Diano San Pietro

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Diano San Pietro
comune
Diano San Pietro – Stemma
Diano San Pietro – Bandiera
Diano San Pietro – Veduta
Diano San Pietro – Veduta
Il palazzo comunale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Imperia
Amministrazione
SindacoClaudio Mucilli (lista civica Impegno per Diano San Pietro) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1925
Territorio
Coordinate43°55′51.42″N 8°04′07.29″E / 43.93095°N 8.068692°E43.93095; 8.068692 (Diano San Pietro)
Altitudine83 m s.l.m.
Superficie11,91 km²
Abitanti1 087[1] (28-2-2023)
Densità91,27 ab./km²
FrazioniBorganzo, Roncagli
Comuni confinantiDiano Arentino, Diano Castello, San Bartolomeo al Mare, Stellanello (SV), Villa Faraldi
Altre informazioni
Cod. postale18013
Prefisso0183
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT008028
Cod. catastaleD298
TargaIM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 382 GG[3]
Nome abitantisampietresi
Patronosan Pietro
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Diano San Pietro
Diano San Pietro
Diano San Pietro – Mappa
Diano San Pietro – Mappa
Posizione del comune di Diano San Pietro nella provincia di Imperia
Sito istituzionale

Diano San Pietro (Dian San Pê in ligure[4]) è un comune italiano di 1 087 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Diano San Pietro è situato nella valle Dianese, lungo il torrente San Pietro alla confluenza del rio Besta. Tra le vette della zona il monte Ceresa (913 m), il monte Lago (746 m) e il monte Quagli (502 m).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Uno scorcio del borgo di Diano San Pietro

Lungo la sponda sinistra del torrente San Pietro, nei pressi della non più esistente chiesa medievale di San Siro, di cui insistono alcuni ruderi, sono state trovate tracce di murature appartenenti probabilmente ad una villa di età romana imperiale[5].

In epoca medievale il territorio corrispondente all'odierno comune di Diano San Pietro fu dominio della famiglia Clavesana, fino alla cessione del feudo alla Repubblica di Genova[5]. Religiosamente sottoposto in origine alle cure parrocchiali della chiesa di San Nicola[5] di Diano Castello, amministrativamente rientrò nella Communitas Diani[5] assieme ad altri borghi vicini come Diano Arentino, Diano Marina e Diano Castello, e successivamente nella genovese podesteria del Diano[6].

Caduta la Repubblica di Genova, le nuove e distinte municipalità di Diano San Pietro, Borganzo e Roncagli rientrarono dal 2 dicembre 1797 nella Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del IV cantone, con capoluogo Diano Marina, della Giurisdizione del Capo delle Mele e dal 1803 centro principale della Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 il territorio fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, aggregò nel proprio comune come frazioni gli ex comuni di Borganzo e Roncagli, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel II mandamento di Diano Marina del circondario di Porto Maurizio facente parte della provincia di Porto Maurizio (poi Provincia di Imperia, dal 1923).

Al 1923[7] risale la soppressione della municipalità e il conseguente accorpamento al comune di Diano Marina; nel 1925[8] si ricostituì comune autonomo.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana dell'Olivo e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[9], fino al 2011 della Comunità montana dell'Olivo e Alta Valle Arroscia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Di rosso, al grifone d'oro, armato di nero, coronato con corona all'antica, con sei punte visibili, d'oro, accompagnato nei cantoni del capo dalle lettere maiuscole S e P, di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.[10]»

Gonfalone

«Drappo d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento.[10]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 3475 del 17 maggio 1989.[11][10]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Pietro a Diano San Pietro

