Coordinate: 43°50′14.04″N 7°53′57.52″E

Santo Stefano al Mare

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Santo Stefano al Mare
comune
Santo Stefano al Mare – Veduta
Santo Stefano al Mare – Veduta
Panorama di Santo Stefano al Mare
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Imperia
Amministrazione
SindacoElio Di Placido (lista civica "Continuiamo insieme") dal 1-6-2015
Data di istituzione1954
Territorio
Coordinate43°50′14.04″N 7°53′57.52″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie2,69 km²
Abitanti2 100[1] (30-6-2019)
Densità780,67 ab./km²
Comuni confinantiCipressa, Pompeiana, Riva Ligure, Terzorio
Altre informazioni
Cod. postale18010
Prefisso0184
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT008056
Cod. catastaleI365
TargaIM
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 062 GG[3]
Nome abitantisantostefanesi o sanstevani
Patronosanto Stefano
Giorno festivo3 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Santo Stefano al Mare
Santo Stefano al Mare
Santo Stefano al Mare – Mappa
Santo Stefano al Mare – Mappa
Posizione del comune di Santo Stefano al Mare nella provincia di Imperia
Sito istituzionale

Santo Stefano al Mare (San Stéva in ligure[4]) è un comune italiano di 2 100 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria.

Geografia fisica

Territorio

La cittadina ligure è situata sulla costa della Riviera di Ponente.

Clima

La particolare posizione geografica favorisce un clima eccezionalmente mite, con temperature che durante l'inverno non scendono mai sotto gli 0° e d'estate molto raramente superano i 30°. Dista dal capoluogo circa 13 km.

Storia

La torre ennagonale, sede del municipio

Il borgo fu un antico fondo dell'Impero romano denominato Porciana e divenne in seguito un importante feudo di Adelaide di Susa, chiamato anticamente Villaregia.

Fin dall'epoca longobarda nel territorio vi operavano i monaci colombaniani dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, attivissimo centro di evangelizzazione e di rinascita agricola sotto la protezione del Papa. Essi a partire dal vasto feudo reale ed imperiale monastico, di cui facevano parte l'abbazia di San Dalmazzo di Pedona presente nell'opera di evangelizzazione nelle valli, ed anche sulle coste con il monastero di san Martino dell'isola Gallinara di Albenga e l'abbazia di Lerino, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di oliveti (fra cui la cultivar di oliva taggiasca), vigneti, castagneti, mulini, frantoi, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla conservazione degli alimenti, proteine e grassi, come olio, burro, formaggi, salumi, grazie a sale e spezie; inoltre si adoperarono per la riapertura delle vie commerciali e delle vie del sale ed il commercio dalla marittima ligure lungo le valli appenniniche verso la pianura con con scambi di merci varie come olio, sale, legname, carne, ecc.

Si ebbe quindi la fondazione monastica dell'antico Fundus Porcianus, documentato ancora nell'atto del 1029 che ne conferma il possesso assieme a Villa Regia come feudo regio. Pochi anni dopo nel 1049 Adelaide di Susa dona il borgo, che diverrà il Principato monastico di Villaregia (con i feudi di Cipressa, Pompeiana, Riva Ligure, Terzorio, Taggia, parte di Castellaro, Civezza, Costarainera, Pietrabruna e di San Lorenzo al Mare), ai monaci benedettini dell'abbazia di Santo Stefano di Genova (dipendente sempre dall'abbazia di Bobbio) - santo che diede definitivamente il nome alla cittadina - favorendo così lo sviluppo economico e culturale.

Nel 1284 partecipò al fianco della Repubblica di Genova inviando un nocchiero con venti vogatori nella celebre Battaglia della Meloria contro la flotta navale di Pisa per la supremazia commerciale nel mar Mediterraneo. Pochi anni dopo partecipò, sempre alleandosi con la repubblica genovese, alla conquista di Cagliari nel 1290 inviando cinque combattenti.

Si sottomise ufficialmente al governo della Repubblica di Genova nel 1353 ottenendo la nomina di due consoli eletti dal popolo sanstevano, lasciando inoltre invariato il precedente statuto comunale. A seguito delle numerose invasioni e scorribande dei pirati Saraceni il borgo marinaro fu dotato di notevoli torri per la difesa e avvistamento del territorio. Una di queste torri, ennagonale e risalente al 1566, è dal 1987 sede del municipio cittadino.

Così come altri paesi e borghi della repubblica genovese subì dapprima l'invasione dell'esercito austriaco nel 1747 e quello napoleonico] nel 1797. Decaduta la Repubblica di Genova e istituita la Repubblica Ligure, inserita nei confini del Primo Impero francese (1805), anche Santo Stefano rientrò nei territori di quest'ultima nel Cantone degli Ulivi dipendente da Porto Maurizio.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni dell'ex repubblica ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Nel 1928 il comune fu unito con l'attigua Riva Ligure, separate dal torrente Santa Caterina, fino al 1954 quando si ripristinò l'indipendenza amministrativa tra i due comuni liguri.

Simboli

File:Santo Stefano al Mare-Stemma.png

Lo stemma è stato concesso con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato al 19 maggio del 1962[5].

Monumenti e luoghi d'interesse

La chiesa parrocchiale di Santo Stefano protomartire

Architetture religiose

  • Oratorio del Santo Cristo. L'oratorio è ubicato adiacente la parrocchiale e fu eretto verso la fine del XVII secolo. Nella facciata esterna si può notare un bassorilievo - in pietra di Vicenza - ritraente la Madonna della Misericordia, due angeli e l'Annunziata. Lo stabile è stato restaurato nel 1984.

