Cermes

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Cermes
comune
(IT) Cermes
(DE) Tscherms
Cermes – Stemma
Cermes – Veduta
Cermes – Veduta
Il Castel Monteleone
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoAstrid Kuprian (SVP) dal 22-9-2020
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Data di istituzione16-10-1920
Territorio
Coordinate46°38′04.63″N 11°08′47.63″E / 46.634619°N 11.146564°E46.634619; 11.146564 (Cermes)
Altitudine292 m s.l.m.
Superficie6,62 km²
Abitanti1 552[2] (31-8-2020)
Densità234,44 ab./km²
FrazioniBaslàn/Basling, Monteleone/Lebenberg
Comuni confinantiLana, Marlengo, Merano
Altre informazioni
Cod. postale39010
Prefisso0473
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021020
Cod. catastaleA022
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 864 GG[4]
Nome abitanti(IT) cermesi
(DE) Tschermser[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cermes
Cermes
Cermes – Mappa
Cermes – Mappa
Posizione del comune di Cermes nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Cermes (Tscherms in tedesco) è un comune italiano di 1 552 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. Appartiene alla comunità comprensoriale del Burgraviato.

Origini del nome[edit | edit source]

Il toponimo deriva probabilmente dal patronimico *Cerus o *Cerius o da cembra, nome latino di origine preromana del pino cembro. Vi sono attestate le forme Cerones nell'857, Schirmis nel 1153, Sermis nel 1182 e Tscherms nel 1380.[5][6]

Storia[edit | edit source]

Il Castello di Monteleone (Schloss Lebenberg) fu costruito nel XIII secolo dai Signori di Marlengo e nel 1426 è venuto in possesso dei Signori Fuchs von Fuchsberg. La cappella del castello, a tre piani, è stata realizzata nel XIV secolo.

Simboli[edit | edit source]

«Stemma d'oro, alla volpe rampante al naturale.»

È l'insegna dei signori di Fuchsberg (Fuchs = "volpe", Berg = "monte") feudatari del villaggio dal 1427 al 1832. Lo stemma è stato adottato nel 1966.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Chiesa di S. Sebastiano e S. Nicolò

Architetture religiose[edit | edit source]

Architetture militari[edit | edit source]

  • Castel Monteleone - Schloss Lebenberg: del XIII secolo, aperto al pubblico con possibilità di visite guidate.

Altro[edit | edit source]

  • Labyrinthgarten Weingut Kränzel - una tenuta vinicola medievale con un giardino labirinto, proprietà dei conti Pfeil e dal 2011 luogo di un Art Festival.[8]

Società[edit | edit source]

Ripartizione linguistica[edit | edit source]

La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[9]
94,92% madrelingua tedesca
4,86% madrelingua italiana
0,23% madrelingua ladina

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[10]

Economia[edit | edit source]

Artigianato[edit | edit source]

Per quanto riguarda l'artigianato, importante e rinomata è la produzione di mobili in legno, oltre all'attività di bottaio.[11]

Infrastrutture e trasporti[edit | edit source]

Il paese è attraversato dalla Strada statale 238 delle Palade. Dal 1906 fino al 1950 era servito dalla tranvia Lana-Merano.

Amministrazione[edit | edit source]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2010 Karl Huber SVP Sindaco
2010 2020 Roland Pernthaler SVP Sindaco
2020 Astrid Kuprian SVP Sindaco

Sport[edit | edit source]

Calcio[edit | edit source]

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.V. Tscherms che milita nel girone A bolzanino di 2ª Categoria.

Note[edit | edit source]

  1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 194.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 481s. ISBN 88-7014-634-0
  6. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
  7. ^ (EN) Heraldry of the World: Tscherms Archiviato il 1º agosto 2012 in Internet Archive.
  8. ^ Sito del "Labyrinthgarten Weingut Kränzel"
  9. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 15.

Bibliografia[edit | edit source]

  • (DE) Comune di Cermes (a cura di), Tscherms - Dorfbuch mit Beiträgen zur Orts- und Heimatkunde, Lana, Tappeiner, 1997. 623pp, riccamente ill.
  • (DE) Christoph Gufler, Tscherms - alte Kulturlandschaft am Fuß des Vigiljoches, in «Südtirol in Wort und Bild», 42-43, 1998-99, pp. 11–17.

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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