La linea, lunga 9,2 km e interamente compresa nel comune di Roma, corrisponde all'unico tratto ancora attivo della ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone ed ha come propri capolinea Laziali (nei pressi della stazione Termini) e Giardinetti. Dal 2015 è stato chiuso al traffico anche il tratto di 3,6 km tra Giardinetti e Centocelle, che quindi è divenuta il nuovo terminale.
La linea costituisce la porzione iniziale della ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone, che originariamente collegava Roma a Frosinone via Fiuggi; tuttavia, a seguito di progressive dismissioni, dal 1986 rimase in esercizio solo la tratta urbana (tra Laziali e Pantano Borghese), interamente compresa nel comune di Roma, e la linea prese il nome di Roma-Pantano Borghese (o semplicemente Roma-Pantano).[2] In questi anni la gestione dell'infrastruttura, di proprietà della Regione Lazio, era affidata all'ACOTRAL (dal 1993 COTRAL), mentre dal 2000 in poi passò a Metroferro (poi Met.Ro., dal 2010 confluita in ATAC).
A partire dal 7 luglio 2008 la linea fu attestata a Giardinetti, in quanto la tratta successiva fino a Pantano fu oggetto di lavori per trasformarla nella prima tratta della nuova linea C della metropolitana.
Il 30 novembre 2009 l'assessore alla mobilità del comune di Roma Sergio Marchi annunciò che la Roma-Giardinetti avrebbe dovuto essere tramutata in linea tranviaria, e che i lavori avrebbero dovuto iniziare dopo il completamento della linea C.[3]
Il 6 luglio 2014 la linea venne interrotta all'altezza dallo scavalco con le linee per Napoli, Frascati, Albano Laziale e Velletri a causa della formazione di una voragine poco dopo l'uscita dalla fermata di Porta Maggiore.[4][5] Il 23 settembre la circolazione sul tratto sospeso viene ripristinata.[6]
Nel 2014, a seguito dell'apertura della prima tratta della linea C, si avviò una discussione sul futuro della Roma-Giardinetti. In un articolo apparso nel gennaio 2015 sul quotidiano romano Il Tempo, si ipotizzava la cessione dell'infrastruttura da parte della Regione Lazio a Roma Capitale, che ne avrebbe poi disposto la chiusura con relativo smantellamento degli impianti[7]. La stessa ATAC chiese nel maggio dello stesso anno la cessione della proprietà all'amministrazione cittadina.[8] Tuttavia, agli inizi del 2015 il flusso di passeggeri risultava molto più alto di quello della linea C (allora ancora priva di interscambi con le linee A e B), e pertanto furono ipotizzati anche un prolungamento della linea fino a Piazza dei Cinquecento o, nuovamente, un suo riutilizzo come linea tranviaria.[7][9]
Il 19 marzo 2015 l'assessore alla mobilità Guido Improta specificò che la linea non sarebbe stata dismessa, e che anzi era allo studio un suo prolungamento verso il campus dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata;[10] parte del materiale rotabile, che in alcuni casi raggiungeva gli 80 anni di età, sarebbe stato esposto nel Polo museale dei trasporti di Porta San Paolo.[7]
Il 3 agosto 2015 la linea fu ulteriormente limitata a Centocelle in quanto il tratto tra quest'ultima e Giardinetti si sovrapponeva parzialmente alla linea C, intanto ulteriormente prolungata.
Nel 2020 la sindaca di Roma Virginia Raggi annunciò la trasformazione della linea in metrotranvia, con un prolungamento fino a Tor Vergata[11] e la denominazione di linea G rispetto alla metropolitana e di linea 11 rispetto alla rete tranviaria.[12] Nel giugno 2020 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti stanziò oltre 200 milioni di euro per i lavori, prevedendo il loro inizio nel 2022 e la loro conclusione nel 2024.[13] Con DPCM 5 agosto 2021, il governo Draghi nominò appositi commissari straordinari per il completamento di 44 opere infrastrutturali,[14] inclusa la trasformazione della Roma-Giardinetti in metrotranvia.[15] In vista di questo intervento, nel dicembre 2021 si è deliberato che la proprietà sia trasferita dalla regione Lazio al comune di Roma[16] e che la linea chiuda nel corso del 2024 in modo da poter iniziare i lavori.[17]
La linea al centro di via Casilina, presso la fermata di BerardiStile dei pannelli della linea, questo è quello esposto alla fermata di Tor Pignattara
La linea è una ferrovia a doppio binario e scartamento ridotto da 950 mm. Tra le fermate di Porta Maggiore e Ponte Casilino è presente un tratto di binario interallacciato: a causa dell'esiguità dello spazio disponibile, i due tracciati si sovrappongono in parte l'uno nell'altro; ad un osservatore esterno sembra, in apparenza, un tratto a binario semplice, ma le due direzioni d'esercizio rimangono separate. La circolazione dei treni in quel tratto è regolata da blocco automatico.
