Casale sul Sile

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Casale sul Sile
comune
Casale sul Sile – Stemma
Casale sul Sile – Bandiera
Casale sul Sile – Veduta
Casale sul Sile – Veduta
Torre Carrarese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoStefania Golisciani (lista civica Progetto Casale futura) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°35′55.68″N 12°19′27.48″E / 45.5988°N 12.3243°E45.5988; 12.3243 (Casale sul Sile)
Altitudinem s.l.m.
Superficie26,92 km²
Abitanti13 097[1] (31-10-2023)
Densità486,52 ab./km²
FrazioniConscio, Lughignano
Comuni confinantiCasier, Mogliano Veneto, Preganziol, Quarto d'Altino (VE), Roncade, Silea
Altre informazioni
Cod. postale31032
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026009
Cod. catastaleB879
TargaTV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 447 GG[3]
Nome abitanticasalesi
Patronosan Vincenzo Ferreri
Giorno festivolunedì dopo l'Ottava di Pasqua
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casale sul Sile
Casale sul Sile
Casale sul Sile – Mappa
Casale sul Sile – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Casale sul Sile (pronuncia tradizionale normativa /kaˈsale sul ˈsile/; neutra moderna /kaˈzale sul ˈsile/[4]; Caxàl o Caxałe in veneto, pronuncia [kaˈzal], [kaˈzae]) è un comune italiano di 13 097 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio è totalmente pianeggiante ed è caratterizzato da suoli argillosi e impermeabili che favoriscono la rete idrica superficiale: numerosi i fossi e i canali di scolo, quali il rio Serva, il Bigonzo, il Servetto e il Riolo. Il verificarsi di violente precipitazioni può provocare allagamenti di varia entità.

Il fiume principale è ovviamente il Sile che scorre proprio presso le adiacenze del centro, regalando scorci visivi e naturalistici carichi di suggestione.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del toponimo Casale, piuttosto diffuso in Italia, è facilmente spiegabile: deriva dal latino casalis, "casolare", "piccolo insediamento rurale"[5]. È probabile, infatti, che già in epoca romana il paese costituisse un vicus, ovvero un villaggio di campagna al confine tra gli agri di Treviso e Altino[6].

La dicitura "sul Sile" è in uso sin dall'epoca medievale (Casale Silerii, 1101; villa Casali super Silerem, 1257)[6], ma venne ufficializzata solo nel 1868[5].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è citato la prima volta in un documento del 1101, compilato a Casale Silerii.

Un primo nucleo di Casale sul Sile sorse nel medioevo attorno al castello, a pianta quadrata e provvisto di una torre, che i da Camino, signori di Treviso, utilizzarono durante la lotta contro i Veneziani. Il fortilizio si trovava in posizione strategica: sulla riva destra del Sile, poteva controllarne i traffici. La funzione strategica e difensiva dell'edificio era potenziata anche da una galleria sotterranea di attraversamento del fiume adiacente, sicuramente — per i tempi — di azzardata e ardua fattibilità, in seguito sprofondata, e di cui si può ancora osservare l'imboccatura diroccata alla base della torre. Sul retro della stessa sono invece visibili le segrete, ove sventurati fuorilegge e 'nemici' veneziani venivano imprigionati. I Carraresi ampliarono il castello casalese aggiungendovi una seconda torre, quella tuttora esistente, mentre quella originaria cadde.

Il castello (a differenza di numerosi altri che furono rasi al suolo dai Veneziani) fu restaurato nel 1418 da Guido Canal, podestà di Treviso, e fu adibito ad abitazione rurale. Nell'Ottocento quel poco che ne rimaneva fu distrutto. Ora la torre (superstite) dei Carraresi è stata restaurata (proprietà privata) ed è inserita in un parco privato non accessibile alla popolazione.

Durante la seconda guerra mondiale il territorio fu uno dei teatri principali della lotta partigiana nella pianura trevigiana. Qui operò il gruppo "Aldo" della Brigata Garibaldi "Wladimiro Paoli", comandata da Attilio Scardala. Tra il 25 e il 29 aprile la formazione partecipò alla liberazione di Silea, Roncade e Treviso[7].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 ottobre 1983.

«D'oro, ad una torre di cotto rotonda e finestrata con un giro di archetti e cuspidale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Vi è rappresentata la Torre dei Carraresi.

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Il tempio – a tre navate – presenta particolare rilevanza artistica per il soffitto affrescato dal veneziano Giandomenico Tiepolo, nella seconda metà del XVIII secolo, dopo il periodo trascorso dall'artista in Baviera, con l'illustre padre Giambattista e il fratello Lorenzo, a decorare la Residenza di un Principe Vescovo germanico. I preziosi affreschi nella volta dell'ampia navata centrale ritraggono nella Gloria celeste i santi protettori della pieve: san Vincenzo Ferreri e san Ciriaco martire. Pregevoli gli altari delle navate laterali, decorati con intarsi marmorei policromi, tra cui spicca quello del Cristo Crocifisso, rappresentato in marmo bianco.

