Stazione di Desulo-Tonara

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Desulo-Tonara
stazione ferroviaria
Desulo-Tonara-Fonni
La stazione nei primi anni di attività in una foto di Vittorio Besso
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTonara
Coordinate39°59′35.85″N 9°10′52.95″E / 39.993291°N 9.181376°E39.993291; 9.181376
Altitudine580 m s.l.m.
Lineeferrovia Isili-Sorgono
Storia
Stato attualesenza traffico
Attivazione1889
Caratteristiche
Tipostazione ferroviaria passante in superficie
Binari3
Interscambiautobus interurbani

La stazione di Desulo-Tonara, in passato denominata anche Desulo-Tonara-Fonni, è una stazione ferroviaria posta nel comune di Tonara, lungo la linea Isili-Sorgono, dal 1997 utilizzata esclusivamente per scopi turistici.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo scalo fu realizzato su iniziativa della Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna a fine Ottocento parallelamente ai lavori di costruzione della Isili-Sorgono e venne attivato il 3 novembre 1893[1][2][3], data di apertura al traffico del tronco ferroviario Meana Sardo-Sorgono che completava la linea[1].

Da allora e per poco più di un secolo la stazione servì gli abitati di Desulo e Tonara, passando alla gestione della Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921 e alle Ferrovie della Sardegna nel 1989. Il 15 novembre 1922 l'impianto assunse il nome di "Desulo-Tonara-Fonni"[4], per poi tornare alla denominazione originaria nel decennio successivo[5]. Con la decisione di destinare la Isili-Sorgono all'utilizzo esclusivamente turistico a partire dal 16 giugno 1997[6] lo scalo cessò la sua attività regolare, restando in uso per il solo progetto Trenino Verde. Da allora la stazione (dal 2010 di proprietà dell'ARST) è inutilizzata e priva di traffico per buona parte dell'anno, fatto salvo il periodo estivo in cui viene attivato un servizio di treni turistici a calendario. Dall'agosto 2017 la stazione è temporaneamente chiusa al traffico per via dello stato in cui versano alcuni ponti nel tratto a nord di Laconi[7].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione, di tipo passante, è posta ai piedi della SS 295 a sud dei centri di Desulo e Tonara. Nell'impianto sono presenti complessivamente tre binari a scartamento da 950 mm[8]: da quello di corsa hanno origine un secondo binario (di incrocio) sul lato ovest ed un tronchino che si dirama nella parte nord della stazione terminando dinanzi all'ex magazzino merci, ubicato come gli altri edifici dello scalo nella parte est dell'impianto. Il binario merci è dotato inoltre di un prolungamento tronco terminante all'uscita della stazione in direzione Sorgono.

Oltre al magazzino merci lo scalo è dotato di un fabbricato viaggiatori a due piani e tre accessi sul lato binari[9] e di un ulteriore edificio per le ritirate; presente in stazione inoltre un rifornitore idrico del tipo a cisterna metallica su costruzione in muratura.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Dall'estate 1997 la stazione è utilizzata esclusivamente per il traffico turistico, tuttavia dalla fine dell'estate 2017 nessuna relazione serve la struttura in quanto ricompresa in un tratto della Isili-Sorgono provvisoriamente chiuso all'esercizio per problemi infrastrutturali[7].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è dotata di una sala d'attesa (nel fabbricato viaggiatori) e di servizi igienici, sebbene di norma non siano a disposizione dell'utenza stante l'impresenziamento dello scalo.

  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

All'altezza del bivio di accesso alla stazione è posta una fermata delle autolinee interurbane dell'ARST, che permettono il collegamento con gli abitati di Desulo e Tonara oltre che con altri centri limitrofi e con Cagliari e Nuoro.

  • Fermata autobus Fermata autobus

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ogliari, p. 515.
  2. ^ Altara, p. 168.
  3. ^ Corda, p. 85.
  4. ^ Ogliari, p. 716.
  5. ^ Altara, p. 220.
  6. ^ Cronistoria delle FdS - Ferrovie della Sardegna, su digilander.libero.it. URL consultato l'8 agosto 2018.
  7. ^ a b Il Trenino Verde della Sardegna - Calendario 2018 (PDF), su arstspa.info, ARST, pp. 13-16, 38. URL consultato il 29 agosto 2018.
  8. ^ Altara, p. 191.
  9. ^ Stazione Barbagia Express Trenino Verde Desulo Sardegna, su barbagiaexpress.com. URL consultato l'8 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
  • Il Trenino Verde della Sardegna (catalogo dei viaggi), 17ª ed., ARST, 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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