Basilica di Santa Maria di Collemaggio

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Template:Infobox edifici religiosi La basilica procattedrale Santa Maria di Collemaggio è una basilica cattolica che si trova all'Aquila.

Fondata nel 1287 per volere di Pietro da Morrone, incoronato papa Celestino V nel 1294, è il più importante monumento religioso della città. Contiene la prima Porta Santa del mondo ed è sede di un giubileo annuale unico nel suo genere.

La basilica è stata gravemente danneggiata durante il terremoto del 2009[1], e dopo i primi restauri funge temporaneamente da cattedrale.

Storia

Le vicende della costruzione della basilica di Santa Maria di Collemaggio si susseguono lungo un arco apparentemente breve ma crolli, restauri, aggiunte e mutamenti di gusto continueranno fino ai giorni nostri. Oggi la basilica è il risultato di una complessa sintesi tra l'architettura romanica, l'aspirazione gotica e le forme barocche.

La costruzione della basilica

Prima della costruzione della basilica, l'area di Collemaggio, un piccolo promontorio alle porte della città dell'Aquila, era occupata dalla Chiesa di Santa Maria dell'Assunzione di cui fino ad oggi, resiste l'antico loggione, dello stesso stile architettonico cistercense, di Santa Maria di Poblet in Catalogna. Proprio in questa chiesa trovò rifugio, nel 1275, Pietro da Morrone: l'eremita, secondo la tradizione, incontrò in sogno la Vergine e con essa accordò la costruzione nel medesimo luogo di una nuova maestosa basilica.[2].

Il progetto di Pietro da Morrone prese vita ed il 25 agosto 1288, con una solenne concelebrazione di otto vescovi, venne consacrata Santa Maria di Collemaggio.

Statua raffigurante Celestino V

L'incoronazione di Papa Celestino V

A sorpresa, il 5 luglio 1294 Pietro da Morrone venne eletto papa. L'eremita dapprima rifiutò la carica, salvo poi tornare sui suoi passi probabilmente spinto dal dovere di obbedienza.

Scortato dal corteo reale, Pietro si recò nella città dell'Aquila e, proprio nella basilica di Santa Maria di Collemaggio da lui fortemente voluta, venne incoronato papa con il nome di Celestino V il 29 agosto 1294. Si tratta della prima e unica incoronazione di un papa al di fuori di Roma.

Tuttavia, dopo solo quattro mesi di mandato, il Celestino V restituì le insegne pontificie e rinunciò alla carica. Venne catturato mentre stava per lasciare l'Italia, desideroso di tornare a fare l'eremita, e venne imprigionato nella rocca di Fumone, in ciociaria, dove morì il 19 maggio 1296. Nel 1327 le sue spoglie furono traslate nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove sono ancora oggi custodite nell'apposito mausoleo.

Altare maggiore

Il terremoto del 1703 e la ricostruzione barocca

Il 2 febbraio 1703, giorno della Candelora, si verificò all'Aquila un devastante terremoto che causò più di 3000 vittime. Ne risentirono anche i tanti palazzi medioevali e rinascimentali e le chiese di San Bernardino e di San Domenico, al cui interno morirono 600 persone. La basilica di Santa Maria di Collemaggio rimase gravemente danneggiata e fu necessario provvedere ad un restauro della facciata ed un totale rifacimento dell'interno. Si salvarono, invece, le reliquie di Celestino V

Come avvenne per molti altri edifici della città, tra cui la stessa Basilica di San Bernardino, la ricostruzione fu portata avanti secondo lo stile dell'epoca.

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto dell'Aquila del 1703.

La basilica rinnovata

Durante il novecento si è assistito a importanti lavori di carattere urbanistico e artistico che hanno donato alla basilica un nuovo autentico splendore.

Nei primi anni del novecento, la volontà di attraversare la parte meridionale della città con un'arteria stradale ha portato alla creazione di un viadotto di collegamento tra la zona della Villa e la basilica di Collemaggio. Il Viale di Collemaggio, ampio e alberato su entrambi i lati, ha fatto sì che la basilica potesse essere raggiunta direttamente e quindi inglobata nel centro storico, da cui invece è avulsa per motivi storici e religiosi. Il nuovo viale ha tuttavia creato un nuovo e suggestivo punto di vista della basilica eccentuandone il carattere di maestosità e di innegabile bellezza.

