]

Negli anni successivi, con lo scadere delle concessioni assegnate ad SRTO, l'azienda procedette al graduale assorbimento delle linee, degli impianti e del parco mezzi della Romana, che si perfezionò nel 1929 con il riscatto della linea 16 e la conseguente dissoluzione di SRTO, confluita in SEFI. L'ampliamento delle linee gestite rese necessaria anche la progettazione di un nuovo deposito che sarebbe poi sorto al posto della piazza d'Armi, nel quartiere Della Vittoria, dopo il termine della prima guerra mondiale. Contestualmente all'avanzata del tram nel 1920, su autorizzazione del comune, l'azienda municipale iniziò l'esercizio della prima linea autobus e tale servizio riscosse un discreto successo, contrariamente a quanto avvenuto con la sperimentazione portata avanti da SRTO agli inizi del '900. Nonostante ciò la rete automobilistica fu ceduta nel 1924 alla Società Trasporti Ugolini (STU).

Con l'istituzione del governatorato di Roma nel 1925[12] l'azienda mutò nome prima in Azienda Tranvie del Governatorato (ATG) e poi, nel 1927, Azienda Tranvie e Autobus del Governatorato (ATAG); proprio nel 1927, infatti, nonostante la scadenza della concessione accordata a STU fosse nel 1935 ATG rientrò in possesso delle linee automobilistiche romane, includendo nella propria ragione sociale anche l'autobus. Benito Mussolini, durante il discorso di insediamento del primo governatore di Roma, Filippo Cremonesi, palesò l'intenzione di eliminare le linee tranviarie dal centro storico e ciò fu effettivamente realizzato con la riforma tranviaria del 1930, che sostituì l'autobus al tram nel centro e ridisegnò i percorsi rimanenti. Sette anni dopo, sempre su impulso delle politiche fasciste che miravano alla promozione dell'efficienza, dell'ordine e della funzionalità dei servizi pubblici della capitale ma anche a causa delle forti sanzioni inflitte dalla Società delle Nazioni, furono inaugurate le prime due linee filoviarie: 137 e 138, nel quartiere Flaminio.[13] Alla vigilia della seconda guerra mondiale, nel 1939, l'azienda disponeva di tre depositi tranviari (Santa Croce, Porta Maggiore e Vittoria), nove sottostazioni elettriche di conversione e 12 rimesse per autobus e filobus a cui si aggiungevano le Officine centrali di via Prenestina, realizzate nel 1925 rilevando i locali delle Officine meccaniche Tabanelli.

Dagli anni '40 agli anni '90: la guerra e lo sviluppo della rete autobus

Tram MRS e Lancia 703 Viberti su via Liberiana nel 1970

L'ampliamento della rete di trasporto pubblico locale fu bruscamente bloccato dalla seconda guerra mondiale anche se l'impatto maggiore si registrò solo sul finire del conflitto a causa sia delle crescenti penurie di ricambi e materiali per l'esercizio che per il bombardamento alleato sullo scalo di San Lorenzo dell'estate 1943, che danneggiò fortemente il deposito di Porta Maggiore e le Officine centrali; inoltre, dopo l'armistizio di Cassibile, diverse vetture autofiloviarie e tranviarie furono requisite dai tedeschi in ritirata. A cavallo tra il 1943 e il 1944 si imposero dunque forti limitazioni al servizio con la sospensione di diverse linee e la riduzione di orario per quelle poche rimaste in servizio; nello stesso periodo l'azienda sub-affidò le linee autobus di Ostia alla Società Autoservizi Marzano (SAM).

Autobus sperimentale elettrico Iveco durante le prove di servizio nel dicembre 1984

.

Il 9 agosto 1944, con il ritorno del governatorato allo status di comune, ATAG assunse la denominazione di Azienda Tranvie e Autobus del Comune, meglio nota attraverso l'acronimo ATAC, rimasto invariato, seppur con diversi significati, nel corso dei decenni successivi. L'azienda si trovò dunque ad affrontare il difficile compito della ricostruzione della rete e del parco rotabile; per i primi anni del dopoguerra un servizio minimo fu assicurato da alcune camionette e solo da febbraio 1947 ATAC ripristinò le prime sei linee, mentre il ritorno alla rete prebellica si raggiunge solo nel 1948. I successivi anni furono caratterizzati da una forte espansione della rete automobilistica ai danni della rete tranviaria mentre iniziò il declino della rete filoviaria, culminato con la soppressione nel luglio 1972 delle linee 47 e 47 rosso.

