Sovrani dei regni di Sicilia e di Napoli
Il seguente è un elenco cronologico dei sovrani dei regni di Sicilia e di Napoli, nonché del Regno delle Due Sicilie dalla conquista normanna all'unità d'Italia, organizzati secondo un uso consolidato in storiografia[1][2][3][4].
Le Contee normanne (1043-1130)[modifica | modifica wikitesto]
Il primo insediamento normanno nel Mezzogiorno d'Italia, nel 1027, si deve a Rainulfo Drengot, investito dal Duca di Napoli Sergio IV del titolo di conte di Aversa in compenso dell'aiuto ricevuto nel conflitto con i Longobardi del Principato di Capua. Nel giro di pochi anni si ebbe il rapido fiorire di signorie normanne:

Conti di Puglia, Altavilla (1043-1046)[modifica | modifica wikitesto]
Nome | Immagine | Nascita | Morte | Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||||
![]() Guglielmo |
prima del 1010 | 1046 | 1043 | 1046 | Guida di Sorrento nessun figlio |
Vassallo di Guaimario IV di Salerno, figlio di Tancredi d'Altavilla, capostipite del casato |
Conti di Puglia e Calabria, Altavilla (1046-1059)[modifica | modifica wikitesto]
Nome | Immagine | Nascita | Morte | Regno | Matrimoni | Note | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Inizio | Fine | ||||||
![]() |
1010 | 10 agosto 1051 | 1046 | 10 agosto 1051 | Gaitelgrima di Salerno un figlio e due figlie |
Fratello di Guglielmo e Umfredo e fratellastro di Roberto e Ruggero | |
![]() |
circa 1010 | agosto 1057 | 10 agosto 1051 | agosto 1057 | (1) Matilda Drengot due figli (2) Gaitelgrima di Salerno |
Fratello di Guglielmo e Drogone e fratellastro di Roberto e Ruggero | |
![]() Roberto |
![]() |
1015 | 17 luglio 1085 | agosto 1057 | 23 agosto 1059 | (1) Alberada di Buonalbergo un figlio e una figlia (2) Sichelgaita di Salerno tre figli e cinque figlie |
Fratello di Ruggero e fratellastro di Guglielmo, Drogone e Umfredo |
Duchi di Puglia e Calabria, Altavilla (1059-1130)[modifica | modifica wikitesto]Nel 1059 Roberto il Guiscardo fu investito da papa Niccolò II del titolo di Duca di Puglia, Calabria e Sicilia, quest'ultima ancora sotto il dominio arabo.
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Gran Conti di Sicilia, Altavilla (1071-1130)[modifica | modifica wikitesto]Nel 1070 si completa anche la conquista normanna della Sicilia e a Ruggero, fratello del Guiscardo, viene riconosciuto il titolo di Conte di Sicilia.
Re di Sicilia (1130-1282)[modifica | modifica wikitesto]Nel 1127, morto Guglielmo senza lasciare figli, il ducato viene annesso alla Contea di Sicilia, retta da Ruggero II. Il 27 settembre 1130 Ruggero II fu nominato Re di Sicilia dall'Antipapa Anacleto II, tale nomina fu poi confermata da Papa Innocenzo II nel 1139. Ruggero riuscirà poi a completare la conquista di tutto il meridione d'Italia entro il 1134, con la conquista del Ducato di Napoli, segnando la nascita di uno stato centralizzato. La capitale del nuovo stato era Palermo. ![]() Regno di Sicilia nel 1154. Normanni, Altavilla (1130-1198)[modifica | modifica wikitesto]
Svevi, Hohenstaufen (1194-1266)[modifica | modifica wikitesto]Costanza, figlia postuma di Ruggero II Rex Siciliae et Italiae, sposò il figlio di Federico Barbarossa Enrico di Svevia, re di Germania ed imperatore del Sacro Romano Impero, che carpì la successione al Regno di Sicilia spodestando il legittimo Re Guglielmo III, figlio di Tancredi; rimasta vedova, Costanza regnò in nome del figlio Federico II di Svevia, che fu anche re di Gerusalemme e Sacro Romano Imperatore.
Inglesi, Plantageneti (1254-1263)[modifica | modifica wikitesto]Edmondo il Gobbo, figlio del re Enrico III d'Inghilterra, ottenne il titolo re di Sicilia tra il 1254 e il 1263 da papa Innocenzo IV, purché conquistasse il regno con uomini e mezzi propri. Il re, non riuscendo ad affrontare le spese della spedizione, nel 1258 fu minacciato di scomunica da papa Alessandro IV, successore di Innocenzo. Fu allora che i baroni inglesi, capeggiati da Simone di Montfort, offrirono il loro appoggio al re a condizione che egli firmasse le Disposizioni o statuti di Oxford. Ma le pretese sull'isola restarono velleitarie. Francesi, Angioini (1266-1282)[modifica | modifica wikitesto]I Sovrani svevi, Federico II e Manfredi in particolare, batterono strade di espansione e affrancamento dalla tutela pontificia che li portarono a collidere con il Papato, le cui armi, investitura dei Sovrani e scomuniche, risultano fatali per la Dinastia sveva che si estinse con la decapitazione di Corradino nella piazza Mercato di Napoli nel 1268. Nel 1265 papa Clemente IV nominò re Carlo d'Angiò[5], fratello del re di Francia Luigi IX, che scese in Italia e conquistò l'intero regno di Sicilia con la battaglia di Benevento, inaugurando così la dinastia angioina. Sotto gli angioini la capitale viene trasferita da Palermo a Napoli.
Separazione dei regni (1282-1516)[modifica | modifica wikitesto]Carlo I d'Angiò perse la Sicilia nel 1282, a causa della rivolta dei Vespri Siciliani, in seguito alla quale la corona dell'isola viene offerta a Pietro d'Aragona. Il Regno di Sicilia si ritrovò diviso in due parti: l'isola siciliana, in mano agli aragonesi, e la parte continentale, tenuta dagli angioini, entrambi rivendicanti il titolo di Regno di Sicilia. La situazione troverà una sua ufficializzazione solo con la pace di Caltabellotta del 1302. Da questo momento, tuttavia, i re angioini di Napoli si diranno Re di Sicilia citra (Re di Napoli) con capitale Napoli e, del pari Re di Sicilia ultra (Re di Trinacria) con capitale Palermo, si diranno i sovrani aragonesi. Di fatto, nacque un nuovo regno, il Regno di Napoli, esteso su tutta la parte continentale del meridione d'Italia.
Re del Regno delle Due Sicilie, Borbone delle Due Sicilie (1816 - 1861)[modifica | modifica wikitesto]Dopo la caduta di Napoleone (1815) si ebbe il periodo detto Restaurazione in cui molte famiglie detronizzate dagli effetti della rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche tornarono sul trono, tra queste anche ai Borbone di Napoli fu concesso di tornare a regnare anche sul Regno di Napoli. L'anno seguente il Regno di Sicilia venne unito al Regno di Napoli creando il neonato Regno delle Due Sicilie con Napoli unica capitale. Per sancire l'unione dei due regni il re Ferdinando IV di Napoli (e III di Sicilia) decise di farsi chiamare Ferdinando I delle Due Sicilie. Anche il nome della casata reale venne emendato per riflettere il cambiamento avvenuto.
Dopo i plebisciti il Regno delle Due Sicilie venne annesso al nascente Regno d'Italia e cessò di esistere. Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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