Architetture militari

  • Torre di forma ennagonale presso il lungomare, sede del municipio.
  • Torre della seconda metà del Cinquecento ad Aregai sul lungomare, sul confine con Cipressa[6].

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

Un caruggio del centro storico

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Santo Stefano al Mare sono 188[8], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[9]:

  1. Romania, 96

Qualità della vita

La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera Blu per la qualità delle sue spiagge e per la qualità dei servizi del porto turistico ("Marina degli Aregai") nel 2016.

Cultura

Eventi

Ogni due anni si tiene l'infiorata, tipica festa paesana e legata all'alta floricoltura, sostentamento per molti abitanti; la festa viene organizzata usualmente nel mese di maggio.

Economia

Scorcio di un caruggio del centro storico

Le principali risorse economiche del comune sono le attività legate al turismo vacanziero e all'agricoltura, specie la floricoltura.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Santo Stefano al Mare è situata lungo la strada statale 1 Via Aurelia. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Arma di Taggia sull'autostrada A10 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione per chi proviene da Ventimiglia. Per chi invece proviene da Genova l'uscita consigliata è Imperia Ovest.

Ferrovie

In passato Santo Stefano al Mare era attraversato dalla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia e aveva una propria stazione. Il tracciato originario è stato spostato più a monte e il percorso, sgomberato, è stato adibito a pista ciclabile. Questa pista - denominata Pista ciclabile della Riviera Ligure - parte dalla vicina San Lorenzo al Mare e attraversa Santo Stefano, Taggia e raggiunge Sanremo.

La stazione di Taggia-Arma è la fermata ferroviaria più vicina, nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona.

Piste ciclabili

Il territorio comunale di Santo Stefano al Mare è attraversato dalla pista ciclabile della Riviera Ligure, lunga 24 km, che da ovest verso est collega i vari comuni costieri di Ospedaletti, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera e San Lorenzo al Mare lungo il vecchio tracciato della ferrovia Genova-Ventimiglia.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 giugno 1988 7 giugno 1993 Sergio D'Aloisio Partito Democratico della Sinistra-Partito Comunista Italiano Sindaco
8 giugno 1993 28 aprile 1997 Sergio D'Aloisio Partito Democratico della Sinistra Sindaco
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Sergio D'Aloisio Lista civica di centro-sinistra Sindaco
14 maggio 2001 7 febbraio 2005 Angela Caterina Faraldi Lista civica Sindaco [10]
7 febbraio 2005 5 aprile 2005 Biagio De Girolamo Comm. straord. [11]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Marcello Pallini Lista civica Sindaco
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Marcello Pallini Lista civica "Venti nuovi" Sindaco
1º giugno 2015 in carica Elio Di Placido Lista civica "Continuiamo insieme" Sindaco

Sport

  • U.S.D. San Stevese, militante nel campionato di Promozione.
  • A.S.D. Canottieri Santo Stefano al Mare, società di canottaggio nata nel 1988, sta ottenendo importanti risultati sia a livello nazionale che mondiale.[12]

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2019.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Fonte dal sito Araldica Civica.it, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  6. ^ Tutte le fortificazioni della provincia di Imperia in sintesi, Castelli della Liguria
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2017, su demo.istat.it. URL consultato il 24 maggio 2019.
  9. ^ Dati superiori alle 20 unità
  10. ^ Dopo le dimissioni di sette consiglieri la giunta cade per la mancanza del numero legale
  11. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 7 febbraio 2005 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 21 febbraio 2005
  12. ^ Il sito ufficiale della società

Bibliografia

  • G. Casalis (a cura di), Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di s. m. il ... - Google Libri S. Stefano al Mare, in ID., Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, vol. XVIII, Torino 1850, pp. 782-785
  • G. Rossi, Sulla Villaregia ligure, antica Porciana, memorie, in «Archivio Storico Italiano», serie III, XVIII, 1873
  • D. Fornara, Il principato monacale di Villaregia, in «Il Nuovo Cittadino», a. III, n. 116, 16 maggio 1931
  • AA. VV., S. Stefano al Mare, in «Riviera dei Fiori», a. XVIII, 1964, pp. 7-9
  • G. Beniscelli, Santo Stefano al Mare, in «La Casana», a. XII, 1970, n. 1, pp. 11-18
  • G. Dugini, Il Principato di Villa Regia, in «Riviera dei Fiori», a. XXVI, 1972, n. 3, pp. 19-21
  • N. Calvini e A. Sarchi, Il Principato di Villaregia, Sanremo, Casabianca, 1977
  • E. Fornari, Santo Stefano al Mare dalle origini ad oggi, Riva Ligure, 1984
  • AA. VV., Villaregia, Riva Ligure, S. Stefano al Mare, S. Lorenzo al Mare e il loro entroterra, Guide GGallery, Genova, 1991
  • A. Gandolfo, Santo Stefano al Mare, in ID., La Provincia di Imperia. Storia. Arti. Tradizioni, Blu Edizioni, Stampatre, Torino, 2005, vol. 2, pp. 907-921
  • L. Bellezza, Santo Stefano al Mare. Chiesa di Santo Stefano protomartire, in G. Bellezza, Lavorare per conservare. Chiese, palazzi, torri, ville, castelli nell'estremo ponente della Liguria, Impresa Bartolomeo Papone, Grafiche Amadeo, Imperia, 2007, pp. 348-353

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