Societarizzazione e crisi finanziaria

Fiat Cityway Roma II in servizio sulla linea 3 nei pressi di porta San Paolo

In ossequio alla riforma del settore del trasporto pubblico locale iniziata a livello statale nel 1997, il consiglio comunale deliberò nell'ottobre 1999 la societarizzazione dell'ATAC, trasformandola in ATAC Spa[5]; nel corso del 2000 il Comune deliberò la costituzione di diverse società di servizi[6] integrandole con le aziende della Regione Lazio.

Il 18 dicembre 2000 la società fu scissa in due componenti separate: Trambus, a cui fu affidata la gestione operativa della rete di superficie, e ATAC, con funzione di pianificazione, regolazione e controllo del trasporto pubblico romano.[14] Proprio sotto questa veste l'azienda gestì il sub-affidamento di parte della rete autobus diurna e successivamente dell'intera rete notturna in favore del consorzio privato Tevere TPL (formato dalle aziende SITA, APM Perugia e CoTrI). Nel corso del 2001 la società Met.Ro., gestore della metropolitana di Roma e delle tre ferrovie ex concesse (Roma-Civita Castellana-Viterbo, Roma-Lido e Roma-Pantano), cedette ad ATAC il ramo d'azienda concernente diverse attività: staff patrimonio e vigilanza, affari generali legali e istituzionali (AGLI) e servizi vollettivi, funzione amministrazione e finanza, servizio controllo di gestione, funzione innovazioni e ricerca, funzione marketing, comunicazione e commerciale, funzione ingegneria, funzione personale (formazione e sviluppo risorse umane), funzione sistemi informativi e servizi patrimoniali.[15]

Una delle cabine del personale di capolinea in uso dagli anni '30 al 2000 in piazza di Porta San Giovanni.

Il 15 luglio 2005 si conclude l'iter di incorporazione di Società Trasporti Automobilistici (STA), società interamente controllata dal comune di Roma e incaricata della gestione della sosta tariffata, delle corsie preferenziali, dei semafori, delle zone a traffico limitato (ZTL), dei parcheggi di scambio e dei servizi di car sharing. Successivamente il 20 dicembre 2005, su indirizzo del consiglio comunale di Roma, venne istituita la società ATAC Patrimonio S.p.A., interamente controllata dalla municipalizzata a cui fu trasferito il patrimonio immobiliare di pertinenza aziendale. Nel corso dell'anno successivo ATAC acquisì le azioni di Officina Grandi Revisioni S.r.l., azienda costituita dal comune di Roma per officiare la revisione e manutenzione di filobus, tram e treni romani e non.[16]

Con il 2009 il consiglio comunale approvò una delibera per un'ulteriore riorganizzazione del settore: da ATAC fuoriuscirono Roma Patrimonio S.r.l., interamente controllata dal comune di Roma e posta in liquidazione nel 2011 che assunse le competenze di ATAC Patrimonio, e Roma Servizi per la Mobilità, che assunse le competenze ereditate da ATAC con l'incorporazione di STA; contestualmente furono incorporate le due società incaricate della gestione operativa del trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, ossia Trambus, e le relative controllate Trambus Electric e Trambus Engineering, e Met.Ro. Inoltre ATAC scelse di portare avanti, coerentemente con gli indirizzi del proprio socio unico, un processo di semplificazione delle proprie partecipate incorporando ATAC Patrimonio e Officina Grandi Revisioni, procedura portata a compimento nel 2014.[17] Da Trambus ATAC ereditò anche una partecipazione del 60% in Trambus Open, azienda poi posta in liquidazione nel 2013 e dichiarata fallita nel 2016. Tra i suoi ultimi compiti di agenzia della mobilità ATAC fu la stazione appaltante della gara che assegnò il 20% della rete autobus, in parte già gestito da Tevere TPL, al consorzio privato Roma TPL, costituito in larga parte dai soci del precedente operatore che fu incorporato nel 2011.

