Gargazzone

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Gargazzone
comune
(IT) Gargazzone
(DE) Gargazon
Gargazzone – Stemma
Gargazzone – Veduta
Gargazzone – Veduta
Municipio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoArmin Gorfer (SVP) dal 22-9-2020 (3º mandato)
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°35′05.21″N 11°12′09.83″E / 46.584781°N 11.20273°E46.584781; 11.20273 (Gargazzone)
Altitudine267 m s.l.m.
Superficie4,91 km²
Abitanti1 820[2] (31-12-2020)
Densità370,67 ab./km²
Comuni confinantiLana, Meltina, Nalles, Postal, Terlano, Tesimo
Altre informazioni
Cod. postale39010
Prefisso0473
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021035
Cod. catastaleD923
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 827 GG[4]
Nome abitanti(IT) gargazzonesi
(DE) Gargazoner[1]
Patronosan Giovanni Battista
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gargazzone
Gargazzone
Gargazzone – Mappa
Gargazzone – Mappa
Posizione del comune di Gargazzone nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Gargazzone (Gargazon in tedesco) è un comune italiano di 1 820 abitanti[2] della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

All'interno del territorio comunale, al centro del Burgraviato, si trova un'area naturale protetta, il biotopo Laghetto di Gargazzone.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo è attestato dal 1288 come "Gargezan, Gargetzan, Gergizzan, Gargenzan, Gargenzon" e probabilmente deriva da un nome di persona Carcontius, Carconius o Garganthius.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Rio Eschio[modifica | modifica wikitesto]

Il rio Eschio (Aschlerbach) ha diverse cascate e in caso di maltempo può presentare pericoli. Negli anni 1960 e 1966 le sue acque hanno invaso i frutteti della valle ed hanno provocato ingenti danni. Anticamente (2000 anni fa) segnava il confine tra le due province romane della Rezia: Raetia prima e Raetia secunda, nell'843 d.C. costituiva la frontiera tra la Germania e l'Italia, intorno al 1270 d.C. delimitava il confine meridionale della Contea della Val Venosta con la diocesi di Coira, dal 1800 al 1812 ha formato il confine tra il Regno d'Italia e il governo bavarese (Baviera) in Tirolo e contrassegna il confine tra i distretti o comprensori del Burgraviato e della Valle dell'Adige.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma raffigura una torre d'argento su un monte rosso con tre alberi da frutto. La torre raffigurata è la Kröllturm fatta costruire nel 1240 da Berthold von Trautson; il rosso del monte simboleggia il porfido di quarzo di Bolzano di cui è ricca la zona; tre alberi da frutto stilizzati ricordano l'importanza della frutticoltura. Lo stemma è stato adottato nel 1968.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù.
La chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
  • Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù, parrocchiale. Nel 1899 si cominciò a costruire una nuova chiesa a Gargazzone, che doveva essere consacrata al Sacro Cuore di Gesù, perché quella vecchia non era più in grado di accogliere la popolazione. Il 13 maggio 1900 fu posta la prima pietra e nel 1902 la chiesa venne completata dalla sovrastruttura della torre. Il mosaico sopra l'ingresso principale, che raffigura Gesù Cristo, con le mani aperte, è stato realizzato nel mese di dicembre 1903. I portali e le cornici sono stati realizzati in pietra arenaria ed alcune in marmo giallo-grigio del Trentino. La chiesa fu consacrata addì 13 maggio 1928 dal vescovo Celestino Endrici da Trento. La torre invece è stata completata nel 1930 e le campane sono state consacrate nel 1931. Notevole l'organo, costruito da Andrea Zeni nel 2005 di due manuali e 19 registri. L'edificio è stato progettato in stile romanico, e la pietra di porfido di cui è fatta tutta la chiesa e la torre di cemento, viene da una cava vicina, che data la sua bellezza non è stato necessario l'intonaco esterno.
  • Chiesa dedicata a San Giovanni Battista. Durante il Medioevo esistevano due chiese, dedicate allo stesso Santo, entrambe elencate in atti documentali del tempo. Già nell'anno 1337 viene menzionata la vecchia chiesa di Gargazzone, che ora serve come cappella mortuaria, la quale è stata spesso ricostruita e restaurata, da ultimo nel 1981. La chiesa gotica è il gioiello del paese: ha una guglia alta 13,5 metri, una corale completa con molti angoli ed una volta a botte. L'altare è in marmo stuccato e la pala in abete, raffigurante il battesimo di Cristo, che si trova sul pavimento della chiesa, viene acceso ogni anno nel periodo natalizio. Il monumento ai caduti si trova sul lato ovest dell'edificio. Ogni anno, il 24 giugno, giorno di San Giovanni, si celebra la festa del patrono.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Torre Kröll[modifica | modifica wikitesto]

La torre Kröll (Kröllturm) sembra essere stata sempre presente da sola, ben separata, e non come residuo di un castello più antico, perché nelle sue immediate vicinanze non sono mai stati trovati resti di mura, per cui è da escludersi sovrapposizioni murarie. Inoltre non ci sarebbe stato abbastanza posto per la costruzione di un castello, che quindi non è mai esistito, perché difficile anche da collocarvelo fisicamente.

La torre Kröll fungeva da torre di guardia e di segnalazione, da cui era possibile controllare la strada che attraversava la Val d'Adige. Il fuoco di un falò, visibile a chilometri di distanza, metteva in guardia i residenti dell'avanzata del nemico.

Un agricoltore, scavando all'interno della torre, nel settembre del 1905, ha trovato sette monete romane.

Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La piscina naturale[modifica | modifica wikitesto]

Un'attrazione molto speciale per grandi e piccini è la piscina naturale di Gargazzone nei mesi estivi. È stata inaugurata nel maggio 2010 ed è la prima piscina naturale della parte occidentale dell'Alto Adige che non utilizza sostanze chimiche. L'area totale della struttura è di ben 12.000 m2, la sola superficie dell'acqua è di 2.300 m2.[7]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Ripartizione linguistica[modifica | modifica wikitesto]

La sua popolazione è per poco più di tre quarti di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[8]
78,68% madrelingua tedesca
20,33% madrelingua italiana
0,99% madrelingua ladina

La popolazione locale è storicamente di lingua italiana. Ancora nel 1850 circa 2/3 della popolazione era di lingua italiana, scesa al 49% nel 1880, al 34% nel 1890 e al 16,3% nel 1900 a causa delle politiche assimilatrici.[9][10]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2000 2010 Rudolf Josef Bertoldi SVP Sindaco
2010 in carica Armin Gorfer SVP Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 293.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
  6. ^ (EN) Heraldry of the World: Gargazon Archiviato l'11 marzo 2011 in Internet Archive.
  7. ^ La piscina naturale - 100 % di divertimento in acqua senza prodotti chimici
  8. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  9. ^ "L'italianità dell'Alto Adige", Edizioni d'Arte, pagina 47
  10. ^ Emeroteca - Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, su digitale.bnc.roma.sbn.it. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN144077843 · GND (DE10129664-2 · WorldCat Identities (ENviaf-144077843
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