Tifoseria dell'ACF Fiorentina

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Voce principale: ACF Fiorentina.
Tifosi della Fiorentina in Curva Fiesole.

Nella presente pagina sono riportate informazioni sui tifosi dell'ACF Fiorentina, società calcistica italiana con sede a Firenze.

Composizione demografica[modifica | modifica wikitesto]

I tifosi della Fiorentina sono quantificabili in circa 639.000 in Italia. Il club fiorentino risulta essere il settimo più sostenuto nella penisola.[1]

In base ai sondaggi condotti dalla società "Demos & Pi" sul tifo calcistico e sportivo degli italiani, pubblicati sul quotidiano la Repubblica e realizzati quasi annualmente nel periodo compreso tra il 2005 e il 2024, ogni qualvolta la Fiorentina è stata presa in esame le è stata attribuita, in Italia, in media una percentuale di tifoseria di circa il 2/3% tra coloro che seguono il calcio; l'ultima rilevazione, nel 2016, le attribuiva appunto il 2% di tifosi[2] mentre quella con il valore più alto è stata nel 2011 (3,50%)[3] e quella con il valore più basso si è avuta, con il 2%, nel già citato 2016 e nel 2015.[4] Sempre per "Demos & Pi", nel 2023 i sostenitori della Fiorentina erano distribuiti soprattutto in una delle cinque regioni geografiche dell'Italia esaminate, risultando la terza squadra più tifata nel Centro-nord (8% nelle regioni Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche, dietro la Juventus e l'Inter).[5]

Identità[modifica | modifica wikitesto]

Tifosi in curva Ferrovia e nella tribuna coperta durante Fiorentina-Parma dell'11 maggio 2008.

Il tifo della Fiorentina è stato analizzato da un gruppo di ricercatori che prendendo in esame gli striscioni esposti dagli ultras viola ne ha ricostruito le implicazioni identitarie. Emerge nel caso dei tifosi viola un legame Firenze-Fiorentina vissuto nelle sue connotazioni storico-culturali. Il calcio viene concepito dai tifosi viola come evento che travalica la performance sportiva e affonda le sue radici nell'identità della città; ciò comporta il fatto che l'evento sportivo divenga cosa molto sentita: se vince la squadra vince Firenze, in caso di sconfitta perde Firenze. Emerge la figura del cittadino–tifoso che avverte e manifesta il forte orgoglio di vivere Firenze ed il privilegio di tifare la Fiorentina all'interno di un unico spazio identitario squadra-città.

Nel caso dei tifosi viola si assiste anche alla trasposizione del calciatore da atleta moderno a calciante del calcio storico e la partita diviene uno spazio eroico per la tradizione della città: eroi i calciatori–calcianti ed eroi i cittadini–tifosi uniti nel nome del primato di Firenze–Fiorentina. Per gli ultras della Fiorentina il calciatore della propria squadra deve sempre dare il massimo, non solo come atleta, ma perché egli diventa il calciante del 1530 che gioca e lotta per la città di Firenze. A tutti gli effetti gli Ultras viola si inseriscono in un continuum "io-tifoso" ed "io-cittadino" nel quale il binomio Firenze-Fiorentina è percepito come un'unità costruita sulla fierezza, l'orgoglio, la storia e la tradizione cittadina. Firenze, durante il Medioevo era la città del guelfismo e tutt'oggi, nelle curve Fiesole e Ferrovia, ritroviamo striscioni inneggianti al guelfismo, segno di un'appartenenza verso lo splendore della Firenze medioevale, che i tifosi viola si portano da sempre nel cuore.[6]

Orientamento politico[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria della Fiorentina ha sempre rifiutato la politica: "né di sinistra né di destra" è sempre stato il motto delle due curve viola;[7] i Viola Club della Curva Fiesole infatti, sin dagli anni '70, hanno una condotta non politicizzata e completamente apartitica, questo modo di intendere il tifo fu fortemente voluto da Stefano Biagini e da allora è condiviso dalla quasi totale maggioranza dei tifosi. Sono testimonianza di ciò le amicizie con curve dagli orientamenti politici opposti,[7] come dimostra il gemellaggio col Verona. Nonostante la suddetta neutralità, il coro Undici maglie viola è una reinterpretazione di Avanti ragazzi di Buda[8] il cui scopo è esprimere il caratteristico attaccamento alla maglia.

