Riva Ligure

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Riva Ligure
comune
Riva Ligure – Stemma
Riva Ligure – Bandiera
Riva Ligure – Veduta
Riva Ligure – Veduta
Panorama di Riva Ligure
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Imperia
Amministrazione
SindacoGiorgio Giuffra (lista civica di centro-destra "Riva") dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1954
Territorio
Coordinate43°50′14.92″N 7°52′54.77″E / 43.837478°N 7.881881°E43.837478; 7.881881 (Riva Ligure)
Altitudinem s.l.m.
Superficie2,07 km²
Abitanti2 819[1] (31-3-2023)
Densità1 361,84 ab./km²
FrazioniRegione Casai, Regione Prati
Comuni confinantiCastellaro, Pompeiana, Santo Stefano al Mare, Taggia
Altre informazioni
Cod. postale18015
Prefisso0184
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT008050
Cod. catastaleH328
TargaIM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 050 GG[3]
Nome abitantirivaschi o rivesi
Patronosan Maurizio
Giorno festivo22 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Riva Ligure
Riva Ligure
Riva Ligure – Mappa
Riva Ligure – Mappa
Posizione del comune di Riva Ligure nella provincia di Imperia
Sito istituzionale

Riva Ligure (Riva e, anticamente, Riva de Taggia in ligure[4]) è un comune italiano di 2 819 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è situato sulla costa della Riviera di Ponente, lungo il torrente Caravello. Tra le vette del territorio rivese il monte Grange (200 m).

Il clima, quindi, è mediterraneo con temperature pari a quelle della vicina Santo Stefano al Mare e di Sanremo: l'abitato di Riva Ligure non risente infatti delle brezze fredde della valle Argentina che investono Taggia e la vicina località balneare di Arma. Si tratta in assoluto del clima più mite presente nella regione Liguria, con 1050 Gradi giorno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I ritrovamenti del sito archeologico di Costa Balenae

Alcuni rinvenimenti preistorici del XII secolo a.c.sul monte Grange, posto al confine occidentale del territorio comunale, hanno fatto presupporre agli storici che questa zona fosse già abitata - o conosciuta - dall'Età del bronzo e solo in epoca romana la popolazione si spinse sulla costa.

Dal 1036/38, a seguito della donazione della marchesa Adelaide di Torino, passò ai monaci benedettini di Santo Stefano di Genova costituendo la signoria di Villategia. Essi diedero il via alle prime coltivazioni della terra; la zona si estendeva per molti ettari, dall'attuale comune di Santo Stefano al Mare fino al fossato detto del Pertusio in territorio rivese, nella quale si procedette alla seminatura degli ortaggi e dei cereali nonché la vigna.

I monaci si scontrarono più volte con i signori locali dei feudi vicini come i marchesi di Clavesana, signori feudali di Taggia, o i Lengueglia rivendicanti i diritti dei borghi di Cipressa e Terzorio. Secondo un documento datato al 1217 fu un abate del monastero di Santo Stefano a promuovere la prima carta statutaria della Liguria di ponente.

Nel corso del XIV secolo la popolazione si spinse maggiormente sulla costa fondando nuove comunità, tra cui quella di Riva. La famiglia Doria divenne in questo secolo proprietaria dell'intera zona detta Villeregia, antica zona dove i benedettini iniziarono la loro opera di coltivazione, che fu poi ceduta al Comune di Genova nel 1353 da Nicolò Doria; la Repubblica di Genova sottopose l'abitato di Riva nella neo costituita podesteria di Taggia.

Scorcio del centro storico rivese

Intorno al XV secolo Riva di Taggia, così fu denominata dopo l'annessione del borgo nel territorio taggese, fu un importante e il principale scalo marittimo della stessa Taggia, grazie ai numerosi cantieri navali e altre attività legate al mare. Nella seconda metà del XVI secolo le frequenti invasioni dei pirati barbareschi, cinque gli sbarchi e gli assalti dal 1551 al 1562, porteranno allo spopolamento del borgo rivese causando inevitabilmente l'abbandono dello scalo marinaro.

Nel XVIII secolo iniziarono i primi scontri con il "capoluogo madre" di Taggia, e più volte la comunità di Riva chiese in questo secolo al governo genovese di rendersi autonoma. Nel 1714 è attestata la presenza di Elisabetta Farnese, promessa sposa a Filippo V di Spagna, che fu ospite della famiglia taggese dei Lombardi presso il loro palazzo "di campagna" ).

Con la caduta della Repubblica di Genova, sul finire del 1797, e la conseguente istituzione della napoleonica Repubblica Ligure, il territorio di Riva divenne municipalità autonoma che fu inquadrata nel cantone di Taggia nella giurisdizione delle Palme, con capoluogo Sanremo. Dal 1805, con il passaggio della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese, rientrò nel circondario di Porto Maurizio del Dipartimento di Montenotte[5].

Fu annesso al Regno di Sardegna nel 1815[5] dopo il congresso di Vienna del 1814, a seguito della caduta di Napoleone Bonaparte. Facente parte del Regno d'Italia dal 1861, dal 1859 al 1926 il comune di Riva (poi denominato Riva Ligure, dal 1863) fu compreso nel V mandamento di Santo Stefano al Mare del circondario di Sanremo facente parte della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di Imperia)[5].

Con regio decreto del 1928 l'ente fu soppresso per l'istituzione del comune di Riva Santo Stefano che riunì i quattro precedenti comuni di Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Pompeiana e Terzorio; quest'ultimi si ricostituirono nel 1947, mentre al 1954 risale la definitiva soppressione del comune di Riva Santo Stefano e la ricostituzione dei due enti odierni.

