Eugene Laverty

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Eugene Laverty
Laverty nel 2012.
Nazionalità Bandiera dell'Irlanda Irlanda
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio 2004 in classe 125
Miglior risultato finale 13º
Gare disputate 66
Punti ottenuti 100
Carriera in Supersport
Esordio 2008
Miglior risultato finale
Gare disputate 29
Gare vinte 12
Podi 19
Punti ottenuti 508
Pole position 6
Giri veloci 6
Carriera in Superbike
Esordio 2011
Miglior risultato finale
Gare disputate 248
Gare vinte 13
Podi 35
Punti ottenuti 1678,5
Pole position 4
Giri veloci 5
 

Eugene Laverty (Toome, 3 giugno 1986) è un pilota motociclistico nordirlandese con cittadinanza irlandese, ritiratosi dall'attività agonistica.

Anche due suoi fratelli, Michael Laverty e John Laverty, hanno gareggiato come piloti professionisti.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Campionato britannico e Motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a correre nel campionato britannico 125 nel 2002, realizzando il primo podio, un secondo posto, e chiudendo il campionato in quattordicesima posizione finale con 41 punti, alle spalle del fratello John che chiuse a 39 punti.[2] Nel 2003 partecipò alla stesso campionato, vinse la sua prima gara ma realizzò altri piazzamenti a podio, chiuse il campionato in settima posizione con 81 punti.[3] Nel 2004 alla sua terza stagione nella classe 125 del campionato britannico, Laverty vinse quattro gare e si piazzò a podio in nove delle tredici gare disputate, chiudendo il campionato in seconda posizione con 203, con uno svantaggio sul vincitore di 21 punti.[4]

Sempre nel 2004 esordì nel motomondiale partecipando al Gran Premio di Gran Bretagna nella classe 125, con una Honda RS 125 R del team Red Bull Rookies, con cui si piazzò in venticinquesima posizione senza ottenere punti.

Nella stagione 2005 tornò nel campionato britannico passando però alla classe Supersport, dove ottenne il primo podio con una terza posizione e chiuse il campionato in nona posizione con 84 punti.[5] Nel 2006 rimase nella stessa categoria e vinse quattro gare piazzandosi a podio in sette gare delle undici disputate. Chiuse il campionato in terza posizione finale con 152 punti, davanti a Leon Camier e alle spalle di Cal Crutchlow (+90 punti) e Tom Sykes (+20 punti).[6]

Nella stagione 2007 tornò nel motomondiale ma questa volta nella classe 250 come pilota titolare. Gareggiò con una Honda RS 250 R del team Honda LCR con cui ottenne due quattordicesimi posti come migliori risultati in gara e si piazzò al termine del campionato in 25º posizione con 6 punti. Nel 2008 rimase nella stessa categoria ma cambiò moto e squadra, passando all'Aprilia RSV 250 della squadra Blusens Aprilia. Il 18 settembre dello stesso anno, Laverty interruppe in anticipo il rapporto con la squadra spagnola.

Mondiale Supersport[modifica | modifica wikitesto]

Laverty esordì nella Campionato mondiale Supersport come sostituto, il 7 settembre 2008, durante il GP d'Europa in sella alla Yamaha YZF-R6 dell'infortunato Fabien Foret, piazzandosi in dodicesima posizione. Nel successivo GP di Vallelunga, Laverty realizzò il primo piazzamento a podio, chiudendo la gara in terza posizione.

Nel 2009 passò a tempo pieno al mondiale Supersport con una Honda CBR600RR del team Parkalgar Honda. Il 14 marzo 2009 in occasione del Gran Premio del Qatar, svoltosi sul circuito di Losail e valido come seconda prova del campionato mondiale, ottenne la prima vittoria nella categoria, la sua prima in un campionato del mondo.[7] Vinse di nuovo in Olanda e in Sudafrica, dove segnò il suo primo giro veloce. Il 24 ottobre 2009 ottenne la sua prima pole position in carriera durante il Gran Premio del Portogallo svoltosi sul circuito di Portimão e valido come ultima prova del mondiale, riuscendo a sfruttarla il giorno successivo andando a vincere la gara.[8][9] Concluse la sua prima stagione completa con quattro vittorie, otto podi complessivi, una pole position e un giro veloce, piazzandosi al secondo posto nella classifica generale con 236 punti, preceduto di soli 7 punti dal campione del mondo Cal Crutchlow.[10]