«Quando scendono in campo i ragazzi, Il cuore mi batte perché, Hanno undici maglie viola, Il colore più bello che c'è. Comincia una nuova battaglia, Ragazzi nessuna pietà, Alziamo le mani al cielo, La curva comincia a cantà.»

Tra il 1993 e l'immediato post-calciopoli, i tifosi erano ideologicamente caratterizzati da un acceso sentimento "anti poteri forti", specialmente nei confronti di UEFA e FIGC, oltre alle tre big, andato poi scemando.[9]

Nella stagione 2023-2024 sono accadute due eccezioni con risonanza mediatica. Il 24 settembre 2023 Giovanni Malagò aveva imposto un minuto di silenzio a causa del decesso di Giorgio Napolitano per le restanti partite, compresa Udinese-Fiorentina.[10] L'intero stadio Friuli ha bersagliato di fischi furiosi l'immagine dell'emerito capo di Stato, mentre i tifosi gigliati nel settore ospiti, per sottolineare la loro assoluta apoliticità, hanno cantato "Libertà per gli ultrà"; entrambe le società sono state multate per 5.000 euro.[11]

Il 14 marzo 2024, al termine di Fiorentina-Maccabi Haifa (ritorno degli ottavi di Conference League), una Curva Fiesole poco affollata a causa di restrizioni per via del conflitto in corso a Gaza, ha esposto bandiere palestinesi e intonato cori contro gli israeliani in campo e nel settore ospiti; a fine partita, l'intera panchina della squadra ospite ha intenzionalmente provocato la Fiesole nonostante le raccomandazioni degli steward.[12]

Spettatori[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria viola contribuisce ad una percentuale di riempimento dello Stadio Artemio Franchi, durante le gare casalinghe della Fiorentina, pari al 68,63% nella stagione 2023-2024.[13] La migliore media di pubblico stagionale per la squadra, in campionato, fu registrata nell'annata 1981-1982, stagione in cui la Fiorentina lottò per lo scudetto fino all'ultima giornata, quando vi fu una presenza media di 47 660 spettatori per gara.[14] I tifosi gigliati hanno invece fatto segnare il primato di abbonamenti stagionali in campionato per il club, acquistando 32 620 tessere, nella stagione 1996-1997,[15] annata successiva alla conquista della quinta Coppa Italia e della prima Supercoppa italiana da parte del club.

Il record assoluto di spettatori per un incontro casalingo del club fu registrato il 25 novembre 1984, per Fiorentina-Inter, con 58 271 paganti allo Stadio Artemio Franchi di Firenze.[16]

Fan club[modifica | modifica wikitesto]

I primi tifosi viola cominciarono ad unirsi nella prima metà degli anni sessanta, con la nascita di alcuni Viola Club come il Vieusseux, il 7bello e il Amici Viola Sesto, tuttora presenti nella Fiesole;[17] nel 1965 venne costituito il Centro di Coordinamento dei Viola Club.[18]

Tifoseria organizzata[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria della Fiorentina negli anni '70

Il tifo viola organizzato nasce nel 1931 quando viene fondato l'Ordine del Marzocco, gruppo caldo e appassionato che sosterrà la Fiorentina per diversi anni seguendola in quasi tutti i principali stadi italiani.[19]

