Margherita di Durazzo

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Margherita di Durazzo
Particolare dal monumento funerario della regina Margherita di Durazzo, Duomo di Salerno.
Regina consorte di Napoli
Stemma
Stemma
In carica12 maggio 1382
24 febbraio 1386
PredecessoreOttone di Brunswick-Grubenhagen
SuccessoreCostanza Chiaramonte
Regina consorte d'Ungheria
In carica31 dicembre 1385
24 febbraio 1386
PredecessoreElisabetta di Bosnia
SuccessoreBarbara di Cilli
Reggente del Regno di Napoli
In carica1º marzo 1386
luglio 1393
(per il figlio Ladislao)
Altri titoliPrincipessa consorte d'Acaia (13831386)
Regina titolare consorte di Gerusalemme
NascitaNapoli, 28 luglio 1347
MorteAcquamela, 6 agosto 1412
Luogo di sepolturaCattedrale di Salerno, Italia
DinastiaAngiò-Durazzo
PadreCarlo di Durazzo
MadreMaria d'Angiò
ConsorteCarlo III d'Angiò-Durazzo
FigliMaria
Giovanna
Ladislao
ReligioneCattolicesimo

Margherita d'Angiò-Durazzo, meglio nota come Margherita di Durazzo (Napoli, 28 luglio 1347Acquamela, 6 agosto 1412), figlia di Carlo di Durazzo e Maria d'Angiò, fu regina consorte di Napoli dal 1382, regina consorte d'Ungheria dal 1385, e principessa d'Acaia dal 1383 come moglie del re Carlo III d'Angiò-Durazzo, fino alla morte del marito in una congiura della corte ungherese nel 1386. Fu inoltre reggente del Regno di Napoli dal 1386 al 1393 durante la minore età del figlio Ladislao.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Regina di Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Quarta figlia di Carlo duca di Durazzo (13231348), e di Maria d'Angiò, sorella della regina di Napoli Giovanna I. I nonni materni erano Giovanni di Gravina, duca di Durazzo, e la sua seconda moglie Agnese di Perigord, quelli materni Carlo duca di Calabria e Maria di Valois.[1]

Nel febbraio 1369 Margherita sposò suo cugino di primo grado, dal lato paterno, Carlo, erede di Luigi di Durazzo, altro figlio di Giovanni e della sua seconda moglie Agnese di Perigord; gli sposi avevano rispettivamente 22 e 24 anni.

Il consorte e i figli sovrani[modifica | modifica wikitesto]

La coppia ebbe tre figli:

Margherita, nipote di una regina e moglie di un re, fu dunque la madre di due sovrani regnanti, gli ultimi re di Napoli della dinastia d'Angiò.

Il mausoleo della regina Margherita nel Duomo di Salerno

In seguito alle trame che re Carlo ordì contro la zia materna Giovanna I d'Angiò per deporla dal trono nel 1382 e subentrarle nella guida del regno di Napoli, Margherita divenne la regina consorte e anche principessa d'Acaia nel 1383. Vantava comunque maggiori diritti al trono del marito, in quanto figlia dell'unica sorella della sovrana assassinata.[2]

Carlo divenne successivamente il membro più anziano della famiglia degli Angioini e, nel 1385, esautorò la regina Maria d'Ungheria, le succedette, ma fu ucciso a Visegrád il 24 febbraio 1386 da un complotto tramato da Elisabetta di Bosnia che rimise sul trono la legittima sovrana. Margherita, intanto, in assenza del consorte, fungeva da vicaria del regno dimostrando ottime capacità nel governarlo.

Reggente[modifica | modifica wikitesto]

Margherita assunse così, il 1º marzo 1386, la reggenza per il figlio di nove anni Ladislao I, fino al luglio 1393. Decise di non risposarsi più dopo la morte del marito e si dedicò con impegno e lungimiranza all'amministrazione del regno che consegnerà intatto e più solido al giovane re.[3]

Negli ultimi anni della sua vita si ritirò prima a Salerno (in ciò che resta del suo palazzo è attualmente ospitato il Museo Provinciale), poi ad Acquamela, piccola frazione di Baronissi, ove morì di peste, a 65 anni, il 6 agosto 1412.

Religiosissima, indossò l'abito di terziaria francescana, e volle essere sepolta con il saio bianco. La sua bellissima tomba, opera di Baboccio da Piperno e a forma di letto a baldacchino, con la statua della regina, si trova attualmente nella cattedrale di Salerno.[4]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo II d'Angiò Carlo I d'Angiò  
 
Beatrice di Provenza  
Giovanni di Gravina  
Maria d'Ungheria Stefano V d'Ungheria  
 
Elisabetta dei Cumani  
Carlo di Gravina  
Elia IX di Talleyrand  
 
 
Agnese del Périgord  
Brunissende de Foix  
 
 
Margherita di Durazzo  
Roberto d'Angiò Carlo II d'Angiò  
 
Maria d'Ungheria  
Carlo d'Angiò  
Jolanda d'Aragona Pietro III d'Aragona  
 
Costanza II di Sicilia  
Maria d'Angiò  
Carlo di Valois Filippo III di Francia  
 
Isabella d'Aragona  
Maria di Valois  
Mahaut di Châtillon Guido IV di Châtillon-Saint-Pol  
 
Maria di Bretagna  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Valente, p. 15.
  2. ^ Cutolo, p. 4.
  3. ^ Valente, p. 35.
  4. ^ Cutolo, p. 57.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Cutolo, Re Ladislao d'Angiò Durazzo, Berisio, Napoli 1969.
  • Angela Valente, Margherita di Durazzo, vicaria di Carlo III e tutrice di re Ladislao, Pierro, Napoli, 1919.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Reggente di Napoli Successore
Carlo III 13861393 Ladislao I
Predecessore Regina consorte di Napoli Successore
Ottone di Brunswick-Grubenhagen 13821386 Costanza Chiaramonte
Controllo di autoritàVIAF (EN8315934 · ISNI (EN0000 0000 1550 1845 · BAV 495/89944 · CERL cnp00579780 · GND (DE124248519 · BNF (FRcb16906621m (data) · WorldCat Identities (ENviaf-8315934