Nel 2017 l'azienda, con un debito pari a 1,4 miliardi di euro, su iniziativa del sindaco Virginia Raggi ha richiesto l'ammissione alla procedura di concordato preventivo al tribunale fallimentare. L'istanza è stata accolta il 27 settembre 2017 e dopo la presentazione del piano industriale per il rientro del debito il 30 maggio 2018 è stata ammessa alla procedura il 27 luglio 2018;[18] successivamente il 9 gennaio 2019 l'assemblea dei creditori ha approvato il piano concordatario con una maggioranza pari a circa il 70% mentre il 25 giugno 2019 il tribunale fallimentare ha emesso il relativo decreto di omologa.[19] Al fine di permettere il regolare svolgimento della procedura Roma Capitale ha prorogato l'affidamento diretto del servizio all'azienda fino a fine 2021; tale scelta è stata tuttavia osteggiata da alcuni comitati locali e ha portato all'indizione di un referendum consultivo in cui sono stati espressi due quesiti: il primo riguardava la messa a gara dell'intero sistema di trasporto pubblico locale gestito dall'azienda mentre il secondo riguardava la promozione di nuovi sistemi di trasporto pubblico locale non di linea.[20] Il referendum si è tenuto l'11 novembre 2018 dopo un primo rinvio e ha visto la vittoria dei "Sì" sia al primo quesito (291 424, pari al 75,5%) che al secondo (286 747, pari al 74,5%).[21] L'ente comunale si è tuttavia rifiutato, inizialmente, di riconoscere il risultato per via del mancato raggiungimento del quorum, corrispondente al 33% degli aventi diritto al voto; ad aver votato infatti furono circa in 387 700, pari al 16,4% degli aventi diritto.[22] Tuttavia, con due sentenze distinte, il tribunale amministrativo regionale del Lazio si è espresso in favore dei promotori del referendum, sostenendo nel primo caso la non necessità del quorum[23] e criticando con la seconda sentenza la condotta dell'ente comunale, richiedendo la proclamazione del risultato.[24] Anche l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha espresso un parere negativo in merito alla proroga del contratto di servizio ritenendola dannosa alla regolare concorrenza.[25]

Attività

Trasporto pubblico locale

Il capolinea Casaletto del tram 8 nel 1998

ATAC gestisce gran parte del sistema di trasporto pubblico locale a Roma e in particolare opera: circa 243 linee autobus, due linee filoviarie (74 e 90), tre ferrovie ex concesse (Roma-Civita Castellana-Viterbo, Roma-Giardinetti e Roma-Lido), tre linee della metropolitana (A, B/B1 e C) e sei linee tranviarie (2, 3, 5, 8, 14 e 19).

L'azienda è altresì responsabile della manutenzione delle fermate autobus, filobus e tram (circa 6 440), delle fermate della metropolitana (73) e delle stazioni ferroviarie (65) oltre che dell'armamento metroferrotranviario.

Servizi integrativi

La gestione dei servizi integrativi al trasporto pubblico comprende la gestione e manutenzione degli stalli di parcheggio a pagamento, contrassegnati da una segnaletica orizzontale a strisce blu, e dei parcheggi di scambio, siti presso i principali snodi del trasporto pubblico.

Al 2020 l'azienda gestisce una media annuale di circa 73 800 stalli di sosta, tra cui sono ripartiti i 2 068 parchimetri multifunzione, e 35 parcheggi di scambio, che dispongono di un totale di 14 958 posti auto.

Altre attività

L'azienda, in via residuale, gestisce un servizio di noleggio con conducente di vetture gran turismo e del proprio tram storico a cui si aggiungono, previa autorizzazione, anche autobus e tram urbani adibiti al servizio di linea utilizzabili in occasione di riprese cinematografiche o eventi particolari.