Il nucleo storico della tifoseria viola è la Curva Fiesole, dove si trovano la maggior parte dei gruppi collettivi e dei Viola club; alcuni ultras tuttavia occupano la curva Ferrovia, in particolare negli anni della presidenza Cecchi Gori. Le due curve, fin dal 1965, mantengono una forte tradizione della Firenze medioevale, in quanto sono presenti molti striscioni che fanno riferimento alla Firenze Guelfa.[20]

Ultras Viola (1973-1983)[modifica | modifica wikitesto]

Il più noto gruppo della Fiesole è stato quello degli Ultras Viola. Fondati nel 1973 da Stefano Biagini detto "il Pompa", leader carismatico del tifo fiorentino per lunghi anni.[7] Il gruppo nacque per via della necessità di un collettivo di organizzatori che unissero gli spalti a seguito di una tumultuosa trasferta al Marassi rossoblù; la loro pezza esordì in Curva Fiesole nel gennaio 1974.[20] Nell'annata 1975-76 avvennero numerose contestazioni, tra le quali il bersagliamento dei giocatori comaschi e l'arresto di quattro ultras nella Torino bianconera che costò ai suddetti la radiazione dal Centro di Coordinamento.[20] Proprio il Pompa, si rese protagonista di un gesto storico nel 1976: durante la trasferta a Verona uscì dal settore ospiti, "prese in prestito" un motorino e fece irruzione nell'allora già temutissima Curva Sud, che lo esaltò. Due anni dopo le due curve strinsero un solido gemellaggio mai sopitosi.[21] Il 18 dicembre 1983 ebbero luogo turbolenti scontri con i tifosi romanisti, rei di compiere razzie e danni ovunque la notte prima della gara; 400 viola fecero "ronda" a caccia di vandali giallorossi che però arrivarono in pochi e senza bandiere. Si registrarono 14 feriti e 7 accoltellati tra i capitolini, tanto che la sera stessa il presidente degli Ultras Viola e altri 12 membri vengono arrestati per un mese, Natale compreso; a seguito di tali eventi gli Ultras Viola furono costretti a sciogliersi e ad Avellino non esposero nulla.[22][20]

Collettivo Autonomo Viola (1978-2011)[modifica | modifica wikitesto]

Nella primavera del 1978, durante la riunione settimanale dei gruppi organizzati, un'ala di Ultras Viola si separò per insoddisfazione nei confronti del direttivo[20] e nacque lo storico gruppo del Collettivo Autonomo Viola (spesso abbreviato in "C.A.V.") che prese il comando della Fiesole nel 1986.[23] Il Collettivo fu l'indiscusso gruppo di riferimento del tifo fiorentino per tutta l'era Pontello; saranno proprio gli anni '80 il periodo in cui la rivalità verso la Juventus toccherà il vertice, complice la pazza corsa scudetto del 1981-82. Si formò inoltre il sottogruppo "Alcool Campi", che fu costretto allo scioglimento dopo il famigerato assalto al treno dei tifosi bolognesi nel 1989. Durante il cammino europeo 1989-90 vi furono dissapori con i tifosi dell'Atlético Madrid e all'intervallo della semifinale di ritorno, alcuni tifosi invasero il campo finendo per spintonare il portiere del Werder Brema e il Curi di Perugia (casa temporanea della squadra per le ristrutturazioni del "Franchi" in vista dei mondiali) venne squalificato dalla UEFA, che scelse il Partenio di Avellino per la finale di ritorno (3-1, 0-0 per la Juve).[20] Il giorno dopo la finale, Flavio Pontello annunciò l'immediata cessione di Baggio alla Juve[24] e i tifosi viola, già adirati per la controversa finale disputata in un "feudo sabaudo", scesero in piazza a protestare; nelle ore successive scatenarono una feroce guerriglia urbana[25] che costrinse Pontello a cedere la società.

