Motomondiale

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Motomondiale
CategoriaMotociclismo
NazioneInternazionale
Prima edizione1949
Sito web ufficialewww.motogp.com
Stagione dell'anno corrente
Motomondiale 2023
La Yamaha YZR-M1, moto guidata nel campionato MotoGP 2006 da Valentino Rossi.

Il Campionato del mondo di velocità, anche noto come motomondiale, è la serie di corse motociclistiche più importante del mondo, suddiviso nei vari Gran Premi che si disputano in diversi circuiti sparsi nel globo.

Le moto da gran premio sono prototipi, motociclette da corsa che non sono disponibili sul mercato né possono essere guidate legittimamente sulle strade pubbliche; questa caratteristica contrappone il motomondiale alle altre categorie di corse motociclistiche, come la Superbike, che utilizza versioni modificate di moto acquistabili da qualsiasi concessionario.

Le classi[modifica | modifica wikitesto]

È attualmente divisa in quattro categorie, in base alla cilindrata e al tipo di motore:

Le classi soppresse:

Il primo Campionato mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il Campionato mondiale di velocità venne istituito dalla "Federazione Internazionale dei Club Motociclistici", al termine della stagione sportiva del 1948, rinominando il precedente Campionato motociclistico d'Europa, con l'intento di attirare case e piloti d'oltreoceano.

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato d'Europa FICM.

Il campionato Mondiale della motocicletta iniziò con il Tourist Trophy sull'Isola di Man il 13 giugno 1949. Le marche più importanti in competizione erano le inglesi AJS, Triumph e Norton contro le italiane Mondial, Benelli, Moto Guzzi e Gilera.

Le categorie in gara erano la 125, la 250, la 350, la 500 ed i sidecar (quest'ultima esce dal motomondiale diventando Superside nel 1997). Nel primo Gran Premio non gareggiarono però la Classe 125 e i sidecar che iniziarono il mondiale solo con la seconda prova, il GP di Svizzera.

Durante questo primo anno le gare furono 6, oltre che sull'Isola di Man si corse anche in Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda del Nord e Italia.

La classifica finale del primo campionato del mondo vide fregiarsi della corona d'alloro, nelle 125 Nello Pagani alla guida di una Mondial, nella 250 Bruno Ruffo su Moto Guzzi, nella 350 Freddie Frith su Velocette e nella 500 Leslie Graham su AJS.

Sin dal primo anno di vita del motomondiale si misero in luce i piloti italiani, in particolare Nello Pagani, Bruno Ruffo, Carlo Ubbiali e Umberto Masetti: quest'ultimo vinse il titolo nella 500 nel 1950 con la Gilera. Masetti, con la conquista del titolo anche nel 1952, divenne il primo divo del motociclismo.

Svolgimento dei Gran Premi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Premio di motociclismo.

I weekend di gara si svolgono sempre su tre giorni, generalmente dal venerdì alla domenica. L'unica eccezione è stata il Gran Premio d'Olanda, che fin dalla sua nascita nel 1949 si disputava dal giovedì al sabato, scalando indietro di un giorno il programma; tuttavia, dall'edizione 2016 anche questa prova si è allineata alle altre. Dal 2004 al 2007 anche il weekend del Gran Premio del Qatar, unico Gran Premio a disputarsi in notturna, si disputava dal giovedì al sabato, per allinearsi anch'esso dall'edizione successiva.

Sistema di punteggio[modifica | modifica wikitesto]

Per ogni Gran Premio, ai primi 15 piloti classificati delle singole classi vengono assegnati dei punti in ordine decrescente che sommati, alla fine della stagione, designano il "Campione Mondiale" della classe d'appartenenza.

Per l'assegnazione dei punti relativi al "Titolo Costruttori" ci si basa sempre sul punteggio assegnato ai piloti, ma si sommano solo i punti conquistati dal migliore piazzamento per gara di ogni scuderia.

Dal 1993 si utilizza questo criterio d'assegnazione.

Posizione 10º 11º 12º 13º 14º 15º
Punti 25 20 16 13 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Punteggio del passato[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 il sistema di punteggio era il seguente:

Posizione 10º
Punti 20 15 12 10 8 6 4 3 2 1

Dal 1988 al 1991 si è utilizzato questo criterio per l'assegnazione del punteggio, che differenzia da quello attuale per il punteggio delle prime tre posizioni.

Posizione 10º 11º 12º 13º 14º 15º
Punti 20 17 15 13 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Dal 1969 al 1987 si è utilizzato questo criterio per l'assegnazione del punteggio, che differenzia da quello precedente, perché in questo caso vengono premiati i primi 10. Nella classe 750, per il solo 1979, le gare si articolarono in due manche ed entrambe davano diritto al punteggio pieno.

Posizione 10º
Punti 15 12 10 8 6 5 4 3 2 1

Dal 1950 al 1968 si è utilizzato questo criterio per l'assegnazione del punteggio, che differenzia da quello precedente, perché in questo caso vengono premiati i primi 6.

Posizione
Punti 8 6 4 3 2 1

Per il primo anno del motomondiale (1949) si è utilizzato questo criterio per l'assegnazione del punteggio, dove vengono premiati i primi 5 e l'autore del giro più veloce.