Dati societari

Struttura societaria

ATAC è una società per azioni unipersonale soggetta alla direzione e al coordinamento da parte dell'ente Roma Capitale, che ne è socio unico. L'azienda opera il trasporto pubblico locale di Roma in virtù di un contratto di servizio firmato con il comune nel 2015 e con validità fino al 3 dicembre 2021; i servizi complementari quali la gestione dei parcheggi di scambio e la sosta tariffata sono stati assegnati all'azienda nel 2017.[26] ATAC gestisce altresì le tre ferrovie ex concesse in base al contratto stipulato con la regione Lazio nel 2017 e valido fino al 2019[27], poi prorogato fino al 1º gennaio 2022.

Non dispone di società controllate ma presenta una partecipazione azionaria del 13,500% nel capitale di Le Assicurazioni di Roma (AdiR), società di mutua assicurazione controllata da Roma Capitale e partecipata anche da AMA e Cotral[28], e una partecipazione dello 0,030% nel capitale di Tecnopolo S.p.A. In passato deteneva partecipazioni in: ATAC Patrimonio (100%) e Officina Grandi Revisioni (100%), entrambe incorporate nel 2014, e Trambus Open (60%), posta in liquidazione nel 2013 e dichiarata fallita nel 2016.

ATAC serve, nel complesso:

  • 1852 km in superficie su gomma;[26]
  • 135,61 km in superficie su rotaia;[29]
  • 59 km di tratta metropolitana.[26]

Il modello di governo d'impresa è di tipo dualistico e si compone di un consiglio di amministrazione o amministratore unico, in entrambi i casi nominati dal socio unico nella persona del Sindaco previa approvazione dell'assemblea dei soci, e di un collegio sindacale, nominato dall'assemblea dei soci e composto da tre sindaci.

La gestione dell'impresa è assegnata a partire dal 30 giugno 2020 ad un amministratore unico riconosciuto nella persona di Giovanni Mottura.

Indicatori economici

Secondo i dati del bilancio d'esercizio 2020 il valore della produzione ammonta a 887,6 milioni mentre l'utile d'esercizio registra una perdita di € 22 milioni. In base al bilancio l'azienda ha conseguito:

  • € 507,1 milioni dal contratto di servizio per il TPL con Roma Capitale;
  • € 131,8 milioni dalla vendita di titoli di viaggio;
  • € 76,1 milioni dal contratto di servizio per le ferrovie ex concesse con la regione Lazio;
  • € 26,6 milioni dal contratto di servizio per la mobilità privata con Roma Capitale;
  • € 18,5 milioni dalle coperture dei costi sociali;
  • € 1,8 milioni dal contratto di servizio con Æqua Roma;
  • € 1,7 da sanzioni e altri servizi;
  • € 521 584 dalla sosta tariffata e parcheggi di scambio;
  • € 10 997 dai servizi NCC e riservati;
  • € 115,7 milioni da altri ricavi.[30]

Immobili e impianti

ATAC per le proprie attività gestisce un ampio patrimonio immobiliare composto in larga parte dalle rimesse aziendali. Nel corso degli anni l'azienda ha anche dismesso gradualmente parte dei propri immobili non più funzionali all'esercizio tra cui rimesse e sottostazioni elettriche non più attive.

Rimesse attive

ATAC possiede 16 impianti aziendali di cui: uno adibito al rimessaggio e officina per i tram, sei adibiti a rimesse ed officine per metropolitana e ferrovie e otto adibite a rimesse e officine per autobus e minibus; a questi si aggiungono le officine centrali in via Prenestina, 45 che ospitano la sede principale dell'azienda nonché parte del parco rotabile tranviario.

Autobus e tram

Abbonamento mensile per singola linea del luglio 1978 e intera rete del gennaio 1979
  • Officine Centrali (via Prenestina, 45)
  • Rimessa Acilia (viale Enrico Ortolani, 293)
  • Rimessa Grottarossa (via della Stazione di Grottarossa)
  • Rimessa Magliana (via Luigi Candoni, 101)
  • Rimessa Montesacro (via di Monte Sacro, 18)
  • Rimessa Porta Maggiore (piazza Caballini)
  • Rimessa Portonaccio (via di Portonaccio, 2)
  • Rimessa Tor Pagnotta (via Mario Carucci, 105)
  • Rimessa Tor Sapienza (via Prenestina, 575)
  • Rimessa Tor Vergata (via di Tor Vergata, 193)
  • Rimessa Trastevere (piazza Bernardino da Feltre)