Coreografia dei tifosi della Fiorentina situati in Curva Fiesole prima di Fiorentina-Juventus del 6 aprile 1991, rappresentante lo skyline di Firenze

Quando nel 1991 le Brigate Gialloblù veronesi si autosciolsero a pochi giorni dal ventesimo anniversario, il Collettivo allestì in Curva Fiesole una coreografia gialloblù che rimase nella mente di entrambe le fazioni.[21] L'anno dopo, i tifosi del Milan dedicarono una pezza allo scomparso Pompa[20] e il C.A.V. subì il furto dello striscione da trasferta nel Marassi blucerchiato; di conseguenza il gemellaggio con la Sampdoria venne sciolto.[26] Nel corso dello stesso decennio, oltre all'atroce retrocessione del 1993 e l'arrivo di Vittorio Cecchi Gori, rimase memorabile la coppa nazionale vinta nel 1996. Sempre nel 1993 si formò il gruppo dei "Marasma", tuttora esistente. La stagione 2001-2 fu l'anno più buio della squadra: benché fosse detentrice della Coppa Italia, a poche giornate dal termine retrocesse matematicamente e venne esclusa dai professionisti per bancarotta.[27][28]

Le curve del Franchi rimasero a sostenere la squadra anche in occasione della rifondazione ad opera dei Della Valle e la conseguente ripartenza dall'allora Serie C2. All'ultima giornata del campionato 2005-6, in occasione della trasferta al Bentegodi Clivense, ai viola si unirono in Curva Sud un migliaio di scaligeri che poterono assistere all'affermazione dei gigliati per 0-2 e conseguente qualificazione in Champions League.[20] Lo scandalo calciopoli escluse la Fiorentina dalle coppe europee a causa della revoca di 30 punti,[29] tanto che un migliaio di persone protestò bloccando decine di treni a Campo di Marte, con due feriti e trenta denunciati.[20] Il 5 febbraio 2011, in concomitanza dell'ennesimo cambio generazionale e l'obbligo di sottoscrivere la tessera del tifoso, il Collettivo si sciolse con un comunicato ufficiale.[22][30]

Unonoveduesei (2011-presente)[modifica | modifica wikitesto]

In seguito all'autoscioglimento del longevo Collettivo, si formò il gruppo Unonoveduesei, che prese in mano le redini delle due Curve del Franchi.[20]

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Note:
1965 - Nascita del Club Vieusseux
1965 - Nascita del Club Amici Viola Sesto
1965 - Nascita del Club 7bello
1973 - Nascita degli Ultras Viola
1978 - Nascita del Collettivo Autonomo Viola
1983 - Scioglimento degli Ultras Viola
1989 - Nascita dei Quinto
1993 - Nascita della Vecchia Guardia
1993 - Nascita del Marasma
2003 - Scioglimento della Vecchia Guardia
2011 - Scioglimento del Collettivo Autonomo Viola
2011 - Nascita degli Unonoveduesei
2012 - Nascita Quelli di sempre
2014 - Nascita dei Pride of Florence

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi e amicizie estere[modifica | modifica wikitesto]

Il gemellaggio più sentito dalla tifoseria viola è quello con l'Hellas Verona. Risale al 1976 ed attivo ancora oggi da parte di entrambe le tifoserie, come testimoniano le innumerevoli visite reciproche anche per motivi non calcistici.[21] Il legame più longevo invece è quello con il Torino, nato agli inizi degli anni settanta per la comune rivalità anti-juventina e la vicinanza della società viola a quella granata dopo la tragedia di Superga.[31][26]

I tifosi della Fiorentina conservano inoltre un gemellaggio con il Catanzaro,[32] nato agli inizi degli anni ottanta, subito dopo il secondo posto dei Viola nel campionato 1981-82; il Catanzaro ospitava la Juventus nella partita decisiva per l'assegnazione dello scudetto e l'accoglienza dei tifosi calabresi ai bianconeri accentuò il legame con i tifosi fiorentini.[31] Inoltre, all'epoca, molti calabresi, che frequentavano l'Università di Firenze, simpatizzavano per la squadra viola e spesso andavano allo stadio a tifare.[31]

L'amicizia del viola club Settebello con i tifosi bianco-verdi dello Sporting Lisbona, nato nel 1996, venne esteso a tutta la curva Fiesole in seguito all'incontro di Champions League del 2009.[33].