Negli anni sessanta è stato interdetto alle autovetture l'accesso all'area antistante la basilica e negli anni successivi si è provveduto a ricoprire di verde l'intero piazzale. In tempi più recenti, la creazione del Parco del Sole, alla destra della basilica, e dell'orto botanico, sul retro, hanno donato all'area un forte carattere ambientale. Del 1972 è invece l'importante restauro con cui si sono eliminate le aggiunte barocche avvenute in seguito al terremoto del 1703 ed è stato riportato alla luce l'originario splendore romanico.

Il nuovo centro della città

Nel 1982 l'allora sindaco dell'Aquila Tullio De Rubeis ha deciso di rilanciare il particolare giubileo aquilano contornando l'evento con una serie di manifestazioni che si susseguono durante la settimana antecedente all'apertura della Porta Santa. La Perdonanza è oggi la maggiore e la più importante delle feste cittadine e richiama turisti e religiosi da tutto il mondo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Perdonanza.

Dopo numerosi anni di lavoro e non senza qualche polemica, sul finire degli anni novanta è stato inaugurato il Terminal "Lorenzo Natali". La struttura, situata nell'area tra la basilica di Collemaggio e Porta Bazzano, è dotata di un tunnel pedonale che la collega direttamente a Piazza Duomo e contiene al suo interno la principale stazione di autolinee della città ed un vasto parcheggio sotterraneo. La presenza di numerosi tra turisti e pendolari ha fatto sì che Collemaggio diventasse un importante polo, il nuovo centro della città.

Sullo slancio di una rinnovata importanza, negli ultimi anni l'area di Collemaggio è stata la protagonista dei principali eventi cittadini, tra cui diversi concerti. Nel 2002 proprio il concerto della rockstar Zucchero nel piazzale antistante la basilica ha richiamato più di 60.000 persone, oltre che le feroci critiche degli addetti ai lavori per i danni provocati al patrimonio artistico dalla musica alta.

Il terremoto del 2009

Il 6 aprile 2009 un nuovo violentissimo terremoto ha ferito la città dell'Aquila. Il sisma ha provocato danni a tutto il patrimonio artistico della città, compresa la basilica di Collemaggio rimasta colpita in modo evidente e gravissimo. La volta della basilica è crollata nel punto in cui è sito il mausoleo di Celestino V: le spoglie, miracolosamente integre, sono state recuperate nei giorni successivi. Lesionate e a rischio crollo le due absidi mentre sono completamente distrutti gli altari maggiori e quello laterale.[3].

Il 28 aprile 2009 la basilica ha ricevuto la visita di Papa Benedetto XVI accompagnato da monsignore Georg Gaenswein e dall'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari. Il papa ha posto il suo pallio sulla teca contenente le spoglie di Celestino V.[4].

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto dell'Aquila del 2009.

Descrizione

La basilica è situata su di un promontorio, detto Collemaggio, appena fuori la cinta muraria dell'Aquila, nei pressi di Porta Bazzano. È posta a coronamento di un vasto piazzale verde che le fa da sagrato, collegato alla città mediante il monumentale Viale di Collemaggio.

La facciata

La facciata, eseguita nella seconda metà del tredicesimo secolo, è ricoperta da un insieme di masselli di colore bianco e rosso, che la decorano con motivi geometrici caratteristici in modo da creare un duplice effetto ottico. In essa si aprono tre porte, delle quali la mediana risulta essere la più imponente e fastosa, decorata da un insieme di archi a tutto sesto concentrici ed avente per ciascun lato due ordini di nicchie con all'interno sculture di impronta gotica. Il portone, barocco, è del 1688. A queste tre porte corrispondono, in linea d'asse, i tre rosoni che le sovrastano. Anche in questo caso il rosone centrale è il maggiore per dimensioni e complessità, tutti e tre provenienti dalla stessa bottega d'arte, della scuola cistercense sveva, del secolo tredicesimo.

A destra vi è una torre su cui poggiava il campanile dell'antica chiesa di Santa Maria dell'Assunzione, distrutto nel 1880 e ricostruito in altro luogo.

La Porta Santa

La Porta Santa

A sinistra della facciata, sul lato che guarda a settentrione, si apre un monumentale e prestigioso portale sormontato, in lunetta, da un dipinto della Vergine con San Giovanni Battista e Pietro Celestino, nonché dallo stemma cittadino, cioè un'Aquila del periodo Svevo.