Nel 2010 continuò nel mondiale Supersport confermato alla guida della CBR600RR del team Parkalgar Honda. Anche in questa stagione si posizionò secondo nella classifica piloti perdendo il titolo all'ultima gara per poche lunghezze, sconfitto da Sofuoğlu, anche lui con la CBR600RR ma del team HANNspree Ten Kate Honda, per soli 11 punti. A ulteriore testimonianza di un'annata di assoluto livello sono le 8 vittorie stagionali, 10 podi totali, 5 pole position e 5 giri veloci.

Mondiale Superbike[modifica | modifica wikitesto]

Laverty nel 2012 a Portimão in sella all'Aprilia RSV4 Factory.

Nel 2011 si spostò nel campionato mondiale Superbike portando in pista la Yamaha YZF R1 del team ufficiale Yamaha World Superbike. Chiuse la sua stagione d'esordio quarto in classifica, con 303 punti e due vittorie (entrambe le manche del GP d'Italia a Monza). Nel 2012 passò alla Aprilia RSV4 Factory del team ufficiale Aprilia Racing. Al termine della stagione si classificò al sesto posto con una sola vittoria, aiutando la squadra a vincere il titolo costruttori. Nel 2013, sempre con la stessa squadra migliora ulteriormente la sua posizione, raggiungendo il secondo posto in campionato, dopo aver lottato fino all'ultimo per il titolo mondiale con il britannico Tom Sykes. Nel 2014 passò al team Voltcom Crescent Suzuki in sella a una Suzuki GSX-R1000 ottenendo una vittoria nella gara d'esordio a Phillip Island, il resto della stagione fu però avaro di soddisfazioni e chiuso con un decimo posto in classifica.

MotoGP[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 si tornò nel motomondiale esordendo nella classe MotoGP, in sella a una Honda RC213V-RS in configurazione Open dell'Aspar Team. Chiuse la stagione al ventiduesimo posto in classifica con nove punti. Nel 2016 rimase nello stesso team, questa volta alla guida di una Ducati Desmosedici; con compagno di squadra Yonny Hernández. Alla seconda gara al GP d'Argentina ottenne il quarto posto, suo miglior risultato in carriera nel motomondiale. Concluse la stagione al 13º posto con 77 punti.

Ritorno in Superbike[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le ultime due stagioni in MotoGP, tornò nel 2017 a competere nel mondiale Superbike, prendendovi parte con una Aprilia RSV4 RF del team Milwaukee Aprilia, con l'italiano Lorenzo Savadori come compagno di squadra.[11] Chiuse la stagione al decimo posto in classifica piloti con centocinquantasette punti ottenuti. Nel 2018 è nuovamente pilota titolare nel mondiale Superbike, con lo stesso squadra e la stessa moto della stagione precedente. In occasione del Gran Premio degli Stati Uniti, con il terzo posto ottenuto in gara 2, riportò l'Aprilia sul podio nel mondiale Superbike, dopo quasi due anni.[12] Ottenne una Superpole nel Gran Premio di Portogallo. Chiuse la stagione all'ottavo posto in classifica mondiale. Nel 2019 passò al Team Goeleven che gli affidò una Ducati Panigale V4 R partecipando inoltre al Trofeo Indipendenti.[13] In questa stagione fu costretto a saltare diverse gare a causa di un infortunio accorso nello svolgimento delle prime prove libere del Gran Premio di Imola. Il suo posto in squadra, in questo frangente, venne preso dal britannico Thomas Bridewell e dall'italiano Lorenzo Zanetti.[14] Ottenne ottantuno punti, che gli consentirono di chiudere al quindicesimo posto in classifica piloti e al settimo nel Trofeo Indipendenti.[15] Nel 2020 passò alla BMW S1000 RR nel team ufficiale BMW Motorrad, con Tom Sykes come compagno di squadra.[16] Conquistò la Superpole a Magny-Cours e concluse la stagione al quindicesimo posto con cinquantacinque punti.[17]

