Giuditta d'Evreux

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Ruggero di Sicilia e Giuditta d'Evreux

Giuditta d'Evreux (dopo il 10401076 circa) è stata una nobildonna normanna e prima contessa consorte di Sicilia, dal 1071 alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Giuditta, secondo il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale era la figlia primogenita di Guglielmo d'Évreux e della moglie[1], Adevisa[2], figlia secondogenita di Giroie[3], Signore d'Échauffour e di Montreuile e di Gisla di Bastembourg.
Guglielmo d'Évreux, secondo Orderico Vitale era il figlio terzogenito dell'Arcivescovo di Rouen e Conte di Évreux, e, per due anni (1035-1037) anche reggente del ducato di Normandia, Roberto e della moglie, Herleva[4], di cui non si conoscono gli ascendenti[5], che era già sua amante, prima del matrimonio[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La madre di Giuditta, Adevisa o Havisa, quando sposò Guglielmo d'Évreux, fratello del conte Riccardo d'Évreux, come conferma anche il monaco e cronista normanno, Guglielmo di Jumièges, nella sua Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, era già stata sposata ed era vedova di Roberto di Grentemaisnil[1][2].

Sempre secondo Orderico Vitale, Giuditta aveva una sorella uterina[6], di nome Emma, ed entrambe vivevano nel convento dell'Abbazia di Saint-Wandrille de Fontenelle[6], dove Roberto di Grantsmesil, fratello delle fanciulle (fratellastro di Giuditta). era priore del monastero[6]; essendo venute a conoscenza, attraverso il loro fratello/fratellastro, Roberto che alcuni Normanni si erano affermati in Puglia[6], le sorellastre decisero di non prendere più i voti e dalla Normandia si recarono in Italia[6]. Ambedue trovarono marito, verso il 1061: Giuditta si sposò con Ruggero I d'Altavilla, che, sempre secondo Goffredo Malaterra, era il settimo ed ultimogenito figlio del signore di Hauteville, Tancredi d'Altavilla e dalla sua seconda moglie Fresenda[7]; mentre Emma sposò un commilitone di Ruggero I d'Altavilla[6].
La leggenda vuole che Ruggero si fosse innamorato della fanciulla già anni prima vedendola nel monastero benedettino di Saint Evrault, dove ella era stata mandata assieme alla sorella Emma[8].

Le nozze ebbero luogo a San Martino in Val di Saline nel 1061[8], come conferma anche il De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, del monaco benedettino di origine normanna, Goffredo Malaterra, che narra che Giuditta fu accompagnata in Italia. dove il promesso sposo l'attendeva con ansia[9][10][11][12].
E Ruggero, nonostante le preghiere della moglie, subito dopo le nozze partì per la Calabria[13].

Poche sono le notizie riguardo alla prima contessa di Sicilia, sovrana di una terra tormentata dalle invasioni saracene. Compariva spesso accanto al marito e spiccava per il suo coraggio[14]. Ruggero era infatti spesso impegnato nel contrastare le rivolte scatenate dall'emiro di Siracusa.

Giuditta morì nel 1076, mentre Ruggero era impegnato in Sicilia per aiutare suo fratello Roberto il Guiscardo.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Giuditta diede al marito cinque figli[15]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. IV, pag 269
  2. ^ a b c (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, pag 30
  3. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, pagg 29 e 30
  4. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber V, pag 365
  5. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: nobiltà di Normandia - ROBERT Archiviato l'8 maggio 2008 in Internet Archive.
  6. ^ a b c d e f (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, pag 91
  7. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte I, cap. IV
  8. ^ a b http://www.fabriziociancio.com/wp-content/Ciancio_2.pdf[collegamento interrotto]
  9. ^ Gaufredus Malaterra, De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius, a cura di Ernesto Pontieri, in Rerum Italicarum Scriptores 2, V 1, 1928
  10. ^ I NORMANNI NELLA PIANA DI GIOIA TAURO
  11. ^ Goffredo Malaterra, Ruggero I e Roberto il Guiscardo; premessa al testo, traduzione e note di Vito Lo Curto, Cassino 2002.
  12. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte II, cap. XIX
  13. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte II, cap. XX
  14. ^ Pierre Aubè, Ruggero II, Il giornale-Biblioteca storica, 2002 p.61
  15. ^ a b c d (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Sicilia - JUDITH d'Evreux (ROGER de Hauteville)
  16. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte III, cap. X, pag 111
  17. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte III, cap. X, pag 112
  18. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte III, cap. XXII
  19. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte IV, cap. VIII, pag 166
  20. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte IV, cap. XIV

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Ferdinando Chalandon, "La conquista normanna dell'Italia meridionale e della Sicilia", cap. XIV, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta tra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 483–529.
  • William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 5–55.
  • Pierre Aubè, Ruggero II, Il giornale-Bbiolteca storica, 2002
  • Guglielmo di Puglia, Le gesta di Roberto il Guiscardo, introduzione, traduzione e note di Francesco De Rosa, Cassino 2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Contessa di Sicilia Successore
titolo inesistente 1071-1076 Eremburga di Mortain