Fregona

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Fregona
comune
Fregona – Stemma
Fregona – Bandiera
Fregona – Veduta
Fregona – Veduta
L'abitato di Fregona-Mezzavilla-Piai visto dal Pizzoc.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoPatrizio Chies (lista civica Patrizio Chies sindaco - Lega) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate46°00′00.78″N 12°20′20.26″E / 46.000218°N 12.338962°E46.000218; 12.338962 (Fregona)
Altitudine251 m s.l.m.
Superficie42,72 km²
Abitanti2 761[1] (30-6-2023)
Densità64,63 ab./km²
FrazioniBreda, Buse, Ciser, Col, Fratte, Fregona, Luca, Mezzavilla (sede comunale), Osigo, Piai, Sonego
Comuni confinantiAlpago (BL), Caneva (PN), Cappella Maggiore, Cordignano, Sarmede, Tambre (BL), Vittorio Veneto
Altre informazioni
Cod. postale31010
Prefisso0438
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026030
Cod. catastaleD794
TargaTV
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 823 GG[3]
Nome abitantifregonesi
Patronosan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fregona
Fregona
Fregona – Mappa
Fregona – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Fregona (Fregona in veneto) è un comune italiano di 2 761 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Mezzavilla.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale si estende sull'area pedemontana a nord-est di Vittorio Veneto e su buona parte dell'altopiano del Cansiglio, comprese alcune delle cime che lo contornano; si tratta, in particolare, del Pizzoc (1.565 m), e del Millifret (1.581 m), la cui cima rappresenta il punto più elevato del comune. Per il resto, gli abitati sorgono su una zona collinare le cui altitudini superano raramente i 6–700 m.

La zona è ricca di fonti e corsi d'acqua, tra i quali spicca il torrente Carron, che nasce ai piedi del Pizzoc e scorre subito ad est. Altri torrenti degni di nota sono il Friga, il Vizza suo affluente, e il Caglieron con le relative grotte, un suggestivo insieme costituito da una forra naturale e da alcune cave da cui in passato si estraeva l'arenaria (detta localmente piera dolza). Merita un cenno anche il lago Madruc, piccolo specchio d'acqua artificiale sito nei pressi di Fratte.

Il Cansiglio rappresenta un inestimabile patrimonio naturalistico e proprio la porzione fregonese è tutelata da alcune aree protette: la Riserva naturale integrale Piaie Longhe-Millifret, la Riserva Statale Campo di Mezzo-Pian di Parrocchia e la Riserva naturale Bus della Genziana, quest'ultima uno dei rari esempi di riserva speleologica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Resti di utensili provano che la presenza umana a Fregona è radicata almeno dall'età del ferro. La zona era infatti assai favorevole all'insediamento, favorita dalla posizione soleggiata, dall'abbondanza di risorse idriche e dalla protezione data dai rilievi montuosi. Anche sotto i Romani la zona fu civilizzata: di questi resta traccia nella toponomastica e in alcune monete risalenti agli imperi di Tiberio e di Massimino il Trace. Il toponimo Fregona deriva probabilmente da antroponimo germanico: cfr. germanico Fridrich “Federico”, poi Frigo, da cui l'accrescitivo Frigón[4]; secondo altri dal Torrente Friga (cfr. longobardo rig “solco”, “canale”[5]; da reputarsi invece paretimologica l'ipotesi che derivi dal latino frīgŭs “freddo”, “fresco”, con suffisso.

Il toponimo potrebbe anche far riferimento alla presenza di un'antica area sacra dedicata a Frigg/Freja[senza fonte], importante divinità germanica della fertilità e risalente ai secoli di dominazione gotica e longobarda, quando popolazioni barbariche di etnia incerta si stanziarono nell'area del Vittoriese, dove venne istituito anche il Ducato longobardo di Ceneda. Gli idronimi Friga e Vizza come pure l'oronimo del Monte Pizzoc sembrano confermare una passata presenza più che marginale di popolazioni germaniche nella zona mentre una limitata ma accertata venerazione di culti pagani avvenuta presso questi popoli è alla base anche della famosa leggenda di Santa Augusta che narrerebbe che la santa, nata proprio a Fregona presso il Castello di Piai, fosse figlia di un re pagano di nome Madruch.[senza fonte]

Appartenuta ai vescovi di Belluno, fu poi signoria dei conti da Montanara, i quali avevano eretto un fortilizio sopra l'attuale monte Castello, a Piai. I Montanara si spostarono più tardi a Camino di Oderzo, assumendo il nome di da Camino.

Dopo la morte di Rizzardo VI da Camino, Fregona seguì le sorti di Serravalle e passò sotto la Serenissima (1337).

