Coordinate: 40°00′28.66″N 9°13′29.99″E

Desulo: differenze tra le versioni

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Versione delle 21:41, 31 ago 2023

Desulo
comune
(IT) Desulo
(SC) Désulu
Desulo – Stemma
Desulo – Bandiera
Desulo – Veduta
Desulo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoMattia Casula (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate40°00′28.66″N 9°13′29.99″E
Altitudine888[1] m s.l.m.
Superficie74,5 km²
Abitanti2 096[2] (31-10-2022)
Densità28,13 ab./km²
FrazioniAsuai, Issiria, Ovolaccio
Comuni confinantiAritzo, Arzana, Belvì, Fonni, Ovodda, Tiana, Tonara, Villagrande Strisaili
Altre informazioni
Cod. postale08032
Prefisso0784
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT091016
Cod. catastaleD287
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Nome abitanti(IT) desulesi
(SC) desulesos
Patronosan Duster
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Desulo
Desulo
Desulo – Mappa
Desulo – Mappa
Posizione del comune di Desulo all'interno della provincia di Nuoro
Sito istituzionale

Desulo (Désulu in sardo[4]) è un comune italiano di 2 096 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna.

Geografia fisica

Territorio

Vista dell'abitato

La sua altitudine varia dai circa 830 ai 1000 m s.l.m., Desulo è parte integrante del Mandrolisai. È costituito da tre rioni: Issiria, Ovolaccio e Asuai, separati prima della costruzione della strada Desulo-Fonni e uniti in seguito ad un boom edilizio negli anni sessanta e settanta.

Origini del nome

Presunte fonti riportate sulle carte di Arborea, rivelatesi un falso storico, facevano derivare etimologicamente il nome da esule o esilium, a indicare un gruppo di cristiani cacciati da Calmedia, l'odierna Bosa.

Altre ricerche etimologiche vorrebbero origine del nome da "esulene" (luogo esposto al sole), o dal fenicio "desce" (erba, pascolo, luogo adatto al pascolo).

Storia

Desulo nel medioevo faceva parte del Giudicato di Arborea, collocata nella curatoria del Mandrolisai. Alla sconfitta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, ma ottenne, come tutto il Mandrolisai, di essere governato da un signore nativo della contrada e scelto per elezione. Nel 1711 fu incorporato nella contea di San Martino, feudo dei Valentino, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del comune di Desulo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 2008.[5]

«Stemma semipartito troncato: il primo di rosso, al palo d'oro caricato di tre stelle di otto raggi di rosso; il secondo di argento, al ramoscello di agrifoglio, fogliato di cinque, di verde, fruttato di rosso; il terzo di azzurro, al muflone d'oro, fermo, la testa di fronte, sostenuto dalla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

La vecchia parrocchia dedicata a sant'Antonio Abate (patrono di Desulo), struttura importante dal punto di vista architettonico e storico-artistico.

Architetture civili

Il centro storico, caratterizzato dalle tipiche case realizzate in pietra di scisto, conserva scorci immutati nel tempo.

Siti archeologici

Da segnalare il nuraghe più alto della Sardegna in località Ura 'e Sole, la tomba dei giganti di Sa Sedda 'e s'ena e le domus de janas di Occile.

Luoghi di interesse naturalistico

Attrazioni turistiche sono la montagna ricca di boschi e foreste incontaminate come Girgini. Desulo è la base di partenza ideale per le escursioni sulla vetta più alta della Sardegna, punta La Marmora, a 1834 m s.l.m.. Sempre da Desulo, percorrendo la strada provinciale 7 per Fonni, è possibile raggiungere il passo di Tascusì, considerato il secondo valico automobilistico più alto della Sardegna a circa 1245 m s.l.m.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Lingue e dialetti

La variante del sardo parlata a Desulo è riconducibile alla Limba de mesania.

Tradizioni e folclore

Festività e tradizioni popolari

Costume tradizionale
(SC)

«Fiera e ruzza, in mesu a sos castanzos
seculares, ses posta, o bidda mia;
attaccada a sos usos de una ‘ia,
generosa, ospitale a sos istranzos.
Sos fizos tuos, pienos d'energia,
chircant in donzi parte sos balanzos
cun cuddos cadditteddos fortes, lanzos,
carrigos de diversa mercantzia.
Gai passende vida trista e lanza
girant s'isula nostra ventureris;
e cand'intrant in carchi bidd'istranza
tott'isclamant: Accò sos castanzeris!
E issos umiles narant: Eh… castanza!
E chie comporat truddas e tazeris?
»

(IT)

«Fiera e grezza in mezzo ai castagni
secolari, sei posto, oh paese mio;
aggrappato agli usi di una volta,
generoso, ospitale con gli stranieri.
I figli tuoi, pieni di energia,
Cercano dappertutto di che vivere
con quei cavallini forti, magri,
carichi di diversa mercanzia.
Così passando una vita triste e misera
girano la nostra isola all'avventura;
e quando entrano in qualche altro paese
esclamano tutti: Ecco i venditori di castagne!
ed essi umilini gridano: Eh... castagne!
Chi ci compra mestoli e taglieri?
»