Nel secondo dopoguerra, durante il boom economico, l'espansione dell'abitato subì una veloce crescita grazie alla sviluppata economica legata alla floricoltura e al turismo vacanziero; fu inoltre meta di immigrati meridionali specie provenienti dalla Calabria, dall'Abruzzo e dalla Puglia.

Dal 2015 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni Villaregia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D’argento, al torrione di rosso merlato di tre alla guelfa, aperto e finestrato del campo, fondato su terreno sostenuto da una campagna mareggiata, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Gonfalone

«Drappo partito di rosso e di bianco...[6]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 marzo 1960.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di San Maurizio nel centro storico di Riva

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

L'interno del santuario di Nostra Signora del Buon Consiglio

Torre barbaresca[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione di una torre d'avvistamento si rese necessaria a causa delle frequenti invasioni dei pirati barbareschi nel XVI secolo. Ogni invasione terminava quasi sempre con violente razzie se non il rapimento degli stessi abitanti o l'incendiare delle abitazioni. Inizialmente le risorse economiche del borgo non permisero l'immediata costruzione di una postazione difensiva o di avvertimento, aggravate dal pagamento di diverse tasse per la costruzione delle mura della vicina Taggia.

Nel 1546 Taggia accettò la cessazione dei contributi rivesi, a patto che si procedesse alla costruzione di una fortificazione sul posto mettendo così in sicurezza la costa. Intorno al 1559 l'introito di una tassa sulla scrittura dei documenti nel borgo di Triora permise l'inizio dei lavori che procedettero molto lentamente.

Pochi anni dopo l'imponente fortezza è completata e adatta al servizio di avvistamento in mare.

Reperti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Costa Balenae[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Costa Balenae.

L'allargamento della strada carrozzabile litoranea ha permesso tra il 1839 e il 1840 il ritrovamento di alcune tracce archeologiche nell'area dell'antica Costa Balenae di Capo Don. Altri scavi archeologici sono stati effettuati negli anni 1923, 1937 e nel 1943, e proprio in questo anno risale la scoperta di un antico pavimento a mosaico, demolito in seguito per la costruzione delle barriere difensive lungo la costa; nuovi scavi più recenti sono stati compiuti nel 1982, nel 1987, e dal 2009 al 2016.

Il termine Costa Balenae, secondo quanto riportato dagli storici, è presente in molte carte ed itinerari geografici risalenti all'Impero romano e molto probabilmente riferito ad un centro di appoggio, identificato vicino all'approdo fluviale del torrente Argentina, alla viabilità imperiale romana lungo la costa della riviera ponentina. Il toponimo potrebbe derivare dalla divinità ligure Bellenus, ma ancora oggi non esistono fonti precise sul reale significato del nome.

Negli scavi sono state rinvenuti i resti dell'antico edificio di culto paleocristiano (metà VI secolo) con annesso battistero; quest'ultimo presenta una vasca internamente ottagonale ed esternamente polilobata molto simile a quella del battistero di Albenga (SV). La navata nord della chiesa venne usata a scopo funerario, con utilizzo anche di sarcofagi in pietra del Finale.

Scavi condotti dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana - dal 2009 al 2016 (le ricerche sono ancora in corso) - hanno confermato la continuità di vita dell'insediamento dal IV al X secolo d.C.: dopo esso fu sostituito da un monastero benedettino alle dipendenze di Genova.

Società[modifica | modifica wikitesto]

La tomba del poeta Francesco Pastonchi

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Riva Ligure sono 225[8], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[9]:

  1. Romania, 57
  2. Albania, 46
  3. Marocco, 40

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La principale risorsa economica del comune è legata soprattutto al turismo vacanziero, specie nel periodo estivo. Anticamente l'agricoltura costituiva una forte rendita economica grazie alla coltivazione dei fiori, tra questi i garofani e le margherite; Riva Ligure è stato, altresì, un importante centro per la floricoltura di serra e all'aperto.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale di Riva Ligure è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che permette il collegamento con Taggia, ad ovest, e Santo Stefano al Mare ad est.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 2001 la località era servita dalla stazione di Santo Stefano-Riva Ligure, ubicata nel territorio comunale di Santo Stefano al Mare, che venne soppressa in tale anno dopo lo spostamento della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia più a monte.

Piste ciclabili[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale di Riva Ligure è attraversato dalla pista ciclabile della Riviera Ligure, lunga 24 km, che da ovest verso est collega i vari comuni costieri di Ospedaletti, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera e San Lorenzo al Mare lungo il vecchio tracciato della ferrovia Genova-Ventimiglia.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 1985 29 maggio 1990 Francesco Montesano Democrazia Cristiana Sindaco
29 maggio 1990 24 aprile 1995 Francesco Montesano Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Francesco Montesano lista civica Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Francesco Montesano lista civica Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Franco Nuvoloni lista civica Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Franco Nuvoloni Riva
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
11 giugno 2014 26 maggio 2019 Giorgio Giuffra Riva
(lista civica di centro-destra)
Sindaco [10]
27 maggio 2019 in carica Giorgio Giuffra Riva
(lista civica di centro-destra)
Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 21 maggio 2019.
  6. ^ a b c Fonte dal sito Araldica Civica.it, su araldicacivica.it. URL consultato il 4 febbraio 2013.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 7 aprile 2021.
  9. ^ Dati superiori alle 20 unità
  10. ^ Il 28 ottobre 2015 viene eletto alla carica di presidente del Consiglio dell'Unione dei comuni Villaregia

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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