Golden Years (singolo)

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Golden Years
singolo discografico
ArtistaDavid Bowie
Pubblicazione21 novembre 1975
Durata3:22 (Single edit)
4:00 (album version)
Album di provenienzaStation to Station
Dischi1
Tracce2
GenereDisco[1]
EtichettaRCA Records
PB 2640
ProduttoreDavid Bowie, Harry Maslin
RegistrazioneCherokee Studios, Hollywood, ottobre 1975
Noten. 10 Bandiera degli Stati Uniti
n. 8 Bandiera della Gran Bretagna
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 200 000+)
David Bowie - cronologia
Singolo precedente
(1975)
Singolo successivo
(1976)

Golden Years è un brano musicale scritto ed interpretato dal cantante rock britannico David Bowie, inserito nell'album Station to Station del 1976 come seconda traccia, e pubblicato come singolo in versione accorciata due mesi prima dell'uscita del disco nel novembre 1975.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

La canzone fu la prima registrata e completata durante le sessioni per l'album Station to Station, periodo nel quale la dipendenza di Bowie dalla cocaina era al suo apice.[3] In un primo momento la canzone avrebbe dovuto intitolare l'intero album.[4]

Musica e testo[modifica | modifica wikitesto]

Quando apparve come singolo nel 1975, Golden Years si rivelò poco rappresentativa del contenuto dell'album in uscita, essendo maggiormente legata allo stile funky-soul dei brani di Young Americans che al materiale presente in Station to Station, influenzato invece dai Kraftwerk e dal krautrock tedesco.[4]

Bowie stava cercando di emulare la particolare atmosfera malinconica di vecchie canzoni come On Broadway, brano che suonava spesso al piano in studio nel periodo in cui scrisse Golden Years.[3] Disse di aver proposto a Elvis Presley di interpretarla, ma questi declinò l'offerta.[5] Sia Angela Bowie che Ava Cherry affermarono che la canzone fosse stata dedicata a loro.[5] Il testo del brano è stato descritto come pervaso da "un'aria di rimpianto per occasioni mancate e ricordi malinconici di piaceri trascorsi". Golden Years arrivò nella top ten della classifica dei singoli sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. È uno dei singoli più venduti di Bowie degli anni '70.

Tracce singolo[modifica | modifica wikitesto]

  1. Golden Years (Bowie) – 3:22
  2. Can You Hear Me? (Bowie) – 5:04

Cover[modifica | modifica wikitesto]

  • Nina Hagen – dal vivo durante il Fearless/Angstlos tour
  • I Loose Ends – So Where Are You? (1985)
  • Marilyn MansonDead Man on Campus soundtrack (1998)
  • Amberjack Rice, Walter Traggert and Breakfastime – Only Bowie (1995)
  • Gli SwellCrash Course for the Ravers – A Tribute to the Songs of David Bowie (1996)
  • I Track One A.B. – Reverie (1999)
  • I Walk DMC – Ashes to Ashes: A Tribute to David Bowie (1998)
  • Essra Mohawk – Spiders from Venus: Indie Women Artists and Female-Fronted Bands Cover David Bowie (2003)
  • I Count Zero – .2 Contamination: A Tribute to David Bowie (2006)
  • I Mascara - See You In LA (1979) featuring Luther Vandross
  • Nel 2011 in occasione della ristampa di Station to Station in edizione deluxe, sono stati pubblicati 4 nuovi remix di Golden Years ad opera di disc jockey della stazione radio californiana KCRW.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Piero Scaruffi, David Bowie, su scaruffi.com. URL consultato il 3 giugno 2022.
  2. ^ (EN) Golden Years, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 settembre 2023.
  3. ^ a b David Buckley (1999). Strange Fascination – David Bowie: The Definitive Story: pp.258–280
  4. ^ a b Nicholas Pegg (2000). The Complete David Bowie: pp.82–83
  5. ^ a b Christopher Sandford (1998). Bowie: Loving the Alien: p.146
  6. ^ KCRW.com

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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