Si tratta della prima Porta Santa della storia, fortemente voluta da Celestino V, l'unico papa a diventare tale non a Roma, ma proprio all'Aquila all'interno di questa basilica.

Nell'agosto del 1294, infatti, proprio a Collemaggio, Celestino V emanò una Bolla con la quale concedeva un'indulgenza plenaria e universale a tutta l'umanità, senza distinzioni. Un evento eccezionale, considerando che accadeva in un periodo in cui il perdono era spesso legato alla speculazione e al denaro. La Bolla di San Pietro Celestino, oggi nota come la Bolla della Perdonanza, poneva come condizioni per l'ottenimento del perdono l'ingresso nella basilica nell'arco di tempo compreso tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno e l'essere "veramente pentiti e confessati".

L'apertura della Porta Santa che si ripete con cadenza annuale dal 1294,[senza fonte]è dunque un evento unico al mondo. Anticipando l'introduzione dell'anno santo, avvenuta per volere di Papa Bonifacio VIII nel 1300, può essere considerato il primo Giubileo della storia.

Oggi l'evento è preceduto da una serie di manifestazioni culturali, storiche e religiose che prende il nome di Perdonanza.

Lo stesso argomento in dettaglio: Perdonanza.
Scorcio dell'interno

L'interno

L'interno della basilica è costituito da tre navate, divise da pilastri a base ottagonale, sui quali poggiano arcate ogivali. Negli anni settanta del Novecento sono stati eseguiti importanti lavori di ristrutturazione, che hanno eliminato i numerosi rifacimenti settecenteschi, riportando l'edificio all'originario splendore romanico.

Il pavimento della navata centrale è formato dall'alternanza di mattonelle bianche e rosse secondo un motivo che riprende e semplifica quello della facciata principale. In molti punti sono presenti curiose forme geometriche e labirintiche che donano al pavimento un carattere simbolico di assoluto rilievo. Nell'immaginario collettivo è radicata la presenza di un collegamento diretto tra la Basilica di Santa Maria di Collemaggio e i templari. Secondo alcuni studiosi durante il solstizio, quando la luce filtra dai tre rosoni della facciata, si può procedere ad una lettura alchemica del pavimento.[5].

Mausoleo di Celestino V

Nella cappella in fondo alla navata destra è sito il Mausoleo di Celestino V, eseguito nel 1517 da Girolamo da Vicenza con i fondi messi a disposizione dai lanari dell'Aquila.

All'interno vi è un'urna dorata che sostituisce le due precedenti, la prima trafugata nel 1528 dalle truppe del principe Filiberto d'Orange e la seconda nel 1799 dalle truppe di Napoleone. Il mausoleo reca sia il medaglione del re Salomone che quello del re Davide, nonché i volti di Salomone e della regina di Saba; il tutto a testimonianza di una preziosa eredità della tradizione ebraica.

Nel 1988 le spoglie del santo vennero trafugate un'ulteriore terza volta da parte di ignoti e vennero successivamento ritrovate nei pressi di un cimitero nella località di Amatrice.

La cappella dell'altare maggiore, che riceve luce da una graziosa bifora, ha alle pareti dei dipinti del XVI secolo. Nelle nicchie delle arcate ogivali, site presso le navate laterali, vi sono affreschi del Quattrocento.

Note

  1. ^ Ministero dei Beni Culturali, Terremoto: gravemente colpita la Basilica di Collemaggio, su beniculturali.it. URL consultato il 09-04-2009.
  2. ^ La fondazione di Collemaggio, su basilicadicollemaggio.it.
  3. ^ Abruzzo Cultura, Terremoto: salvate le opere d'arte di Collemaggio ma i danni sono gravissimi, su abruzzocultura.it.
  4. ^ Il Centro, La visita del papa alle macerie di Collemaggio, su ilcentro.gelocal.it.
  5. ^ Maria Grazia Lopardi, La simbologia di Collemaggio, su duepassinelmistero.com.

Bibliografia

  • Touring Club Italiano - La Biblioteca di Repubblica, L'Italia - Abruzzo e Molise, Touring Editore, 2005.
  • Touring Club Italiano, Abruzzo: L'Aquila e il Gran Sasso, Chieti, Pescara, Teramo, i parchi e la costa adriatica., Touring Editore, 2005.

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