Inter sanctorum solemnia
Inter sanctorum solemnia Bolla pontificia | |
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Pontefice | papa Celestino V |
Data | 29 settembre 1294 |
Anno di pontificato | I |
Traduzione del titolo | Tra le feste dei santi |
Argomenti trattati | Indulgenza plenaria |
Bolla precedente | Vineam Sorec |
Bolla successiva | Clericis laicos |
La Inter sanctorum solemnia, nota anche come Bolla del Perdono, è una bolla pontificia emessa da papa Celestino V il 29 settembre 1294.
Il documento istituisce il rito della Perdonanza Celestiniana e rappresenta il primo esempio nella storia di indulgenza plenaria.[1] L'autenticità del documento è stata confermata nel 1967 da papa Paolo VI.[2]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La bolla venne emessa poco tempo dopo l'elezione di Pietro da Morrone ed esattamente un mese dopo la sua incoronazione a Sommo Pontefice, avvenuta il 29 agosto nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, all'Aquila.
Il documento elargisce l'indulgenza plenaria a tutti coloro che confessati e pentiti dei propri peccati si recheranno nella stessa basilica aquilana dai vespri del 28 agosto al tramonto del 29. Il rito religioso — tra i più antichi d'Italia e popolarmente noto con il nome di Perdonanza Celestiniana — si svolge pertanto da 729 anni e può essere considerato precursore del Giubileo istituito nel 1300 da papa Bonifacio VIII. La tradizione vuole che per lucrare l'indulgenza si debba attraversare una porta specifica, detta Porta Santa, posta sulla facciata sinistra della basilica di Santa Maria di Collemaggio ed aperta solo in occasione della Perdonanza; nella bolla comunque si cita solo l'entrare nella chiesa ed è da specificare che tale tradizione è di epoca postuma.

Nonostante le intimazioni di Bonifacio VIII — oppositore e successore, al soglio pontificio, di Celestino V — di riconsegnare il documento alla chiesa, la Bolla del Perdono è sempre stata custodita all'Aquila.[3] Fino al 1983 il documento fu conservato nel Forte spagnolo sotto la custodia della Soprintendenza dell'Aquila, poiché in quell'anno venne spostato per volontà del Comune nella torre civica di Palazzo Margherita, sede del municipio cittadino, e posto in un'apposita cappella blindata da cui viene estratto per le celebrazioni della Perdonanza Celestiniana.[2] Subito dopo il terremoto dell'Aquila del 2009, che portò all'inagibilità del municipio, la Bolla fu portata nella Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza, nella frazione di Coppito, e solo nel 2018 è tornata nel centro storico cittadino, conservata nel caveau della filiale della Banca d'Italia;[4] dal 2009 è stata eccezionalmente esposta anche in eventi fuori città, come ad esempio all'Expo di Milano del 2015.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il documento è un manoscritto su pergamena, avente dimensioni di 360×600 mm.[1]
Contenuto[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito il testo originale in latino e la traduzione in italiano:[5][6]
(LA)
«Celestinus episcopus, servus servorum Dei, universis Christi fidelibus presentes litteras inspecturis, salutem et apostolicam benedictionem. |
(IT)
«Celestino vescovo, servo dei servi di Dio, a tutti i fedeli di Cristo che vedranno la presente lettera, salute e apostolica benedizione. |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Fabrizio Ludovico Porcaroli (a cura di), S.O.S. Arte dall'Abruzzo, Roma, Gangemi Editore, 2010, p. 165, ISBN 9788849218930.
- ^ a b La Bolla del Perdono, su perdonanza-celestiniana.it. URL consultato l'8 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2011).
- ^ Messaggio alla città: «La Bolla dono unico per gli aquilani», in Il Centro, 20 agosto 2013.
- ^ La Bolla del Perdono torna in centro storico: sarà custodita nel caveau della Banca d'Italia, su news-town.it. URL consultato il 28 gennaio 2020.
- ^ Alessandro Clementi, La Bolla del Perdono: testo e traduzione, su perdonanza-celestiniana.it. URL consultato l'8 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2011).
- ^ Walter Capezzali, La Perdonanza Celestiniana, su aq-net.it. URL consultato l'8 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- www.perdonanza-celestiniana.it, su perdonanza-celestiniana.it.