Il servizio esercitato è di tipo tranviario: per esempio negli incroci stradali il segnalamento semaforico adottato è quello di tipo tranviario. La circolazione dei treni è a destra.
La linea è elettrificata in corrente continua con tensione da 1.650 V e si sviluppa per 9 km.
Due convogli urbani si incrociano nel tratto parallelo alle linee RFI per Napoli, tra le fermate di Ponte Casilino e Sant'Elena
La stazione di testa, denominata Roma Laziali, si trova in via Giovanni Giolitti, nei pressi della stazione di Roma Termini.
La linea prosegue in sede riservata lungo via Giolitti giungendo a Porta Maggiore, dove la fermata è posta nei pressi dei fornici sotto le mura aureliane. Da Porta Maggiore si diramava un tempo, per raggiungere lo scalo merci della linea, un binario che percorreva Viale dello Scalo San Lorenzo. Attraversato a raso piazzale Labicano e le linee tranviarie urbane che lo percorrono, la Roma-Giardinetti sottopassa e prosegue parallela alle linee RFI per Napoli, fino alla fermata di Villini, e successivamente prosegue al centro di via Casilina servendo i quartieri periferici di Torpignattara e Centocelle.
Centocelle è una stazione a quattro binari dalla quale fino al 1982 si diramava un'asta a doppio binario in direzione di piazza dei Mirti. Questa diramazione percorreva in sede riservata via Tor de' Schiavi, via delle Camelie e via dei Castani.
Superata la fermata di Togliatti, la linea si sposta a lato della Casilina e giunge fino al capolinea periferico denominato Giardinetti, posto immediatamente all'esterno del Grande Raccordo Anulare. Dal 3 agosto 2015 la linea è limitata alla stazione di Centocelle che si trova in mezzo alla Casilina tra il deposito della linea e il Parco di Centocelle.
Il servizio viene espletato dall'ATAC con corse cadenzate generalmente ogni 7 minuti dalle ore 6 alle ore 20, ogni 10 minuti nelle altre fasce orarie. Le corse vengono sospese dalle 22:30 alle 5:00[20].
Il materiale rotabile circola sempre in composizioni bloccate. I dati in corsivo si riferiscono al materiale rotabile prima della chiusura della tratta Giardinetti-Pantano.
Motrici Gruppo 0 (Rp-M+Rp)
La composizioni di questo gruppo sono 121-01+054, 123-02+058 da 324 posti più la 122-03 da 230 posti. La EM 01 e rispettive RP 121 e 054 non in servizio a causa di incidente.
Motrici Gruppo 100 (Rp-M+R)
Le composizioni sono 107-103+085, 101-105+084 e 104-106+082 da 332 posti più la composizione 109-110 da 230 posti. Il complesso 109-110 mantiene i colori storici STEFER.
Motrici Gruppo 420 (Rp-M-Rp)
Le composizioni sono 062-420-064, 056-421-063, 051-422-057, 060-423-061, 068-424-071, 066-425-069, 059-426-067, 052-428-065 e 050-429-055, tutte da 280 posti. Le EM 426 e relativi rimorchi pilota ed EM 428 con relativi rimorchi non sono in servizio a causa di incidenti. La EM 429 e relativi rimorchi risulta alienata.
Elettrotreni Gruppo 820 a tre casse
ET 820 - ET 823 - ET 825 in servizio. ET 822 - ET 824 non in servizio causa ripristino carrelli motore. ET 821 in lavorazione per reimmissione in servizio dopo lavorazioni da recupero a seguito di incidente.
Elettrotreni Gruppo 830 a due casse
ET831 - ET832 - ET834 in servizio. ET 833 - ET 836 non in servizio causa ripristino carrelli motore. ET 835 in lavorazione per ripristino organo di accoppiamento automatico e prossima alla riammissione in servizio.