Nell'edizione 2009 della Champions League vi fu, da parte di una frangia di ultras, il tentativo di amicizia con il Liverpool,[34][35] poi velocemente naufragato[36], in quanto vi erano forti sospetti che tale gemellaggio fosse voluto dalla tifoseria viola in "onore" della tragedia dell'Heysel[37].

La tifoseria della Fiorentina è stata legata amichevolmente anche ad altre tifoserie, come la Colligiana, ancora prima che in Italia nascesse il fenomeno ultras, c'era una sentita amicizia con gli sportivi della Colligiana, dovuta alla storica fratellanza tra le città di Colle di Val d'Elsa (città calcisticamente rappresentata soprattutto da Colligiana e Gracciano[38] ) e Firenze, entrambi di tradizione guelfa. La storia vuole che il marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano si trovasse nella cittadina ospite di amici e che avesse assistito ad una partita di calcio della Colligiana. Dopo il dono delle maglie, un errato lavaggio avrebbe fatto cambiare i colori delle maglie che diventarono viola, il colore poi adottato ufficialmente dalla A.C. Fiorentina. Resiste tutt'oggi (anche se non considerato o conosciuto dalla maggioranza della Curva) un rapporto di amicizia di antica data con i tifosi del Modena, nato per la comune avversione nei confronti del Bologna. In occasione della sfida di Champions League del 2009 fra il Debrecen e la Fiorentina c'è stato il primo atto di amicizia tra il gruppo di tifosi Ultra Viola Bulldogs sostenitori dell'Újpest, storici rivali in Ungheria del Debrecen, ed i tifosi fiorentini, favorito dal colore sociale in comune, il viola.[39] Il gemellaggio tra le due tifoserie è stato ulteriormente rafforzato durante la partita di UEFA Conference League tra Ferencvaros e Fiorentina della stagione 2023/24. Un vasto numero di tifosi dell'Ujpest si sono uniti agli ultras della Curva Fiesole per sostenere la Fiorentina.

La Fiorentina ha condiviso, nel passato, anche altri gemellaggi con altre tifoserie, con le quali ad oggi ha sciolto ogni rapporto;[26] con l'Inter nacque un legame negli anni Cinquanta, ma terminò nel 1988 (ora rivalità), quando, nel corso della sessione estiva di calciomercato, la Fiorentina cedette alla squadra milanese Berti.[40] Invece è durata poco l'amicizia più recente di alcuni tifosi viola con i livornesi, fine dovuta a reciproche incomprensioni e al gemellaggio tra fiorentini e veronesi. Vi era anche un gemellaggio con la Sampdoria, sorto a metà degli anni settanta e conclusosi nel 1992. Tra il 1974 e il 1981, esisteva anche un gemellaggio con i tifosi della Roma (con i Boys Roma), finito poi per alcuni episodi di isolati gruppi di tifosi romanisti, che danneggiavano alcuni bar e automobili di Firenze, quando si giocava Fiorentina-Roma.

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby dell'Appennino e Derby calcistici in Toscana.

La rivalità più forte e sentita dalla tifoseria viola è quella contro la Juventus; questa ha origine negli anni cinquanta e sessanta del Novecento, quando la Fiorentina si trovava stabilmente nelle zone di vertice del calcio italiano.[41] Si è acuita ulteriormente durante i decenni, coi contestati episodi nell'epilogo del campionato 1981-82, con la finale di Coppa UEFA 1989-1990, la cessione di Roberto Baggio dalla squadra viola a quella bianconera nell'estate seguente[41][42] e le successive cessioni di Federico Bernardeschi, Federico Chiesa e Dušan Vlahović, l'inimicizia dei gruppi organizzati viola verso la Triade dirigenziale torinese acuitasi con lo scandalo calciopoli e, tra gli anni 2000 e 2010, l'astio sorto tra le famiglie dei Della Valle e degli Agnelli, che vantavano rispettivamente la maggioranza azionaria dei due club.[43] A testimonianza della rivalità vi sono stati anche alcuni cori e striscioni che dileggiavano la memoria delle 39 vittime (principalmente tifosi bianconeri) della strage dell'Heysel.[44][45][46], anche se gran parte dei sostenitori viola si sono dissociati da certi cori e striscioni offensivi.

