Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza

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La residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, in acronimo REMS, in Italia, indica una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali (infermi di mente) e socialmente pericolosi. La gestione interna è di esclusiva competenza sanitaria, poiché afferenti ai dipartimenti di salute mentale delle aziende sanitarie locali di competenza.

Si tratta di strutture residenziali con funzioni terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative, con permanenza transitoria ed eccezionale. Difatti, l'internamento in REMS è applicabile "solo nei casi in cui sono acquisiti elementi dai quali risulti che è la sola misura idonea ad assicurare cure adeguate ed a fare fronte alla pericolosità sociale dell'infermo o seminfermo di mente"[1].

Disciplina normativa[modifica | modifica wikitesto]

La misura di sicurezza detentiva viene applicata dalla magistratura italiana ai sensi della legge 30 maggio 2014, n. 81. Dal 1º aprile 2015, l'esecuzione delle misure di sicurezza negli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e nelle case di cura e custodia è stata sostituita dall'esecuzione nelle REMS, come previsto dall'art. 3-ter del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211 – convertito in legge 17 febbraio 2012, n. 9 – relativo a interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri.[2]

La regolamentazione di dettaglio della presa in carico nelle REMS e nella rete dei servizi e delle strutture non detentive per le misure di sicurezza è stata aggiornata il 30 novembre 2022 con uno specifico Accordo sancito dalla Conferenza Unificata (Rep.Atti n. 188/CU).[3]

Strutture esistenti[modifica | modifica wikitesto]

Alla data di settembre 2022 esistevano 30 REMS in tutta Italia[4][5].

Regione Provincia Comune Capacità
Abruzzo   L'Aquila Barete 20
Basilicata   Matera Pisticci 10
Calabria   Cosenza Santa Sofia d'Epiro 21
Campania   Caserta Calvi Risorta 20
  Avellino San Nicola Baronia 20
Emilia-Romagna   Bologna Bologna 14
  Parma Sorbolo Mezzani 10
  Reggio Emilia Reggio Emilia 30
Friuli-Venezia Giulia   Trieste Aurisina 2
  Pordenone Maniago 2
  Udine Udine 2
Lazio   Frosinone Ceccano 40
  Frosinone Pontecorvo 11
  Roma Palombara Sabina 20+20
  Roma Subiaco 20
Liguria   Genova Genova Prà 20
  La Spezia Calice al Cornoviglio 20
Lombardia   Mantova Castiglione delle Stiviere 160
Marche   Pesaro e Urbino Monte Grimano Terme 16
Piemonte   Torino San Maurizio Canavese 20
  Cuneo Bra 18
Puglia   Brindisi Carovigno 18
  Barletta-Andria-Trani Spinazzola 20
Sardegna   Cagliari Capoterra 16
Sicilia   Catania Caltagirone 20+20
  Messina Naso 20
Toscana   Pisa Volterra 28+2
Trentino-Alto Adige   Trento Pergine Valsugana 10
Veneto   Verona Nogara 40

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ LEGGE 30 maggio 2014, n. 81, gazzettaufficiale.it
  2. ^ Ministero della Giustizia. Misure di sicurezza detentive, su giustizia.it. URL consultato il 2 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2017).
  3. ^ Repertorio atto n. 188/CU, su Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. URL consultato il 19 dicembre 2022.
  4. ^ Carola Frediani, Il lato oscuro delle REMS metà dei pazienti rinchiusi prima ancora del giudizio, in La Stampa, 18 settembre 2017. URL consultato il 2 ottobre 2018.
  5. ^ Salute mentale e REMS, su XV rapporto sulle condizioni di detenzione, 11 maggio 2019. URL consultato il 31 ottobre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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