Papa Gregorio XII
Papa Gregorio XII | |
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205º papa della Chiesa cattolica | |
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Elezione | 30 novembre 1406 |
Incoronazione | 19 dicembre 1406 |
Fine pontificato | 4 luglio 1415 (8 anni e 216 giorni) |
Cardinali creati | vedi Concistori di papa Gregorio XII |
Predecessore | papa Innocenzo VII |
Successore | papa Martino V |
Nome | Angelo Correr |
Nascita | Venezia, 1335 circa |
Ordinazione sacerdotale | in data sconosciuta |
Nomina a vescovo | 15 ottobre 1380 |
Consacrazione a vescovo | in data sconosciuta |
Elevazione a patriarca | 1º dicembre 1390 da papa Bonifacio IX |
Creazione a cardinale | 12 giugno 1405 da papa Innocenzo VII |
Morte | Recanati, 18 ottobre 1417 |
Sepoltura | Concattedrale di San Flaviano |
Gregorio XII, nato Angelo Correr (Venezia, 1335 circa – Recanati, 18 ottobre 1417), è stato il 205º papa della Chiesa cattolica dal 1406 al 1415. È stato uno dei pochissimi pontefici ad aver rinunciato al ministero petrino[1][2].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Proveniente dalla nobile famiglia veneziana dei Correr, era figlio di Niccolò di Pietro e di Polissena. Era zio del cardinale Antonio Correr, C.R.S.G.A., e del cardinale Gabriele Condulmer, il futuro papa Eugenio IV.
La carriera ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]
Il Correr ottenne il magistero in teologia, e ne divenne professore all'università di Bologna[3]. Fu canonico del capitolo della cattedrale di Venezia. Nell'ottobre del 1380 fu nominato vescovo di Castello, carica che mantenne per dieci anni, dopodiché fu creato patriarca di Costantinopoli. Fu legato pontificio in Istria e Dalmazia per conto di Urbano VI nel 1387. Nel 1399 fu legato pontificio, per conto di Bonifacio IX (Pietro Tomacelli-Cybo), a Napoli, presso il re Ladislao. Nel 1405 fu nominato governatore della Marca Anconitana. Nel concistoro del 12 giugno 1405 fu creato cardinale da Innocenzo VII, e ricevette il titolo di cardinale presbitero di San Marco.
Il pontificato (1406-1415)[modifica | modifica wikitesto]
Le relazioni con l'antipapa avignonese[modifica | modifica wikitesto]
L'inizio delle trattative[modifica | modifica wikitesto]
Gregorio venne eletto il 30 novembre 1406 e fu incoronato il 19 dicembre successivo[4]. Col grande scisma d'Occidente del 1378, anche il collegio cardinalizio era diviso; alcuni cardinali avevano seguito gli antipapi ad Avignone, e si erano così formati collegi diversi. Gregorio fu eletto a Roma da un conclave di obbedienza romana. I quindici cardinali giurarono che, se l'antipapa Benedetto XIII avesse rinunciato a tutte le sue pretese al papato, anche Gregorio avrebbe rinunciato. In questo modo sarebbe seguita una nuova elezione, e si sarebbe posto fine allo scisma. Lo stesso collegio cardinalizio chiese al neoeletto di non nominare alcun nuovo cardinale, se non per portare il numero dei porporati di obbedienza romana ad un numero pari a quello dei cardinali di obbedienza avignonese.
Gregorio e Benedetto aprirono negoziati prudenti, per incontrarsi su suolo neutrale a Savona. Inizialmente erano entrambi esitanti: da un lato i parenti di Gregorio XII e Ladislao di Napoli, timorosi di perdere la loro posizione di vantaggio in caso di rinuncia del Correr, spingevano l'anziano pontefice a rifiutare le offerte provenienti dalla parte avignonese. Sta di fatto però che nell'inverno 1407-8 i due rivali si trovarono vicini: Benedetto era a Portovenere (nella Riviera ligure di levante) e Gregorio a Lucca, luoghi che distano tra loro appena 85 chilometri. Ma il timore di essere catturati dalla fazione avversa[5] fece fallire la trattativa sul nascere.
Il concilio di Pisa[modifica | modifica wikitesto]
Davanti al tentennamento di entrambi, i cardinali delle due fazioni diedero segni d'insofferenza, e Gregorio, timoroso di perdere il sostegno dei suoi, nominò il 9 maggio 1408 quattro nuovi cardinali (tra cui il Condulmer, il futuro Eugenio IV, e Giovanni Dominici), contravvenendo così agl'impegni assunti dal conclave che l'aveva eletto[6]. Gregorio obbligò i cardinali di obbedienza romana a non allontanarsi da Lucca. D'altro canto Benedetto XIII, che non era mai stato desideroso di abdicare[7], decise di rifugiarsi presso re Martino I d'Aragona, il suo principale alleato[8].
