Carbonera
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Carbonera comune | ||
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Villa Tiepolo Passi | ||
Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Gabriele Mattiuzzo (lista civica di centrosinistra Impegno civico) dal 26-5-2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°41′N 12°17′E / 45.683333°N 12.283333°E | |
Altitudine | 18 m s.l.m. | |
Superficie | 19,88 km² | |
Abitanti | 11 196[2] (31-3-2017) | |
Densità | 563,18 ab./km² | |
Frazioni | Mignagola, Pezzan, San Giacomo di Musestrelle, Vascon[1] | |
Comuni confinanti | Breda di Piave, Maserada sul Piave, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano, Treviso, Villorba | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 31030 | |
Prefisso | 0422 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 026008 | |
Cod. catastale | B744 | |
Targa | TV | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | |
Cl. climatica | zona E, 2 384 GG[3] | |
Nome abitanti | carboneresi | |
Patrono | Maria Assunta | |
Giorno festivo | 15 agosto | |
Cartografia | ||
Il territorio comunale nella provincia di Treviso. | ||
Sito istituzionale | ||
Carbonera (Carbonèra in veneto) è un comune italiano di 11 196 abitanti[2] della provincia di Treviso in Veneto.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le prime notizie su Carbonera risalgono all'anno 1000. Nel 1115 i frati cluniacensi ebbero in dono il monastero di San Giacomo Apostolo. In una pergamena scritta il 21 marzo 1121 un certo Oderico di Carbonera era testimone di una donazione di terreni fatta alla chiesa di Santa Fosca di Treviso. La chiesa di Carbonera faceva parte della mensa vescovile di Treviso.
Nell'aprile 1945 avvenne la strage della cartiera di Mignagola.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma, costituito da uno scudo, mostra, sullo sfondo di un cielo azzurro, un castello con finestre rosse. Le tre torri, merlate alla guelfa, indicano i tre castelli del comune: quello di Carbonera, al centro, è il più alto, ed ai lati i castelli di Pezzan e Vascon. Il castello poggia su una campagna di color nero, che vuole ricordare l'antica strada romana Claudia Augusta Altinate, che attraversa il territorio comunale. Alla base dello scudo si trovano un ramo di quercia ed uno di alloro che simboleggiano rispettivamente la forza e la vittoria. Essi sono legati tra loro da un nastro tricolore.
Lo stemma fu adottato con la delibera comunale n° 39 del 21 novembre 1966, la quale prevedeva le tre torri del castello di egual altezza e due alberi verdi ai lati dello stesso. Il prefetto decise di modificarlo, su suggerimento dell'Archivio di Stato di Treviso, in quello attuale, che venne approvato con la delibera n° 51 del 25 ottobre 1967.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[4]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 834, ovvero il 7,5% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[5]:
- Romania 133
- Kosovo 110
- Albania 88
- Marocco 74
- Cina 57
- Moldavia 57
- Nigeria 33
- Burkina Faso 33
- Macedonia 24
- India 20
- Bangladesh 20
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 1999 | Lino Taffarello | Lista civica (centrosinistra) | Sindaco | |
1999 | 2004 | Lino Taffarello | Lista civica (indipendente) | Sindaco | |
2004 | 2014 | Fabiano Bonato | Lista civica Impegno Civico Carbonera (centrosinistra) | Sindaco | |
26 maggio 2014 | in carica | Gabriele Mattiuzzo | Lista civica Impegno Civico Carbonera (centrosinistra) | Sindaco |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Comune di Carbonera - Statuto.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 25 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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