L'importante tesoro storico-artistico della parrocchiale, mai organizzato in un percorso espositivo-divulgativo per la collettività, testimonia nei secoli l'importanza della Pieve casalese sia come luogo di culto che, strategicamente, di traffici economico-commerciali aventi sempre come vettore fondamentale il Sile, vera arteria fluviale: statuaria sacra ceramico-lignea, preziosi paramenti e ornamenti sacri, calici, ostensori e suppellettili a uso religioso, antichi preziosi reliquiari (come quello della Santissima Croce per la Processione del Venerdì santo). Rilevante anche il pluri-secolare Archivio parrocchiale, fonte di ricerca fondamentale per gli storici del luogo.

Adiacente alla chiesa è ancora visibile, ma non accessibile al pubblico, la storica canonica, una delle più antiche ville casalesi (XVI secolo).

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Torre dei Carraresi, risale al XIV secolo. Il parco della torre medievale è privato e inaccessibile al pubblico. Si narra di un antico strategico passaggio sotto il vicino fiume Sile - ora franato - che partiva proprio dalla torre.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Nei dintorni di Casale sorsero numerose ville di patrizi veneziani. Da ricordare villa Cornaro-Gabbianelli (fine XV secolo) in frazione Lughignano, villa Mantovani-Orsetti, villa Canossa (XVII secolo), villa Bembo-Caliari (prima del XVII secolo), Villa Malipiero-Frezza (XVII secolo) Villa Irene (XVII secolo).

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Un tempo, lungo questi argini, robusti animali da tiro trainavano - con spesse corde - i barconi e i burci carichi di materie prime, destinate anche alla Laguna di Venezia, e poi al mare aperto.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 624, ovvero il 4,8% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[9]:

  1. Romania: 134
  2. Albania: 74
  3. Cina: 49
  4. Marocco: 41
  5. Macedonia del Nord: 38
  6. Kosovo: 33
  7. Nigeria: 28
  8. Moldavia: 27
  9. Burkina Faso: 24

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Oltre all'agricoltura, è importante ricordare la presenza di attività artigianali ed industriali. Notevole la lavorazione di minerali plastici non metallurgici (vetro, plastica, laterizi).

In passato una delle attività economiche più rilevanti era quella di zatterieri e barcari, che si basava sull'importanza del Sile. Nel 1559 essi risultavano addirittura organizzati in una confraternita ed erano devoti a San Nicolò, cui dedicarono un altare nella parrocchiale. Negli anni '50 del '900, l'iniziativa dell'allora parroco portò alla costituzione anche di una loro cooperativa, a conferma della rilevanza socio-economica del settore nel territorio.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 agosto 1975 13 novembre 1980 Franco Stefanato PCI Sindaco
13 novembre 1980 14 ottobre 1985 Luciano Eugenio PRI Sindaco Eletto con una maggioranza di sinistra PCI-PRI-PSI
14 ottobre 1985 12 luglio 1990 Remo Villa DC Sindaco
12 luglio 1990 24 aprile 1995 Giuseppe De Santi lista civica Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuseppe De Santi lista civica Sindaco
14 giugno 1999 5 ottobre 2001 Carlo Pillon lista civica Sindaco
5 ottobre 2001 7 dicembre 2001 Vittorio Capocelli - Comm. pref.
7 dicembre 2001 28 maggio 2002 Rosanna Bonadies - Comm. pref.
28 maggio 2002 7 maggio 2012 Bruna Battaglion Centro-sinistra Sindaco
7 maggio 2012 13 giugno 2022 Stefano Giuliato lista civica Progetto Casale futura Sindaco
13 giugno 2022 in carica Stefania Golisciani lista civica Progetto Casale futura Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

La specificazione "sul Sile" fu aggiunta alla denominazione ufficiale con RD 5 gennaio 1868 n. 4172[5][10].

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli sport più praticati a Casale sul Sile ci sono il rugby e la pallavolo, con le prime squadre rispettivamente in serie A e serie C.

Il Casale Rugby - che negli anni '70 ha militato in Serie A - è stato fondato nel 1952 e ha sede storica nello Stadio Comunale intitolato al compianto rugbista-centauro Enrico Eugenio. Da ricordare Sara Barattin, capitano della nazionale italiana di rugby femminile, che è di Casale sul Sile;

La Polisportiva Casale, che comprende, oltre la pallavolo, molte altre discipline, è diretta erede della precedente Polisportiva Casale, nata nel 1975.

La F.C.Casale è la squadra di calcio locale.

Da ricordare inoltre i campioni casalesi nell'ambito del tiro: Erica Gobbo, campionessa europea (TAV skeet), e i fratelli Marica ed Ivano Gobbo, pluricampioni nazionali nel tiro a segno con carabina.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Luciano Canepari, Dizionario di pronuncia italiana (PDF), su venus.unive.it, agosto 2008, p. 167. URL consultato il 25 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2013).
  5. ^ a b c Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 177.
  6. ^ a b Daniele Scomparin, La pieve di Casale sul Sile. Il territorio, le cappelle e i comuni minori, Silea, Piazza Editore, 1994, p. 45.
  7. ^ Ivano Sartor, La Resistenza nel Basso Sile tra Trevigiano e Veneziano, Treviso, Istresco, 2020, pp. 337-346.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 25 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  10. ^ ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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