Walter Matthau: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 166: | Riga 166: | ||
{{Box successione|carica=[[Oscar al miglior attore non protagonista]]| precedente= [[Martin Balsam]]<br/>per ''[[L'incredibile Murray: l'uomo che disse no]]''| successivo= [[George Kennedy]] <br/> per ''[[Nick Mano Fredda]]''|periodo= [[1967]] <br/>per ''[[Non per soldi... ma per denaro]]''}} |
{{Box successione|carica=[[Oscar al miglior attore non protagonista]]| precedente= [[Martin Balsam]]<br/>per ''[[L'incredibile Murray: l'uomo che disse no]]''| successivo= [[George Kennedy]] <br/> per ''[[Nick Mano Fredda]]''|periodo= [[1967]] <br/>per ''[[Non per soldi... ma per denaro]]''}} |
||
{{Template:Tony Award al miglior attore in uno spettacolo}} |
|||
{{Controllo di autorità}} |
{{Controllo di autorità}} |
||
{{Portale|biografie|cinema}} |
{{Portale|biografie|cinema}} |
Versione delle 15:51, 26 mag 2016
Walter Matthau, nome d'arte di Walter John Matthow[1] (New York, 1º ottobre 1920 – Santa Monica, 1º luglio 2000), è stato un attore statunitense.
Biografia
Matthau nacque nel Lower East Side, un quartiere di Manhattan (New York), il 1º ottobre del 1920, figlio di Milton Matthow, un elettricista e venditore ambulante russo, nato a Kiev (nell'odierna Ucraina), e della lituana Rose Berolsky, operaia presso una fabbrica tessile, ambedue di origine ebraica[2][3][4].
Da ragazzino lavorò come venditore di gelati e, all'età di 22 anni, entrò a far parte dello Yiddish Theatre[5]. Durante la Seconda guerra mondiale si arruolò in aviazione[6] ed una volta tornato in patria, nel 1947, lavorò a Broadway e per la televisione statunitense.
Il suo volto dai lineamenti marcati e rudi influenzò gli inizi della sua carriera, relegandolo per tutti gli anni cinquanta e la prima metà dei sessanta in ruoli minori da caratterista. L'espressione sorniona, l'indole tendenzialmente brontolona (che egli metterà a frutto nelle commedie sofisticate di fine anni sessanta), la fisicità dinoccolata del suo metro e 89 di altezza, la mimica capace di alternare maschere impenetrabili ad altre tipicamente umoristiche, permisero a Matthau di dimostrare la propria versatilità di interprete nei più svariati generi, dalle commedie ai film d'azione.
Il primo a volerlo fu Burt Lancaster che lo diresse, in un ruolo minore, nel western Il vagabondo delle frontiere (1955). Successivamente fu diretto da Elia Kazan in Un volto nella folla (1957), da Richard Quine in Noi due sconosciuti (1960) e da Stanley Donen nel giallo-rosa Sciarada (1963). Nello stesso periodo Matthau si cimentò nella regia, autodirigendosi in Gangster Story (1959).
In seguito apparve in Ciao, Charlie (1964), musical di Vincente Minnelli, e nel ruolo inusuale di consigliere strategico nel fantapolitico A prova di errore (1964), di Sidney Lumet, ed in un altro thriller d'azione come Mirage (1965), con Gregory Peck.
Il sodalizio con Jack Lemmon
All'età di 46 anni, Matthau raggiunse la fama internazionale grazie all'intuito di Billy Wilder, che accoppiò il "burbero" Matthau all' "angelico" Jack Lemmon nella commedia Non per soldi... ma per denaro (Oscar 1966). La coppia Lemmon-Matthau tornerà più volte sullo schermo in film campioni d'incassi come La strana coppia (1968), di Gene Saks, e La strana coppia 2 (1998), di Howard Deutch; Prima pagina (1974) e Buddy Buddy (1982), entrambi di Wilder; Due irresistibili brontoloni (1993), di Donald Petrie, e That's amore - Due improbabili seduttori (1995), ancora di Deutch; Gli impenitenti (1997), di Martha Coolidge. Inoltre i due apparvero, sebbene in scene diverse, nei film drammatici JFK - Un caso ancora aperto (1991), di Oliver Stone, e Storie d'amore (1995), diretto dal figlio di Matthau, Charles. Matthau fu inoltre diretto da Lemmon nella sua unica prova dietro la macchina da presa, Vedovo, aitante, bisognoso d'affetto, offresi... anche babysitter (1971).