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Pietro nel capoluogo. Il precedente edificio ha sicuramente origini risalenti al Medioevo, ma la ricostruzione attuale risale al tardo Settecento. L'edificio parrocchiale conserva, oltre agli altari marmorei della chiesa precedente, una tela raffigurante il Martirio di san Giovanni Battista attribuita a Giovanni Battista Paggi e un pulpito in marmo del Seicento.
  • Oratorio di Santa Croce nel capoluogo. Risalente al XVII secolo, è ad unica navata con piccolo campanile a vela. Conserva un dipinto di Gesù crocifisso con ai piedi san Giovanni Battista e le pie donne.
  • Oratorio di San Giuseppe nel capoluogo, presso la borgata di Besta, del XVI secolo.
  • Oratorio di San Matteo nel capoluogo, presso la borgata di Besta, del XVII secolo e di cui insistono alcuni ruderi.
  • Chiesa di Nostra Signora della Neve nel capoluogo, presso la borgata di Colla, del XVII secolo. Sono conservate le tele San Martino vescovo di Tommaso Carrega (1796) e la Madonna della Neve con i santi Pietro e Bernardo (1745).
  • Chiesa di San Pantaleone nel capoluogo, presso la borgata di Moltedo, del XVII secolo. Il campanile è stato edificato tra il 1837 e il 1839. Oltre alla tela dell'Assunta sorretta da angeli e san Giovanni Evangelista, sono presenti due statue di San Pantaleone - realizzata dal genovese Stefano Valle nel 1856 - e quella di Sant'Andrea di Giuseppe De Ferrari che la realizzò tra il 1770 e il 1773.
  • Oratorio di Sant'Ugo nel capoluogo, presso la borgata di Ughi, del XVIII secolo.
  • Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine nella frazione di Borganzo. Risalente al XIX secolo, vi è custodito un polittico di Antonio Brea del 1518.
  • Oratorio di San Giovanni Battista nella frazione di Borganzo. Cappella privata della famiglia Ardissone, la prima struttura risalirebbe al XIII secolo così come testimonierebbero tratti di mura. Ad unica navata con volta a botte conserva la tela San Giovanni Battista, san Bernardo e la Madonna del Rosario (e altri due santi), opera di Gio Andrea Biscagino della prima metà del Seicento.
  • Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio nella frazione di Borganzo, presso la borgata di Camporondo. Ad unica navata sono presenti i dipinti raffiguranti Sant'Antonio da Padova e san Rocco di Valentino Piccardi Veneziano, del 1854, e la Madonna in trono con il Bambino con i santi Vincenzo, Sebastiano, Rocco e Mauro, opera del Pancalino.
  • Oratorio della Santissima Trinità nella frazione di Borganzo, presso la borgata di Lombardi, risalente al 1627. Vi è conservato un dipinto ritraente lo Spirito Santo, Gesù, la Madonna, il Padre Eterno e i santi Pietro, Antonino e Giovanni Battista.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e Santa Lucia nella frazione di Roncagli, del XVII secolo.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio di San Giovanni Battista nella frazione di Borganzo
  • Ponte del XVII secolo nella frazione di Borganzo.
  • Ponte del 1611 nella frazione di Roncagli.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Forte di Diano San Pietro. Cinto da mura, innalzate nel 1564 per difendere la popolazione in caso di attacco dei pirati barbareschi, conserva all'interno tele e statue di notevole pregio.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Diano San Pietro sono 109[13].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Scorcio dei portici del centro storico di Diano San Pietro

Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Borganzo e Roncagli per una superficie territoriale di 11,91 km²[14]. Il capoluogo è altresì costituito dalle borgate di Colla Roggeri, Ughi Seassari, Gionetti, Besta, Moltedo e Glori storicamente riconosciute dalla comunità.

Confina a nord con i comuni di Stellanello (SV), a sud con Diano Castello, ad ovest con Diano Arentino e Diano Castello e ad est con Villa Faraldi e San Bartolomeo al Mare.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune basa la sua principale risorsa economica sull'attività agricola, specie sulla produzione di ortaggi e l'olivicoltura.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Diano San Pietro è attraversato principalmente dalla strada provinciale 36 che permette il collegamento stradale con Diano Marina e Diano Castello, a sud, e con Diano Arentino a nord.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Diano.

Dal 2016 è sede della fermata ferroviaria Diano, facente parte del raddoppio ferroviario Andora - San Lorenzo al Mare, sulla ferrovia Genova-Ventimiglia.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2 giugno 1985 6 giugno 1990 Walter Venturino Partito Comunista Italiano Sindaco
6 giugno 1990 24 aprile 1995 Danilo Cavassa Partito Comunista Italiano-Partito Democratico della Sinistra Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Francesco Ugo lista civica Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Francesco Ugo lista civica Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Ivano Massone lista civica Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Ivano Massone Impegno per Diano San Pietro
(lista civica)
Sindaco
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Claudio Mucilli Impegno per Diano San Pietro
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Claudio Mucilli Impegno per Diano San Pietro
(lista civica)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c d Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Villaggi di Pietra. Viaggio nell'entroterra della Riviera dei Fiori, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2002.
  6. ^ Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 13 settembre 2014.
  7. ^ Regio decreto 6 dicembre 1923, n. 2769
  8. ^ Regio decreto 7 agosto 1925, n. 1533
  9. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  10. ^ a b c Diano San Pietro, su Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  11. ^ Diano San Pietro, su Archivio Centrale dello Stato.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 4 aprile 2021.
  14. ^ Fonte dallo statuto comunale di Diano San Pietro, su comune.dianosanpietro.im.it. URL consultato il 13 settembre 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN170378478 · BNF (FRcb162500727 (data)
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