Durante la Guerra della Lega di Cambrai (1509) un gruppo di eroici fregonesi, reclutati da Francesco Forte, liberò Serravalle dalle truppe di Massimiliano d'Asburgo. Venezia volle ricompensare il paese con una ducale (pergamena tuttora conservata nel municipio) con la quale si offrivano alla comunità numerosi privilegi, rimasti in vigore sino alla caduta della Repubblica (1797).[6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'argento, al castello di rosso, murato e chiuso di nero, la cortina merlata di cinque alla guelfa, torricellato di un pezzo centrale, finestrato di nero come la smattonatura, merlato di tre alla guelfa, attraversante due spade di azzurro, poste in croce di Sant'Andrea, con le punte all'ingiù. Ornamenti esteriori da Comune.[7]»

Lo stemma comunale, privo di un formale decreto di concessione, riporta due spade incrociate d'argento con le else d'oro poste dietro un castello rosso con merlatura guelfa. Le spade richiamano all'episodio della liberazione di Serravalle da parte di alcuni fregonesi; il castello rappresenta la fortezza caminese di Piai.[6]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale, intitolata all'Assunzione di Maria, ha origini antichissime, ma venne rifatta nel 1474 e riconsacrata l'anno dopo. Tra il 1797 e il 1820 fu ricostruita nelle forme attuali e di nuovo consacrata nel 1833. Notevole il campanile, costruito con blocchi di pietra estratta da cave della zona e terminato nel 1903. Da ricordare anche l'organo, opera di Zuane Limana (1783).

Citata per la prima volta in una bolla papale del 1182, la parrocchia ebbe come matrice la pieve di Sant'Andrea di Bigonzo, dalla quale si staccò già prima del mille. Comprendeva un territorio molto più vasto dell'attuale, estendendosi anche su Cappella Maggiore (staccatasi nel 1494), Montaner (1600), Osigo (1865) e Sonego (1951[8]). In origine aveva forse sede nella chiesetta di San Martino di Mezzavilla, la quale aveva anche un proprio cimitero[9][10].

Ville venete[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è riportato un elenco di ville venete presenti sul territorio del comune di Fregona:

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[18]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 165, ovvero il 5,6% della popolazione. L'unica comunità di una certa consistenza è quella marocchina, con 76 appartenenti[19].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Fregona è conosciuta per alcuni prodotti tipici, tra i quali spicca il Torchiato. Vino liquoroso ricavato dall'appassitura di alcune uve autoctone (prosecco, boschera, verdiso) è adatto per farsi accompagnare da dolci e formaggi.

Di un certo rilievo la produzione di formaggi, affidata principalmente alla cooperativa Agricansiglio con sede a Fratte. Tra gli altri, si ricordano con il marchio DOP Montasio e Casatella Trevigiana e con il marchio PAT l'inbriago e il moesin di Fregona (quest'ultimo esclusivo del comune).

Novità degli ultimi anni è la piantagione degli olivi, fenomeno che sta interessando tutte le zone delle prealpi bellunesi e vicentine.

Coltivazione dell'olivo ad Osigo di Fregona; sullo sfondo il colle di San Daniele con l'omonima chiesa

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Grazie alle sue particolarità territoriali, essendo posta tra collina e montagna, Fregona può offrire varie manifestazioni, sportive e non. Molto conosciuto tra gli appassionati di auto per la storica Cronoscalata Vittorio Veneto-Cansiglio e per il Rally delle Prealpi Trevigiane, il comune è stato definito da varie testate sportive locali come la capitale della Sinistra Piave dei motori. Un'abitudine che si sta consolidando anno dopo anno è il Motor Evening, organizzato dalla consulta dello sport. Nella palestra comunale infatti c'è l'incontro tra i piloti del motomondiale e gli appassionati, mirato pure all'educazione stradale dei ragazzi con prove ed insegnamenti patrocinate dal comune e dalla provincia. Molto importante è l'evento di trail running (prima Ecomaratona dei Cimbri, ora Troi dei Cimbri) che si svolge ogni settembre tra Mezzavilla e il Cansiglio e che richiama ogni anno moltissimi atleti ed appassionati. Per quanto riguarda gli appuntamenti culturali è molto suggestiva e particolare la rappresentazione nei vari borghi del comune di alcune opere teatrali create da alcune compagnie della zona e non.