La carriera di Matthau conta anche alcune partecipazioni a film d'azione: Don Siegel lo diresse nel noir Chi ucciderà Charley Varrick?, cui seguirono un altro paio di interessanti interpretazioni ne L'ispettore Martin ha teso la trappola (1973) e Il colpo della metropolitana (Un ostaggio al minuto) (1974).
Tra gli altri film interpretati, si ricordano È ricca, la sposo e l'ammazzo (1971), il cui protagonista è inizialmente intenzionato a eliminare la ricca consorte, poi si rassegna alla stralunata ingenuità di lei, fino a desistere dai suoi propositi; Appartamento al Plaza (1971); California Suite (1978); Due sotto il divano (1980), che lo ripropose in una spy-comedy capace di coniugare azione e umorismo; Come ti ammazzo un killer (1982); Quel giardino di aranci fatti in casa di Herbert Ross, incentrato sull'autorappresentazione dell'uomo di spettacolo sul palcoscenico della vita; Pirati (1986), di Roman Polanski. Seguì l'incontro con Roberto Benigni, che scelse Matthau per interpretare il ruolo del sacerdote ne Il piccolo diavolo (1988), prima dell'irriverente apologo antipsichiatrico ne Lo strizzacervelli (1988), al fianco di Dan Aykroyd. Fra gli ultimi titoli, da ricordare Genio per amore (1995) e Avviso di chiamata (2000), il suo ultimo film.
Matthau fu stroncato da un infarto il 1º luglio 2000, all'età di 79 anni, a Santa Monica in California. Dopo essere stato sottoposto a chirurgia cardiaca nel 1985, i medici gli avevano diagnosticato un cancro al colon che, al momento della morte, si era diffuso nel fegato, ai polmoni e al cervello[7].
È sepolto nel Westwood Village Memorial Park Cemetery, accanto all'amico e collega Jack Lemmon, che morì l'anno successivo[8].
Vita privata
Matthau si sposò due volte: dal 1948 al 1958 con Grace Geraldine Johnson, dalla quale ebbe due figli, Jenny (1949) e David (1953); poi dal 1959 fino alla morte con l'attrice Carol Grace, dalla quale ebbe il figlio Charles (1962), che diresse il padre in un paio di film televisivi degli anni novanta, oltre ad apparire occasionalmente al suo fianco in alcuni titoli.
Filmografia
Cinema
- Il kentuckiano (The Kentuckian), regia di Burt Lancaster (1955)
- Il cacciatore di indiani (The Indian Fighter), regia di André De Toth (1955)
- Dietro lo specchio (Bigger Than Life), regia di Nicholas Ray (1956)
- Un volto nella folla (A Face in the Crowd), regia di Elia Kazan (1957)
- I bassifondi del porto (Slaughter on Tenth Avenue), regia di Arnold Laven (1957)
- La via del male (King Creole), regia di Michael Curtiz (1958)
- Gli evasi del terrore (Voice in the Mirror), regia di Harry Keller (1958)
- Il sentiero della rapina (Ride the Crooked Trail), regia di Jesse Hibbs (1958)
- È sbarcato un marinaio (Onionhead), regia di Norman Taurog (1958)
- Gangster Story, regia di Walter Matthau (1959)
- Noi due sconosciuti (Strangers When We Meet), regia di Richard Quine (1960)
- Solo sotto le stelle (Lonely Are the Brave), regia di David Miller (1962)
- Come ingannare mio marito (Who's Got the Action?), regia di Daniel Mann (1962)
- Island of Love, regia di Morton DaCosta (1963)
- Sciarada (Charade), regia di Stanley Donen (1963)
- A prova di errore (Fail-Safe), regia di Sidney Lumet (1964)
- Una nave tutta matta (Ensign Pulver), regia di Joshua Logan (1964)
- Ciao, Charlie (Goodbye Charlie), regia di Vincente Minnelli (1964)
- Mirage, regia di Edward Dmytryk (1965)
- Non per soldi... ma per denaro (The Fortune Cookie), regia di Billy Wilder (1966)
- Una guida per l'uomo sposato (A Guide for the Married Man), regia di Gene Kelly (1967)
- La strana coppia (The Odd Couple), regia di Gene Saks (1968)
- Diario segreto di una moglie americana (The Secret Life of an American Wife), regia di George Axelrod (1968)
- Candy e il suo pazzo mondo (Candy), regia di Christian Marquand (1968)
- Hello, Dolly!, regia di Gene Kelly (1969)
- Fiore di cactus (Cactus Flower), regia di Gene Saks (1969)
- È ricca, la sposo e l'ammazzo (A New Leaf), regia di Elaine May (1971)
