Moriago della Battaglia
Moriago della Battaglia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Tonello (LN) dal 27-5-2013 |
Territorio | |
Coordinate | 45°52′N 12°06′E / 45.866667°N 12.1°E |
Altitudine | 119 m s.l.m. |
Superficie | 13,76 km² |
Abitanti | 2 807[1] (30-9-2022) |
Densità | 204 ab./km² |
Frazioni | Mosnigo, Nosledo |
Comuni confinanti | Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Sernaglia della Battaglia, Vidor, Volpago del Montello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31010 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026048 |
Cod. catastale | F729 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 564 GG[3] |
Nome abitanti | moriaghesi |
Patrono | san Leonardo |
Giorno festivo | 6 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Moriago della Battaglia (Moriago in veneto) è un comune italiano di 2 807 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio comunale si estende a nord della sponda sinistra del fiume Piave.
Un altro corso d'acqua che bagna il territorio moriaghese è il torrente Raboso.[4]
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il toponimo è probabilmente un prediale derivato dal nome proprio latino Maurellius o Maurilius, cui è stato aggiunto il tipico suffisso -ācus[5]. Altre ipotesi lo avvicinano a "muri", in riferimento a delle strutture difensive, o a "morìa", legandosi alla distruzione dell'antico villaggio di Nosledo. Una paraetimologia lo avvicina a "muore il lago", in quanto il paese sarebbe sorto al limitare di una zona paludosa[6].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La presenza di insediamenti umani del territorio di Moriago è provata almeno all'età del bronzo, con il ritrovamento di resti di vasellame in terracotta.
In epoca romana si sarebbero formati gli attuali centri abitati che in effetti conservano traccia della struttura del villaggio difeso da un recinto circondato a sua volta da una strada. A questo periodo risalgono diverse sepolture (I-II secolo) e una probabile centuriazione ancora ravvisabile tra il Rosper e il terrazzo delle Rive.
Durante le invasioni barbariche, gli abitanti si spostarono in località più sicure (i Palù, l'area a nord della chiesa di Moriago, Nosledo, la scarpata di accesso alle Grave), ma al termine delle scorrerie ripopolarono i vecchi villaggi.
Il capoluogo comunale è citato per la prima volta nel 1112 come Murliago[5]. Nel medioevo si assistette alla feudalizzazione della zona, ma dal XIII secolo le signorie locali rinunciarono ai propri diritti cedendo la sovranità al Comune di Treviso. Nello stesso periodo i frati del monastero di Vidor intrapresero un'importante bonifica del territorio.
Passato alla Serenissima, Moriago fu a lungo sottoposto alla vicina Vidor. Nel 1807, sotto Napoleone, fu costituito l'odierno comune, tuttavia nel 1810 venne soppresso e aggregato nuovamente a Vidor. Riacquistò la propria autonomia nel 1819, durante il governo austriaco.
Come ricorda lo stesso toponimo, il paese subì le distruzioni della Grande Guerra trovandosi lungo il fronte del Piave. Di questo periodo va citata l'eroica impresa del 27 ottobre 1918 quando le truppe del XXIII Corpo d'armata, agli ordini del generale Giuseppe Vaccari, riuscirono ad attraversare il fiume e a sfondare le linee nemiche presso quella che si chiamò poi isola dei Morti. Questo evento pose le basi per la definitiva battaglia di Vittorio Veneto[6].
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con delibera del consiglio comunale n. 276 del 30 luglio 1969 e concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 aprile 1970.
«Troncato d'azzurro e di rosso, alla fascia ondata d'argento sulla partizione: il primo, alla torre quadrata al naturale, aperta e finestrata di nero, merlata alla guelfa; il secondo, al cippo al naturale, murato, caricato di una lapide, cimato da una croce del Calvario d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.» |
È rappresenta l'antica torre dei Caminesi che, pur sbrecciata dalle granate della prima guerra è ancora visibile in piazza, e il cippo dell'Isola dei Morti, primo punto riconquistato sulla sinistra del Piave nell'ottobre 1918.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
La bandiera, concessa con D.P.R. del 5 aprile 2006, è un drappo di bianco con la bordatura partita di azzurro e di rosso, caricato dello stemma del Comune.[7]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Medaglia d'oro al Merito Civile |
«Piccolo paese del Quartiere del Piave, durante la prima guerra mondiale, fu scenario della fondamentale "Battaglia del Solstizio" che diede il via alla riscossa e alla vittoria finale delle truppe italiane. La popolazione civile, fu costretta allo sfollamento e all'evacuazione con le poche masserie e viveri di cui disponeva e dovette contare numerosi morti e feriti per cause belliche e altrettanti per fame. I sopravvissuti seppero reagire, con dignità e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione. Ammirabile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio» — Moriago della Battaglia, 1915-1918 |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa parrocchiale[modifica | modifica wikitesto]
L'intitolazione a san Leonardo di Limoges ne fa collocare l'origine a prima del X secolo, durante il dominio dei Franchi. Sappiamo che all'inizio del XII secolo era subordinata all'abbazia di Vidor, mentre nel 1375 fu elevata a rettoria dipendente dalla pieve di Sernaglia. L'istituzione della parrocchia avvenne nel 1569.