Nel 2021 rimase in BMW traferendosi nel RC squadra corse, equipaggiato con la BMW M 1000 RR. Disputa con la squadra quattro gran premi, ma a partire dal GP d'Olanda 2021 la sua squadra si ritira, lasciando il pilota irlandese senza motocicletta.[18] Venne richiamato dalla squadra ufficiale BMW in sostituzione dell'infortunato Tom Sykes per il GP di Spagna a Jerez.[19] A fine stagione i quaranta punti ottenuti valgono il diciannovesimo posto in classifica piloti, mentre quelli conquistati nella prima parte di stagione con RC il tredicesimo nella graduatoria del Trofeo Indipendenti.[20] Nel 2022 è pilota titolare con il team Bonovo Action BMW, il compagno di squadra è Loris Baz. Totalizza 36 punti classificandosi sedicesimo nel mondiale e sesto nel Trofeo Indipendenti.[21] Al termine di quest'annata decide di ritirarsi dall'attività agonistica, rimane legato al Team Bonovo dedicandosi ad attività di supporto alla squadra e ai piloti.[22]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 novembre 2010, in un'intervista alla RTÉ, la TV di stato della Repubblica d'Irlanda, il pilota dichiarò "di aver scelto di essere irlandese piuttosto che britannico, ma di poter essere entrambi". Specificò anche di "rimanere fuori dall'aspetto politico" e aggiunse di vedere "l'Irlanda come una massa continentale, non importa di venire dal nord o dal sud".[23]

Risultati in gara[modifica | modifica wikitesto]

Motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

2004 Classe Moto Punti Pos.
125 Honda 25 0
2007 Classe Moto Punti Pos.
250 Honda 18 14 17 17 15 20 19 Rit 21 Rit NE Rit 15 14 19 16 21 17 6 25º
2008 Classe Moto Punti Pos.
250 Aprilia Rit Rit 15 13 Rit 13 16 Rit 16 15 NE 16 Rit 8 21º
2015 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda 18 16 17 18 14 15 12 Rit 17 19 Rit 17 19 14 17 19 19 Rit 9 22º
2016 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Ducati 12 4 12 9 11 13 13 7 11 18 6 12 14 14 Rit 14 12 16 77 13º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Supersport[modifica | modifica wikitesto]

2008 Moto Punti Pos.
Yamaha 12 3 20 21º
2009 Moto Punti Pos.
Honda 5 1 9 1 4 1 2 2 5 5 2 2 13 1 236
2010 Moto Punti Pos.
Honda 1 11 5 1 1 1 2 1 Rit 1 1 3 1 252
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike[modifica | modifica wikitesto]

