Cimitero monumentale dell'Aquila
Cimitero monumentale dell'Aquila | |
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Tipo | civile |
Stato attuale | in uso |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Città | L'Aquila |
Costruzione | |
Data apertura | 1865 |
Area | 14 ha |
Mappa di localizzazione | |
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Il cimitero monumentale dell'Aquila è il maggiore e il più importante cimitero dell'Aquila.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fino al XIX secolo, L'Aquila non era dotata di un vero e proprio cimitero e le sepolture avvenivano per lo più all'interno o all'esterno delle chiese cittadine;[1] un primo campo santo venne allestito a sud dell'abitato, lungo l'attuale via Campo di Fossa, ma nel 1804 l'editto di Saint Cloud stabilì che i cimiteri dovessero realizzarsi fuori dalla cinta muraria.[1]

Ciò nonostante, il complesso cimiteriale prese vita solo in seguito all'Unità d'Italia, nel 1865.[1] Venne realizzato sul colle adiacente alla chiesa di Santa Maria del Soccorso, in una zona all'epoca coperta da oliveti e vigneti.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il cimitero monumentale è uno dei venti cimiteri presenti sul territorio comunale[2] e serve il centro storico della città e i suoi principali quartieri periferici. Occupa un'area di circa 14 ettari a ridosso del quartiere Acquasanta, fra via Amleto Cencioni, viale Antonio Panella, piazza degli Olivetani, via della Polveriera e via del Torcituro. Consta di cinque ingressi, di cui il principale è quello localizzato in piazza degli Olivetani.[2]
Architetture[modifica | modifica wikitesto]
All'interno del cimitero monumentale si trovano numerose architetture, di cui la maggior parte sono cappelle familiari private o loculari comuni. Sono inoltre presenti: l'ossario cimiteriale (strutturato su diversi piani anche interrati), la camera mortuaria, la cappella dell'Addolorata, la chiesa di San Giuseppe dei Minimi e il sacrario monumentale in memoria dell'eccidio dei IX Martiri.[2] Questi ultimi monumenti sono stati danneggiati dal terremoto dell'Aquila del 2009 e sono stati o sono attualmente sottoposti a lavori di ristrutturazione.
Sepolture illustri[modifica | modifica wikitesto]
Tra le personalità sepolte nel cimitero monumentale, si citano:[3][4]
- Maria Agamben (1899-1984), politica, antifascista e partigiana;
- Laudomia Bonanni (1907-2002), scrittrice;
- Fabio Cannella (1817-1884), patriota e protagonista del Risorgimento in Abruzzo;
- Amleto Cencioni (1906-1994), pittore, restauratore, decoratore e artigiano;
- Paolina Giorgi (1883-1911), cantante, attrice e imprenditrice;
- Pietro Marrelli (1799-1871), avvocato e patriota risorgimentale;
- Fulvio Muzi (1915-1984), pittore, insegnante e politico;
- Niccolò Persichetti (1849-1915), marchese e letterato;
- Francesco Santavicca (1864-1924), violinista;
- Adelchi Serena (1895-1970), politico, ministro dei lavori pubblici e segretario del Partito Nazionale Fascista;
- Karl Heinrich Ulrichs (1825-1895), scrittore e poeta, pioniere del movimento di liberazione omosessuale;[5]
- Ondina Valla (1916-2006), ostacolista e velocista, oro olimpico ai Giochi olimpici di Berlino del 1936.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Andrea Giallonardo, Cimitero monumentale, all'ombra de' cipressi e dentro l'urne, in ilcapoluogo.it, 30 ottobre 2017. URL consultato il 28 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
- ^ a b c Il Focolare di Celestino, Cimitero dell'Aquila, su cimiterilaquila.it.
- ^ L'Aquila Civic Cemetery, in findgrave.com. URL consultato il 28 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
- ^ Raffaella De Nicola, IL CIMITERO MONUMENTALE DELL'AQUILA – uno sguardo diverso sulla città di pietra, in controparola.com, 23 ottobre 2016. URL consultato il 28 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
- ^ Karl Heinrich Ulrichs, in findgrave.com. URL consultato il 28 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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