L'edificio attuale fu innalzato negli anni 1922-1925 in sostituzione della precedente chiesa settecentesca distrutta durante la Grande Guerra. Progettato da Alberto Alpago Novello e consacrato nel 1928 dal vescovo Eugenio Beccegato, conserva sull'altare maggiore una pregevole pala del Pordenone risparmiata dai combattimenti[8]. Le decorazioni interne della cupola sono opera di Guido Cadorin, che si è avvalso della collaborazione di Giovanni Zanzotto prima e di Astolfo de Maria poi[9].
Casa Fungo[modifica | modifica wikitesto]
Così è soprannominata un'avveniristica costruzione di via dei Zanin progettata da Dante Vendramini, ingegnere moriagotto che aveva lavorato in Francia alla Dassault Aviation. Morto Vendramini, è stata completata dall'attuale proprietaria Lorella Zanetton.
L'abitazione è costruita con tecniche e materiali propri dell'industria aerospaziale e si basa su un sistema di moduli con struttura in calcestruzzo armato, ricoperta da pannelli in materiali compositi. Caratteristica fondamentale è appunto la forma "a fungo" data dalla sovrapposizione dei due piani, entrambi a pianta circolare con quello superiore più ampio.[10]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 376, ovvero il 13,4% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:
- Marocco: 123
- Macedonia del Nord: 83
- Albania: 31
- Bosnia ed Erzegovina: 24
- Cina: 22
Economia[modifica | modifica wikitesto]
L'economia del comune è legata all'agricoltura, allevamento e all'industria del mobile. Il territorio agricolo è rinomato per la produzione della patata e nel mese di luglio viene organizzata la "festa della patata", che attira numerosi escursionisti ed appassionati.[13]
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 luglio 1985 | 29 maggio 1990 | Roberto Collet | DC | Sindaco | |
29 maggio 1990 | 11 maggio 1994 | Angelo Gregolon | indipendente | Sindaco | [14] |
11 luglio 1994 | 21 novembre 1994 | Rosanna Spada | - | Commissario prefettizio | |
21 novembre 1994 | 30 novembre 1998 | Franco Francovigh | lista civica | Sindaco | |
30 novembre 1998 | 27 maggio 2003 | Breda Pergentino | lista civica | Sindaco | |
27 maggio 2003 | 15 aprile 2008 | Breda Pergentino | lista civica | Sindaco | |
15 aprile 2008 | 27 maggio 2013 | Giuseppe Tonello | Lega Nord - altre | Sindaco | |
27 maggio 2013 | 27 maggio 2018 | Giuseppe Tonello | Lega Nord - civiche | Sindaco | |
12 giugno 2018 | in carica | Giuseppe Tonello | Lega Nord - civiche | [15][16] |
Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
La specificazione "della Battaglia", chiaro riferimento ai combattimenti della grande guerra, fu aggiunta alla denominazione del comune con DPR 26 giugno 1962 n. 987[5][17].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ ❗🌊L'ARRIVO DELLA PIENA A MORIAGO (TV)🌊❗ Video girato a Moriago della Battaglia, torrente Raboso passato dal nulla a regime di piena nel giro di pochi... | By Meteo Bassano e Pedemontana del Grappa | Facebook. URL consultato il 17 agosto 2022.
- ^ a b c AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 507.
- ^ a b La Storia, con galleria di vecchie foto, su comune.moriago.tv.it, Comune di Moriago della Battaglia. URL consultato il 26 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2012).
- ^ Moriago della Battaglia (Treviso) D.P.R. 05.04.2006 concessione di bandiera, su presidenza.governo.it. URL consultato l'11 agosto 2022.
- ^ Moriago della Battaglia, su diocesivittorioveneto.it, Diocesi di Vittorio Veneto. URL consultato il 21 dicembre 2015.
- ^ Turismo e Territorio, su comune.moriago.tv.it, Comune di Moriago della Battaglia. URL consultato il 21 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2015).
- ^ Casa Fungo, su microturismodellevenezie.it. URL consultato il 1º aprile 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 31 luglio 2018.
- ^ Moriago della battaglia, su microturismodellevenezie.it. URL consultato il 1º aprile 2022.
- ^ Deceduto durante il mandato.
- ^ Eletto l'11 giugno.
- ^ ELEZIONI - Moriago, sei voti eleggono ancora Tonello, su tribunatreviso.gelocal.it. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.moriago.tv.it.
- Moriago della Battàglia, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 242300311 |
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