Frutto di un gemellaggio degli anni settanta conclusosi malamente, la rivalità con la Roma nacque da un episodio di striscioni rubati, azione che ogni tifoseria attribuisce all'altra.[26][47] Alla fine degli anni sessanta (dal 1967-1968 in poi) e negli anni Settanta i napoletani arrivavano in gran numero all'Artemio Franchi andando ad occupare la Curva Fiesole proprio nel periodo in cui si stavano imponendo gli Ultras nello stesso settore dello Stadio, secondo l'interpretazione di molti erano proprio i partenopei a creare problemi sempre maggiori di ordine pubblico, dopo qualche anno di spadroneggiamento gli azzurri vennero sopraffatti dagli Ultras che costrinsero gli ospiti a spostarsi in Curva Ferrovia; proprio in quegli anni furono messe le basi per la rivalità con i napoletani. Tale rapporto è reso difficile anche dal gemellaggio dei viola con l'Hellas Verona FC giunto tra l'altro dopo una breve ma asperrima rivalità, rapporto d'amicizia comunque precedente a tali "affronti" napoletani. Inoltre, durante gli anni ottanta, i partenopei erano gemellati con i pisani, questi ultimi rivali dei fiorentini per la vicinanza tra le due città e per motivi storici extra-calcistici.

Nel 1998, durante una partita di Coppa UEFA della Fiorentina nel campo neutro dello Stadio Arechi,[26] degli individui evidentemente non situati nel settore fiorentino, alcuni pensarono ultras della Salernitana, gettarono un ordigno in campo e la UEFA eliminò, con non poche critiche e perplessità, a tavolino la squadra toscana;[48] da quell'episodio ha avuto origine la rivalità, soprattutto da parte dei salernitani nei confronti dei fiorentini. Secondo altre fonti di opposta fazione, invece, la reazione dei tifosi granata, sfociata poi nell'esplosione dell'ordigno che colpì il quarto uomo ad una gamba portando alla sospensione della partita europea, risale al match di campionato giocato a Firenze pochi mesi prima, durante il quale ci furono lanci di oggetti ed "incontri ravvicinati" tra il settore ospiti e la Curva Ferrovia.

Tra i più antichi "nemici" dei tifosi viola vi sono i genoani (gemellati con i partenopei), da quando i tifosi viola si gemellarono con la Sampdoria.[26] Questo gemellaggio fu rotto nel 1992 quando alcuni tifosi della Samp in curva nord dello stadio Ferraris rubarono lo striscione da trasferta del CAV. Tra i contrasti più antichi, vi è anche quello con il Palermo. Disordini ed invasioni di campo (con intervento delle forze dell'ordine) si verificarono a Palermo sia nel 1933 che nel 1946[49][50]. I contrasti si inasprirono nel 1996, quando le due squadre si incrociano ai quarti di finale di Coppa Italia, a causa di alcune dichiarazioni polemiche del presidente Cecchi Gori. Quella con i siciliani divenne una vera e propria rivalità grazie alla presenza costante dei rosanero in serie A, nei primi anni 2000. Infatti, dopo i primi rancori palermitani dovuti al ripescaggio dei toscani in Serie B nell'estate del 2003, l'acredine sportiva si è acuita all'inizio del campionato 2005-06 in seguito al passaggio di Luca Toni dai rosanero ai Viola e a causa di alcuni episodi, in particolare un Palermo Fiorentina del 2007 quanto il romeno Adrian Mutu segnò con un giocatore rosanero a terra. A fine partita, pareggiata dai rosanero grazie ad un gran goal (all’esordio in Serie A) di Edinson Cavani, il presidente Maurizio Zamparini definì il numero 10 della Fiorentina “uno zingaro” e i Viola “sciacalli”, suscitando grandi polemiche.[51][26] Molto sentita anche la rivalità con l'Atalanta, principalmente per la doppia finale di Coppa Italia del 1996, vinta dai gigliati, poi riaccesasi nell'era Gasperini e, nel 2023-24, in occasione dell'annuncio del rinvio del ritorno in campionato 2023-24, a causa dell'infarto a Joe Barone (fischiato dalla curva nord[52]) e la semifinale di ritorno di Coppa, sommersa da polemiche.[53]