Metropolitana e ferrovie concesse

  • Deposito Magliana Nuova (viale Egeo - via dell'Oceano Indiano)
  • Deposito Osteria del Curato (via del Casale Ferranti)
  • Deposito Graniti (via Tor Sant'Antonio)
  • Deposito Centocelle (via Riofreddo, 9)
  • Deposito Catalano (via Catalano)

Ex sedi, rimesse e impianti dismessi

L'ex rimessa Tuscolana di piazza Ragusa
  • Palazzo Montemartini (largo Giovanni Montemartini)
  • Rimessa San Paolo (via Alessandro Severo)
  • Rimessa ex STA Tuscolana (piazza Ragusa)
  • Rimessa Vittoria (piazza Bainsizza)
  • Deposito Flaminio (via Flaminia)
  • Rimessa Collatina (via Renato Birolli 6)
  • Deposito Santa Croce (piazza Santa Croce in Gerusalemme)
  • Deposito Lega Lombarda (via della Lega Lombarda)
  • Deposito Trionfale
  • Rimessa Eritrea (via Lucrino)
  • Deposito piazza Caprera (piazza Caprera)
  • Rimessa Portuense
  • Autorimessa Tiburtina
  • Rimessa Ostia (corso Duca di Genova)

Flotta

Menarinibus Citymood CNG presso la stazione di Roma Termini

ATAC possiede una flotta di diversi tipi di veicolo. Parte di essi sono di diretta proprietà dell'azienda e altri concessi dal socio unico Roma Capitale o altri soggetti.

Al 2020 la flotta è costituita da:

  • 2065 autobus e minibus di cui
    • 1077 di proprietà
    • 474 in leasing
    • 477 in contratto di usufrutto oneroso e proprietà di Roma Capitale
    • 20 in contratto di usufrutto oneroso e proprietà di Cialone Tour[31];
  • 75 filobus di cui
  • 164 tram, tutti di proprietà
  • 93 treni per la metropolitana, tutti di proprietà
  • 63 treni per le ferrovie di cui:
    • 39 di proprietà dell'azienda
    • 17 di Roma Capitale
    • 15 di Regione Lazio[32].

Ad essi si aggiungono i vari veicoli di servizio, che comprendono trattori stradali, autobotti, camion e furgoni con vari allestimenti, autovetture monovolume per l'ispezione e il pronto intervento oltre che un numero imprecisato di vetture gran turismo.