A cavallo tra aprile e maggio si svolge la Mostra del Torchiato, vetrina dei produttori per far assaggiare e conoscere il loro prodotto. Le sagre paesane più importanti del comune sono quelle di Osigo (Ss. Giorgio e Daniele) e Fregona, che cadono nel mese di ottobre. Molto particolare è la gara dei "caretei" di Osigo, dove delle squadre composte da quattro giovani ciascuna si danno sfida spingendo delle botti lungo la "cal della cesa", una ripida e stretta salita che partendo dalla piazza porta fino alla chiesa. Questo evento sta raccogliendo ogni anno che passa sempre più consensi raccogliendo un buon numero di persone lungo il tragitto.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Sonego vista dal Pizzoc.

Lo statuto comunale[20] non riporta alcuna frazione o località, tuttavia il comune è composto da numerosi paesi e borgatelle[21] delle quali la più importante è quella omonima (dove si trova la parrocchia dell'Assunzione), che oggi comprende anche alcune località poste più a nord e un tempo distinte, come Mezzavilla (dove si trova il municipio), Piai (342 m) e Sonego (425 m). Sono invece ancora separate dal capoluogo[22]

  • Breda (288 m, 36 ab.): piccolo nucleo ad ovest di Mezzavilla, in prossimità delle grotte del Caglieron.
  • Buse (155 m, 21 ab.): minuscolo borgo tra Fratte e Montaner di Sarmede
  • Ciser (450 m, 31 ab.): borgatella ad ovest di Sonego.
  • Col d'Osigo (263 m, 26 ab.): piccolo abitato a sudest di Osigo.
  • Fratte (170 m, 228 ab.): è l'abitato più meridionale, trovandosi appena oltre Anzano di Cappella Maggiore. Sviluppatosi lungo l'attuale via Fratte (SP 422) e alla sinistra del torrente Carron, vi si trova una modesta zona industriale.
  • Luca (354 m, 59 ab.): villaggio oltre Osigo, verso Montaner di Sarmede. È posto sopra un colle da cui si domina la pianura veneta. Di interesse storico è la piccola chiesetta dedicata a san Luca.
  • Osigo (327 m, 544 ab.): il secondo abitato più popolato, ad est di Mezzavilla
  • Piai (342 m): sorge subito a nord di Mezzavilla, poco prima di Sonego.
  • Sonego (425 m): altra grossa borgata a nord di Mezzavilla.

A questi vanno aggiunti anche i villaggi cimbri di Vallorch e Le Rotte, sul Cansiglio, abitati solo stagionalmente.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ D. Olivieri, Toponomastica veneta, p. 31; C. Marcato, Dizionario di toponomastica, p. 337; P. F. Uliana, Toponomastica cansigliese, pag 103.
  5. ^ Cauz e Maschietto
  6. ^ a b Cenni storici dalla sezione Informazioni generali del sito del comune, su comune.fregona.tv.it. URL consultato il 2 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ Comune di Fregona, Statuto (PDF), Art. 3 Simboli ufficiali e loro utilizzo.
  8. ^ Nel 1987 Sonego è stata riunita a Fregona e da allora la parrocchia è denominata Fregona-Sonego.
  9. ^ [1] Informazioni dal sito della Diocesi.
  10. ^ * Giorgio Mies, Oscar De Zorzi, Giovanni Tomasi, Pietro Zaros, La Pieve di Santa Maria di Fregona, Conegliano, Banca Prealpi, 1998.
  11. ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
  12. ^ Villa Trojer-Luneschi-De Mori-Salvador, su microturismodellevenezie.it. URL consultato il 1º ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2022).
  13. ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
  14. ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
  15. ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
  16. ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
  17. ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete[collegamento interrotto]
  18. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  19. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 30 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  20. ^ [2] Archiviato il 26 marzo 2009 in Internet Archive. Statuto comunale (PDF).
  21. ^ [3] Archiviato il 25 marzo 2009 in Internet Archive. Dall'Introduzione alla sezione Informazioni generali del sito del comune.
  22. ^ Si è scelto di elencare solo gli abitati menzionati nell'Introduzione alla sezione Informazioni generali del sito del comune ([4] Archiviato il 25 marzo 2009 in Internet Archive.). I dati su altitudine e popolazione sono tratti dalla tavola Popolazione residente - Treviso (dettaglio loc. abitate) redatta durante il censimento ISTAT del 2001 ([5] Archiviato il 5 ottobre 2013 in Internet Archive.). Non sono riportati dunque le borgate minori, né i residenti delle case sparse (306 in tutto il comune). Per quanto riguarda Piai, Sonego e le stesse Fregona e Mezzavilla, non si è potuto calcolarne l'esatta popolazione in quanto considerati un'unica località abitata (denominata "Fregona", 251 m, 1.542 ab.). Le altitudini di queste ultime sono state tratte dalla mappa del Veneto redatta dall'IGM.

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