Disubbidendo agli ordini di Gregorio XII, sette cardinali d'ubbidienza romana (tra cui Oddone Colonna, futuro papa Martino V) lasciarono Lucca in segreto e negoziarono coi cardinali di Benedetto la convocazione di un concilio generale, nel corso del quale i due papi sarebbero stati deposti e ne sarebbe stato eletto un altro. I due gruppi convocarono infatti un concilio a Pisa, invitando a parteciparvi i due rivali. Né Gregorio XII né Benedetto XIII si presentarono. Gregorio restò presso il suo leale e potente protettore, il principe Carlo I Malatesta, che si recò a Pisa di persona, durante lo svolgimento del concilio, allo scopo di appoggiare Gregorio presso i due gruppi di cardinali. Nel corso della quindicesima sessione, il 5 giugno 1409[9], il concilio di Pisa depose i due pontefici come scismatici, eretici, spergiuri e scandalosi. Dal conclave che ne seguì fu eletto papa il cardinale greco Pietro Filargo, che prese il nome di Alessandro V.
Gregorio XII, che nel frattempo aveva nominato (nel concistoro del 19 settembre 1408) altri dieci cardinali, tra cui anche il nipote Angelo Barbarigo, aveva convocato un concilio a Cividale del Friuli, nel patriarcato di Aquileia. Sebbene pochi vescovi vi partecipassero, i padri conciliari dichiararono Benedetto XIII e Alessandro V usurpatori del seggio apostolico, ribadendo la linea della successione romana.[3] Ma a Gregorio fu fatto capire che la sua presenza nella repubblica veneziana non era gradita. La Serenissima aveva compreso infatti che sostenere un papa screditato, qual era Gregorio, avrebbe potuto comportare una serie di rischi politico-diplomatici che essa non poteva sostenere.[3] Immediatamente dopo la conclusione dell'ultima sessione del concilio di Cividale (5 settembre 1409)[3], Gregorio, timoroso di essere imprigionato, fuggì dal Friuli. Né il concilio di Pisa né quello di Cividale furono riconosciuti dalle obbedienze rivali.
La ricomposizione dello scisma d'Occidente[modifica | modifica wikitesto]

Riuscito a salvarsi rocambolescamente, Gregorio trovò rifugio presso Ladislao di Napoli, e tentava di opporsi all'avanzata dell'antipapa Giovanni XXIII, nel frattempo succeduto ad Alessandro V, che era deceduto nel 1410. Giovanni XXIII intendeva prendere Roma, per mostrarsi alla cristianità come il pontefice legittimo. A questo scopo si alleò col rivale dinastico di Ladislao, Luigi II d'Angiò. Giovanni strinse un accordo anche con lo stesso Ladislao, che voltò così le spalle a papa Gregorio. Al pontefice non rimase che fuggire presso Carlo I Malatesta: sbarcò a Cesenatico il 22 dicembre 1411[3], e fino al 1415 visse da esule nella Romagna governata dal Malatesta, prevalentemente a Rimini.
Lo scisma nella Chiesa si poté infine risolvere grazie al decisivo intervento dell'imperatore Sigismondo. Nel novembre 1414 Giovanni XXIII convocò un concilio. L'antipapa aveva scelto come sede conciliare Roma; l'imperatore impose invece che il concilio si svolgesse in territorio germanico, a Costanza. Da Rimini, Gregorio XII seguì i lavori, che si protrassero per mesi senza che si trovasse una soluzione, finché il 29 maggio 1415 Giovanni XXIII fu deposto[10].
La situazione s'era ribaltata a favore di Gregorio. Egli poteva quindi ricomporre lo scisma abdicando. Però doveva prima esser riconosciuto come l'unico pontefice legittimo. Prima di questi passi, Gregorio si risolse a riconoscere il concilio, che, essendo stato convocato da un antipapa, mancava fin allora di legittimità. Senza muoversi da Rimini, egli nominò Carlo Malatesta e il cardinal Giovanni Dominici di Ragusa come suoi delegati presso le assise conciliari. Essi si recarono a Costanza e, di fronte all'assemblea del concilio, il cardinal Dominici lesse la bolla di convocazione emanata da Gregorio e convalidò, in nome del papa, gli atti precedenti dello stesso concilio[11]. Quindi il Malatesta, sempre in nome di Gregorio XII, pronunciò il 4 luglio 1415 la rinuncia all'ufficio di romano pontefice da parte di Gregorio,[1] che i padri conciliari dichiararono di ratificare. In base a precedenti accordi, il concilio riconobbe anche tutti i cardinali che papa Gregorio aveva creato, dando così soddisfazione alla famiglia Correr, e nominando il papa dimissionario vescovo di Frascati e legato pontificio ad Ancona.[3] Restava il papa avignonese, Benedetto XIII, irremovibile nelle sue posizioni, ma oramai abbandonato da tutti. Egli fu deposto dal Concilio di Costanza nel luglio 1417.