Note

  1. ^ Mottura Giovanni, su atac.roma.it, ATAC. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  2. ^ Giampaoletti Franco, su atac.roma.it, ATAC. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  3. ^ Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2020 (PDF), su atac.roma.it, ATAC, 21 agosto 2021, p. 94. URL consultato il 30 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2021).
  4. ^ I trasporti pubblici a Roma, su Archivio Storico Capitolino, archiviocapitolino.it, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  5. ^ a b Alberto Mattone, Atac e Cotral, ecco la rivoluzione, in la Repubblica, 17 ottobre 1999. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  6. ^ a b Alberto Mattone, Addio Cotral, arrivano le Spa, in la Repubblica, 22 febbraio 2000. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  7. ^ Atac, via libera al concordato preventivo anche dalla Giunta, in Il Sole 24 Ore, 8 settembre 2017. URL consultato il 5 luglio 2018.
  8. ^ L'azienda assunse la denominazione in numeri romani proprio per distinguersi dalla concorrente.
  9. ^ Laura Francescangeli (a cura di), I trasporti pubblici a Roma, su archiviocapitolino.it, Archivio Storico Capitolino. URL consultato il 12 agosto 2021.
  10. ^ S.P.Q.R. Regolamento speciale per l’Azienda delle Tramvie Municipali di Roma (…) approvato dal Consiglio comunale nelle sedute del 16 23 30 maggio e 6 giugno 1910 (…), Roma, Tip. F.Centenari, 1910, su archiviocapitolino.it, Archivio Storico Capitolino. URL consultato il 1º settembre 2021.
  11. ^ Allora le retribuzioni massime dei conducenti e dei fattorini di SRTO erano rispettivamente di 3,50 e 3,25 lire giornaliere.
  12. ^ Conversione in legge del Regio decreto-legge 28 ottobre 1925, n. 1949, concernente l'istituzione e l'ordinamento del Governatorato di Roma, su dati.camera.it. URL consultato il 3 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2015).
  13. ^ Curiosità dalla rete...di trasporto pubblico romano parte 1 - Ilmondodeitreni.it, su www.ilmondodeitreni.it. URL consultato il 3 novembre 2019.
  14. ^ Deliberazione del consiglio comunale n. 173 del 19 ottobre 2000, Comune di Roma.
  15. ^ ferpress.it, https://www.ferpress.it/wp-content/uploads/2018/11/doc-concordato-atac.pdf.
  16. ^ Paolo Boccacci, Le riparazioni d'oro dell'Atac. "Pochi interventi e costi milionari", in la Repubblica, 1º giugno 2014. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  17. ^ Atac, approvato il bilancio. Incorporate Ogr e Patrimonio, in Il Messaggero, 26 giugno 2014. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  18. ^ Il Tribunale fallimentare ammette Atac al concordato preventivo, esulta Raggi, in AGI, 27 luglio 2018. URL consultato l'8 gennaio 2020.
  19. ^ Atac, il Tribunale fallimentare ha emesso il decreto di omologa del concordato preventivo in continuità, in ATAC, 25 giugno 2019. URL consultato l'8 gennaio 2020.
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  21. ^ Voti referendum 11 novembre 2018, su elezioni.comune.roma.it, Roma Capitale. URL consultato il 21 gennaio 2021.
  22. ^ Referendum Atac, quorum lontano: solo il 16,4 % dei romani alle urne. Tra i votanti il Sì raggiunge il 74%, in Repubblica.it, 11 novembre 2018. URL consultato il 12 novembre 2018.
  23. ^ Provvedimento collegiale n° 06761/2019, su giustizia-amministrativa.it, 3 dicembre 2019. URL consultato il 24 gennaio 2021.
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  25. ^ Roma, l'Antitrust blocca un nuovo affidamento ad Atac: "Potrebbe essere illegittimo", in Repubblica.it, 10 novembre 2017. URL consultato il 4 dicembre 2017.
  26. ^ a b c Carta dei servizi del trasporto pubblico e della sosta Atac 2019 (PDF), su atac.roma.it, ATAC. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  27. ^ Carta della qualità dei servizi ferroviari 2019, su atac.roma.it. URL consultato il 24 settembre 2020.
  28. ^ Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 (PDF), su adir.it. URL consultato il 17 marzo 2021.
  29. ^ Carta della qualità dei servizi ferroviari 2019 (PDF), su atac.roma.it, p. 7. URL consultato il 29 luglio 2020.
  30. ^ Comprendono anche i proventi da pubblicità, contributi pubblici, ricavi per prestazioni verso terzi, proventi immobiliari oltre che i rimborsi oneri malattia e per integrazioni tariffaria.
  31. ^ Questi ultimi restituiti a febbraio 2021.
  32. ^ Contratto di servizio tra Regione Lazio e ATAC S.p.A. che disciplina l'affidamento dell'esercizio di servizi di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale sulle ferrovie Regionali Roma-Lido, Roma Viterbo e Roma-Giardinetti, Allegato 5 - Elenco materiale rotabile utilizzato per lo svolgimento del servizio, trasparenza.atac.it.

Bibliografia

  • Grazia Pagnotta, Roma in movimento nelle fotografie dell'archivio ATAC 1900-1970, Roma, Editori Riuniti, 2003, ISBN 8835953235.
  • Vittorio Formigari e Piero Muscolino, Tram e filobus a Roma. Storia dalle origini, II, Calosci, 1999, ISBN 8877851562.
  • Vittorio Formigari e Piero Muscolino, Tram e filobus a Roma. Storia dalle origini, III, Calosci, 2008, ISBN 978-88-7785-229-8.
  • Vittorio Formigari e Piero Muscolino, La metropolitana a Roma : notizie dalle origini e ricordi degli autori, Calosci, 1983.
  • Pietro Spirito, Trasportopoli. Cronache dall'inferno Atac, Guerini e Associati, 10 novembre 2016, ISBN 8862506562.

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