Posizione Giro veloce
Punti 10 8 7 6 5 1

La regola dei migliori piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1949 al 1976 è stato posto un limite ai risultati validi, decidendo all'inizio del campionato il numero dei migliori piazzamenti che ogni pilota poteva assommare e tale numero, variato più volte da 3 a 7, risultava all'incirca eguale o inferiore ai due terzi delle gare in calendario. Questa norma era tesa a salvaguardare il primario aspetto agonistico del campionato, premiando maggiormente le vittorie singole rispetto ai piazzamenti, infatti negli anni cinquanta e anni sessanta erano particolarmente frequenti i ritiri causati da guasti al mezzo meccanico che limitavano i risultati validi, si voleva quindi evitare che con una serie ininterrotta di dignitosi piazzamenti, favoriti dagli altrui ritiri, si potesse vincere il campionato senza aver mai vinto una gara, mentre dal 1977 in poi, quando le frequenti rotture meccaniche erano diventate un ricordo del passato, la federazione decise di dare validità a tutti i risultati ottenuti. Fece eccezione la stagione 1991, nella quale vennero scartati i due peggiori risultati di ogni pilota.

Va segnalata una regola sperimentale, adottata solamente per il 1976, per la quale venivano considerati i migliori 6 piazzamenti: avendo suddiviso il campionato in due metà e dove erano ritenuti validi i migliori 3 risultati tra le prime cinque gare e i migliori 3 nelle ultime cinque gare della stagione.

Albo d'oro del campionato mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Albo d'oro del motomondiale.

Donne al motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

La presenza femminile tra i piloti del motomondiale è stata piuttosto esigua ed episodica. Prima fra tutte fu la britannica Beryl Swain, che partecipò al Tourist Trophy 1962, arrivando ventiduesima nella classe 50 (su 25 arrivati al traguardo). Per rivedere una donna correre nel Mondiale si dovrà attendere la statunitense Gina Bovaird che partecipò nelle stagioni 1981 e 1982 nelle classi 125 e 500. È l'unica donna ad aver gareggiato nella classe 500.

Sei anni più tardi è la volta della finlandese Taru Rinne, che partecipò dalla stagione 1987 a quella del 1991 nella classe 125, dove divenne la prima donna a conquistare punti nel mondiale. Nella stessa classe gareggiò la giapponese Tomoko Igata, che corse nelle stagioni 1992, 1994 e 1995.

Le altre concorrenti femminili furono l'italiana Daniela Tognoli, le tedesca Katja Poensgen e Nina Prinz, le ceche Markéta Janáková e Andrea Touskova, l'ungherese Nikolett Kovács, la giapponese Shizuka Okazaki, l'australiana Candice Scott e le spagnole Elena Rosell, Ana Carrasco e María Herrera.

I circuiti utilizzati[modifica | modifica wikitesto]

I circuiti della stagione in corso sono in grassetto.

Circuito Nazione Tracciato Tracciato non più usato
Abbazia Croazia Croazia
Albi Francia Francia
Anderstorp Svezia Svezia
Aragon Spagna Spagna
Assen Paesi Bassi Paesi Bassi
Austin Stati Uniti Stati Uniti
Bremgarten Svizzera Svizzera
Brno Rep. Ceca Rep. Ceca
Buenos Aires Argentina Argentina
Catalunya Spagna Spagna
Clady Irlanda del Nord Irlanda del Nord
Clermont-Ferrand Francia Francia
Clypse Course Isola di Man Isola di Man
Daytona Stati Uniti Stati Uniti
Donington Regno Unito Regno Unito
Dundrod Irlanda del Nord Irlanda del Nord
Eastern Creek Australia Australia
Estoril Portogallo Portogallo
Fiume Croazia Croazia
Fuji Giappone Giappone
Ginevra Svizzera Svizzera
Goiânia Brasile Brasile
Hedemora Svezia Svezia
Hockenheim Germania Germania
Hungaroring Ungheria Ungheria
Imatra Finlandia Finlandia
Imola Italia Italia
Indianapolis Stati Uniti Stati Uniti
Interlagos Brasile Brasile
Istanbul Turchia Turchia
Jarama Spagna Spagna
Jerez Spagna Spagna
Johor Malaysia Malaysia
Karlskoga Svezia Svezia
Kristianstad Svezia Svezia
Kyalami Sudafrica Sudafrica
Laguna Seca Stati Uniti Stati Uniti
Le Mans Francia Francia
Losail Qatar Qatar
Magny-Cours Francia Francia
Misano Adriatico Italia Italia
San Marino San Marino
Montjuïc Spagna Spagna
Monza Italia Italia
Mosport Canada Canada
Motegi Giappone Giappone
Mountain Course Isola di Man Isola di Man
Mugello Italia Italia
Nogaro Francia Francia Nogaro
Nürburgring Germania Germania
Paul Ricard Francia Francia
Phillip Island Australia Australia
Rio de Janeiro Brasile Brasile
Rouen Francia Francia
Sachsenring Germania Germania
Salisburgo Austria Austria
San Carlos Venezuela Venezuela
Schottenring Germania Germania
Sentul Indonesia Indonesia
Sepang Malaysia Malaysia
Shah Alam Malaysia Malaysia
Shanghai Cina Cina
Silverstone Regno Unito Regno Unito
Solitude Germania Germania
Spa Belgio Belgio
Suzuka Giappone Giappone
Tampere Finlandia Finlandia
Termas de Río Hondo Argentina Argentina
Valencia Spagna Spagna
Welkom Sudafrica Sudafrica
Zeltweg/A1 Ring/Red Bull Ring Austria Austria
Zolder Belgio Belgio

Note[modifica | modifica wikitesto]


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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