Villata

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Villata
comune
Villata – Stemma
Villata – Bandiera
Villata – Veduta
Villata – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Amministrazione
SindacoFranco Bullano (lista civica) dal 7-6-2009 (3º mandato dal 26-5-2019)
Territorio
Coordinate45°23′15.94″N 8°25′57.48″E / 45.387762°N 8.432632°E45.387762; 8.432632 (Villata)
Altitudine136 m s.l.m.
Superficie14,58 km²
Abitanti1 537[1] (31-12-2021)
Densità105,42 ab./km²
Comuni confinantiBorgo Vercelli, Caresanablot, Casalvolone (NO), Oldenico, San Nazzaro Sesia (NO), Vercelli
Altre informazioni
Cod. postale13010
Prefisso0161
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002164
Cod. catastaleM028
TargaVC
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 759 GG[3]
Nome abitantivillatini
Patronosan Barnaba
Giorno festivo11 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villata
Villata
Villata – Mappa
Villata – Mappa
posizioni del comune di Villata all'interno della provincia di Vercelli
Sito istituzionale

Villata (La Vilata in piemontese) è un comune italiano di 1 537 abitanti della provincia di Vercelli in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Centro agricolo della pianura vercellese, è situato a breve distanza dalla riva sinistra del fiume Sesia, a 10,5 km nord di Vercelli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini di Villata sono antecedenti il XIII secolo se già nel 1225 si ha notizia di una Villanuova Casalegualonis, quindi di un aggregato di Casalvolone. La sua formazione è da attribuirsi al fatto che alcuni abitanti appartenenti al borgo dei "Casalgualone", stanchi delle continue scorrerie a cui erano soggetti per via della contesa di quel territorio tra Vercelli e Novara, avessero deciso di trasferirsi in una sede più tranquilla. In seguito il nuovo borgo prende il nome di Villata de Casalgualono (1315) e solo più tardi Villata.

Nella seconda metà del XIII secolo, per il progressivo aumento della popolazione, venne istituita la parrocchia di San Barnaba. Con l'erezione di Casalvolone a borgo franco (1223), i Casalgualone di Casalvolone, insieme ai Buronzo, altro ramo della stessa famiglia e proprietari in Villata, sottraggono le terre all'incolto per accrescere i loro poteri giurisdizionali ed esigere le decime ed assumono l'appellativo di "de la Villata". Inizia probabilmente la costruzione del castello, di cui si ha notizia in un documento del 1404, che proseguirà nel corso del XV secolo.

Fin dal 1335, e pur con alterne vicende, Villata veniva riconosciuta tra le località del vercellese appartenenti allo Stato Visconteo anche se politicamente la signoria restava alla famiglia degli Avogadro. Nel 1427 quando Vercelli, con il suo territorio e i suoi castelli, viene ceduta da Filippo Maria Visconti ad Amedeo VIII di Savoia, Villata resta esclusa dalla cessione e continua ad appartenere al Ducato di Milano ed è formalmente riconosciuta come comune autonomo.

Verso la metà del XVI secolo la signoria su Villata si consolida nelle mani dei Ferrero Fieschi, principi di Masserano, e a loro resterà fino al luglio del 1694 quando il feudo di Villata, così come quello di Casalvolone, viene venduto al giureconsulto avvocato Giovanni Battista Gibellini di Novara che ne manterrà i diritti fino alla abolizione dei privilegi feudali.

Sotto il governo francese Villata perde la propria autonomia e, per pochi anni è nuovamente aggregato al comune di Casalvolone. Con la restaurazione del 1814 ritorna infine comune autonomo della giudicatura di Borgo Vercelli.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Stemma trinciato: nel primo, di rosso, al leone d'oro, allumato di rosso; nel secondo, d'oro, al torrione di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, merlato alla ghibellina di cinque, munito di due finestrelle rotonde, ordinate in fascia, di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d’interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il castello[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Villata ha le caratteristiche, di una grande costruzione fortificata a difesa dei raccolti e delle famiglie. L'impianto del castello è quadrilatero con un ingresso protetto da un'unica torre e una postierla sul lato opposto. La torre, con porta e postierla, era originariamente dotata di ponte levatoio, per varcare un fossato ora del tutto scomparso. L'insieme dell'edificio è ancora in buone condizioni.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Il patrono di Villata è l'Apostolo San Barnaba. La festa patronale si celebra nell'ultima domenica di agosto benché il santo venga ricordato dalla liturgia l'11 giugno.

Altre informazioni[modifica | modifica wikitesto]

Parte del comune di Villata è compresa nel Parco naturale delle Lame del Sesia.

Villata ha dato i natali a Carlo Allorio, vescovo di Pavia tra 1942 e 1968.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale ha un'estensione complessiva di 14,37 km². Confina a nord con San Nazzaro Sesia (NO), a est con Casalvolone (NO), a sud-est con Borgo Vercelli, a sud con Vercelli, a sud-ovest con Caresanablot e ad ovest con Oldenico.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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