- Appartamento al Plaza (Plaza Suite), regia di Arthur Hiller (1971)
- Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter (Kotch), regia di Jack Lemmon (1971)
- Un marito per Tillie (Pete 'n' Tillie), regia di Martin Ritt (1972)
- Chi ucciderà Charley Varrick? (Charley Varrick), regia di Don Siegel (1973)
- L'Ispettore Martin ha teso la trappola (The Laughing Policeman), regia di Stuart Rosenberg (1973)
- Il colpo della metropolitana (Un ostaggio al minuto) (The Taking of Pelham One Two Three), regia di Joseph Sargent (1974)
- Terremoto (Earthquake), regia di Mark Robson (1974)
- Prima pagina (The Front Page), regia di Billy Wilder (1974)
- I ragazzi irresistibili (The Sunshine Boys), regia di Herbert Ross (1975)
- Che botte se incontri gli "Orsi" (The Bad News Bears), regia di Michael Ritchie (1976)
- Visite a domicilio (House Calls), regia di Howard Zieff (1978)
- Ultimo handicap (Casey's Shadow), regia di Martin Ritt (1978)
- California Suite, regia di Herbert Ross (1978)
- E io mi gioco la bambina (Little Miss Marker), regia di Walter Bernstein (1980)
- Due sotto il divano (Hopscotch), regia di Ronald Neame (1980)
- Una notte con vostro onore (First Monday in October), regia di Ronald Neame (1981)
- Buddy Buddy, regia di Billy Wilder (1981)
- Quel giardino di aranci fatti in casa (I Ought to Be in Pictures), regia di Herbert Ross (1982)
- Come ti ammazzo un killer (The Survivors), regia di Michael Ritchie (1983)
- Dinosauri a colazione (Movers & Shakers), regia di William Asher (1985)
- Pirati (Pirates), regia di Roman Polanski (1986)
- Lo strizzacervelli (The Couch Trip), regia di Michael Ritchie (1988)
- Il piccolo diavolo, regia di Roberto Benigni (1988)
- JFK - Un caso ancora aperto (JFK), regia di Oliver Stone (1991)
- Dennis la minaccia (Dennis the Menace), regia di Nick Castle (1993)
- Due irresistibili brontoloni (Grumpy Old Men), regia di Donald Petrie (1993)
- Genio per amore (I.Q.), regia di Fred Schepisi (1994)
- Storie d'amore (The Grass Harp), regia di Charles Matthau (1995)
- That's amore - Due improbabili seduttori (Grumpier Old Men), regia di Howard Deutch (1995)
- Una coppia di scoppiati (I'm Not Rappaport), regia di Herb Gardner (1996)
- Gli impenitenti (Out to Sea), regia di Martha Coolidge (1997)
- La strana coppia 2 (The Odd Couple II), regia di Howard Deutch (1998)
- Avviso di chiamata (Hanging Up), regia di Diane Keaton (2000)
Televisione
- Alfred Hitchcock presenta (Alfred Hitchcock presents), serie TV, episodi: 4x4 (1958) - 6x3 (1960) - 7x4 (1961)
- Eroe per un giorno (The Incident) – film TV, regia di Joseph Sargent (1990)
- La signora Lambert è fuggita (Mrs. Lambert remembers love) - film TV (1991)
- Incidente a Baltimora (Against Her Will: An Incident in Baltimore) – film TV, regia di Delbert Mann (1992)
- Un processo in provincia (Incident in a Small Town) – film TV, regia di Delbert Mann (1994)
Riconoscimenti
Premi Oscar
- 1967 - Miglior attore non protagonista per Non per soldi... ma per denaro
- 1972 - Nomination miglior attore protagonista per Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter
- 1976 - Nomination miglior attore protagonista per I ragazzi irresistibili
Golden Globe
- 1967 - Nomination miglior attore in un film commedia o musicale per Non per soldi... ma per denaro
- 1969 - Nomination miglior attore in un film commedia o musicale per La strana coppia
- 1972 - Nomination miglior attore in un film commedia o musicale per Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter
- 1973 - Nomination miglior attore in un film commedia o musicale per Un marito per Tillie
- 1975 - Nomination miglior attore in un film commedia o musicale per Prima pagina
- 1976 - Miglior attore in un film commedia o musicale per I ragazzi irresistibili
- 1981 - Nomination miglior attore in un film commedia o musicale per Due sotto il divano
- 1981 - Nomination miglior attore in un film commedia o musicale per Una notte con vostro onore
Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Walter Matthau è stato doppiato da:
- Renato Turi in L'ispettore Martin ha teso la trappola, La strana coppia, Sciarada, Non per soldi... ma per denaro, A prova di errore, Hello, Dolly!, ...e io mi gioco la bambina, Come ingannare mio marito, Chi ucciderà Charley Varrick?, Buddy Buddy, Mirage, Noi due sconosciuti, Due sotto il divano, I ragazzi irresistibili, California Suite, Visite a domicilio, Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto, Che botte se incontri gli "Orsi", Pirati, Il piccolo diavolo
- Pietro Biondi in Ricordo d'amore, Due irresistibili brontoloni, Storie d'amore, That's amore - Due improbabili seduttori, Una coppia di scoppiati
- Gualtiero De Angelis in Un volto nella folla, Il kentuckiano, Il cacciatore di indiani, È sbarcato un marinaio
- Renato Mori in Dennis la minaccia, Love After Death, Avviso di chiamata
- Gianrico Tedeschi in Appartamento al Plaza, È ricca, la sposo e l'ammazzo
- Mario Pisu in Dietro lo specchio, I bassifondi del porto
- Nando Gazzolo in La via del male, Gli evasi del terrore
- Giorgio Capecchi in Il sentiero della rapina
- Dario Penne in Solo sotto le stelle
- Stefano Sibaldi in Una nave tutta matta
- Luigi Pavese in Ciao, Charlie
- Renzo Palmer in Fiore di cactus
- Giorgio Piazza in Vedovo, aitante, bisognoso di affetto offresi anche baby sitter
- Ferruccio Amendola in Un marito per Tillie, Prima pagina
- Bruno Persa in Visite a domicilio
- Glauco Onorato in Lo strizzacervelli
- Carlo Marini in Eroe per un giorno
- Luciano De Ambrosis in JFK - Un caso ancora aperto
- Sergio Fiorentini in Contro la sua volontà
- Gianni Bonagura in Genio per amore
- Gil Baroni in Gli impenitenti
- Carlo Baccarini in La strana coppia 2
Note
- ^ La voce secondo cui il suo vero nome sarebbe stato Walter Foghorn Matuschanskayasky è semplicemente una burla, alimentata dallo stesso Matthau per molti anni. Tuttavia, l'attore si fece accreditare sotto il nome di Walter Matuschanskayasky nel film Terremoto (1974), nel quale vi appare in un cameo ((EN) La leggenda del nome su Snopes)
- ^ Judy Stone, Matthau – A Sex Symbol Or a Jewish Mother?, in The New York Times, NYTimes.com, 8 settembre 1968. URL consultato il 3 febbraio 2014.subscription required
- ^ Walter Matthau profile at, su filmreference.com. URL consultato il 3 febbraio 2014.
- ^ Mel Gussow, Walter Matthau, 79, Rumpled Star and Comic Icon, Dies, in The New York Times, NYTimes.com, 2 luglio 2000. URL consultato il 3 febbraio 2014.
- ^ Annie Cofone, Strolling Back Into the Golden Age of Yiddish Theater, in The New York Times, NYTimes.com, 8 giugno 2012. URL consultato il 3 febbraio 2014.
- ^ Svolse il servizio militare nell'United States Army Air Corps insieme a James Stewart
- ^ Walter Matthau - Academy award winning actor (The Odd Couple)
- ^ In questo cimitero riposano le spoglie della moglie di Walter e di altri personaggi quali Marilyn Monroe, Truman Capote, Natalie Wood e Donna Reed
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Walter Matthau
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Walter Matthau
Collegamenti esterni
- Walter Matthau, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo.
- (EN) Walter Matthau, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100234841 · ISNI (EN) 0000 0001 1507 2371 · LCCN (EN) n84034686 · GND (DE) 118813986 · BNE (ES) XX1092610 (data) · BNF (FR) cb13897229s (data) · J9U (EN, HE) 987007446102105171 · CONOR.SI (SL) 25434979 · WorldCat Identities (EN) lccn-n84034686 |
---|
- Premi Oscar nel 1967
- Premi Oscar al miglior attore non protagonista
- Attori statunitensi del XX secolo
- Nati nel 1920
- Morti nel 2000
- Nati il 1º ottobre
- Morti il 1º luglio
- Nati a New York
- Comici statunitensi
- Premi BAFTA al miglior attore protagonista
- Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale
- David di Donatello per il miglior attore straniero
- Personalità statunitensi della seconda guerra mondiale