  • La sagra "La Montagna Produce" si tiene dal 31 ottobre al 2 novembre dal 1991 promuove e valorizza i prodotti tipici della montagna, l'artigianato artistico e le secolari tradizioni. Durante la sagra viene assegnato il premio letterario Montanaru, riservato ai poeti sardi. Numerose sono le iniziative culturali collaterali alla manifestazione. Altre festività sono la Sagra della Madonnina della neve, sagra che si tiene la prima settimana di agosto nel passo di Tascusì, la festa del patrono Sant'Antonio Abate a gennaio con l'accensione di un grande falò ("su fogu 'e sant'antoni"), Inoltre le feste di san Basilio e san Sebastiano patroni di Ovolaccio e di Asuai.

Attualmente[non chiaro] si cerca di riportare in uso varie tradizioni come la transumanza, con le pecore portate all'arrivare della primavera dal Campidano al paese. A Desulo è ancora possibile vedere le donne anziane col costume tradizionale, fatto in orbace rosso e ricamato con colori vivissimi.

La spianata di Desulo

Geografia antropica

Asuai

Asuai è uno dei tre borghi montani che compone il centro abitato di Desulo, in provincia di Nuoro. È localizzato a 820 metri sul livello del mare e ha una popolazione di 1092 abitanti. Sino all'Ottocento era staccato di oltre un chilometro dal resto di Desulo e aveva una propria cartellonistica. Tanto che in diverse cartine geografiche, veniva sino a poco tempo fa, indicato separatamente. Storicamente conosciuto come Asnay, poi divenuto Asuai, il nome senza dubbio fa emergere una origine sardiana o comunque protosardiana[7]. Viene citato anche nelle fonti come villaggio che pagava le decime alla curia Romana al posto di Desulo (M. Pittau op.cit). È noto per essere il rione degli ambulanti desulesi (viagiantes o camminantes) che portavano le loro mercanzie in giro per la Sardegna. Agli ambulanti è anche dedicata una piazza antistante la chiesa di San Sebastiano martire. Altro luogo di interesse è la piazzetta Tonino Puddu, dedicata al grande maestro del folklore di Nuoro, prematuramente scomparso. Il sito si trova lungo la strada principale, ovvero la via Cagliari.

Contrariamente a quello che accade nel resto del comune di Desulo, Asuai celebra san Sebastiano con due ricorrenze votive. Una invernale, con gli eventi del 19 e 20 gennaio e l'altra estiva, la prima domenica di luglio. Prima della festa, gli appartenenti al comitato, eseguono una questua rituale per raccogliere i proventi per la festa in tutte le abitazioni di Asuai prima e poi nel resto del paese.

Nel territorio di Asuai esistono ancora una ventina di vigne attive. Si tratta di alcuni dei vigneti più alti in Sardegna, quasi a ridosso degli ottocento metri. In passato, infatti il territorio di Asuai, a partire dalla fine del paese fino a giungere alla stazione ferroviaria di Montecorte (Desulo-Tonara) era adibito alla coltivazione di vite e frutteto. Nonostante il progressivo abbandono dei vigneti, almeno una decina di famiglie si occupa della loro cura.

Monumenti

Il borgo non presenta particolari costruzioni storiche, tranne il nucleo abitativo di matrice ottocentesca presente nella zona Carrottu e la chiesa di San Sebastiano, patrono, su base secentesca e modificata da successivi rifacimenti. All'interno del suo territorio non sono censiti altri presidi religiosi.

Issiria

Issiria è uno dei tre borghi montani che compone il centro abitato di Desulo. Situato a 900 metri sul livello del mare, è uno dei rioni più importanti e popolosi.

Ovolaccio

Infrastrutture e trasporti

Ferrovie

Il comune è servito dalla stazione di Desulo-Tonara, posta circa cinque chilometri a sud-ovest del paese nel territorio comunale di Tonara: la struttura, posta lungo la ferrovia Isili-Sorgono, dal 1997 è attiva esclusivamente per finalità turistiche legate al servizio Trenino Verde dell'ARST

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Francesco Mammoliti liste civiche di centro-sinistra Sindaco [8]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Salvatore Ignazio Borto centro Sindaco [9]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Giuseppe Antonio Zanda lista civica Sindaco [10]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Gian Luigi Littarru lista civica "Desulo nel Cuore" Sindaco [11]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Gian Luigi Littarru lista civica "Desulo nel Cuore" Sindaco [12]
26 ottobre 2020 in carica Giovanni Cristian Melis lista civica "Desulo domani" Sindaco [13]

Gemellaggi

Note

  1. ^ Tavola: Popolazione residente - Nuoro (dettaglio loc. abitate) - Censimento 2001, su Istat.it. URL consultato il 28 novembre 2015.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2022 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 249, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Desulo (Nuoro) D.P.R. 09.04.2008 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 30 settembre 2021.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Massimo Pittau, I Toponimi della Sardegna Meridionale.
  8. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  13. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 2 novembre 2020.

Bibliografia

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