Elisabetta di Carinzia

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Elisabetta di Carinzia
Elisabetta di Carinzia in un mosaico della Cattedrale di Messina
Regina consorte di Sicilia
In carica25 giugno 1337 -
15 agosto 1342
PredecessoreEleonora d'Angiò
SuccessoreCostanza d'Aragona
NascitaGorizia, 1303 circa
MorteMessina, 1352 circa
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco all'Immacolata, Messina
Casa realeMainardini
PadreOttone III del Tirolo
MadreEufemia di Slesia-Liegnitz
ConsortePietro II di Sicilia
FigliCostanza
Leonora
Beatrice
Eufemia
Violante
Ludovico
Giovanni
Federico
Bianca
ReligioneCattolicesimo

Elisabetta di Carinzia, detta anche Isabella. Elisabeth in inglese, in fiammingo e in tedesco, Isabel in spagnolo e Isabelle in francese (Gorizia, 1303 circa[1]Messina, 1352 circa), principessa tirolese fu la regina consorte del regno di Sicilia (o di Trinacria) dal 1322 al 1342, poi reggente del regno sino alla morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Figlia primogenita o secondogenita del Conte del Tirolo e Gorizia e duca di Carinzia, Ottone III e di Eufemia di Slesia-Liegnitz, figlia di Enrico V di Liegnitz (discendente dai principi di Liegnitz-Glogau) e di Elisabetta dei Piasti, figlia del re di Polonia, Boleslao V e di Ilona d'Ungheria, figlia del re d'Ungheria, Béla IV.[1][2][3][4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo alcune fonti Elisabetta fu la primogenita e quindi nacque prima della sorella Anna, nata nel 1300, mentre secondo altre fonti fu la secondogenita e nacque nel 1303 circa.

Elisabetta, a Catania, il 23 aprile 1322, sposò Pietro[2], figlio primogenito del re di Sicilia, Federico III d'Aragona (figlio maschio terzogenito del re d'Aragona, di Valencia e conte di Barcellona e altre contee catalane, poi anche re di Sicilia, Pietro III il Grande e di Costanza di Sicilia[5], che era figlia del re di Sicilia Manfredi (figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia) quindi pretendente al trono di Sicilia) e di Eleonora d'Angiò, figlia del re di Napoli, Carlo II d'Angiò e di Maria d'Ungheria. Pietro l'anno prima (1321) era stato incoronato re di Sicilia, divenendo co-regnante del padre Federico III, per cui Elisabetta divenne regina consorte di Trinacria.
Pietro alla morte del padre, nel 1337, rimase unico re di Sicilia.

Morto il marito, nel 1342, Elisabetta, ebbe la tutela del figlio, ancora minorenne, Ludovico[2], assieme al cognato, Giovanni, che divenne reggente[6].

Nel 1348, dopo la morte, per peste del cognato Giovanni, divenne reggente per conto del figlio, ancora minorenne[2], e mantenne tale incarico sino alla morte. Dopo la sua morte, avvenuta a Messina, molto probabilmente nel corso del 1352, la reggenza del regno di Sicilia passò alla figlia, Costanza. Venne sepolta nella chiesa messinese di San Francesco.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

A Pietro Elisabetta diede nove figli:[6][7][8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Elisabetta di Carinzia - Family History
  2. ^ a b c d (EN) Conti del Tirolo
  3. ^ (EN) Casa di Gorizia- genealogy
  4. ^ (EN) Elisabetta di Carinzia - PEDIGREE
  5. ^ Costanza di Hohenstaufen anche detta di Sicilia, non deve essere confusa con Costanza d'Altavilla, anch'essa detta di Sicilia, bisnonna di Costanza di Hohenstaufen.
  6. ^ a b (EN) Reali di Sicilia
  7. ^ (EN) Casa di Barcellona- genealogy Archiviato il 3 maggio 2011 in Internet Archive.
  8. ^ (DE) Pietro II di Sicilia genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
  9. ^ (EN) Pietro ed Elisabetta - Family History

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edward Armstrong, L'Italia ai tempi di Dante, in Storia del mondo medievale, vol. VI, 1999, pp. 235–296.
  • Romolo Caggese, Italia, 1313-1414, in Storia del mondo medievale, vol. VI, 1999, pp. 297–331.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Regina consorte di Sicilia Successore
Eleonora d'Angiò 1322-1342
Dal 1322 al 1337 fu moglie del Co-reggente
Costanza d'Aragona