La vicinanza di Firenze con altre città dell'Italia centrosettentrionale ha portato a considerare gli incontri sportivi tra queste dei veri e propri derby; il più famoso e storico è quello che viene chiamato, prevalentemente dai giornalisti, il Derby dell'Appennino, giocato tra Fiorentina e Bologna, nato per motivi storico-geografici (le due città sono distanti meno di 100 km in linea d'aria sull'asse sud-nord e sono separate dall'intero Appennino tosco-emiliano).[26] Il primo derby ufficiale fra le due squadre si disputò a Firenze, nello stadio di via Bellini, il 25 novembre 1928, terminato 2-3 per i rossoblu.[54] Il derby dell'Arno è un invece un derby provinciale, che vede di fronte Fiorentina ed Empoli;[55] la cittadina in linea d'aria è distante dal capoluogo toscano circa 22 km[56] e sono unite appunto dal fiume Arno. Il primo derby, giocato il 30 novembre 1986, vide la vittoria dell'Empoli per 1-0.[57]

La rivalità tra Fiorentina e Siena, che dà origine al derby guelfi-ghibellini, è dovuta alle battaglie medioevali tra guelfi e ghibellini ed è sentita soprattutto da quella parte di tifosi del Siena che si definiscono "filo-ghibellini";[58] molto citate le storiche battaglie tra guelfi e ghibellini, come quella avvenuta a Montaperti nel 1260, vinta dai ghibellini senesi e quella di Colle Val d'Elsa nel 1269, vinta dai guelfi fiorentini uniti ai guelfi colligiani[58], inoltre la provincia di Siena è quella con il maggior numero di sostenitori viola, subito dopo quella di Firenze, vedendo così un "derby nel derby"[38] [58]. Rivalità assai sentita con l'Atalanta da molti anni, acredine con il Brescia, rivalità meno sentite anche con Udinese, Avellino, Ascoli, Cesena, Cagliari, Padova, Pescara e Ternana, complice il legame dei gigliati con gli scaligeri.[59]

Statistiche dei derby dell'ACF Fiorentina (Aggiornamento al 30 luglio 2023)
Squadra[54] V P S GF
Fiorentina 61 51 47 212
Bologna 47 51 61 178
Squadra[60] V P S GF
Fiorentina 16 9 7 49
Empoli 7 9 16 28
Squadra V P S GF
Fiorentina 13 7 4 37
Pisa 4 7 13 15
Squadra[61] V P S GF
Fiorentina 14 5 4 40
Siena 4 5 14 15
Statistiche degli incontri dell'ACF Fiorentina con la Juventus (Aggiornamento al 07 aprile 2015)
Squadra V P S GF
Fiorentina 34 51 71 166
Juventus 71 51 34 247
Squadra[62] V P S GF
Fiorentina casa 27 30 22 100
Juventus 22 30 27 90
Squadra[63] V P S GF
Juventus casa 49 21 7 157
Fiorentina 7 21 49 66