Concistori per la creazione di nuovi cardinali[modifica | modifica wikitesto]
Papa Gregorio XII nel corso del suo pontificato creò 14 cardinali, in due concistori.[12]
Gli ultimi anni di vita (1415-1417)[modifica | modifica wikitesto]
Ritornato a essere Angelo Correr, l'anziano prelato trascorse il resto della sua vita in una tranquilla oscurità ad Ancona, dopo essere stato reintegrato pienamente nel collegio cardinalizio, in riconoscimento del suo comportamento dignitoso durante il concilio di Costanza[13].
Papa Gregorio XII è sepolto nella cattedrale di Recanati[14]. Dopo di lui, tutti i papi sono stati sepolti a Roma.[15]
Successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]
La successione apostolica è:
- Vescovo Robert Hallam (1407)
- Cardinale Antonio Correr, C.R.S.A. (1407)
- Papa Eugenio IV (1408)
- Arcivescovo Henry Chicheley (1408)
Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Paolo Correr | Angelo Correr | ||||||||||||
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Pietro Correr | |||||||||||||
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Nicolò Correr | |||||||||||||
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Beriola Bondumier | |||||||||||||
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Angelo Correr (papa Gregorio XII) |
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Polissena ? | |||||||||||||
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Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 579.
- ^ Giacinto Bevilacqua, Gregorio XII, l'ultimo papa dimissionario, disse messa a Prata prima di lasciare, in Messaggero veneto, 28 febbraio 2013. URL consultato l'11 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- ^ a b c d e f Gherardo Ortalli, Papa Gregorio XII, in Enciclopedia dei Papi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000. URL consultato il 23 dicembre 2020.
- ^ Claudio Rendina, I papi-storia e segreti, p. 556.
- ^ Infatti Savona[Cosa c'entra Savona?] era filo-francese, Lucca invece filo-romana.
- ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, p.193.
- ^ D. Girgensohn, Dalla teoria conciliare del tardo Medioevo alla prassi: il concilio di Pisa del 1409, p. 108
- ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, pp. 372-373
- ^ D. Girgensohn, Dalla teoria conciliare del tardo Medioevo alla prassi: il concilio di Pisa del 1409, p. 121
- ^ J. Wohlmuth, I concili di Costanza (1414-1418) e Basilea (1431-1449), p. 227.
- ^ J. Wohlmuth, I concili di Costanza (1414-1418) e Basilea (1431-1449), p. 228.
- ^ (EN) Salvador Miranda, Gregory XII, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 30 luglio 2015.
- ^ Claudio Rendina, I papi-storia e segreti, p. 562.
- ^ Donatella Donati, Gregorio XII ultimo papa dimissionario e sepolto a Reacanati, in Cronache maceratesi, 11 febbraio 2013. URL consultato il 9 febbraio 2014.
- ^ tuttipapi.it. URL consultato il 12 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2012).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- J. N. D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6. pp. 577–579
- Claudio Rendina, I papi-storia e segreti, Ariccia, Ed. Newton Compton, 2005.
- D. Girgensohn, Dalla teoria conciliare del tardo Medioevo alla prassi: il concilio di Pisa del 1409, Bollettino storico pisano, 76 (2007)
- J. Wohlmuth, I concili di Costanza (1414-1418) e Basilea (1431-1449), in Storia dei concili ecumenici, a cura di G. Alberigo, Brescia, Queriniana, 1990
- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. 32, Venezia, Tipografia Emiliana, 1854, pp. 286-293
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Gregòrio XII, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Gregory XII, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Gherardo Ortalli, GREGORIO XII, papa, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 59, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
- Papa Gregorio XII, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Papa Gregorio XII, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Papa Gregorio XII, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Gherardo Ortalli, GREGORIO XII, in Enciclopedia dei Papi, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- (EN) David M. Cheney, Papa Gregorio XII, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, CORRER, Angelo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
- Cardinali nominati da Papa Gregorio XII, su araldicavaticana.com.
- Diocesi di Frascati - ANGELO CORER(1415-1417 O 1419?)(EX PAPA GREGORIO XII, su diocesifrascati.it. URL consultato il 9 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 25394064 · ISNI (EN) 0000 0001 1562 747X · SBN SBLV293893 · BAV 495/24251 · CERL cnp01466621 · LCCN (EN) nb2007017459 · GND (DE) 118541889 · BNF (FR) cb12048374k (data) · J9U (EN, HE) 987007397566305171 · WorldCat Identities (EN) viaf-25394064 |
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