2011 Moto Punti Pos.
Yamaha 4 15 Rit 14 7 6 1 1 5 4 5 13 4 6 5 5 2 2 4 5 5 4 5 3 19 2 303
2012 Moto Punti Pos.
Aprilia Rit 8 5 6 5 3 AN 3 15 Rit 5 6 7 Rit 5 2 5 5 10 4 4 Rit 2 2 13 1 7 4 263,5
2013 Moto Punti Pos.
Aprilia 2 1 NC Rit 4 1 3 1 7 3 Rit 1 3 Rit Rit AN 2 3 15 2 1 1 3 1 3 2 1 1 424
2014 Moto Punti Pos.
Suzuki 1 Rit 5 6 Rit Rit 7 9 Rit 13 3 7 9 7 8 9 Rit 4 6 6 19 Rit 9 Rit 161 10º
2017 Moto Punti Pos.
Aprilia 8 10 Rit 15 8 9 8 8 NC 7 13 Rit 6 5 Rit 6 10 Rit 7 4 6 17 8 Rit 4 7 157 10º
2018 Moto Punti Pos.
Aprilia 8 15 9 Rit Inf Inf Inf Inf 12 9 6 Rit 6 4 4 3 3 8 Rit 7 9 11 5 Rit 4 AN 158
2019 Moto Punti Pos.
Ducati 12 9 9 Rit NP Rit 15 6 6 14 AN 13 NP NP NP Inf Inf Inf Inf inf Inf NP NP NP 11 14 12 Rit 15 14 9 13 12 NP 13 7 9 9 6 81 15º
2020 Moto Punti Pos.
BMW 11 NP NP 15 13 Rit 10 20 12 16 16 14 8 14 11 11 11 7 Rit 15 14 12 16 12 55 15º
2021 Moto Punti Pos.
BMW Rit 16 17 18 8 9 NP 13 15 13 12 15 12 AN 11 9 9 10 13 15 16 40 19º
2022 Moto Punti Pos.
BMW 10 11 12 NP NP NP 15 Rit 14 13 12 14 20 23 Rit 19 18 NP 18 18 Rit 10 14 14 15 15 16 14 19 11 14 17 16 18 15 Rit 36 16º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Vincent Glon, La course moto en Famille..., su racingmemo.free.fr, Racingmemo, 23 aprile 2011.
  2. ^ Statistiche 2002, su superbike-racing.co.uk. URL consultato il 24 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2011).
  3. ^ Statistiche 2003, su superbike-racing.co.uk. URL consultato il 24 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2011).
  4. ^ Statistiche 2004, su superbike-racing.co.uk. URL consultato il 24 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2011).
  5. ^ Statistiche 2005, su superbike-racing.co.uk. URL consultato il 24 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2011).
  6. ^ Statistiche 2006, su superbike-racing.co.uk. URL consultato il 24 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2011).
  7. ^ (EN) Supersport Losail 2009 - Results Race (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 15 marzo 2009.
  8. ^ (EN) Supersport Portimão 2009 - Starting Grid (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 24 ottobre 2009.
  9. ^ (EN) Supersport Portimão 2009 - Results Race (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 25 ottobre 2009.
  10. ^ (EN) Supersport Portimão 2009 - Championship Standings (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 25 ottobre 2009.
  11. ^ (EN) Superbike Phillip Island 2017 - Entry List (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 24 febbraio 2017.
  12. ^ Superbike, Laguna Seca: Eugene Laverty riporta l’Aprilia sul podio, su corsedimoto.com, CdM editore, 25 giugno 2018.
  13. ^ Adriano Bestetti, SBK 2019: Laverty sulla Ducati V4 di Go Eleven, su motoblog.it, Triboo Media S.r.l., 25 novembre 2018.
  14. ^ Riccardo Guglielmetti, SBK, Tommy Bridewell al posto di Eugene Laverty a Imola, su gpone.com, Buffer Overflow S.r.l., 10 maggio 2019.
  15. ^ (EN) SBK 2019 - Championship Standings (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 26 ottobre 2019.
  16. ^ Riccardo Guglielmetti, SBK, ultim'ora: Eugene Laverty con BMW nel 2020, su gpone.com, Buffer Overflow S.r.l., 16 agosto 2019.
  17. ^ Fiammetta la Guidara, SBK Magny-Cours, Superpole per Laverty, su motosprint.corrieredellosport.it, Conti Editore S.r.l., 3 ottobre 2020.
  18. ^ Riccardo Gugliemetti, SBK, Ultim'ora - Eugene Laverty e RC Squadra Corse non correranno ad Assen, su gpone.com, Buffer Overflow S.r.l., 21 luglio 2021.
  19. ^ Laverty sostituirà Sykes in BMW a Jerez, su worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 23 settembre 2021.
  20. ^ (EN) SBK 2021 - Championship Standings (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 21 novembre 2021.
  21. ^ (EN) SBK 2022 - Championship Standings (PDF), su resources.worldsbk.com, Dorna Sports S.L., 20 novembre 2022.
  22. ^ Diana Tamantini, Superbike: Eugene Laverty dice stop, nel 2023 dirigerà il team Bonovo BMW, su corsedimoto.com, CdM Edizioni, 30 luglio 2022.
  23. ^ Tadhg Peavoy, Eugene Laverty interview, su rte.ie, Ireland's National Public Service Media, 7 dicembre 2010. URL consultato il 24 settembre 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]