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Classifica tifosi in Italia, su calcioefinanza.it.
  2. ^ IL TIFO CALCISTICO - SETTEMBRE 2016
  3. ^ GLI ITALIANI E IL CALCIO
  4. ^ IL TIFO CALCISTICO IN ITALIA
  5. ^ IL TIFO CALCISTICO IN ITALIA
  6. ^ Nicola Guerra, Valentina Imperi e Claudia Vardanega, 2010, pagg. 45-52.
  7. ^ a b c Nascita degli Ultras, su xoomer.virgilio.it, Viola Ultras. URL consultato il 13 ottobre 2010.
  8. ^ Filmato audio TuttoCurve, https://www.youtube.com/watch?v=MXIhc2KBGTk, 19 maggio 2014.
  9. ^ Fiorentina, Curva Fiesole vuota contro la Juve: "Non c'è niente da festeggiare, saremo nel fango", in SportMediaset, 4 novembre 2023.
  10. ^ Addio a Giorgio Napolitano, il Presidente “Collare d’Oro”. Minuto di silenzio nelle manifestazioni sportive, su friuliveneziagiulia.coni.it, 23 settembre 2023.
  11. ^ Serie A, fischi al minuto di silenzio per Napolitano: multa di 5mila euro per 5 club, in Sky Sport, 25 settembre 2023.
  12. ^ Fiorentina-Maccabi Haifa, tensioni tra la curva Fiesole e i giocatori israeliani, in msn.com, 14 marzo 2024.
  13. ^ Serie A, la classifica per riempimento stadi nel girone d'andata, su calcioefinanza.it.
  14. ^ Medie spettatori record in Serie A: Cagliari all’undicesimo posto, su calciocasteddu.it.
  15. ^ Abbonamenti – Raggiunto il livello del 2013. Il record dei Della Valle potrebbe essere superato, su violanews.com.
  16. ^ ARTEMIO FRANCHI, su beppechiappella.com.
  17. ^ I gruppi più importanti al seguito della Fiorentina che si sono alternati tra gli anni '70 e '80, su xoomer.virgilio.it, Viola Ultras. URL consultato il 13 ottobre 2010.
  18. ^ Storia del Centro Coordinamento Viola Club, su accvc.it. URL consultato il 20 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  19. ^ Filippo Luti, L'Ordine del Marzocco, Storia dei primi tifosi della Fiorentina, ISBN 978-88-6999-113-4.
  20. ^ a b c d e f g h i j Curva Ospiti | I tifosi della Fiorentina, su pianetaempoli.it, 4 maggio 2019.
  21. ^ a b c La storia del gemellaggio tra i tifosi della Fiorentina e quelli del Verona. Una storia di amicizia e fratellanza vera, su labaroviola.com, 11 luglio 2020.
  22. ^ a b Mentalità Ultras nel ricordo del Pompa, in Viola Club Gorinello 1980. URL consultato il 24 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).
  23. ^ https://www.tifonet.it/notizie/collettivo-autonomo-viola-58
  24. ^ Fulvio Bianchi, 25 miliardi, Baggio è d'oro, in la Repubblica, 18 maggio 1990.
  25. ^ Emanuela Audisio, Guerriglia in nome di un campione, in la Repubblica, 19 maggio 1990.
  26. ^ a b c d e f g h Gemellaggi e rivalità, su xoomer.virgilio.it, Viola Ultras. URL consultato il 13 ottobre 2010.
  27. ^ Massimo Cervelli, Profondo viola. Il caso Fiorentina, Odradek, 2002, pp. 58-85, ISBN 88-86973-69-1.
  28. ^ Il lungo calvario della Fiorentina, su repubblica.it, 1º agosto 2002.
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E noi ve lo diciamo (di Gianluca Marcon, 2011)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Viola Channel.tv, media ufficiale dell'ACF Fiorentina
  • Fiorentina.it, testata giornalistica on-line, specializzata sulle notizie della ACF Fiorentina
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