Stazione di Santo Stefano-Riva Ligure

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Santo Stefano-Riva Ligure
stazione ferroviaria
già Riva Santo Stefano
La stazione nel 2015
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSanto Stefano al Mare
Coordinate43°50′18.65″N 7°53′32.23″E / 43.838513°N 7.892286°E43.838513; 7.892286
Lineeferrovia Genova-Ventimiglia
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1872
Soppressione2001
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari3
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriTrenitalia
DintorniSanto Stefano al Mare
NoteChiusa a seguito del raddoppio della linea

La stazione di Santo Stefano-Riva Ligure era una stazione ferroviaria a servizio dei comuni di Santo Stefano al Mare e di Riva Ligure, in provincia di Imperia, posta al chilometro 120+982 del ramo dismesso della ferrovia Genova-Ventimiglia da Bordighera al Posto di Passaggio San Lorenzo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del fabbricato viaggiatori in una cartolina storica
Il treno merci fotografico da Ventimiglia a Imperia organizzato per la chiusura della linea in sosta presso la stazione, maggio 2001

Santo Stefano-Riva Ligure venne inaugurata nel 1872 con la denominazione di "Riva Santo Stefano"[1] in concomitanza con il tratto Savona-Ventimiglia della ferrovia Genova-Ventimiglia.[2]

Nel 1914 fu proposta per l'impianto l'elevazione alla seconda classe dato l'aumento del lavoro e del traffico di questa, tuttavia nonostante questo l'elevazione non avvenne[3][4].

Alla stazione fino al 1964 transitavano ancora convogli trainati da locomotive come le E.550 ed E.554. Da quella data l'intera tratta dove era posto l'impianto venne convertita nel sistema a corrente continua[5].

La stazione venne dismessa nel 24 settembre 2001 a causa dell'apertura del nuovo tronco della ferrovia Genova-Ventimiglia dal Posto di Passaggio San Lorenzo fino a Bordighera[6].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di un fabbricato viaggiatori, un edificio per i servizi igienici e due binari serviti da banchine collegate tramite un attraversamento a raso. Vi era anche uno scalo merci composto da un piano caricatore, un magazzino ed un binario tronco raccordato con il secondo binario. Su di esso trovava posto anche un ponte a bilico.

Annesso al fabbricato passeggeri vi era l'ufficio del Dirigente Movimento, sede anche del posto di blocco n. 10, in cui si potevano manovrare i vari enti di piazzale. Sulla prima banchina era presente anche un piccolo giardino.[6]

L'impianto è in sede sopraelevata rispetto alla strada e vi si poteva accedere attraverso una scalinata posta a sinistra del fabbricato passeggeri. Alla base dell'edificio passeggeri vi è un ampio giardino ed una porta che immetteva nel fabbricato.[7]

Al 2014 sono ancora presenti tutti i fabbricati, il piano di carico e scarico è stato demolito in quanto al suo posto è stato scavato un sottopasso stradale e l'ufficio del capostazione è stato chiuso e i vetri coperti.

Dalla sua dismissione tutti i binari sono stati smantellati con i relativi segnali luminosi e linea aerea. Sul loro sedime è stata ricavata la pista ciclabile inaugurata nel 2008[8].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di:

  • Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa
  • Servizi igienici

Possedeva anche un parcheggio di scambio e il sistema di diffusione sonora per l'annuncio dei treni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vedasi cartolina storica.
  2. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 14 aprile 2022 (archiviato il 22 maggio 2021).
  3. ^ Regno d'Italia.
  4. ^ Atti parlamentari del Senato.
  5. ^ Cugini.
  6. ^ a b Vecchia ferrovia di San Remo, su trasportipubblici.info, 2005. URL consultato il 29 agosto 2022.
  7. ^ Associazione Italiana Greenways, Variante tracciato Andora-Bordighera, su Roberto Rovelli (a cura di), ferrovieabbandonate.it. URL consultato il 10 novembre 2022.
  8. ^ Sito ufficiale della città di Sanremo - La pista ciclabile

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]